n.19 del 27.01.2016 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 1935 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sottoporre a verifica il quadro delle agevolazioni concesse alla Società Fondiaria Industriale Romagnola SFIR con riferimento al rispetto degli impegni occupazionali. A firma dei Consiglieri: Bertani, Montalti, Zoffoli, Caliandro, Pompignoli, Foti, Bignami, Calvano, Torri, Serri, Taruffi, Ravaioli
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
la Società Fondiaria Industriale Romagnola, SFIR, è un importante gruppo del settore agroalimentare noto per la lavorazione e raffinazione di zucchero da barbabietola, che vanta circa 500 milioni di fatturato consolidato ed è presente nel settore saccarifero italiano da oltre 50 anni;
nel corso della storia recente il subentrare di normative e accordi comunitari ha di fatto smantellato il comparto della trasformazione della barbabietola in zucchero e nel processo di riconversione è stato coinvolto anche il gruppo SFIR;
la Società fa parte della storia industriale della Romagna, fondata dalla famiglia Maraldi di Cesena che oggi detiene solo il 10% delle quote mentre il restante 90% della società è per il 50% di proprietà, tramite la Italian Sugar Holdings, di ASR un gruppo americano operante nel settore e l’altro 50% del marchio francese Cristal Union, tramite Cristal Raffinage.
Evidenziato che
nelle scorse settimane è stato annunciato da parte della SFIR la Società Fondiaria Industriale Romagnola, l'intenzione del trasferimento collettivo di tutto il personale in forza presso la sede di Cesena (21 lavoratori) presso lo stabilimento di Brindisi (18 lavoratori) e alla nuova sede commerciale di Milano (3 lavoratori);
le OOSS hanno manifestato la propria contrarietà rispetto a tale proposta, ritenuta inaccettabile anche perché non supportata da valide ragioni economiche, funzionali e organizzative. A loro parere, inoltre, a Milano non vi sarebbe una sede commerciale in grado di poter accogliere gli eventuali trasferimenti e il contratto di locazione della sede di Cesena è valido fino al prossimo 2021. Né si trova alcuna motivazione strategica od organizzativa al trasferimento della manodopera da Cesena a Brindisi, che rischierebbe soltanto di costringere molti lavoratori a rinunciare al proprio impiego.
Considerato che
l’intero settore saccarifero ha goduto negli anni di consistenti agevolazioni e finanziamenti, provenienti da fonti diverse di fonte comunitaria, connessi anche agli impegni assunti dai beneficiari rispetto alle implicazioni occupazionali sul territorio;
l'impegno delle istituzioni e delle comunità locali non è mai mancato, nel caso della SFIR come di altre realtà imprenditoriali nella regione, viste e vissute come un patrimonio di tutti, come una ricchezza da non perdere, anzi di cui favorire il consolidamento e la crescita.
Valutato che
la presenza sul territorio di stabilimenti e sedi operative e non solo di sedi di rappresentanza delle realtà imprenditoriali più significative e caratteristiche dell'economia regionale, nel quale riveste tradizionalmente un ruolo principe il comparto agroalimentare, rappresenta una condizione indispensabile per la strutturazione a distretto del nostro sistema produttivo e riveste un ruolo fondamentale per la creazione, la diffusione e lo scambio di know-how, in stretto raccordo con centri di ricerca, università, scuole, enti di formazione; il confronto in atto fra organizzazioni sindacali e proprietà ha portato, ad oggi, alla sospensione temporanea da un lato degli annunciati trasferimenti e, dall'altro lato, della proclamazione di scioperi.
Impegna la Giunta
a sottoporre ad attenta verifica il quadro delle agevolazioni concesse, con particolare riferimento al rispetto degli impegni occupazionali a queste connesso;
ad accompagnare, nelle sedi istituzionali competenti, il confronto in corso fra sindacati e proprietà con l'obiettivo di evitare trasferimenti corrispondenti, nei fatti, a licenziamenti, attivando il conseguente servizio regionale per seguire con la massima attenzione la situazione, e intervenendo con tutti gli strumenti possibili di competenza regionale al fine di giungere ad una risoluzione positiva della problematica in atto.
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 12 gennaio 2016