n.236 del 03.08.2022 periodico (Parte Seconda)

Protocollo di intesa tra la Regione e CDP, per un intervento di promozione di canali alternativi di finanziamento ("Basket Bond" o "Progetto"), nonché della eventuale ripartizione dei rischi e delle modalità di realizzazione del progetto

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti i regolamenti (UE) adottati dal Parlamento e dal Consiglio europeo:

- n. 1058 del 24 giugno 2021 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione;

n. 1060 del 24 giugno 2021 recante disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti, (il “Regolamento n. 1060/2021”);

Vista l’adozione da parte della Regione Emilia-Romagna di

- “Programma Regionale FESR dell'Emilia-Romagna 2021-2027 in attuazione del REG.(CE) n. 1060/2021 e del rapporto ambientale di VAS. (Delibera della Giunta regionale n. 1895 del 15 novembre 2021)”, approvato con Deliberazione Assembleare n. 68 del 2 febbraio 2022, (il “POR FESR Emilia-Romagna 2021-2027”) in corso di adozione definitiva da parte della Commissione Europea, con cui intende intraprendere azioni dirette al miglioramento dell’accesso al credito delle micro e piccole e medie imprese del territorio, potenziando i possibili canali di finanziamento, anche alternativi a quello bancario;

- “Patto per il lavoro e per il clima” in cui al punto 6.4. Emilia-Romagna, regione del lavoro, delle imprese e delle opportunità declina alcune linee di intervento:

• sostenere le imprese nell’accesso al credito potenziando gli strumenti per la garanzia e l’abbattimento dei tassi di interesse al fine di sostenere gli investimenti necessari per la ripresa delle attività in piena sicurezza.

• sostenere iniziative per il microcredito per lo sviluppo delle attività di lavoro autonomo, libero professionale e di micro impresa.

• potenziare, attraverso la collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti e con l’ausilio dei Confidi regionali, strumenti di sostegno agli investimenti che prevedano contributi e finanziamenti agevolati.

• sostenere strumenti e servizi finanziari e attivarne di nuovi per intervenire più direttamente a supporto dei piani di sviluppo delle imprese e delle istituzioni.

Premesso che

- Cassa depositi e prestiti S.p.A. (“CDP ”), con capitale sociale pari a 4.051.143.264,00 euro interamente versato, è una società cui l’art. 1, comma 826 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”) ha attribuito, la qualifica di Istituto Nazionale di Promozione, come definito dall'articolo 2, numero 3), del regolamento (UE) 2015/1017, relativo al Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (il “FEIS”), secondo quanto previsto nella comunicazione (COM (2015) 361 final) della Commissione, del 22 luglio 2015;

- ai sensi della sopra richiamata comunicazione (COM (2015) 361 final) della Commissione del 22 luglio 2015 gli istituti di promozione possono venire a integrare le amministrazioni nazionali e regionali nell'assegnazione dei fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE), anche attraverso strumenti di condivisione del rischio, garanzie (parziali) di prestito, partecipazioni azionarie e finanziamenti mezzanini;

- l’art. 1, comma 827 e seguenti, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 ha anche previsto che CDP, in ragione della qualifica di Istituto Nazionale di Promozione, è abilitata a svolgere, fra l’altro, i compiti previsti dal Regolamento n. 1303/2013 e dal regolamento (UE, EURATOM) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, recante le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione nonché i compiti di esecuzione degli strumenti destinatari dei Fondi SIE, anche con apporto finanziario da parte di amministrazioni ed enti pubblici o privati, anche a valere su risorse europee;

- la missione istituzionale di CDP è quella di promuovere lo sviluppo del Paese attraverso molteplici tipi di interventi. A tale riguardo, ai sensi dell’articolo 5, comma 8, del decreto legge 269/2003, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326 e dell’articolo 3, comma 1, lettera (G) del proprio Statuto (c.d. Gestione Separata), CDP può fornire servizi di assistenza e consulenza in favore (tra gli altri) delle regioni, degli enti locali, degli enti pubblici e degli organismi di diritto pubblico; inoltre, ai sensi dell’articolo 5, comma 7, secondo periodo, del decreto legge 269/2003, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, dell’art. 3, co. 4-bis, del Decreto Legge n. 5/2009 e dell’articolo 3, comma 1, lettera (A2) (i) (ii) e (iv) del proprio Statuto, CDP può concedere finanziamenti sotto qualsiasi forma nell’ambito di operazioni di interesse pubblico o in settori di interesse generale ovvero ancora a favore delle imprese per finalità di sostegno dell’economia attraverso l’intermediazione di enti creditizi ovvero di intermediari finanziari;

considerato che:

nei mesi di aprile e maggio 2022 si sono svolte fra la Regione e CDP preliminari interlocuzioni volte a valutare, tra l’altro, l’eventuale disponibilità di CDP a collaborare, nell’ambito delle attività di propria competenza istituzionale e in ossequio e nei limiti dei propri statuti e delle reciproche politiche aziendali/istituzionali nonché in coerenza e nel rispetto della normativa vigente, allo sviluppo e alla realizzazione di una iniziativa diretta a favorire l’accesso, da parte delle piccole e medie imprese della Emilia-Romagna, a fonti di credito alternative a quelle tradizionali, attraverso, tra l’altro, l’utilizzo di risorse, sia di natura nazionale che comunitaria, messe a disposizione della Regione, il tutto come meglio indicato all’articolo 1 del Protocollo;

viste

:

- la nota dell’Assessore allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione della Regione Emilia-Romagna Prot. 11/05/2022.0455956.U, con la quale la Regione (i) ha confermato che tra gli obiettivi che intende perseguire con la nuova programmazione del FESR 2021-2027 vi è anche il sostegno all’accesso delle PMI dell’Emilia-Romagna a fonti di credito alternative a quelle tradizionali, (ii) ha intrapreso un’attività istruttoria finalizzata a valutare lo sviluppo di una possibile operazione di basket bond a favore delle PMI della Emilia-Romagna, a valere su risorse messe a disposizione della Regione, sia di natura nazionale che comunitaria, e che nell’ambito di tale azione ha avviato una interlocuzione informale per la definizione di una misura sperimentale a sostegno di operazioni di basket bond rivolte alle PMI della Emilia-Romagna che veda una possibile collaborazione fra Regione Emilia-Romagna e CDP, e (iii) ha richiesto la disponibilità di CDP a partecipare ad un tavolo tecnico di approfondimento istituito dalla Regione e finalizzato a sviluppare gli aspetti tecnici dell’operazione di basket bond, nonché a definire i contenuti della possibile collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e CDP per l’attuazione della stessa;

- la nota di CDP Prot. 19/05/2022.0480131.E con la quale, tra l’altro, CDP ha confermato la piena disponibilità di CDP, in qualità di Istituto Nazionale di Promozione, a partecipare a un tavolo tecnico al fine di valutare la possibilità di strutturare un’iniziativa che, in complementarità rispetto alle forme tradizionali di finanziamento, favorisca l’accesso al mercato dei capitali delle imprese laziali;

Ritenuto opportuno di:

- sottoscrivere un protocollo di intesa tra la Regione e Cdp, sulla base di quanto illustrato nelle premesse, tenuto conto dei comuni obiettivi e nei limiti delle rispettive politiche aziendali e dalle disposizioni statutarie e istituzionali e della normativa applicabile, intendono avviare un rapporto di collaborazione volto alla valutazione e possibile definizione (i) di un intervento di promozione di canali alternativi di finanziamento a favore delle piccole e medie imprese della Emilia-Romagna, mediante un’operazione di cartolarizzazione ex lege 130/99 di crediti di piccole e medie imprese, assistita da garanzia a valere su risorse pubbliche, sia nazionali che comunitarie, messe a disposizione dalla Regione (“basket bond” o “Progetto”), nonché (ii) della eventuale ripartizione dei rischi e delle modalità di realizzazione del Progetto, secondo quanto meglio specificato nel Protocollo di cui all’Allegato A, Protocollo di Intesa tra Regione Emilia-Romagna – Cassa depositi e prestiti S.p.A.;

- approvare l’allegato A Protocollo di Intesa tra Regione Emilia-Romagna – Cassa depositi e prestiti S.p.A. contenente le modalità e i criteri sopra citati, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

Viste:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, recante "Testo unico in materia di Organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.ii., ed in particolare l'art. 37, comma 4;

- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della regione Emilia-Romagna, abrogazione della L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972 n. 4”, per quanto applicabile;

- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii.;

Visti inoltre:

- il D. Lgs.14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm. recante “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii., ed in particolare le lettere b) e d) dell'art. 23;

- la propria deliberazione n. 468 del 10/4/2017 "Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna";

- la propria deliberazione n. 111 del 31/1/2022 avente ad oggetto “Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022-2024, di transizione al Piano Integrato di Attività e Organizzazione di cui all'art. 6 del D.L. n. 80/2021”;

- La determinazione n. 2335 del 9 febbraio 2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto legislativo n.33 del 2013. Anno 2022”;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 3 del 5/1/2021 ad oggetto “Proroga della nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell’anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e nomina del Responsabile per la transizione digitale regionale”;

- n. 324 del 7 marzo 2022 ad oggetto “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’ente e gestione del personale”;

- n. 325 del 7 marzo 2022 ad oggetto “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;

- n. 426 del 21 marzo 2022 ad oggetto “Riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;

Vista la D.D. n. 5595 del 25 marzo 2022 ad oggetto “Micro-organizzazione della Direzione Generale Conoscenza, Ricerca, lavoro, Imprese a seguito della D.G.R. n. 325/2022. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di titolarità di Posizione organizzativa”;

Viste, altresì, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposto in attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 468/2017;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione, Vincenzo Colla

A voti unanimi e palesi

delibera

per le motivazioni esposte in premessa e che qui si intendono integralmente richiamate:

1. di sottoscrivere un protocollo di intesa tra la Regione e Cdp, sulla base di quanto illustrato nelle premesse, tenuto conto dei comuni obiettivi e nei limiti delle rispettive politiche aziendali e dalle disposizioni statutarie e istituzionali e della normativa applicabile, intendono avviare un rapporto di collaborazione volto alla valutazione e possibile definizione (i) di un intervento di promozione di canali alternativi di finanziamento a favore delle piccole e medie imprese della Emilia-Romagna, mediante un’operazione di cartolarizzazione ex lege 130/99 di crediti di piccole e medie imprese, assistita da garanzia a valere su risorse pubbliche, sia nazionali che comunitarie, messe a disposizione dalla Regione (“basket bond” o “Progetto”), nonché (ii) della eventuale ripartizione dei rischi e delle modalità di realizzazione del Progetto, secondo quanto meglio specificato nel Protocollo di cui all’Allegato A, Protocollo di Intesa tra Regione Emilia-Romagna – Cassa depositi e prestiti S.p.A.;

2. di approvare l’allegato A Protocollo di Intesa tra Regione Emilia-Romagna – Cassa depositi e prestiti S.p.A. contenente le modalità e i criteri sopra citati, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

3. di rimandare a eventuali successivi provvedimenti del Responsabile del Settore Affari generali o giuridici, strumenti finanziari, regolazione ed accreditamenti quale dirigente competente per materia

- l’approvazione delle eventuali modifiche correttive ed integrative che si rendessero necessarie per sanare eventuali errori o incongruenze o per meglio definire elementi di dettaglio del protocollo di intesa, comunque non alterando i criteri e i principi desumibili dal protocollo stesso;

- gli atti e le azioni necessari all’avvio della operatività dello strumento;

4. di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.

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