n.253 del 05.10.2015 (Parte Prima)

Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto 921 Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni a sostegno dell'economia circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata e modifiche alla legge regionale 19 agosto 1996 n. 31 (Disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi)". A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri, Caliandro, Prodi, Ravaioli, Zoffoli, Montalti, Rontini, Zappaterra, Cardinali, Paruolo, Tarasconi, Sabattini, Mori, Poli, Molinari, Soncini, Boschini, Marchetti Francesca, Bagnari, Rossi Nadia, Bessi, Pruccoli, Serri, Calvano, Iotti

L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Premesso che

la nuova legge recante Disposizioni a sostegno dell'economia circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata e modifiche alla legge regionale 19 agosto 1996 n. 31 (Disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi) rappresenta una proposta normativa innovativa e di grande valore, capace di seguire la strada indicata dall’Unione europea: ridurre sempre più la produzione dei rifiuti e aumentare al tempo stesso riutilizzo e riciclaggio.

La proposta di legge punta su obiettivi molto ambiziosi, quali il 70% di recupero effettivo di materia, un 20-25% di riduzione nella produzione di rifiuti allo scopo di creare una nuova filiera del riuso e del riciclo, appoggiando il passaggio da un’economia lineare a una circolare.

Al fine di supportare il raggiungimento di tali obiettivi, la norma si avvale del ruolo svolto da Atersir (Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti) e costituisce presso questa il Fondo d’ambito di incentivazione alla prevenzione e riduzione dei rifiuti, destinato sia a diminuire il costo del servizio di igiene urbana nei comuni che nell’anno precedente si sono classificati come “virtuosi”, sia a sostenere i progetti di avvio di sistemi di raccolta differenziata più performanti, di implementazione della tariffa puntuale e la realizzazione dei Centri comunali del riuso.

Osservato che

il perseguimento della maggiore efficacia nell’applicazione della norma, così come l’obiettivo di raggiungere risultati virtuosi attraverso l’utilizzo del Fondo, richiedono, da un lato che vengano rafforzati e supportati, anche nei confronti dei gestori, il ruolo dei soggetti che sono chiamati ad applicarne le disposizioni di norma, quali i Comuni ed Atersir, e dall’altro che la Regione contribuisca al Fondo con risorse sufficienti per poter incidere, in maniera significativa, in particolare sulla diminuzione del costo del servizio di igiene urbana nei comuni che, stante quanto previsto dalla norma, sono classificati come “virtuosi”.

Considerato che

deve essere rafforzata l’Agenzia affinchè possa svolgere un ruolo più incisivo per quanto di sua competenza in relazione al ciclo di gestione dei rifiuti, in particolare per le funzioni relative al controllo e al monitoraggio del servizio, e di supporto alle pianificazioni dei Comuni.

Evidenziato che

la nuova legge prevede l’emanazione da parte di Atersir di linee guida e regolamenti attuativi basati sul criterio principale di minimizzazione dei rifiuti non riciclati e incentivazione di azioni e progetti per la realizzazione dell’economia circolare.

Tali atti dovranno garantire una costante ricognizione dei livelli qualitativi e quantitativi dei progetti, dei servizi e delle azioni esistenti ed incentivare un costante miglioramento della qualità degli stessi. L’incrementalità del risultato dovrà essere supportata dalla verifica degli scostamenti fra i nuovi progetti, servizi ed azioni e quelli esistenti o precedenti.

I profili tecnico-gestionali, che illustrano i nuovi progetti, servizi e azioni o la modifica migliorativa degli esistenti, dovranno dare conto dell’evoluzione che si intende imprimere ai medesimi, così come i profili economico-finanziari, che annualmente individuano e programmano i flussi di spesa e i fabbisogni occorrenti, dovranno indicare anche gli aspetti economici-finanziari della gestione.

Rilevato infine che

è necessario che i Comuni, attraverso un proficuo rapporto con Atersir e con la neoistituita commissione tecnica, promuovano modelli, sistemi, metodi e tecniche più efficienti finalizzate alla riduzione dello spreco di risorse ed al raggiungimento di maggiori e migliori risultati di recupero, riduzione, riciclaggio e riuso di materiali e prodotti. Ciò sia attraverso la sperimentazione di nuove tecniche, sia col miglioramento di quelle esistenti, al fine di ottenere maggiore qualità ed economicità dei progetti, servizi e azioni a vantaggio dell’utenza locale.

A tal proposito, anche le gare per la selezione delle raccolte differenziate e per il trattamento della frazione organica umida, dovranno differenziare i costi in base agli scarti prodotti, secondo una attribuzione ai singoli comuni sulla base dell’analisi merceologica delle frazioni prodotte.

A tal fine sistemi di raccolta e tariffazione puntuale che portano a peggiorare la qualità delle frazioni differenziate o mantenere elevati quantitativi complessivi di rifiuti prodotti devono essere abbandonati, e vanno favoriti e finanziati quei sistemi di raccolta e tariffazione puntuale che riducono maggiormente i rifiuti non riciclati.

Impegna la Giunta

a rafforzare Atersir, rendendo l’agenzia, nella pianificazione dei servizi, nella implementazione dei nuovi progetti a partire dalla c.d. Tariffa Puntuale, nello sviluppo delle azioni di monitoraggio e controllo costante dei servizi e dei gestori.

A concorrere con una quota di risorse al Fondo d’ambito, attivato dalla norma, per far sì che lo stesso abbia una disponibilità non inferiore ai 10 mln € annui, al fine di garantire adeguate risorse per i cittadini ed i comuni virtuosi, ed una gestione dello stesso che tenga conto dei risultati degli interventi finanziati, dando sempre priorità all’obiettivo di diminuzione del rifiuto prodotto ed alla riduzione dello spreco di risorse.

Ad indirizzare Atersir affinché le linee guida ed i regolamenti che dovrà emanare abbiano al centro la realizzazione degli obiettivi previsti dalla legge, portando avanti una azione di monitoraggio e controllo puntuale relativa all’attuazione dei progetti, ai loro risultati effettivi prodotti, valutando non solo le azioni, ma anche gli strumenti tecnici, gestionali e finanziari degli stessi.

Ad affrontare inoltre, complessivamente, nel prossimo Piano regionale dei rifiuti, la valutazione del sistema dell’assimilazione a livello regionale.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 30 settembre 2015

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