SUPPLEMENTO SPECIALE n. 77 - 07.06.2011

Relazione

Definizione di hobbisti: sono coloro che svolgono attività commerciale in maniera occasionale e, per questa ragione, non sono soggetti al regime fiscale e di autorizzazioni che investe gli altri operatori commerciali.

Negli ultimi anni, però, il fenomeno dei mercatini dell’usato e dell’antiquariato minore ha conosciuto una crescente diffusione sull’intero territorio regionale, venendo a costituire motivo di richiamo, anche turistico, ed incidendo comunque sul sistema del commercio nelle aree pubbliche.

Dopo il progetto di legge che abbiamo presentato sul Durc e dopo il progetto Harlem, era necessario regolamentare anche questo fenomeno: solo una seria lotta all’abusivismo commerciale e all’evasione fiscale potrà infatti garantire una serena coesistenza tra i mercatini degli hobbisti e le manifestazioni destinate agli operatori professionali.

Molti hobbisti sono soliti comprare “in nero” dai grossisti la propria merce, per poi rivenderla senza emettere ricevuta fiscale e senza essere tenuti al possesso del registro obbligatorio che ne indica la provenienza.

Si tratta, in realtà, di un mercato commerciale a tutti gli effetti (non di un semplice rapporto di scambio/baratto), che avviene per giunta su aree pubbliche.

Sindaci ed Assessori emiliano-romagnoli, con il pretesto di rivitalizzare i centri storici, concedono solitamente l’autorizzazione agli hobbisti per la loro attività ma non pretendono il rispetto delle regole sancite per gli altri ambulanti.

Alcuni commercianti che lavoravano in regola, vista l’attuale situazione di carenza legislativa, hanno preferito rinunciare alla propria licenza per intraprendere la strada dell’hobbismo, che consente loro di non pagare le tasse (evadendo l’ IVA) e di continuare a guadagnare.

Nato appunto come hobby, questo fenomeno si è tramutato per molti appassionati in un secondo lavoro, ma ora è necessario ripristinarne lo spirito originario.

Il mercatino degli hobbisti deve svolgersi perciò nel pieno rispetto delle regole e delle leggi fiscali, senza procurare danni alle casse dello Stato.

Le uniche eccezioni possono riguardare le Onlus e le Associazioni di volontariato e senza scopo di lucro, oppure le associazioni di utilità sociale, i cui profitti derivanti da iniziative occasionali e circostanziate vengono devoluti a progetti per le scuole, per gli ospedali, per le biblioteche ecc.

E’ sufficiente inserire un solo articolo alla Legge Regionale n. 12: “Norme per la disciplina del commercio su aree pubbliche”, in base al quale tutti coloro che svolgono l’attività di hobbista devono essere obbligati a possedere l’autorizzazione alla vendita rilasciata dal Comune ed in regola fiscalmente, aprendo la partita IVA.

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