n.132 del 11.05.2022 periodico (Parte Seconda)

LR 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto per "Realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica della potenza nominale totale pari a 9,995 MWP, potenza di immissione pari a 9,0 MWP e relative opere di connessione alla rete elettrica", localizzato nel comune di Conselice (RA), e proposta da MC CONSULTING S.R.L.

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

in applicazione della Delibera 324/2022 (Allegato 1, art. 29) che stabilisce che la responsabilità di una Area di lavoro dirigenziale priva di titolare è assegnata in via ordinaria al Dirigente di Settore sovraordinato Responsabile di Settore Tutela dell’Ambiente ed Economia Circolare, Cristina Govoni

(omissis)

determina

a) di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della legge regionale 20 aprile 2018, n. 4, il progetto denominato “Realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica della potenza nominale totale pari a 9,995 MWp, potenza di immissione pari a 9,0 MWp e relative opere di connessione alla rete elettrica” localizzato in comune di Conselice (RA) proposto da MC Consulting S.r.l., per le valutazioni espresse in narrativa, a condizione che vengano rispettate le condizioni ambientali di seguito indicate:

1) in relazione alla compatibilità del progetto con il reticolo di bonifica consorziale:

a) la viabilità perimetrale in stabilizzato rullato e compattato dovrà essere rialzata, per tutta la lunghezza del percorso, rispetto al caposaldo individuato nel piano quotato allegato al progetto di +6.13 di 20 cm (+6.23), al fine di garantire il reperimento del volume di invaso ai sensi dell’art. 20 del Piano Stralcio per il bacino del torrente Santerno, dell’Autorità di Bacino del Reno;

b) prima dell’inizio dei lavori, o già nella successiva fase autorizzativa nel caso venga coinvolto il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, il proponente dovrà presentare richiesta di definizione del tirante idrico di riferimento ai sensi della Direttiva per la Sicurezza Idraulica nei sistemi idrografici di pianura nel Bacino del Reno del 25/1/2009. Ai fini del non incremento del rischio idraulico la quota di posa dei manufatti sensibili (impianti elettrici, centrali elettriche, …) dovrà tener conto della quota che verrà indicata;

c) prima dell’inizio dei lavori il proponente dovrà depositare al Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale gli elaborati grafici aggiornati con le prescrizioni di cui ai punti precedenti a) e b);

d) a lavori ultimati il proponente dovrà richiedere al Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale il sopralluogo di riscontro, per la parte di competenza, delle opere eseguite;

e) l’onere relativo alla manutenzione dell’esistente manufatto di scarico acque meteoriche diretto nel canale di scolo consorziale “Zaniolo” deve essere sostenuto dai proprietari dei terreni beneficiati dalla chiavica, ciascuno per la propria parte di competenza a norma dei vigenti disposti di Legge, in particolare al Regio Decreto 16 marzo 1942 n.262 ed al R.D. 8 maggio 1904, n. 368;

2) produrre, in sede di successiva istanza autorizzativa, il progetto del sistema verde di schermatura dell’area dell’impianto fotovoltaico, comprensivo di relazione di progetto. Tale schermatura dovrà essere realizzata su tutti i lati dell’area interessata e dovrà seguire le indicazioni riportate nell’Allegato E del RUE dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Per la realizzazione della schermatura dovranno essere utilizzate almeno 5 specie vegetali (suddivise tra alberi e arbusti). Gli alberi dovranno essere scelti tra le specie elencate nell’elaborato 3 “Elenco alberi consigliati”; non dovranno essere utilizzate essenze tra quelle indicate nel Sub-Elaborato II) “piante sconsigliate nei nuovi impianti per motivi fitosanitari”. Indicare, inoltre, le modalità di irrigazione del verde di schermatura al fine di garantire l’attecchimento dello stesso;

3) produrre, in sede di istanza autorizzativa, una valutazione di impatto acustico firmata da tecnico regolarmente iscritto all’Elenco Nazionale dei Tecnici Competenti in Acustica;

4) produrre, in sede di istanza autorizzativa, una planimetria che individui chiaramente il tracciato dell’elettrodotto sovrapposto alla mappa catastale e i mappali interessati dagli scavi;

5) dovrà essere trasmessa ad ARPAE ed alla Regione Emilia-Romagna - Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni, entro 30 giorni dalla data di fine lavori, la certificazione di regolare esecuzione delle opere e, ai sensi dell’art. 25 della l.r. 4/2018 e dell’art. 28, comma 7 bis del d. lgs. 152/06, la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni fino a quel momento esigibili;

b) che la verifica dell’ottemperanza delle presenti condizioni ambientali dovrà essere effettuata da:

a. Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale per la condizione di cui al punto 1;

b. Unione dei Comuni della Bassa Romagna per le condizioni di cui ai punti 2, 3 e 4;

c. ARPAE per la condizione di cui al punto 5;

c) il progetto potrà essere realizzato coerentemente a quanto dichiarato nello studio ambientale preliminare una volta definite le particelle catastali disponibili per poter rispettare il limite di occupazione del 10% della superficie da parte dell’impianto per le aree agricole definito dalla DAL n. 28/2010;

d) di dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.;

e) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di screening deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;

f) di trasmettere copia della presente determina al Proponente MC Consulting S.r.l., al Comune di Conselice, alla Provincia di Ravenna, all’Unione dei comuni della Bassa Romagna, all'AUSL della Romagna, all'ARPAE di Ravenna, al Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale;

g) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;

h) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;

i) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.

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