n.275 del 05.08.2020 periodico (Parte Seconda)

Bando per l'erogazione di finanziamenti ad organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale impegnate nell'emergenza COVID-19, in base all'accordo di programma sottoscritto tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la Regione Emilia-Romagna ai sensi degli articoli 72 e 73 del D.Lgs. n. 117/2017, Codice del Terzo Settore

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Vista la legge 6 giugno 2016, n. 106, recante “Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale”, ed in particolare, l’articolo 9, comma 1, lettera g), che prevede l’istituzione, attraverso i decreti legislativi di cui all’articolo 1 della legge stessa, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di un Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo settore, disciplinandone altresì le modalità di funzionamento e di utilizzo delle risorse, destinato a sostenere lo svolgimento di attività di interesse generale di cui all’articolo 4, comma 1, lettera b), della medesima legge, attraverso il finanziamento di iniziative e progetti promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore;

Visto il D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117, recante “Codice del Terzo settore”, di seguito “Codice”, e, in particolare, l’articolo 72, comma 1, il quale prevede che il Fondo di cui all’articolo 9, comma 1, lettera g), della citata legge delega sia destinato a sostenere, anche attraverso le reti associative di cui all’articolo 41 del medesimo codice, lo svolgimento di attività di interesse generale di cui all’articolo 5 del Codice stesso, costituenti oggetto di iniziative e progetti promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore, iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore;

Visto l’art. 73, del sopra richiamato Codice che individua le ulteriori risorse finanziarie, già afferenti al Fondo nazionale per le politiche sociali, specificamente destinate alla copertura degli oneri relativi agli interventi in materia di Terzo settore di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, finalizzati al sostegno delle attività delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale, nonché all’erogazione di finanziamenti per l’acquisto di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali;

Richiamati i commi 3 e 4, dell’art. 72 e i commi 2 e 3, dell’art. 73, dello stesso Codice che attribuiscono al Ministro del lavoro e delle politiche sociali la determinazione annuale, con proprio atto di indirizzo, degli obiettivi generali, delle aree prioritarie di intervento e delle linee di attività finanziabili nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, nonché, per le risorse di cui all’art. 73, la specifica destinazione delle stesse, e agli uffici del Ministero del lavoro e delle politiche sociali l’individuazione dei soggetti attuatori degli interventi finanziabili o beneficiari delle risorse, mediante procedure poste in essere nel rispetto dei principi della legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm.ii.;

Visto l’atto di indirizzo emanato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali il 12/11/2019, registrato dalla Registrato dalla Corte dei Conti in data 13/12/2019 al n. 1-3365, recante, per l’anno 2019, l’individuazione degli obiettivi generali, delle aree prioritarie di intervento e delle linee di attività finanziabili attraverso il Fondo per il finanziamento di progetti e di attività di interesse generale nel Terzo settore, di cui all’art. 72, del Codice, nonché attraverso le altre risorse finanziarie specificamente destinate al sostegno degli enti del Terzo settore di cui all’art. 73, del Codice medesimo;

Visti gli obiettivi generali e le aree prioritarie di intervento indicati nell’apposito documento allegato all’atto di indirizzo di cui sopra;

Dato atto che con propria deliberazione n. 284/2020 è stato recepito l'Accordo di programma tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e questa Regione per il sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, ai sensi degli articoli 72 e 73, del D.Lgs. n. 117/2017;

Preso atto che l’Accordo di programma è stato sottoscritto tra le parti il 14/3/2020 ed è stato approvato con decreto del Direttore della Direzione Generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali n. 165 del 6/5/2020 ed è stato registrato dalla Corte dei Conti in data 27/5/2020 al n. 1369;

Preso atto che l’Accordo di programma ha la durata di venti mesi a decorrere dalla data di comunicazione dell’avvenuta registrazione, nei modi di legge, del relativo decreto ministeriale di approvazione;

Preso atto che l’importo assegnato alla Regione Emilia-Romagna per il sostegno dei progetti di rilevanza locale da attuarsi nel territorio di riferimento indicato nell’Accordo di programma sottoscritto con il Ministero ammonta a € 2.462.746,00;

Preso atto che le caratteristiche delle iniziative e dei progetti di rilevanza locale devono essere individuate a cura della Regione nel rispetto degli obiettivi generali, delle aree prioritarie di intervento, nonché delle eventuali ulteriori priorità emergenti a livello locale, delle linee di attività di cui all’atto di indirizzo ministeriale e dell’Accordo di programma su richiamati;

Preso atto che con determinazione n. 10831 del 25/6/2020 del Responsabile del Servizio Politiche per l’integrazione sociale, il contrasto alla povertà e Terzo settore è stato approvato il Piano operativo di cui all’art. 5 dell’Accordo di programma recante l’indicazione degli obiettivi generali perseguiti, delle aree prioritarie di intervento prescelte, dei procedimenti da espletarsi ai fini dell’individuazione dei soggetti attuatori delle iniziative e dei progetti da finanziare, del cronoprogramma delle attività
previste;

Preso atto che con nota prot. PG/2020/472005 del 29/6/2020 questa Regione ha trasmesso al Ministero tale Piano operativo;

Dato atto che con il Piano operativo si sono individuate le seguenti aree prioritarie di intervento tra quelle elencate nell’allegato all’atto di indirizzo ministeriale:

OBIETTIVI

AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO

1. Porre fine ad ogni forma di povertà

 

b) rinforzare la resilienza dei poveri e di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità e ridurre la loro esposizione e vulnerabilità;

c) promuovere attività di recupero delle eccedenze alimentari;

d) anticipare e individuare situazioni di fragilità e di bisogno che possano coinvolgere anche fasce di popolazione particolarmente esposte (ad esempio: minori, anziani soli,

persone non autonome in situazioni di precarietà economica, ecc.);

f) rafforzare i legami di vicinanza e di supporto anche attraverso processi di mutuo-aiuto;

l) risposte a bisogni di prima necessità e di pronto intervento anche finalizzate alla costruzione di un progetto

personalizzato;  

11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili 

f) sviluppo e promozione dello sport come strumento di aggregazione e crescita sociale;

h) sviluppo e rafforzamento dei legami sociali, da promuovere all’interno di aree urbane o extraurbane disgregate o disagiate, con particolare riferimento allo sviluppo di azioni comunitarie, di coesione, che abbiano l’obiettivo di creare legami e relazioni significative e favoriscano la partecipazione delle famiglie alla vita dei quartieri;

 

10. Ridurre le ineguaglianze

e) sostegno scolastico al di fuori dell’orario scolastico ed

extra-scolastico (attività sportive, musicali, studio, ecc.)

f) contrasto delle condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale;

g) contrasto alle solitudini involontarie specie nella popolazione anziana attraverso iniziative e percorsi di

coinvolgimento attivo e partecipato;

13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico

 

 

 

 

c) sensibilizzazione e incentivazione della capacità umana e istituzionale per quanto riguarda la mitigazione del cambiamento climatico, l’adattamento, la riduzione

dell’impatto e l’allerta tempestiva; e) sensibilizzazione delle persone sulla necessità di adottare comportamenti responsabili per contribuire a minimizzare gli effetti

negativi dei cambiamenti climatici sulle comunità naturali e umane

Dato atto che tale scelta è stata dettata dalla grave situazione di incertezza e difficoltà causata dal diffondersi del COVID-19, che ha coinvolto anche il modo del Terzo Settore ed in particolare il volontariato e l’associazionismo di promozione sociale, che sta svolgendo un’insostituibile funzione di supporto a favore delle persone più vulnerabili; 

Considerato che oltre 550 Enti del Terzo settore sono direttamente impegnati con circa 10 mila volontari per far fronte all’emergenza sociale in corso, cercando con responsabilità di alleviare le difficoltà delle persone fragili e al contempo affrontando criticità organizzative riconducibili alla situazione di emergenza sanitaria ma anche, ad esempio, alla riduzione della disponibilità di risorse umane e finanziarie; 

Riconosciuto che il mondo del Terzo settore rappresenta un elemento fondamentale del tessuto sociale della regione Emilia-Romagna che sta contribuendo in modo imprescindibile alla gestione all’emergenza e ancora di più lo sarà nella fase di graduale ripresa delle attività, come già visto nella c.d. fase 2; 

Viste anche le numerose sollecitazioni pervenute dalle associazioni destinatarie dei contributi, in merito alla difficile situazione economica che stanno attraversando e che rischia di mettere in crisi la loro capacità di rispondere ai bisogni e alle fragilità emergenti nelle comunità locali; 

Preso atto della circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con oggetto “Artt. 72 e 73 del Codice del Terzo settore. Accordi di programma per il sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale. Effetti dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”; 

Preso atto in particolare che con tale Circolare il Ministero indica che «La lettura sistemica delle norme e disposizioni sopra richiamate nonché il dato letterale dell’espressione “iniziative” fa ritenere legittima l’adozione da parte di codeste Amministrazioni, sempre nel rispetto dei principi di autonomia amministrativa e responsabilità nella gestione dei fondi erogati, di un’opzione di intervento che preveda, in sostituzione o in aggiunta alla modalità di sostegno alle ODV e alle APS tramite il finanziamento di progetti, forme di sostegno allo svolgimento dell’ordinaria attività statutaria degli enti medesimi, beninteso rientrante in una delle linee contemplate nel citato articolo 5 del d.lgs. n. 117/2017. In tale prospettiva, vanno tenute presenti due condizioni: da un alto, è esclusa qualsiasi forma di finanziamento “statico” agli enti, che si traduca in un mero trasferimento di risorse a sostegno dell’organizzazione in quanto tale, che prescinda, cioè, dall’effettivo svolgimento di una o più attività di interesse generale. Dall’altro, resta ferma la necessità che l’individuazione dei soggetti beneficiari delle provvidenze economiche avvenga nel rispetto dei principi di pubblicità, par condicio e predeterminazione dei criteri di concessione»;

Preso atto che in base alle disposizioni che regolano l’accesso alle risorse del Fondo e alle altre risorse di cui all’art. 73 del Codice, le risorse sono destinate da organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale, singole o in partenariato tra loro, iscritte nel Registro unico del Terzo settore; 

Preso atto che, per l’anno 2020, nelle more dell’operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore e ai sensi dell’art. 101, comma 2, del Codice, il requisito dell’iscrizione al Registro unico nazionale del Terzo settore deve intendersi soddisfatto da parte delle organizzazioni di volontariato e dalle associazioni di promozione sociale attraverso la loro iscrizione a uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore; 

Dato atto che si ritiene opportuno destinare al Bando regionale di cui alla presente deliberazione la totalità delle risorse di cui all’Accordo di programma pari a € 2.462.746,00; 

Ritenuto pertanto necessario approvare il Bando di cui all’Allegato A e Allegato B, che formano parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, relativo alle modalità e ai criteri per la richiesta di finanziamenti per il sostegno delle attività di associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato, in armonia con quanto indicato nell’Accordo di programma sottoscritto da questa Regione con il Ministero;

Visti:

- la legge 13 agosto 2010, n. 136 avente ad oggetto “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e successive modifiche;

- la determinazione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture n. 4 del 7 luglio 2011, recante “Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’art. 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136”;

- la L.R. n. 40/2001, per quanto applicabile;

- la L.R. n. 43/2001, e succ. mod.;

- la L. n. 3/2003, ed in particolare l'art. 11;

- il D.lgs. 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n.42” e successive modifiche ed integrazioni;

- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm.ii.;

- la L.R. 10 dicembre 2019, n. 29 “Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2020”;

- la L.R. 10 dicembre 2019, n. 30 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2020-2022 (legge di stabilità regionale 2020);

- la L.R. 10 dicembre 2019, n. 31 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022”;

Viste le proprie deliberazioni:

- n. 2386/2019 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della regione Emilia-Romagna 2020-2022”;

- n. 83/2020 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2020-2022”;

- n. 2416/2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera n. 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss.mm.ii, per quanto applicabile;

- n. 468/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 1059 del 3 luglio 2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsabile della protezione dei dati (DPO)”;

- n.733 del 25 giugno 2020 concernente “Piano dei fabbisogni di personale per il triennio 2019/2021. Proroga degli incarichi dei Direttori Generali e dei Direttori di Agenzia e Istituto in scadenza il 30/06/2020 per consentire una valutazione d'impatto sull'organizzazione regionale del programma di mandato alla luce degli effetti dell'emergenza COVID-19. Approvazione”;

Richiamate infine le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Visto il parere favorevole della Conferenza regionale del Terzo settore;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta della Vicepresidente della Giunta regionale Elena Ethel Schlein;

A voti unanimi e palesi

delibera: 

1. di approvare l'Allegato A e l’Allegato B, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, recante “Bando per l’erogazione di finanziamenti ad organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale impegnate nell’emergenza COVID-19, in base all’Accordo di programma sottoscritto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e la Regione Emilia-Romagna in data 13/03/2020 ai sensi degli articoli 72 e 73, del D.Lgs. n. 117/2017, Codice del Terzo Settore”;

2. di dare atto che per il sostegno delle iniziative è destinata la somma complessiva di € 2.462.746,00 derivante dall’Accordo di programma approvato con propria deliberazione n. 284/2020;

3. di dare atto che tale somma è imputata sul capitolo U57206 “Trasferimenti correnti alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale per il sostegno di progetti e attività di interesse generale (D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117 – Codice del Terzo settore) – Mezzi statali”, del bilancio finanziario gestionale 2020-2022;

4. di dare atto che con successivi provvedimenti del Responsabile del Servizio Politiche per l’integrazione sociale, il contrasto alla povertà e Terzo settore e con le modalità meglio indicate nel sopraccitato Allegato “A”, parte integrante e sostanziale del presente atto, si provvederà ad assegnare, concedere, impegnare e liquidare le risorse finanziarie disponibili a favore degli Enti destinatari;

5. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

6. di disporre la pubblicazione integrale del presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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