n.327 del 16.10.2019 periodico (Parte Seconda)

Individuazione dei centri di riferimento per le malattie rare neurologiche

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visto il DM n. 279/01 di istituzione e regolamentazione della Rete nazionale delle malattie rare ai sensi dell'art. 5, comma 1, lettera b) del D.Lgs n. 124 del 29 aprile 1998;

Considerato che il DM n. 279/01 citato adotta il Regolamento che disciplina le modalità di esenzione dalla partecipazione al costo per le prestazioni di assistenza sanitaria incluse nei livelli essenziali di assistenza (LEA) per la diagnosi e cura delle malattie rare e individua specifiche forme di tutela per i soggetti affetti dalle suddette malattie;

Dato atto che il Regolamento stabilisce fra l'altro:

- la scelta dei Presidi ospedalieri da includere nella rete tra quelli in possesso di documentata esperienza di attività diagnostica e terapeutica specifica, nonché di idonea dotazione di strutture di supporto e di servizi complementari fra i quali - per le malattie che lo richiedano - servizi per l'emergenza e per la diagnostica biochimica e genetico-molecolare;

- la previsione che i Presidi ospedalieri della Rete operino secondo protocolli clinici concordati con i Centri Interregionali di riferimento e collaborino con i servizi territoriali e i medici di famiglia ai fini dell'individuazione e della gestione del trattamento;

Visti:

- la propria delibera n. 160/04 di individuazione dei presidi ospedalieri regionali che vanno a costituire la Rete regionale per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la terapia delle malattie rare;

- la determina del Direttore Generale Sanità e Politiche Sociali n. 11772/2010 di costituzione del gruppo tecnico per le malattie rare, che ha fra gli altri anche il compito di effettuare il monitoraggio delle attività dei centri di riferimento della rete e di valutare l'opportunità di istituire nuovi centri;

- il DPCM 12.1.2017 “Definizione e aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza di cui all’articolo 1, comma 7, del DL 30/12/1992, n. 502”, (pubblicato nella G.U. n. 65 del 16/3/2017), entrato in vigore il 19/3/2017, che ha definito ed approvato anche i nuovi LEA relativamente alle malattie rare, con l’identificazione di un nuovo elenco di patologie rare alle quali corrisponde un codice di esenzione;

- la propria delibera n. 1351/17 con la quale si individuano i nuovi centri regionali di riferimento per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la terapia delle malattie rare inserite nell’allegato 7 del DPCM 12/1/2017 sopra citato, e si eliminano dall’elenco dei centri precedentemente inclusi nella rete regionale per le malattie rare quelli i cui volumi certificativi non sono risultati idonei rispetto l’incidenza delle patologie trattate;

- la propria delibera n. 695/18 con la quale si individuano i nuovi centri regionali di riferimento per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la terapia delle malattie rare già inserite nel DM n. 279/01 e non successivamente eliminate dal DPCM 12/1/2017 sopra citati;

Visto che nella propria delibera n. 695/18 sopra citata si prevede che con successivo proprio atto saranno valutati i centri di riferimento per le malattie rare neurologiche di cui al DPCM 12 gennaio 2017;

Considerato che le malattie rare di interesse neurologico rappresentano la famiglia più numerosa nell’ambito dell’elenco delle malattie rare del DPCM 12 gennaio 2017, e che l’identificazione dei relativi centri di riferimento risulta particolarmente complessa in quanto nel gruppo sono comprese malattie estremamente eterogenee, sia dal punto di vista della frequenza che della complessità diagnostico-assistenziale;

Ritenuto necessario suddividere le patologie in oggetto nei 3 seguenti gruppi:

  1. patologie a frequenza più alta e patologie che – seppur molto rare – rientrano nella diagnosi differenziale delle patologie più frequenti, condividendone la clinical competence necessaria;
  2. patologie per le quali si prevede una rete di centri di riferimento più ristretta, organizzata per Aree Vaste: comprende patologie più rare e di maggior complessità clinica rispetto a quelle del primo gruppo e per le quali esiste già o è opportuno definire una presa in carico da parte di pochi centri dotati della necessaria clinical competence in rete fra loro;
  3. patologie rarissime e/o patologie per le quali è necessaria una importante e specifica clinical competence che rende necessaria la presa in carico centralizzata;

    Visto che il competente Servizio Assistenza Ospedaliera ha invitato i Direttori delle Strutture Complesse di Neurologia delle Aziende Sanitarie della Regione a partecipare alla valutazione degli obiettivi oggetto del presente atto, condividendo con loro l’inserimento delle patologie neurologiche rare nei tre gruppi sopra descritti e definendo la conseguente proposta di identificazione dei centri di riferimento per le malattie rare neurologiche nella più ampia rete delle malattie rare;

    Considerato che il Servizio Assistenza Ospedaliera della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare ha raccolto già in passato le istanze di inserimento nella rete delle malattie rare quale centro di riferimento per specifici gruppi di patologie da parte delle Aziende sanitarie regionali, le cui capacità diagnostico - assistenziali sono state valutate attraverso la somministrazione di uno specifico questionario analitico al fine di identificare i centri di riferimento per tutte le patologie rare inserite nell’allegato 7 del DPCM sopra citato;

    Ritenuto opportuno – sulla base della suddivisione delle patologie rare neurologiche sopra descritta – identificare i centri di riferimento per le malattie rare nel seguente modo:

    - gruppo 1: tutte le UO complesse di Neurologia;

    - gruppo 2: centri di Area Vasta definiti sulla base dell’analisi dei questionari inviati dalle Direzioni Sanitarie Aziendali e conservati agli atti del Servizio Assistenza Ospedaliera sopra menzionati, che hanno fornito le necessarie informazioni relativamente alla casistica, all’esperienza diagnostico-terapeutica e all’idonea dotazione di strutture di supporto e di servizi multidisciplinari dei centri clinici stessi;

    - gruppo 3: unico centro regionale;

    Considerato necessario precisare che le patologie oggetto della presente analisi sono esclusivamente quelle ritenute di interesse prevalentemente neurologico escludendo dalla presente analisi le patologie neurologiche di prevalente interesse di altre branche cliniche;

    Definito pertanto l’elenco dei centri di riferimento regionale per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la terapia delle malattie rare neurologiche di cui all’allegato 7 del DPCM 12.1.201, così come descritto nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;

    Considerato necessario precisare che per le patologie oggetto della presente analisi possono essere già state identificate quali centri di riferimento anche altre unità operative (visualizzabili tramite il motore di ricerca per le malattie rare http://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/malattierare/ ) oltre alle neurologie descritte nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto, in relazione alla multidisciplinarità che caratterizza il quadro clinico delle medesime;

    Ritenuto di prevedere che i centri di riferimento per le malattie rare neurologiche rare di cui al presente atto saranno oggetto di revisione almeno entro il triennio, in relazione ai dati derivanti dai Registri regionali e nazionali sulle malattie rare e alle valutazioni del gruppo tecnico regionale per le malattie rare in collaborazione con il Coordinamento regionale delle Neuroscienze;

    Richiamati altresì:

    - la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del Servizio sanitario regionale ai sensi del D. Lgs 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal D. Lgs 7 dicembre 1993, n. 517“ e successive modifiche;

    - la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale”, e successive modifiche, che prevede che questa Regione, nell’esercizio dell’autonomia conferitale dalla riforma del Titolo V della Costituzione, definisce i principi ed i criteri generali di organizzazione e di funzionamento del Servizio sanitario regionale;

    - la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni;

    - il D.Lgs. n. 33/2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” così come modificato dal D.Lgs. n. 97/2016;

    Richiamate le proprie deliberazioni

    - n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007”, e successive modifiche;

    - n. 122 del 28 gennaio 2019 avente per oggetto “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019-2021”, ed in particolare l’Allegato D) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019-2021”;

    - n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna” e le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG72017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

    Richiamate infine le proprie deliberazioni n. 193/2015, n. 628/2015, n. 270/2016, n. 622/2016, n. 702/2016, n. 1107/2016, n. 1681/2016, n. 2344/2016 e n. 161/2017 relative all’organizzazione dell’Ente Regione e alle competenze delle Direzioni generali e dei dirigenti;

    Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

    Dato atto dei pareri allegati;

    Su proposta dell’Assessore Politiche per la Salute;

    A voti unanimi e palesi

    delibera 

    1. di individuare i nuovi centri di riferimento regionale per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la terapia delle malattie neurologiche rare di cui all’allegato 7 del DPCM 12.1.201, così come descritti nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;

    2. di dare atto che i suddetti centri di riferimento hanno il compito di certificare sul sistema informativo regionale per le malattie rare lo stato di patologia rara, il piano terapeutico ed il relativo diritto dell'assistito, previo rilascio dell'attestazione di esenzione da parte dell'Azienda USL di residenza, di fruire delle prestazioni specialistiche efficaci ed appropriate per la diagnosi, il monitoraggio ed il trattamento della malattia in regime di esenzione dalla partecipazione alla spesa, così come previsto dal DM n. 279/01 e dalla propria delibera n. 160/04 sopra citati;

    3. di precisare che i centri di riferimento per le malattie rare neurologiche di cui al presente atto saranno oggetto di revisione almeno entro il triennio, in relazione ai dati derivanti dai Registri regionali e nazionali sulle malattie rare e alle valutazioni del gruppo tecnico regionale per le malattie rare;

    4. di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

    5. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT).

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