n.216 del 16.07.2021 (Parte Seconda)
Approvazione delle "Linee di indirizzo regionali per l'implementazione dei programmi di uso razionale degli antibiotici"
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamato l'art. 2 del D.Lgs. n. 502/1992, così come successivamente integrato e modificato, che al comma 2 prevede che spettino alle Regioni la determinazione dei princìpi sull'organizzazione dei servizi e sull'attività destinata alla tutela della salute delle unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliere, nonché le attività di indirizzo tecnico, promozione e supporto nei confronti delle medesime;
Vista la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale” e successive modifiche, che prevede che questa Regione, nell’esercizio dell’autonomia conferita dalla riforma del Titolo V della Costituzione, definisce i princìpi ed i criteri generali di organizzazione e di funzionamento del Servizio sanitario regionale;
Richiamati:
- la propria deliberazione n. 771 del 15 giugno 2015 “Approvazione del Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018”;
- il Piano sociale e sanitario regionale 2017-2019 approvato con deliberazione assembleare n. 120 del 12 luglio 2017 e propria deliberazione n. 1423 del 2 ottobre 2017 di attuazione del Piano stesso che contempla tra i fondamentali strumenti di programmazione del livello regionale quello relativo all’efficace ed efficiente governo delle attività di prevenzione della salute pubblica;
Vista la L.R. 5 dicembre 2018 n. 19 “Promozione della salute, del benessere della persona e della comunità e prevenzione primaria”;
Premesso che:
- la Comunità Europea ha definito, nel 2001, una strategia mirata a combattere il pericolo per la salute pubblica determinato dal fenomeno dell’antibioticoresistenza, a seguito della quale è stata formulata, nel 2002, una raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea sull'uso prudente degli agenti antimicrobici nella medicina umana (2002/77/CE), la cui applicazione è stata oggetto di revisione due volte, di cui l’ultima nel 2010;
- nella sopra citata raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea è stato suggerito di istituire un coordinamento intersettoriale che consenta di avviare strategie in grado di tenere conto dei numerosi e complessi determinanti dell’antibioticoresistenza, che includono l’uso non appropriato di antibiotici ma anche la trasmissione di infezioni correlate all’assistenza sostenute da microrganismi antibiotico resistenti;
- il Consiglio dell’Unione Europea il 9 giugno del 2009, ha emanato una raccomandazione sulla “Sicurezza del paziente, compresa la prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria” (2009/C 151/01) con la quale si richiede agli Stati Membri di implementare misure a livello nazionale e locale per la prevenzione e il controllo delle infezioni correlate all’assistenza;
- gli elementi di preoccupazione derivanti dall’uso eccessivo di antibiotici sono diventati motivo crescente di allarme, sia in termini di rischio alla salute individuale che alla salute pubblica, al punto da aver spinto alla costituzione, nel novembre 2009, di una task force transatlantica sull’antibioticoresistenza (Transatlantic Taskforce on Antimicrobial Resistance, Tatfar) per affrontare a livello globale il problema delle resistenze, con l’obiettivo di promuovere con urgenza l’uso appropriato di antibiotici nella comunità medica e veterinaria, la prevenzione delle infezioni nella comunità e correlate all’assistenza sostenute da microrganismi antibiotico resistenti e formulare strategie per promuovere la ricerca su nuovi antibiotici;
- l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in occasione dell’Assemblea Mondiale della Sanità (2015), ha adottato il Piano d’Azione Globale (GAP) per contrastare la resistenza antimicrobica;
- l’Unione Europea, impegnata da molti anni a combattere il fenomeno dell’antibiotico-resistenza, nel 2017 ha messo a punto il nuovo Piano d’azione per contrastare l’antibioticoresistenza;
- seguendo il citato Piano d’Azione, a livello nazionale è stato approvato, con Intesa del 2 novembre 2017, sancita ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, il “Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2017-2020” che indica le strategie per un contrasto del fenomeno a livello locale, regionale e nazionale, coerenti con gli obiettivi dei piani di azione dell’OMS e dell’UE;
Preso atto che:
- con propria deliberazione n. 1021 del 2 luglio 2018 si è provveduto a recepire la citata Intesa;
- con determinazione n. 5590 del 20 aprile 2018 è stato costituito il “Gruppo regionale per l’implementazione del Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR)” finalizzato a orientare le proprie attività al perseguimento dei seguenti macro-obiettivi:
. individuazione delle responsabilità e dei referenti per le azioni previste dal PNCAR;
.
individuazione delle azioni previste dal PNCAR che necessitano di interventi a livello regionale e delle modalità efficaci ad assicurarne l’implementazione nell’intero territorio regionale;
. definizione e attuazione di appropriate modalità di monitoraggio dello stato di implementazione;
- con determinazione n. 13709 del 30 agosto 2017 è stato costituito il Gruppo tecnico di lavoro “Micro-RER” per la sorveglianza microbiologica delle resistenze antimicrobiche emergenti e per il monitoraggio combinato umano-veterinario della diffusione di geni plasmidici codificanti la resistenza a colistina” orientato al perseguimento dei seguenti macro-obiettivi:
- la sorveglianza microbiologica delle resistenze antimicrobiche emergenti;
- il monitoraggio combinato umano-veterinario della diffusione delle resistenze antimicrobiche (es. geni plasmidici codificanti la resistenza a colistina, mcr1);
- il vigente Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020–2025, approvato con Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano del 6 agosto 2020, ha incluso tra i macro-obiettivi le Malattie Infettive Prioritarie, tra cui l’antimicrobicoresistenza (AMR), per la quale è auspicabile che, grazie al PNCAR, siano attuate azioni di contrasto concrete ed efficaci che passino attraverso una armonizzazione delle strategie in atto nelle diverse realtà del Paese;
- con propria deliberazione n. 1855 del 14 dicembre 2020 è stata recepita la suddetta Intesa Stato-Regioni concernente il PNP 2020-2025, nel quale è inclusa l’antimicrobicoresistenza (AMR);
Atteso che:
- le attività del Gruppo di lavoro per il coordinamento della strategia nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza sono state sospese per tutta la durata del primo semestre dell’anno 2020 a causa dell’emergenza Covid-19;
- le attività del Gruppo di lavoro sono riprese solo nel secondo semestre dell’anno 2020 per fare il punto della situazione, al fine di approntare un piano d’azione che tenesse conto delle nuove necessità emerse dall’emergenza Covid – 19 e predisporre una nuova metodologia di valutazione del PNCAR in vista del nuovo Piano nazionale di contrasto all’antimicrobico - resistenza;
- a causa di detta sospensione si è palesata, pertanto, la necessità di prorogare la durata del Piano Nazionale di Contrasto Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2017-2020 fino al 31 dicembre 2021, per consentire il completamento delle attività in essere, valutare le attività già realizzate e le criticità emerse;
Richiamato, altresì, il vigente Piano Programma 2019-2021 dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale (ASSR), adottato con propria deliberazione n. 968/2019, il quale prevede che la Regione Emilia-Romagna, attraverso l’Agenzia sanitaria e sociale regionale per quanto riguarda l’ambito umano e la Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare per quanto concerne l’ambito veterinario, coordina il Gruppo di lavoro regionale per l’implementazione del Piano Nazionale di contrasto all’antibioticoresistenza, di cui alla determinazione n. 5590/2018 ed alla propria deliberazione n. 1021/2018 sopra citate;
Avuto presente che:
- per controllare adeguatamente la diffusione di infezioni, ciascuna Azienda sanitaria deve aver attivato programmi di intervento specifici, che vengano supportati e coordinati a livello regionale;
- all’interno del “Gruppo regionale per l’implementazione del Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobicoresistenza (PNCAR)” si è costituito un sottogruppo di lavoro tematico per l’”Antimicrobial Stewardship”, con l'obiettivo di redigere linee di indirizzo per l'uso di antibiotici in Ospedale e nel territorio;
- in ottemperanza al raggiungimento degli obiettivi Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 (PNP) è in corso di costituzione a livello regionale un gruppo di lavoro per la definizione del nuovo Piano Regionale della Prevenzione che pone tra le priorità il contrasto all'antibioticoresistenza e l'uso prudente degli antibiotici;
Richiamata la propria deliberazione n. 318/2013 con cui sono state emanate le “Linee di indirizzo alle Aziende per la gestione del rischio infettivo: infezioni correlate all'assistenza e uso responsabile di antibiotici” che forniscono indicazioni rispetto alla costituzione, all’integrazione, agli strumenti e alle finalità del programma di prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza e del programma di uso responsabile degli antibiotici;
Rilevata, per tutto quanto sopra esposto, la necessità di integrare i contenuti delle suddette Linee di indirizzo, fornendo alcune indicazioni aggiuntive alle Aziende sanitarie per potenziare le attività volte alla prevenzione dell’antibioticoresistenza, attraverso la valorizzazione dell’uso responsabile degli antibiotici e la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza;
Ritenuto, pertanto, opportuno:
- approvare il documento “Linee di indirizzo regionali per l’implementazione dei programmi di uso razionale degli antibiotici” allegato alla presente deliberazione, quale parte integrante e sostanziale;
- impegnare le Aziende sanitarie della Regione a dare attuazione a quanto stabilito dalle Linee di indirizzo di cui trattasi;
- affidare all’Agenzia sanitaria e sociale regionale, in collaborazione con i Servizi interessati della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare, il compito di:
. sostenere, stimolare e monitorare l’attuazione di quanto previsto;
.
apportare gli eventuali correttivi all’attività delle Aziende attraverso indicazioni cogenti relative alle azioni di miglioramento;
- stabilire che l’Assessorato alle Politiche per la Salute, decorsi tre anni dalla data di avvenuta esecutività della presente deliberazione, valuterà la necessità di aggiornare i contenuti delle presenti Linee di indirizzo;
Richiamati:
- la Legge 6 novembre 2012 n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione;
- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii. e, in particolare, l’art. 23;
- il D.Lgs. n. 101/2018 “Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento Generale sulla protezione dei dati)”;
- la propria deliberazione n. 111 del 28/01/2021 “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza. Anni 2021-2023”, ed in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2021- 2023”;
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;
Richiamate, altresì, le proprie deliberazioni:
- n. 2416 del 29/12/2008 e ss.mm.ii. “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii., per quanto applicabile;
- n. 630 del 2/5/2016 “Riorganizzazione dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale: approvazione delle linee di indirizzo per la predisposizione ed attuazione del piano-programma 2016-2018 e degli indirizzi specifici di organizzazione”;
-
n. 468 del 10/4/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” e le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
- n. 2329 del 22/11/2019 “Designazione del Responsabile della protezione dei dati”;
- n. 1977 del 21/12/2020 “Conferimento dell’incarico di Direttore dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale”;
- n. 2013/2020 “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell'ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell'IBACN”;
- n. 2018 del 28/12/2020 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 43 della L.R.n.43/2001 e ss.mm.ii.;
- n. 3 del 5/1/2021 “Proroga della nomina del Responsabile della Prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell’Anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e nomina del Responsabile per la transizione digitale regionale”;
Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute
A voti unanimi e palesi
delibera
1. di approvare le “Linee di indirizzo regionali per l’implementazione dei programmi di uso razionale degli antibiotici”, allegate quale parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione (Allegato 1);
2. di impegnare le Aziende sanitarie regionali a dare attuazione a quanto stabilito dalle Linee di indirizzo di cui trattasi;
3. di affidare all’Agenzia sanitaria e sociale regionale, in collaborazione con i Servizi interessati della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare, il compito di:
- sostenere, stimolare e monitorare l’attuazione di quanto previsto dalle Linee di indirizzo di cui trattasi;
- di apportare gli eventuali correttivi all’attività delle Aziende attraverso indicazioni cogenti relative alle azioni di miglioramento;
4. di stabilire che l’Assessorato alle Politiche per la Salute, decorsi tre anni dalla data di avvenuta esecutività della presente deliberazione, valuterà la necessità di aggiornare i contenuti delle Linee di indirizzo allegate;
5. di pubblicare il presente provvedimento, comprensivo dell’allegato, nel Bollettino Ufficiale Telematico (BURERT) della Regione Emilia-Romagna.