n.110 del 20.04.2017 (Parte Seconda)

Riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2016 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modificazioni e integrazioni

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visto il Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modificazioni e integrazioni;

Considerato in particolare l’art.3, comma 4 del decreto sopra citato che prevede che: “Al fine di dare attuazione al principio contabile generale della competenza finanziaria enunciato nell’allegato 1, gli enti di cui al comma 1 provvedono, annualmente, al riaccertamento dei residui attivi e passivi, verificando, ai fini del rendiconto, le ragioni del loro mantenimento. Le regioni escludono dal riaccertamento ordinario dei residui quelli derivanti dal perimetro sanitario cui si applica il titolo II e, fino al 31 dicembre 2015, i residui passivi finanziati da debito autorizzato e non contratto. Possono essere conservati tra i residui attivi le entrate accertate esigibili nell’esercizio di riferimento, ma non incassate. Possono essere conservate tra i residui passivi le spese impegnate, liquidate o liquidabili nel corso dell’esercizio, ma non pagate. Le entrate e le spese accertate e impegnate non esigibili nell’esercizio considerato, sono immediatamente reimputate all’esercizio in cui sono esigibili. La reimputazione degli impegni è effettuata incrementando, di pari importo, il fondo pluriennale di spesa, al fine di consentire, nell’entrata degli esercizi successivi, l’iscrizione del fondo pluriennale vincolato a copertura delle spese reimputate. La costituzione del fondo pluriennale vincolato non è effettuata in caso di reimputazione contestuale di entrate e di spese. Le variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato e agli stanziamenti correlati, dell’esercizio in corso e dell’esercizio precedente, necessarie alla reimputazione delle entrate e delle spese riaccertate, sono effettuate con provvedimento amministrativo della giunta entro i termini previsti per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio precedente. Il riaccertamento ordinario dei residui è effettuato anche nel corso dell’esercizio provvisorio o della gestione provvisoria. Al termine delle procedure di riaccertamento non sono conservati residui cui non corrispondono obbligazioni giuridicamente perfezionate.”;

Richiamato l’allegato n. 4/2 al decreto sopracitato e, in particolare, il paragrafo 9.1;

Vista la nota del Responsabile di Policy Programmazione Strategica delle politiche finanziarie e di Bilancio, prot. NP/2017/2875 del 10 febbraio 2017 con la quale si richiede al Capo del Gabinetto del Presidente della Giunta, ai Direttori Generali e ai Responsabili dei Servizio della Direzione Generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzione della Regione, di effettuare una verifica sui residui attivi e passivi di propria competenza finalizzata al riaccertamento ordinario dei residui;

Preso atto che il Capo del Gabinetto del Presidente della Giunta, i Direttori generali e i Responsabili dei Servizi della Direzione Generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzione della Regione hanno proceduto al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi, in base alla puntuale verifica sulla consistenza e l’esigibilità dei residui secondo i principi contabili applicati ed hanno rilevato sia residui da eliminare definitivamente, in quanto non corrispondenti ad obbligazioni giuridiche perfezionate, sia residui da eliminare e reimputare agli esercizi successivi rispetto al 2016 nei quali l’esigibilità avrà scadenza, così come risulta dalle comunicazioni acquisite agli atti;

Dato atto che l’operazione di riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi così come evidenziato nel punto 9.1 dell’allegato 4/2 del D.Lgs.118/2011 comporta l’eliminazione definitiva dei residui attivi e passivi a cui non corrispondono obbligazioni perfezionate, nonché l’eliminazione dei residui attivi e passivi cui non corrispondono obbligazioni esigibili alla data del 31 dicembre 2016 destinati ad essere re-imputati agli esercizi successivi con l’individuazione delle relative scadenze;

Visto l’elenco delle spese prenotate sulla base delle gare per l’affidamento dei lavori, formalmente indette ai sensi dell’articolo 53, comma 2, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e dell'articolo 32, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, di cui all’allegato E che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;

Vista la legge 11 dicembre 2016, n. 232 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019” e, in particolare, l’articolo 1, comma 467 che prevede la conservazione nel fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio 2016 delle risorse accantonate nel fondo pluriennale di spesa dell'esercizio 2015 in applicazione del punto 5.4 del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all'allegato n. 4/2 annesso al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, per finanziare le spese contenute nei quadri economici relative a investimenti per lavori pubblici e quelle per procedure di affidamento già attivate, se non utilizzate;

Dato atto che, ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modificazioni e integrazioni, la costituzione del fondo pluriennale vincolato non è effettuata in caso di reimputazione contestuale di entrate e di spese, come evidenziato nell’allegato F che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;

Considerato che, in relazione agli impegni da reimputare e alle spese già prenotate sulla base delle gare per l’affidamento dei lavori, formalmente indette ai sensi dell’articolo 53, comma 2, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e dell'articolo 32, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, ad esclusione degli impegni che trovano copertura finanziaria nella contestuale reimputazione delle entrate, è necessario incrementare o costituire, il Fondo Pluriennale Vincolato iscritto nella spesa dell’esercizio 2016 per un importo complessivo di euro 157.364.973,78 (euro 16.748.854,69 per la parte corrente e euro 140.616.119,09 per la parte in conto capitale), come risulta dall’Allegato G, parte integrante e sostanziale al presente atto e, conseguentemente, aggiornare il Fondo Pluriennale Vincolato al 1° gennaio 2017 da iscrivere nell’entrata del bilancio di previsione 2017-2019, distintamente per la parte corrente 16.748.854,69 per la parte corrente e euro 140.616.119,09 per la parte in conto capitale; per l’esercizio 2018, euro 2.446.091,20 per la parte corrente e euro 2.515.130,98 per la parte in conto capitale; per l’esercizio 2019, euro 870.970,38 per la parte corrente e euro 8.677,38 per la parte in conto capitale;

Dato atto del parere dell’Organo di revisione economico-
finanziario espresso con verbale n. 5 del 28 marzo 2017;

Ritenuto di procedere in ragione di quanto sopra espresso ed in esecuzione dell’art. 3 comma 4 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i, all’approvazione delle risultanze del riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi;

Dato atto che, con successivo proprio provvedimento, saranno apportate le variazioni di bilancio conseguenti al riaccertamento dei residui attivi e passivi;

Viste:

  • la legge regionale 23 dicembre 2016, n.27 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019”;
  • la Legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna“ per quanto applicabile;
  • la deliberazione n. 2338 del 21 dicembre 2016 avente ad oggetto “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019”;

Visto il D.lgs. n.33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” e s.m.;

Richiamate le seguenti deliberazioni:

  • n. 2416 del 29 dicembre 2008 ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni;
  • n. 56 del 25 gennaio 2016 avente ad oggetto “Affidamento degli incarichi di Direttore generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 43 della L.R. 43/2011”;
  • n. 66 del 25 gennaio 2016 avente ad oggetto: “Approvazione del piano triennale di prevenzione della corruzione e del programma per la trasparenza e l'integrità. Aggiornamenti 2016-2018”;
  • n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
  • n. 622 del 28 aprile 2016 avente ad oggetto: “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
  • n. 702 del 16 maggio 2016 “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle direzioni generali - agenzie - istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe per la stazione appaltante”;
  • n.1107 del 11 luglio 2016 “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
  • N.2123 del 5 dicembre 2016 “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle direzioni generali: Cura del territorio e dell'ambiente; Agricoltura, caccia e pesca; Risorse, Europa, innovazione e istituzioni e nell'ambito di intercent-er e conferma retribuzione di posizione fr1super nell'ambito della d.g. Risorse, Europa, innovazione e istituzioni”;
  • n. 89 del 30 gennaio 2017 avente ad oggetto “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della corruzione 2017-2019”;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore al Bilancio, Riordino istituzionale, Risorse umane e pari opportunità;

A voti unanimi e palesi

delibera

di approvare, sulla base di quanto indicato in premessa che si intende integralmente riportato, le risultanze del riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi ed in particolare:

1) ai sensi dall’art. 3 comma 4 del D.Lgs.118/2011 e successive modificazioni ed integrazioni:

- euro 34.089.451,79 corrispondono a crediti riconosciuti assolutamente inesigibili o insussistenti da eliminare dalle scritture contabili, ed euro 17.757.628,61 corrispondono a crediti riprodotti per maggiore riscossione come dettagliati nell’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;

- euro 37.258.115,79 corrispondono a crediti non esigibili al 31 dicembre 2016, destinati ad essere reimputati agli esercizi in cui risultano esigibili, come dettagliati nell’allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto;

2) di definire l’ammontare dei residui attivi al 31 dicembre 2016 in euro 4.913.933.982,76, di cui:

- euro 2.699.745.871,85 quali residui attivi derivanti da esercizi pregressi;

- euro 2.214.188.110,91 a titolo di residui attivi derivanti dalla competenza 2016;

3) ai sensi dall’art. 3 comma 4 del D.Lgs.118/2011 e successive modificazioni ed integrazioni:

- euro 36.839.953,50 corrispondono a debiti insussistenti o prescritti da eliminare dalle scritture contabili e dettagliati nell’allegato C, parte integrante e sostanziale del presente atto;

- euro 152.563.261,48 corrispondono a obbligazioni non esigibili al 31 dicembre 2016, destinate ad essere reimputate agli esercizi in cui risultano esigibili, come dettagliate nell’allegato D, parte integrante e sostanziale del presente atto;

4) di definire l’ammontare dei residui passivi al 31 dicembre 2016 in euro 4.899.086.823,69, di cui:

- euro 2.502.676.695,64 quali residui passivi derivanti da esercizi pregressi;

- euro 2.396.410.128,05 a titolo di residui passivi derivanti dalla competenza 2016;

5) di approvare l'elenco delle spese prenotate per l’importo complessivo di euro 42.059.828,09 sulla base delle gare per l'affidamento dei lavori, formalmente indette ai sensi dell'articolo 53, comma 2, del citato Decreto Legislativo n. 163 del 2006, e dell'articolo 32, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, di cui all'allegato E che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;

6) di approvare il prospetto delle contestuali reimputazioni di entrate e spese di cui all’allegato F che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;

7) di variare, in relazione agli impegni da reimputare e alle spese già prenotate sulla base delle gare per l'affidamento dei lavori, formalmente indette ai sensi dell'articolo 53, comma 2, del Decreto Legislativo n. 163 del 2006, e dell'articolo 32, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, ad esclusione degli impegni che trovano copertura finanziaria nella contestuale reimputazione delle entrate, il Fondo Pluriennale Vincolato iscritto nella spesa dell’esercizio 2016 per un importo complessivo di euro 157.364.973,78 (euro 16.748.854,69 per la parte corrente e euro 140.616.119,09 per la parte in conto capitale), come risulta dall’Allegato G, parte integrante e sostanziale del presente atto e, conseguentemente, aggiornare il Fondo Pluriennale Vincolato al 1° gennaio 2017 da iscrivere nell’entrata del bilancio di previsione 2017-2019, nei seguenti importi:

- per l’esercizio 2017, euro 16.748.854,69 per la parte corrente e euro 140.616.119,09 per la parte in conto capitale;

- per l’esercizio 2018, euro 2.446.091,20 per la parte corrente e euro 2.515.130,98 per la parte in conto capitale;

- per l’esercizio 2019, euro 870.970,38 per la parte corrente e euro 8.677,38 per la parte in conto capitale;

8) di rinviare ad un proprio successivo atto le variazioni di bilancio conseguenti al riaccertamento dei residui attivi e passivi;

9) di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

10) di pubblicare nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna, il presente atto.

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