n. 32 del 02.03.2011 periodico (Parte Seconda)
Espressione dell'Intesa e del parere motivato sulla variante al Piano territoriale di coordinamento provinciale della Provincia di Bologna in recepimento del PTA adottata con DCP n. 38 del 7/4/2009
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)
delibera:
a) di esprimere l’Intesa in merito alla conformità della variante al Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Bologna in recepimento del PTA regionale agli strumenti della pianificazione regionale, alle condizioni di seguito riportate e per le motivazioni analiticamente indicate nella Relazione Istruttoria predisposta e sottoscritta dal Gruppo di lavoro, parte integrante alla presente delibera (Allegato A), che si intendono qui integralmente richiamate:
1) in merito ai contenuti delle Norme tecniche di attuazione:
- l’art. 2.2 dovrà essere integrato con il seguente comma 1.(D): «Gli invasi a basso impatto ambientale previsti per il risparmio idrico in agricoltura sono pianificati nel PTCP il quale verificherà la compatibilità ambientale e territoriale degli ambiti individuati per la loro localizzazione.»
(Riferimento riserva n. 1.4)
- all’art. 5.9 dovrà essere eliminato il richiamo all’art. 9 del Regolamento regionale 41/01 che fa riferimento al parere vincolante della Autorità di Bacino e alla fine del medesimo articolo, dopo i criteri richiamati in riferimento all’art. 22 del Regolamento regionale 41/01, dovranno essere eliminate, dal paragrafo che segue l’ultimo alinea, le parole: «A tali criteri si aggiunge …» e sostituite con le seguenti: «Per l’espressione del proprio parere, ai sensi dell’art. 12 del Regolamento regionale 41/2001, si terrà conto del …»,
(Riferimento riserva n. 1.8)
2) in merito alle controdeduzioni alle osservazioni pervenute:
- all’art. 5.12, comma 5, prima riga dovranno essere eliminate le parole «di concerto con l’Agenzia d’Ambito»
- all’art. 5.3, commi 2 e 3 e dove ricorrente nelle Norme dovrà essere indicato che il territorio urbanizzato al quale ci si riferisce è quello rappresentato negli strumenti urbanistici comunali e quindi vigente all’approvazione della presente variante specifica al PTCP
b) di trasmettere la presente deliberazione alla Provincia di Bologna ai fini dell’approvazione della variante al PTCP da parte della stessa Provincia, così come previsto all’art. 27, commi 9 e 10 della L.R. 20/00:
delibera inoltre:
in merito alla Valutazione ambientale strategica:
c) di esprimere parere motivato positivo, relativamente alla proposta di variante al PTCP in recepimento del PTA regionale della Provincia di Bologna adottata con DCP n. 38 del 7 aprile 2009, ai sensi dell’art. 15, del DLgs 152/06, in quanto non si ravvisano rilevanti effetti significativi negativi sull’ambiente, a condizione che si tenga adeguatamente conto di quanto riportato ai punti successivi;
1) è necessario evidenziare e confrontare esplicitamente la coerenza degli obiettivi, degli interventi e delle misure proposte della variante al PTCP con quelli di sostenibilità ambientale indicati dal PTR; è quindi necessario che nella Dichiarazione di sintesi venga valutata l’interferenza delle azioni di piano (nuovi invasi consortili e quote di superficie permeabile nei settori di ricarica degli acquiferi) con le criticità evidenziate dal PTR, in particolare sicurezza del territorio e capacità di rigenerazione delle risorse naturali, l’integrità del territorio e continuità della rete ecosistemica e basso consumo di risorse ed energia, nell’osservanza del principio generale di prevedere il consumo di nuovo territorio, solo quando non sussistano alternative derivanti dalla sostituzione dei tessuti insediativi esistenti ovvero dalla loro riorganizzazione e riqualificazione;
2) relativamente agli invasi consortili ipotizzati dalla variante e la cui attuazione e verifica di coerenza con gli obiettivi, il dimensionamento e le previsioni estrattive pianificate dal piano infraregionale delle attività estrattive (PIAE) viene rimandata alla definizione di accordi di programma, si ritiene che nella Dichiarazione di sintesi debbano essere definite le priorità di intervento in base alle proposte che:
- limitino la previsione di nuove escavazioni in particolar modo in aree sensibili e dove sono già presenti bacini da attività estrattiva (es. i terrazzi rimasti ancora integri nei corsi d’acqua della provincia: Reno, Samoggia e Sillaro);
- presentano minori criticità ambientali, sulla base delle preliminari valutazioni contenute nel Rapporto ambientale;
3) con riferimento all’art. 2.2 delle NTA del PTCP proposto dalla variante in oggetto che individua la procedura per la localizzazione di tali nuovi invasi tramite la definizione di accordi di programma tra la Provincia e i Comuni interessati in coerenza ove necessario con il PIAE, è necessario specificare nella Dichiarazione di sintesi:
- i riferimenti con la pianificazione sovraordinata e in particolare che l’attuazione della misura “invasi consortili” costituirà variante al PTCP attraverso le necessarie valutazioni di sostenibilità ambientale e/o verifiche di assoggettabilità e valutazioni di incidenza specifiche per ogni invaso;
- in relazione ai significativi volumi di materiale inerte potenzialmente estraibile, l’attuazione della misura invasi debba prevedere possibilmente procedure concertative (accordi di programma) unitarie che consentano una valutazione complessiva e cumulativa dei possibili impatti ambientali connessi alla realizzazione di tali invasi e che nel dimensionamento dei fabbisogni estrattivi provinciali che saranno definiti con il nuovo PIAE, siano considerati e quantificati anche tali volumi;
4) devono essere valutati e quantificati nella Dichiarazione di sintesi i possibili effetti ambientali della disposizione riportata all’art. 5.3 delle NTA del PTCP che prevede quote di superficie permeabile da garantire nelle zone di protezione delle acque sotterranee, inoltre devono essere definiti gli effetti ambientali dell’ulteriore abbassamento di tali percentuali di permeabilità a seguito dell’accoglimento di una osservazione del Comune di Bologna;
5) ai sensi dell’art. 18 del DLgs 152/06, si ritiene necessario prevedere la predisposizione di un piano di monitoraggio volto ad assicurare il controllo sugli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione della variante e la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati così da individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e da adottare le opportune misure correttive; si ritiene altresì necessario:
- che tale monitoraggio sia implementato con una verifica nel tempo dell’assenza di impatti negativi significativi e dell’efficacia delle misure previste, individuando anche indicatori in grado di quantificare nel tempo quali/quantitativamente il raggiungimento degli obiettivi formulati;
- che a tal fine siano individuate da parte della Provincia nella Dichiarazione di sintesi: le modalità di raccolta dei dati, gli indicatori necessari alla valutazione, i target di riferimento, la definizione di strumenti per riorientare le scelte di Piano nel caso di effetti negativi, le responsabilità e le risorse finanziarie da adottare;
- in particolare il Piano di monitoraggio ambientale dovrà prevedere tempistiche di verifica ambientale intermedie rispetto al 2016 in modo da consentire eventuali misure ed interventi compensativi per il rispetto degli obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici fissati al 2016;
6) in relazione a quanto disciplinato dall’art. 5.3 delle NTA del PTCP proposto dalla variante in oggetto, pare necessario individuare opportuni indicatori che consentano in particolare di correlare lo stato quali-quantitativo delle acque sotterranee con le possibili nuove quote di urbanizzazione e con le quote di superficie permeabile da garantire nelle zone di protezione delle acque sotterranee, sulla base del criterio di tutela del processo di ricarica della falda dai fenomeni di impermeabilizzazione e del principio di evitare il consumo di suolo favorendo la riqualificazione del tessuto insediativo esistente stabilito dal PTR;
7) i progetti degli interventi previsti conseguentemente alla variante, qualora inseriti negli Allegati III e IV alla parte seconda del D.Lgs 152/06 e degli Allegati A e B della L.R. 9/99, dovranno essere sottoposti alle procedure di verifica (screening) o alle procedure di VIA ai sensi delle vigenti disposizioni normative, al fine di definire la migliore e specifica determinazione degli impatti ambientali e delle necessarie misure di mitigazione e/o compensazione;
d) di ritenere che le presenti valutazioni relative alla variante in oggetto siano valide salvo sopravvenute modifiche sostanziali ai contenuti; diversamente, ai sensi di quanto previsto dalla parte II del DLgs 152/06, sarà necessaria una nuova valutazione;
e) di dare atto che il parere motivato, espresso ai sensi dell’art. 15, del DLgs 152/06, ha il valore e gli effetti della valutazione ambientale, ai sensi dell’art. 5, comma 7, lettera a) della L.R. 20/00;
f) di dare atto della Valutazione di incidenza approvata dalla Provincia di Bologna con delibera di Giunta n. 213 del 21/1/2011, ad esito positivo a condizione che le Norme di attuazione del Piano siano integrate con le modifiche e prescrizioni impartite dalla Valutazione di incidenza, ovvero che siano rispettate le misure previste dalla variante stessa e che:
- i progetti di intervento ipotizzati dalla variante che possono incidere in maniera significativa sui SIC e ZPS devono essere preventivamente sottoposti a Valutazione di incidenza, in base alla normativa vigente in materia;
g) di dare atto che sia necessario redigere, nell’atto conclusivo di approvazione della variante, la Dichiarazione di sintesi, di cui all’art. 17 del DLgs 152/06;
h) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, del DLgs 152/06 come modificato dal D.Lgs 4/08, copia della presente deliberazione alla Provincia di Bologna; al riguardo si ricorda che, ai sensi dell’art. 17, del DLgs 152/06 come modificato dal DLgs 4/08, si dovrà provvedere a rendere pubblica la decisione finale in merito all’approvazione del Piano, nonché il parere motivato, la Dichiarazione di sintesi e le misure adottate in merito al monitoraggio;
i) di informare che è possibile prendere visione della variante e di tutta la documentazione oggetto dell’istruttoria presso la Regione Emilia-Romagna, Viale della Fiera n. 8, Bologna – Servizio Valutazione impatto e Promozione sostenibilità ambientale;
j) di rendere pubblico attraverso la pubblicazione sul proprio sito web, ai sensi dell’art. 17, del DLgs 152/06 come modificato dal D.Lgs. 4/08 il presente partito di deliberazione, la Dichiarazione di sintesi nonché le misure adottate in merito al monitoraggio;
k) di pubblicare, in estratto, il presente partito di deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna.