n.375 del 19.12.2022 (Parte Seconda)

Approvazione della variante al progetto COMBI - Conoscere e monitorare la biodiversità (2022/2024) (CUP e43c22000600006) e degli schemi di accordo di collaborazione istituzionale con Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e con Università degli Studi dell’Insubria, (art. 15 Legge 241/1990 e art. 5, comma 6 D.Lgs. 50/2016)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamati:

- la Direttiva 92/43/CEE del Consiglio europeo del 21 maggio 1992 (di seguito Direttiva “Habitat”), relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche;

- la Direttiva 2009/147/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 (di seguito Direttiva “Uccelli”), concernente la conservazione degli uccelli selvatici;

- il DPR n. 357/97 "Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche";

- la Legge regionale 14 aprile 2004, n. 7 recante “Disposizioni in materia ambientale. Modifiche ed integrazioni a Leggi regionali”, e in particolare il Titolo I;

- la Legge regionale 17 febbraio 2005, n. 6 “Disciplina della formazione e della gestione del sistema regionale delle Aree naturali protette e dei Siti della Rete Natura 2000”;

- la legge regionale 31 luglio 2006, n. 15 “Disposizioni per la tutela della fauna minore in Emilia-Romagna”, che attua in parte la Direttiva Habitat per quanto riguarda la tutela delle specie;

Richiamati inoltre:

- il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;

- il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna per il periodo 2014-2020 (di seguito per brevità indicato come PSR) attuativo del Regolamento (UE) n. 1305/2013, nell’attuale formulazione (Versione 11.1) approvata con Decisione della Commissione Europea C(2021) 6321 final del 23 agosto 2021, successivamente acquisita con delibera di Giunta regionale n. 1353 del 30 agosto 2021, con la quale vengono aggiornate le disposizioni applicative di alcune Misure ed attribuite sia le risorse residue della programmazione 2014-2020, sia quelle aggiuntive riferite alle annualità 2021 e 2022;

- il Tipo di Operazione 7.6.01 “Attività di studio dello stato di conservazione della biodiversità” del PSR 2014-2020 – attuata direttamente dalla Regione sia attraverso acquisizione di servizi sia tramite accordi tra pubbliche amministrazioni - che risponde al fabbisogno della Regione di aggiornare il quadro conoscitivo della biodiversità per l’attuazione delle direttive 92/43/CEE “Habitat” e 2009/147/CE “Uccelli”;

- la deliberazione n. 2218 del 20 dicembre 2021 che approva il nuovo Programma operativo dell’Operazione 7.6.01 del PSR 2014-2020;

Richiamati, infine:

- la legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi) e in particolare l’articolo 15 il quale prevede che amministrazioni pubbliche possano sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;

- il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici) e in particolare l’articolo 5, comma 6 il quale stabilisce che un accordo concluso esclusivamente tra due o più amministrazioni aggiudicatrici non rientra nell’ambito di applicazione di tale codice, quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:

a) l’accordo stabilisce o realizza una cooperazione tra le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti, ivi compresi in tale categoria i soggetti privati di interesse pubblico ovvero i soggetti comunque tenuti all’applicazione del codice appalti, finalizzata a garantire che i servizi pubblici e le attività di interesse pubblico che essi sono tenuti a svolgere siano prestati nell’ottica di conseguire gli obiettivi che essi hanno in comune;

b) l’attuazione di tale cooperazione è retta esclusivamente da considerazioni inerenti all’interesse pubblico;

c) le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20 per cento delle attività interessate dalla cooperazione;

- la propria deliberazione n. 1273 del 25/7/2022 con la quale, tra le altre cose:

a) è stato approvato il progetto tecnico-scientifico denominato COMBI – COnoscere e Monitorare la BIodiversità (2022/2024) - (CUP E43C22000600006), ai fini dell’aggiornamento del quadro conoscitivo regionale di specie animali e vegetali di interesse conservazionistico e per l’attuazione in Emilia-Romagna delle Direttive 92/43/CEE “Habitat” e 2009/147/CE “Uccelli”, allegato parte integrante e sostanziale della delibera;

b) sono state attivate alcune collaborazioni, ai sensi dell'art. 15 della Legge n. 241/1990 e ss.mm.ii. e dell’art. 5 del D.lgs. 50/2016, tra la Regione Emilia-Romagna e i soggetti pubblici partner per attuare il progetto COMBI, approvando contestualmente gli schemi degli accordi bilaterali con Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Università degli Studi di Ferrara, Università degli Studi di Parma, Università degli Studi dell’Insubria, Museo Civico di Storia Naturale del Comune di Ferrara, per la realizzazione di attività di interesse comune individuate nel progetto COMBI di cui al precedente paragrafo;

c) è stato stabilito che possono essere consentite eventuali modifiche non sostanziali agli Accordi bilaterali quando legate alla tempistica, a specifiche precisazioni tecniche a chiarimento di quanto indicato nel progetto tecnico-scientifico COMBI nonché variazioni compensative tra le voci di spesa a condizione che l’entità dello spostamento sia inferiore al 20% rispetto a quanto stimato in fase preliminare; nel caso in cui queste ultime superino il 20% di quanto previsto dalle schede di stima dei costi si provvederà a recepire la variazione con atto motivato del dirigente competente a condizione che tali modifiche:

- non contrastino con le finalità generali previste dall’Accordo, dal progetto COMBI e dal Programma operativo dell’Operazione 7.6.01 del PSR;

- non comportino il superamento dell’importo complessivo individuato;

- siano supportate da una relazione tecnica che descriva la natura e le motivazioni delle modifiche che dovrà contenere un prospetto comparativo delle voci soggette a variazione;

Dato atto che tali accordi sono stati firmati e repertoriati in data 4 agosto 2022 con Rep. RPI 0000350 (accordo con l’Università di Parma), RPI 0000352 (accordo con l’Università di Bologna), RPI 0000353 (accordo con l’Università di Ferrara), RPI 0000354(accordo con il Comune di Ferrara), 0000355 (accordo con ISPRA) e 0000356 (Accordo con Università dell’Insubria);

Viste:

- la nota (prot. 959013 del 27/9/2022) con la quale ISPRA ha comunicato di aver appreso, successivamente alla firma dell'accordo, l'impossibilità di bandire nuovi assegni di ricerca a seguito della Legge n. 79/2022 di conversione del DL n. 36/2022, contenente "Ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)", che ha di fatto abolito la figura degli assegni di ricerca;

- la successiva nota (prot. 1015572 del 7/10/2022), con la quale ISPRA, nell'impossibilità di garantire il raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo sottoscritto, ha comunicato il recesso unilaterale dello stesso, ricorrendo al comma 4 dell'articolo 6 dell'Accordo firmato tra le parti, precisando di non aver ancora avviato alcuna attività e di non aver sostenuto alcuna spesa;

Dato atto che ai sensi dell’articolo 6 dell’Accordo firmato, il recesso ha effetto decorsi 60 (sessanta) giorni dalla data di notifica dello stesso tramite comunicazione mediante PEC, corrispondente quindi al 6/12/2022;

Verificato che nell’ambito del progetto COMBI:

- ISPRA svolge un ruolo di coordinamento generale del progetto, partecipando alla cabina di regia insieme alla Regione Emilia-Romagna, ed un ruolo specialistico per la gestione del flusso dei dati e lo studio dei mammiferi non volatori e degli uccelli;

- per le suddette attività nella scheda dell’analisi dei costi, presentata da ISPRA con prot. 466568 del 13/5/2022, era stato effettivamente previsto il reclutamento di n. 4 contratti di assegni di ricerca, figura tipica di collaborazione per laureati negli Enti di Ricerca;

Specificato che le attività da svolgersi mediante personale non strutturato riguardano la gestione del flusso dei dati, lo studio dei mammiferi non volatori e degli uccelli, con particolare riferimento alle attività di campo, nonché alla relativa reportistica, per le quali ISPRA potrebbe comunque svolgere con proprio personale strutturato un ruolo di coordinamento e di supervisione scientifica;

Ritenuto di reciproco interesse pertanto procedere alla piena attuazione del progetto COMBI prevedendo una riformulazione del ruolo di ISPRA all’interno del progetto, limitato alle sole attività da svolgersi mediante il personale strutturato, e integrando, per le ulteriori attività da svolgersi mediante personale non strutturato, la collaborazione già in essere con l’Università dell’Insubria, che per le vie brevi si è dimostrata disponibile a collaborare con ISPRA;

Tale soluzione, pertanto, comporta che l’Università dell’Insubria realizzi all’interno del progetto COMBI, oltre alle attività in essere sui chirotteri, per le quali è stato già stipulato l’Accordo Rep. 0000355 in data 4 agosto 2022 sopra richiamato, anche le attività con la supervisione scientifica di ISPRA in materia di gestione de flusso di dati, di studio dei mammiferi non volatori e di studio degli uccelli, per le quali è necessario prevedere un accordo integrativo;

Viste le note (prot. 1130376 e prot. 1130337 del 4/11/2022) con le quali a tal fine il Settore Aree protette, Foreste e Sviluppo delle zone montane ha proposto di stipulare un nuovo accordo con ISPRA ed un accordo integrativo a quello in essere con l’Università dell’Insubria, Dipartimento di Scienze Teoriche ed Applicate (DiSTA);

Viste, altresì:

- la nota (prot. 1171817 del 21/11/2022 con la quale ISPRA ha confermato la propria disponibilità a riformulare l'accordo precedentemente stipulato, come da proposta sopra citata, prevedendo per le attività di gestione flusso dati, studio dei mammiferi non volatori e degli uccelli in capo all’Università dell’Insubria le funzioni di coordinamento e di supervisione scientifica di ISPRA;

- la nota (prot. 1188778 del 28/11/2022) con la quale l'Università dell'Insubria ha comunicato la disponibilità a sottoscrivere un accordo integrativo rispetto a quello già stipulato in data 4 agosto 2022, che preveda il reclutamento di personale ad hoc per le attività di gestione flusso dati, studio dei mammiferi non volatori e degli uccelli, con il coordinamento e supervisione scientifica di ISPRA;

Considerato che tale situazione comporta la mancanza di rilevatori sul campo nei primi mesi del progetto COMBI;

Verificata quindi la necessità di adeguare il cronoprogramma del progetto COMBI per le sole attività relative alla gestione del flusso dei dati, ai mammiferi non volatori e agli uccelli, in particolare prevedendo uno slittamento al 2023 delle scadenze delle azioni e dei correlati deliverable originariamente previsti entro il 31/12/2022, come messo a punto nell’allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto, dal competente Settore Aree protette, foreste e sviluppo zone montane – Area biodiversità, in collaborazione con ISPRA e Università degli Studi dell’Insubria;

Considerato che:

˗ la modifica al cronoprogramma non comporta variazioni sugli importi complessivi del progetto, in quanto le attività da svolgere e i relativi deliverable sono rimasti invariati nei contenuti;

˗ il dettaglio degli importi stimati per la realizzazione delle attività previste da ogni singolo Accordo bilaterale è riportato nella Scheda sulla stima dei costi elaborata dalle diverse Parti;

˗ tali costi sono stati verificati sotto il profilo dell’analisi di congruità come da relazione sulla congruità dei costi (prot. n. 1213494 del 7/12/2022), che qui si intende integralmente richiamata;

˗ le modifiche sopra descritte del progetto costituiscono modifiche non sostanziali agli Accordi bilaterali sottoscritti con gli altri partner, in quanto legate alla sola tempistica delle attività di ISPRA e INSUBRIA, e non comportano alcuna variazione tra le voci di spesa rispetto a quanto stimato in fase preliminare degli accordi in essere con gli altri partner;

Ritenuto, ai fini della rendicontazione delle spese e in merito all’erogazione dei rimborsi di richiamare integralmente quanto stabilito dal Programma operativo, approvato con propria deliberazione n. 2218 del 20/12/2021, nonché da quanto stabilito con propria deliberazione n. 1273 del 25/7/2022 di approvazione del progetto COMBI e degli schemi di accordo per la sua attuazione, delibere che qui si intendono integralmente richiamate;

Ritenuto che, anche per la stipula del nuovo accordo con ISPRA così come per l’integrazione dell’Accordo in essere con l’Università dell’Insubria, ricorrano i presupposti per la stipula di Accordi bilaterali tra la Regione e i singoli Enti sopra richiamati, ai sensi dell’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 nel rispetto, inoltre, di quanto previsto dall’art. 5, commi 6 e 7, del D.lgs. 50/2016, finalizzati alla realizzazione del progetto COMBI, dettagliati nella delibera già richiamata n. 1273 del 25/7/2022 di approvazione degli schemi di accordo per l’attuazione del progetto;

Visti:

  1. le note del Settore Aree protette, foreste e sviluppo zone montane – Area Biodiversità (prot. nn. 1207259/2022 e 1207178/2022), con le quali sono stati inviati ai singoli partner, via PEC, i testi, precedentemente condivisi informalmente, relativi al nuovo cronoprogramma del progetto tecnico-scientifico COMBI specifico per i mammiferi non volatori e per gli uccelli e agli schemi degli Accordi bilaterali;
  2. il riscontro, da parte dei singoli partner (prot. nn. 1210654/2022 e 1213253/2022), alle note di cui al precedente punto, con cui vengono condivisi formalmente i documenti ad essa allegati;

Ritenuto quindi opportuno attivare, per il raggiungimento dei comuni obiettivi nell’ambito della tutela e della conservazione della biodiversità regionale, una nuova collaborazione tra la Regione e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) attraverso la stipula di un apposito accordo bilaterale, nonché di ampliare la collaborazione già in essere mediante un apposito accordo integrativo con l’Università dell’Insubria, entrambi conformi agli schemi allegati (Allegati 2 e 3) quale parte integrante e sostanziale del presente atto, a partire dalla data di sottoscrizione dei singoli accordi bilaterali fino al 31 dicembre 2024;

Considerato che ogni singolo accordo bilaterale individua l’oggetto, le finalità e i referenti dell’accordo stesso, nonché i diversi impegni tecnici ed economici delle Parti coinvolte nella realizzazione delle attività meglio dettagliate nel Progetto tecnico-scientifico – COMBI approvato con la citata Delibera di Giunta Regionale n. 1273/2022 come modificato dall’Allegato 1 “Cronoprogramma per i mammiferi non volatori e per gli uccelli”;

Valutato che:

- possano essere disposte apposite proroghe, per cause di forza maggiore, per opportunità di natura tecnica o, ancora, per differimento dei tempi di chiusura del PSR, al fine di assicurare le migliori condizioni per la realizzazione delle attività previste, tenendo in considerazione in ogni caso la compatibilità tra i tempi di ultimazione delle attività e quelli di rendicontazione delle spese sostenute e per le quali si chiede il rimborso;

- possano essere consentite eventuali modifiche non sostanziali agli Accordi bilaterali quando legate alla tempistica, a specifiche precisazioni tecniche a chiarimento di quanto indicato nel progetto tecnico-scientifico COMBI. Sono consentite anche variazioni compensative tra le voci di spesa a condizione che l’entità dello spostamento sia inferiore al 20% rispetto a quanto stimato in fase preliminare. Nel caso in cui queste ultime superino il 20% di quanto previsto dalle schede di stima dei costi si provvederà a recepire la variazione con atto motivato del dirigente competente. Le modifiche proposte, tuttavia:

  • Ø non dovranno contrastare con le finalità generali previste dall’Accordo, dal progetto COMBI e dal Programma operativo dell’Operazione 7.6.01 del PSR;
  • Ø non dovranno comportare il superamento dell’importo complessivo individuato;
  • Ø dovranno essere supportate da una relazione tecnica che descriva la natura e le motivazioni delle modifiche e dovrà contenere un prospetto comparativo delle voci soggette a variazione;

Atteso che:

- all'attuazione del Tipo di Operazione 7.6.01 provvede la Direzione Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente, fermo restando che l’Autorità di Gestione resta rappresentata dal Direttore Generale Agricoltura, Caccia e Pesca;

- la responsabilità dei procedimenti amministrativi e le relative procedure per l’attuazione dell’Operazione 7.6.1 del PSR 2014-2020 è stata assegnata, con la determinazione n. 14014 del 30 luglio 2019, alla Dott.ssa Monica Cerquetella Palazzini;

- la responsabilità dei controlli amministrativi previsti all’art. 48 del Regolamento (UE) n. 809/2014 del 17 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo, le misure di sviluppo rurale e la condizionalità, nonché dei controlli in loco di cui all’art. 49 del medesimo Regolamento, è individuata in capo al Settore Difesa del territorio, come previsto dalla determinazione di AGREA n. 1448 del 26 ottobre 2021;

- l’Organismo pagatore dei finanziamenti compresi nel PSR 2014-2020, presso il quale confluiscono tutte le risorse pubbliche mobilitate nel PSR stesso, è rappresentato dall’Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura (AGREA) per l’Emilia-Romagna istituita con L.R. 23 luglio 2001, n. 21;

Vista la determinazione dirigenziale n. 5615 del 25/03/2022 avente oggetto “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente. Istituzione aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa”, con la quale, tra l’altro, è stato conferito l’incarico di Responsabile del Settore Aree Protette, Foreste e Sviluppo Zone Montane al Dr. Gianni Gregorio;

Dato atto che:

- alla liquidazione dei rimborsi delle spese sostenute provvederà il Responsabile del Settore Aree protette, foreste e sviluppo zone montane, previa verifica della corrispondenza fra le attività svolte e quanto convenuto, con le modalità previste nell’Accordo;

- considerate le finalità istituzionali degli Enti coinvolti, poiché trattasi di trasferimento di risorse per il rimborso delle spese sostenute e non di corrispettivo, l’operazione è considerata fuori campo applicazione IVA, ai sensi degli artt. 1 e 4 del DPR 633/72 e ss.mm.;

- all'erogazione delle somme, ivi compreso l'importo corrispondente al costo dell'IVA nel caso in cui questa rappresenti un costo, provvederà AGREA secondo le procedure definite dall’Agenzia stessa per la gestione dei fondi destinati al finanziamento del PSR 2014-2020;

Visti:

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche;

- la propria deliberazione n. 111 del 31 gennaio 2022 “Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022-2024, di transizione al Piano integrato di attività e organizzazione di cui all’art. 6 del D.L. n. 80/2021”;

- la determinazione dirigenziale n. 2335 del 9 febbraio 2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022.";

Vista la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l’art. 37, comma 4;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 324 del 7 marzo 2022 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale”;

- n. 325 del 7 marzo 2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;

- n. 426 del 21 marzo 2022 “Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modifiche ed integrazioni, per quanto applicabile;

Richiamate inoltre le determinazioni dirigenziali:

- n. 5514 del 24 marzo 2022 “Riorganizzazione della Direzione Generale Politiche finanziarie, conferimento di incarichi dirigenziali, assegnazione del personale e proroga delle posizioni organizzative”;

- n. 5615 del 25 marzo 2022 “Riorganizzazione della Direzione generale Cura del Territorio e dell'Ambiente. Istituzione aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa”;

Viste altresì:

- la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017, avente ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative a indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposto in attuazione della suddetta propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale di interessi;

Dato atto inoltre dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore alla programmazione territoriale, edilizia, politiche abitative, parchi e forestazione, pari opportunità, cooperazione internazionale allo sviluppo, Barbara Lori

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di richiamare integralmente le considerazioni formulate in premessa che costituiscono parte integrante del presente dispositivo;

2. di attivare una nuova collaborazione, ai sensi dell'art. 15 della Legge n. 241/1990 e ss.mm.ii. e dell’art. 5 del D.lgs. 50/2016, tra la Regione Emilia-Romagna e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), per la realizzazione di attività di interesse comune individuate nel progetto COMBI, come articolate in premessa (partecipazione alla cabina di regia del progetto, coordinamento e supervisione scientifica delle attività in materia di gestione del flusso dei dati, studio dei mammiferi non volatori e studio degli uccelli);

3. di ampliare la collaborazione in essere, ai sensi dell'art. 15 della Legge n. 241/1990 e ss.mm.ii. e dell’art. 5 del D.lgs. 50/2016, tra la Regione Emilia-Romagna e l’Università degli Insubria, Dipartimento di Scienze Teoriche ed Applicate (DiSTA), per la realizzazione di attività di interesse comune individuate nel progetto COMBI e come articolate in premessa: realizzazione fattiva delle attività in materia di gestione del flusso dei dati, studio dei mammiferi non volatori e studio degli uccelli, con il coordinamento e la supervisione scientifica di ISPRA;

4. di approvare a tal fine gli Schemi degli Accordi bilaterali come riportati negli Allegati 2 a 3, parte integrante e sostanziale del presente atto, la cui efficacia decorrerà dalla data di sottoscrizione delle Parti fino al 31 dicembre 2024, valutando la possibilità di disporre apposite proroghe, per cause di forza maggiore, per opportunità di natura tecnica o, ancora, vista la possibilità di un differimento dei tempi di chiusura del PSR, al fine di assicurare le migliori condizioni per la realizzazione delle attività previste, in ogni caso tenendo in considerazione la compatibilità tra i tempi di ultimazione delle attività e quelli di rendicontazione all’Organismo pagatore (AGREA) delle spese sostenute;

5. di precisare che il nuovo accordo bilaterale con ISPRA sostituisce quello precedentemente stipulato in data 4 agosto 2022 e repertoriato con n. 0000355;

6. di approvare il nuovo cronoprogramma per i mammiferi non volatori e per gli uccelli del progetto tecnico-scientifico denominato COMBI – COnoscere e Monitorare la BIodiversità (2022/2024) - (CUP E43C22000600006), ai fini dell’aggiornamento del quadro conoscitivo regionale di specie animali e vegetali di interesse conservazionistico e per l’attuazione in Emilia-Romagna delle Direttive 92/43/CEE “Habitat” e 2009/147/CE “Uccelli”, riportato all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;

7. di dare atto che la modifica al cronoprogramma non comporta variazioni sugli importi complessivi del progetto, in quanto le attività da svolgere e i relativi deliverable sono rimasti invariati nei contenuti, come da schede di analisi dei costi elaborate dai partner coinvolti;

8. di precisare che i costi sono stati verificati sotto il profilo dell’analisi di congruità come da relazione richiamata in premessa (prot. n. 1213494 del 7/12/2022) contenenti le schede di cui al precedente punto;

9. di dare atto, inoltre, che le modifiche di cui ai punti precedenti costituiscono modifiche non sostanziali agli Accordi bilaterali sottoscritti con gli altri partner per l’attuazione del progetto COMBI, in quanto legate alla sola tempistica delle attività di ISPRA e Università dell’Insubria e non comportano variazioni all’importo complessivo del progetto, né alcuna variazione tra le voci di spesa rispetto a quanto stimato in fase preliminare degli accordi in essere con gli altri partner, ai quali si provvederà a darne apposita comunicazione;

10. di stabilire che possano essere consentite eventuali modifiche non sostanziali agli Accordi bilaterali quando legate alla tempistica, a specifiche precisazioni tecniche a chiarimento di quanto indicato nel progetto tecnico-scientifico COMBI. Sono consentite anche variazioni compensative tra le voci di spesa a condizione che l’entità dello spostamento sia inferiore al 20% rispetto a quanto stimato in fase preliminare. Nel caso in cui queste ultime superino il 20% di quanto previsto dalle schede di stima dei costi si provvederà a recepire la variazione con atto motivato del dirigente competente. Le modifiche proposte, tuttavia:

  • non dovranno contrastare con le finalità generali previste dall’Accordo, dal progetto COMBI e dal Programma operativo dell’Operazione 7.6.01 del PSR;
  • non dovranno comportare il superamento dell’importo complessivo individuato;
  • dovranno essere supportate da una relazione tecnica che descriva la natura e le motivazioni delle modifiche e dovrà contenere un prospetto comparativo delle voci soggette a variazione;

11. di specificare che l’attuazione degli Accordi bilaterali non comporta alcun onere finanziario a carico del bilancio regionale in quanto il previsto importo complessivo trova copertura su fondi delle singole Parti e in parte su fondi FEASR e afferisce, pertanto, alle risorse pubbliche mobilitate dal PSR 2014-2020 per l’Operazione 7.6.01;

12. di stabilire che alla liquidazione dei rimborsi provvederà il responsabile del Settore Aree protette, foreste e sviluppo zone montane, previa verifica della corrispondenza fra le attività svolte con quanto convenuto, secondo le modalità previste nell’Accordo;

13. di precisare che per tutto quanto qui non espresso in merito all’attuazione del progetto COMBI e delle collaborazioni attivate con i partner, si confermano le disposizioni delle proprie deliberazioni, che qui si intendono integralmente richiamate, n. 2218 del 20 dicembre 2021 di approvazione del Programma operativo dell’Operazione 7.6.01 del PSR 2014-2020 e n. 1273/2022 di approvazione del progetto COMBI e degli schemi di accordo bilaterale;

14. di delegare il Direttore generale Cura del territorio e dell’ambiente alla sottoscrizione degli Accordi bilaterali in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna;

15. di disporre la pubblicazione in forma integrale della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna;

16. di provvedere agli obblighi di pubblicazione previsti dall’art. 23 del D.lgs. 33/2013 e alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano Triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3 del medesimo decreto.

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