n.66 del 06.03.2019 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 7874 - Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire il confronto con il Ministero della Salute per verificare la possibilità di rivedere l’accordo Stato-Regioni del 2010 al fine di contemperare le esigenze di assicurare punti nascita nei territori e nelle comunità più disagiate, nonché a mantenere informata la Commissione assembleare competente sugli sviluppi del confronto. A firma dei Consiglieri: Zoffoli, Torri, Taruffi, Prodi, Mori, Campedelli, Serri, Boschini, Poli, Rontini, Molinari, Lori, Cardinali, Iotti

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

il Decreto del Ministro della Salute dell’11 novembre 2015 prevede che il Comitato Percorso Nascita Nazionale esprima un motivato parere su eventuali richieste di mantenere in attività Punti nascita con volumi inferiori ai 500 parti annui e in condizioni orograficamente difficili, in deroga a quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010;

la Regione Emilia-Romagna ha presentato la richiesta di deroga per i Punti nascita con meno di 500 parti l’anno, che è stata redatta conformemente a quanto previsto dal Protocollo metodologico ministeriale, fornendo tutte le informazioni richieste, inclusa l’indicazione delle distanze e dei tempi di percorrenza;

il Comitato Nazionale ha considerato essenzialmente, anche se non esclusivamente, il trend delle nascite e i criteri di disagio orografico definiti in funzione della necessità di garantire la sicurezza e con l’obiettivo di un bilanciamento tra il rischio legato alle distanze da percorrere e il rischio collegato alla ridotta capacità di affrontare condizioni complesse e situazioni di emergenza in un Punto nascita con volumi e casistica molto ridotti;

il Comitato nazionale ha fatto una valutazione autonoma georeferenziata delle distanze verso i Punti nascita alternativi e limitrofi, tenendo anche conto delle condizioni stradali e meteorologiche che possono giocare un ruolo importante nell’allungare i tempi di percorrenza, indicando la sospensione dell’attività di assistenza al parto per tre Punti nascita collocati in area montana;

nell’Assemblea legislativa dello scorso 19 giugno, l’Assessore alle Politiche per la Salute ha affermato che qualora il Ministero della Salute proponesse una ridiscussione dell’Accordo Stato-Regioni del 2010, questa Regione è disponibile a un confronto, attraverso la Conferenza Unificata, tenendo presente che la garanzia della massima tutela per la salute e la sicurezza della donna, del bambino e del personale sanitario, nonché la qualità dell’assistenza, sono condizioni imprescindibili;

l’Assessore alle Politiche per la Salute ha recentemente chiesto un incontro al Sottosegretario di Stato alla Salute per discutere di un’eventuale revisione del citato Accordo del 2010 da condurre nell’ambito del nuovo Patto per la Salute, a seguito di una discussione tra Governo, Regioni e clinici;

in tale sede è possibile aprire un confronto sui parametri dell’Accordo Stato-Regioni del 2010: in assenza di questo, la nostra Regione, al pari delle altre regioni, ha chiesto la deroga al Mistero della Salute a seguito della quale ha tenuto aperti i Punti nascita per i quali la risposta è stata positiva ed ha sospeso l’assistenza al parto negli altri;

le modifiche all’intesa dell’accordo sono possibili solo se vengono rivisti i parametri relativi ai Punti nascita e la Regione Emilia-Romagna si è sempre dichiarata aperta al confronto con l’obiettivo di contemperare le esigenze del territorio e il dovere di garantire la massima sicurezza a mamme e nascituri.

Preso atto

dell’esito dell’incontro tra la ministra Grillo e il presidente Bonaccini dal quale è emerso l’impegno condiviso a ridiscutere l'Accordo Stato-Regioni del 2010 nell'ambito del nuovo Patto della Salute.

Rilevata

la necessità di coinvolgere tutti i rappresentanti territoriali e i diversi livelli istituzionali.

Tutto ciò premesso

impegna la Giunta

a proseguire, nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, il confronto con il Ministero della Salute per verificare la possibilità di rivedere nell’ambito del nuovo Patto per la Salute che sarà completato entro marzo, come dichiarato anche dal Presidente Bonaccini e dall’Assessore Venturi, l’Accordo Stato-Regioni del 2010, contemperando le comprensibili esigenze dei territori e delle comunità con la necessità di salvaguardare la massima tutela e sicurezza per la salute delle madri e dei nascituri e la sicurezza al momento del parto, al fine di assicurare Punti nascita nelle zone disagiate, con particolare riferimento a quelle di montagna i cui Punti nascita sono stati chiusi a partire dal 2014 ad oggi;

a mantenere tempestivamente informata la competente Commissione assembleare riguardo gli sviluppi e gli esiti del confronto visto l’impegno da sempre profuso sul tema dei Punti nascita da questa Assemblea.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 12 febbraio 2019

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