n.182 del 28.06.2017 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2737 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte alla individuazione ed alla valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare pubblico per realizzare progetti di slow travel rimettendo in funzione beni abbandonati lungo itinerari turistici e culturali, sviluppare le connesse opportunità imprenditoriali ed occupazionali, utilizzando anche i fondi europei disponibili e valorizzando le ex "case del genio civile" e le ex "case di guardia". A firma dei Consiglieri: Rossi Nadia, Bagnari, Serri, Pruccoli, Prodi, Iotti, Bessi, Marchetti Francesca, Caliandro, Mori, Sabattini, Mumolo, Rontini
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il presidente di Anas e il direttore dell'Agenzia del Demanio hanno sottoscritto un accordo per la riqualificazione e il riuso di immobili pubblici, a partire dalle case cantoniere, a supporto di nuovi piani di valorizzazione turistico-culturale del territorio italiano.
L'accordo prevede l'attuazione di un progetto pilota che partirà dall'analisi delle potenzialità di un primo portafoglio di 30 case cantoniere individuate su tutto il territorio nazionale e che sarà progressivamente integrato con ulteriori beni pubblici dismessi, appartenenti allo Stato, agli Enti territoriali e ad altri Enti pubblici.
Dato atto
che si tratta di immobili di particolare interesse in quanto ubicati in prossimità di specifiche reti e circuiti culturali, turistici e di mobilità.
L'operazione rientra in una politica di cura dei beni pubblici e di attenzione al territorio, volta alla valorizzazione di edifici e infrastrutture esistenti, per favorirne la fruizione da parte dei cittadini in tutto il Paese.
Le case cantoniere distribuite lungo tutto il territorio nazionale costituiscono un brand formidabile per promuovere quel turismo sostenibile necessario allo sviluppo sociale, economico e culturale dei tanti territori ricchi di arte, tradizioni enogastronomiche e bellezze paesaggistiche che rendono l'Italia un Paese unico al mondo. Grazie alla voglia di fare di chi saprà cogliere questa opportunità, luoghi oggi abbandonati diverranno ostelli, ciclofficine, punti di ristoro per tutti quei viaggiatori che vogliono scoprire l'Italia al giusto ritmo.
Valutato che
la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico è oggi una grande opportunità per realizzare progetti concreti di slow travel, rimettendo in funzione beni abbandonati lungo itinerari turistici e culturali di grande valore.
L'Agenzia del Demanio, nella sottoscrizione del protocollo, si è impegnata a fianco degli altri Enti pubblici a promuovere iniziative che restituiscano nuova vita agli immobili in disuso, anche minori, lungo i più suggestivi percorsi religiosi, culturali e naturalistici italiani, rispondendo così a un'esigenza collettiva sempre più forte di recupero di luoghi pubblici, e nel contempo offrendo occasione di rilancio all'imprenditoria turistica.
Evidenziato che
la Regione Emilia-Romagna dispone di numerosi beni immobiliari abbandonati lungo itinerari turistici, culturali, ambientali di grande valore che, analogamente al progetto sopra illustrato, potrebbero essere riqualificati e rivalorizzati offrendo una grande opportunità per realizzare progetti concreti di slow travel e sviluppare opportunità imprenditoriali di occupazione anche giovanile, femminile e sociale.
Un esempio sono le così dette case "ex genio civile" o "case di guardia", situate lungo i corsi d'acqua, le quali sono di proprietà del Demanio dello Stato, classificate catastalmente come opere idrauliche di seconda categoria, analogamente agli argini di cui rappresentano pertinenze, sulle quali il Servizio Patrimonio della Regione non ha alcuna competenza.
La loro funzione era quella di ospitare gli addetti alla sorveglianza idraulica di fiumi e canali di pianura ed i magazzini col materiale necessario, così da poter rilevare eventuali dissesti nelle arginature ed intervenire rapidamente per attivare le azioni occorrenti in caso di piena.
Attualmente la Regione utilizza non più di 6-7 edifici per funzioni idrauliche con presenza di addetto residente, oltre a qualche magazzino non presidiato; tutti gli altri fabbricati dovrebbero essere restituiti, ma le procedure con gli organi statali sono tutt'altro che semplici e rapide, rischiando di allungare i tempi e di andare incontro ad un deprecabile degrado di immobili pubblici e ad un crescente processo (già in atto) di fatiscenza con conseguenti pericoli per la sicurezza.
Impegna la Giunta
alla individuazione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare pubblico per realizzare progetti concreti di slow travel, rimettendo in funzione beni abbandonati lungo itinerari turistici e culturali di grande valore.
A siglare protocolli, convenzioni, partenariati con enti pubblici e Anas al fine di puntare sullo sviluppo di opportunità imprenditoriali di occupazione giovanile, femminile e sociale e ad aumentare, con la realizzazione di questi progetti, i servizi al cliente stradale e ad istituire un brand associabile ai concetti di autenticità, genuinità, legame con il territorio.
A individuare attraverso i fondi europei somme da destinare alla riqualificazione degli stessi.
Ad attivarsi in tutte le sedi più opportune per la stesura di un accordo, con i competenti enti pubblici interessati, per l'utilizzo delle cd "ex case del genio civile" o "case di guardia" non più destinate alle competenze idrauliche, ai fini della loro valorizzazione per le finalità individuate in premessa.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 31 maggio 2017