n.260 del 23.08.2021 (Parte Seconda)
Approvazione dell'elenco dei Comuni e loro forme associative da ammettere al finanziamento delle risorse del Fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e istruzione – D.Lgs. n. 65/2017. Anno 2021
Visti:
- la Legge 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, art. 1, commi 180 e 181 e specificamente lettera e);
- il Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della Legge 13 luglio 2015, n. 107” ed in particolare gli articoli 8 e 12;
Vista la comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 13/07/2021-DAR0011559 P-4.37.2.2 in ordine alla quale la Conferenza Unificata ha approvato in data 8/7/2021 l’ “Intesa ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lett. b), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di Delibera del Consiglio dei Ministri recante adozione del Piano pluriennale per il Sistema integrato di educazione e istruzione per i bambini di età compresa tra zero e sei anni per il quinquennio 2021-2025, prevista dall’art. 8 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65”. Repertorio Atti n. 82/CU dell’8 luglio 2021, con la quale si stabilisce che:
- le risorse del Fondo nazionale per l’anno 2021 per la programmazione regionale dell’Emilia-Romagna sono quantificate in euro 21.045.487,36, analogamente al fondo 2020 assegnato con decreto n. 53 del 30 giugno 2020;
- entro il 10 agosto 2021 le Regioni, consultata ANCI regionale, trasmettono al Ministero la programmazione regionale contenente gli elenchi dei Comuni beneficiari, in forma singola o associata, per il finanziamento dell’anno 2021;
Dato atto che il competente servizio regionale, ha informatizzato e avviato (lettera PG/2021/0564283.U), la raccolta dei dati sul territorio regionale in base alla scheda di monitoraggio del Ministero dell’Istruzione (lettera registro ufficiale U.0001177/2021) sugli interventi posti in essere con le risorse dell’anno finanziario 2018 e che la relazione regionale annuale, per la valutazione sul raggiungimento degli obiettivi strategici e degli interventi finanziati con il fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e istruzione, sarà trasmessa entro la scadenza definita, al Ministero dell’Istruzione;
Vista la legge regionale 25 novembre 2016, n. 19 “Servizi educativi per la prima infanzia. Abrogazione della L.R. 1 del 10 gennaio 2000”;
Preso atto che con propria deliberazione n. 156 del 6 giugno 2018, recante “Indirizzi di programmazione degli interventi per il consolidamento e la qualificazione del sistema integrato dei servizi educativi per l’infanzia per i bambini in età 0-3 anni con un progressivo orientamento alla creazione di un sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino ai 6 anni. Triennio 2018-2019-2020. Proposta della Giunta regionale in data 2 maggio 2018, n. 614)”, l’Assemblea Legislativa ha approvato gli indirizzi regionali, tuttora vigenti, che orientano prioritariamente:
- al consolidamento ed alla qualificazione della rete dei servizi educativi per l’infanzia, valorizzando nel suo insieme il sistema integrato, tramite le promozioni del sistema delle convenzioni, nell’ambito di una visione che poggia sul valore del pluralismo nell’offerta dei servizi pubblici;
- alla progressiva creazione di un sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino ai 6 anni;
Rilevato che tali indirizzi regionali sono coerenti con la realizzazione degli interventi riconducibili alle tipologie prioritarie di intervento di cui alla sopracitata Intesa registrata al Repertorio Atti n. 82/CU dell’8 luglio 2021 e come di seguito specificati:
- lettera b) quota parte delle spese di gestione dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, in considerazione dei loro costi e della loro qualificazione;
- lettera c) la formazione continua in servizio del personale educativo e docente, in coerenza con quanto previsto dal Piano nazionale di formazione di cui alla legge n. 107 del 2015, e la promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali;
Rilevato altresì che, la programmazione pluriennale orienta e sostiene l’azione degli Enti locali in un quadro organico di riferimento delle norme nazionali e regionali promuovendo la continuità del percorso educativo e scolastico in un processo unitario che, allo stato attuale, mantiene proprie peculiarità normative e finanziarie, attivando progressivamente forme di collaborazione tra le diverse articolazioni del sistema (0-3 e 3-6) attraverso attività di progettazione, di coordinamento e di formazione comuni;
Valutato, ai fini della programmazione regionale, che il sistema educativo integrato per la prima infanzia, in relazione ai dati del sistema informativo regionale dell’A.E. 2019/2020, è caratterizzato da una pluralità di tipologie di servizi educativi per un complessivo di n.1.233 servizi con una accoglienza di circa 33.907 bambini e come di seguito indicate:
- n. 983 nidi d’infanzia che comprendono anche n. 77 micronidi e n.188 sezioni primavera, con una accoglienza di n. 30.748 bambini;
- n. 250 servizi educativi integrativi, con una accoglienza di circa 3.160 bambini, che comprendono spazi bambino, centri per bambini e famiglie, servizi domiciliari, servizi sperimentali;
- n. 460 poli per l’infanzia, pubblici e privati;
- l’indice di presa in carico dei bambini, media regionale, corrisponde al 34,7%;
- la diffusione territoriale dei servizi educativi raggiunge l’82% (n.270) di copertura dei Comuni e loro forme associative (n. 328);
Verificato che le scuole dell’infanzia statali e paritarie, comunali e private, soddisfano l’accoglienza dei bambini in età, con un indice di presa in carico pari al 91,17% e che l’indice dei bambini anticipatari (A.S. 2019/2020 calcolata su dati ISTAT e Ministero Istruzione) è del 6,85%;
Dato atto che le risorse necessarie all’attuazione degli Obiettivi 1 e 2, di cui all’allegato parte integrante e sostanziale della deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 156/2018, sono state previste con le seguenti modalità:
- quanto all’Obiettivo 1 “Consolidare e qualificare il sistema integrato dei servizi educativi per la prima infanzia – L.R. 19/2016”. Tali risorse regionali, pari ad euro 7.250.000,00, sono state erogate dalla Regione ai Comuni e loro forme associative con propria deliberazione n. 925 del 21/06/2021;
- quanto alla “Misura regionale finalizzata all’abbattimento delle rette/tariffe di frequenza ai servizi educativi per la prima infanzia, per l’anno educativo 2021/2022”, sono state assegnate le risorse ai Comuni e loro forme associative pari ad € 18.250.000,00 (mezzi regionali) con propria deliberazione n. 926 del 21/6/2021;
- quanto all’Obiettivo 2 “Sostenere il progressivo rafforzamento del sistema integrato di educazione e istruzione, anche valorizzando il sistema delle convenzioni. D.Lgs. n. 65/2017. Tali risorse statali, oggetto della programmazione regionale di cui al presente provvedimento, non determinano rilevanza sul bilancio regionale in attuazione di quanto disposto dall’art. 12, comma 4, del D.Lgs. n. 65/2017 ovvero le risorse sono erogate dal Ministero dell’Istruzione direttamente ai Comuni e loro forme associative;
Dato atto altresì che le risorse regionali, per l’anno 2021 di cui alle norme di riferimento per le scuole dell’infanzia, L.R. n. 26/2001 e L.R. n. 12/2003 e ss.mm.ii., sono da trasferire alle Province/Città metropolitana di Bologna, con propria deliberazione secondo i vigenti indirizzi approvati dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 195/2019 per gli interventi di qualificazione e miglioramento delle scuole dell’infanzia, sono state allocate, per complessivi euro 6.000.000,00, nel bilancio finanziario gestionale 2021-2023, anno di previsione 2021;
Preso atto dei provvedimenti dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna per l’erogazione delle risorse:
alle scuole dell’infanzia paritarie dell’Emilia-Romagna
- Decreto direttoriale n. 413 del 12 luglio 2021 ha approvato il piano di riparto dei contributi spettanti alle scuole dell’infanzia paritarie dell’Emilia-Romagna per complessivi € 27.231.702,09;
- Decreto direttoriale n. 417 del 12 luglio 2021 ha approvato il totale dei contributi spettanti alle scuole paritarie dell’Emilia-Romagna, di ogni ordine e grado, per l’inclusione degli alunni con disabilità, per complessivi € 12.741.487,00;
alle Sezioni Primavera Sperimentali
- Decreto direttoriale n. 323 del 16 giugno 2021 ha approvato il riparto dei finanziamenti dei progetti di offerta formativa per bambini da 24 a 36 mesi per n. 72 “Sezioni Primavera Sperimentali”, pari ad € 571.821,23;
Sentita ANCI dell’Emilia-Romagna nella riunione del 19/7/2021;
Valutato, al fine di consentire l’erogazione delle risorse da parte del Ministero dell’Istruzione ai Comuni e loro forme associative, a seguito della programmazione regionale, e comunque entro il 10 agosto 2021, di procedere con la definizione dei budget, in applicazione dei criteri previsti dalla deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 156/2018 e così determinate:
- € 19.014.673,06 (corrispondenti al 90% del finanziamento complessivo statale) per il “consolidamento” dei servizi educativi, ivi comprese le sezioni primavera e delle scuole dell’infanzia paritarie, comunali e private;
- € 2.030.814,30 (corrispondenti al 10% del finanziamento complessivo statale) per la “qualificazione”;
Valutato altresì di realizzare il sostegno alle diverse azioni che orientano alla progressiva creazione del sistema integrato di educazione e istruzione, con l’attuazione dell’Obiettivo 2 secondo le indicazioni prioritarie ed i criteri della programmazione regionale, di cui alla delibera di Assemblea legislativa n. 156/2018, così come articolato per i singoli interventi sotto specificati:
A) Sostegno al consolidamento dei servizi educativi pubblici e privati in concessione, appalto e convenzione e delle scuole dell’infanzia paritarie, pubbliche (comunali) e private.
Il budget di spesa, di € 19.014.673,06, per supportare le spese di gestione, valutando i trasferimenti nazionali e regionali in essere e delle specifiche normative di riferimento, viene determinato con un peso percentuale pari al 90% per i servizi educativi, quantificato in € 17.113.205,75 ed al 10%, quantificato in € 1.901.467,31, per la quota parte per le scuole dell’infanzia paritarie, comunali e private.
Criteri di ripartizione delle risorse agli Enti locali e loro forme associative.
Le quote determinate per il consolidamento dei servizi educativi pubblici e privati in concessione, appalto e convenzione e delle scuole dell’infanzia paritarie, comunali e private, vengonodeterminate:
- con riferimento ai servizi educativi: in base al numero dei bambini iscritti ai servizi educativi e, limitatamente ai centri per bambini e famiglie, ai bambini frequentanti. I dati utilizzati per il riparto sono assunti attraverso la rilevazione annuale dei servizi educativi per la prima infanzia, anno educativo 2019/2020 (L.R. n. 19/2016). Per quanto già specificamente oggetto della delibera A.L. n. 156/2018 si precisa che le “sezioni primavera sperimentali”, rientranti nella tipologia di servizio denominato “Nido d’Infanzia”, dall’anno finanziario 2018, già assegnatarie di finanziamento nazionale ad esse dedicato (con sopracitato decreto dell’USR n. 417/2021), sono conteggiate anche per il riparto oggetto del presente provvedimento;
- con riferimento alle scuole dell’infanzia paritarie, comunali e private: in base al numero dei bambini iscritti alle scuole dell’infanzia paritarie, comunali e private. I dati utilizzati per il riparto sono assunti attraverso la rilevazione annuale delle scuole dell’infanzia non statali, A.S. 2019/2020 (L.R. n. 26/01, L.R. n. 12/03 e s.m.i.), già trasmessi alle Province/Città Metropolitana di Bologna per la validazione.
Ai fini della determinazione dei finanziamenti, destinati ai Comuni e loro forme associative, vengono altresì riconosciute, per i servizi educativi e per le scuole dell’infanzia paritarie, comunali e private, le quote di incremento di seguito specificate:
-il 2,8% del budget per le spese di gestione, in base al numero dei bambini iscritti/frequentanti i servizi educativi e le scuole dell’infanzia paritarie, appartenenti a Comuni montani (secondo le indicazioni delle proprie deliberazioni n. 1734/2004 e n. 1813/2009);
-il 2,1% del budget per le spese di gestione, in base al numero dei bambini con disabilità certificata, iscritti/frequentanti i servizi educativi e le scuole dell’infanzia paritarie;
B) Sostegno alla qualificazione dei servizi educativi pubblici e privati in concessione, appalto e convenzione e delle scuole dell’infanzia paritarie, pubbliche (comunali) e private, anche in relazione al percorso di valutazione della qualità.
Il budget di spesa per la qualificazione del sistema, quantificato in € 2.030.814,30 corrispondente al 10% del fondo nazionale, si orienta ad un rafforzamento del sistema integrato dei servizi per la prima infanzia, così come regolamentato dalla normativa regionale (L.R. n. 19/2016 e propria deliberazione n. 1564/2017) con un progressivo rafforzamento delle collaborazioni attraverso attività di progettazione, di coordinamento e di formazione comuni, in una prospettiva 0-6.
La formazione continua di tutto il personale in servizio e il coordinamento pedagogico territoriale sono aspetti qualificanti dell’offerta educativa e centrali nelle politiche regionali di sviluppo, consolidamento e qualificazione del sistema educativo ed in convergenza con gli obiettivi strategici previsti dalla normativa statale. Si richiama quindi l’attenzione ad una necessaria integrazione tra gli Enti ed organismi di riferimento interessati: i Comuni Capofila di Distretto, destinatari dei finanziamenti per la formazione degli operatori dei servizi educativi e delle azioni/progetti innovativi, i Comuni capoluogo per i Coordinamenti pedagogici territoriali, destinatari dei finanziamenti per le funzioni conferite con L.R. n. 19/2016, art. 33.
Criteri di ripartizione delle risorse agli Enti locali e loro forme associative, per i singoli interventi sotto specificati:
B. 1 per il coordinamento pedagogico territoriale (CPT), istituito dai Comuni capoluogo di provincia, la quota parte di € 500.000,00 viene ripartita in base al numero dei bambini iscritti/frequentanti i servizi educativi pubblici, e privati in concessione, appalto, convenzione, nel territorio provinciale di riferimento dei Comuni capoluogo di provincia;
B. 2 per la formazione permanente degli operatori dei servizi educativi la quota parte di € 315.000,00 viene ripartitain base al numero dei bambini iscritti/frequentanti i servizi educativi pubblici e privati in concessione, appalto, convenzione, nei territori di riferimento dei distretti;
B. 3 per i coordinamenti pedagogici, nei Comuni - sedi di servizi educativi per la prima infanzia - con popolazione inferiore/pari ai 30.000 abitanti, la quota parte di € 350.000,00 viene ripartitain base al numero dei bambini iscritti/frequentanti i servizi educativi pubblici e privati in concessione, appalto, convenzione;
B. 4 per le azioni di carattere innovativo rivolte ai servizi educativi pubblici e privati in concessione, appalto e convenzione e scuole dell’infanzia, la quota parte di € 865.814,30, di spesa corrente, viene ripartita in parti uguali tra i 38 Enti capofila di distretto socio-sanitario della regione Emilia-Romagna (€ 22.784,59 ciascuno).
I finanziamenti dovranno tendere alla valorizzazione di interventi innovativi come di seguito declinati:
a) Adesione al progetto innovativo “Sentire l’inglese, nella fascia di età 0-3-6 anni” di cui alla delibera di Giunta regionale n. 1114 del 12/7/2021 che approva la progettazione sul territorio regionale e avvia la collaborazione istituzionale con Alma Mater Studiorum, Università degli Studi di Bologna, Dipartimento di Scienze dell’educazione. Il Servizio competente regionale invierà ai Comuni capofila di distretto le modalità operative per trasmettere le manifestazioni di interesse (massimo 2 progetti per ciascun distretto) e avviare il percorso di ricerca-azione e formazione dedicata, a partire dall’anno educativo 2021/2022;
b) Realizzazione di azioni di carattere innovativo, quali ad esempio azioni di incremento della flessibilità organizzativa; del coinvolgimento delle famiglie nei servizi educativi; di sostegno organizzativo alla progettazione educativa rivolte ai poli per l’infanzia ovvero nei luoghi/nelle strutture in cui sono presenti servizi educativi 0-3 e scuole dell’infanzia; interventi organizzativi per rispondere ad incrementi imprevisti delle liste d’attesa; interventi organizzativi per far fronte a bisogni emergenti anche diversificando la rete dei servizi territoriali;
Si evidenzia che le risorse per sostenere gli interventi di carattere innovativo saranno assegnate all’Ente capofila di distretto, il quale in raccordo con gli Enti territoriali afferenti al proprio distretto ed in coerenza con le caratteristiche territoriali, definirà i criteri per poter selezionare, a partire dai nidi d’infanzia, massimo 2 progetti innovativi “Sentire l’inglese, nella fascia di età 0-3-6 anni” di cui alla precedente lettera a), oltre alle eventuali azioni di carattere innovativo di cui alla precedente lettera b).
Dato atto inoltre che, i Comuni e loro forme associative, possono assegnare le risorse nazionali di spesa corrente, di cui agli interventi indicati ai punti A), B), B1), B2), B3), B4), nel seguente modo:
- per i servizi educativi, in attuazione delle loro funzioni indicate all’art. 11 della legge regionale del 25 novembre 2016, n. 19, ai soggetti gestori di cui all’art. 5, comma 1, di seguito specificati:
lettera a) - ai Comuni, anche in forma associata;
lettera b) - ad altri soggetti pubblici;
lettera c)- a soggetti privati, accreditati ai sensi dell’art. 17, convenzionati con i Comuni;
lettera d) – a soggetti privati scelti dai Comuni mediante procedura ad evidenza pubblica;
- per le scuole dell’infanzia paritarie, comunali e private, ai soggetti gestori di scuole dell’infanzia comunali e private, facenti parte del sistema nazionale di istruzione che hanno conseguito la “parità” ai sensi della Legge 62/2000;
Preso atto che i Comuni sono interessati da processi associativi in evoluzione e che gli stessi possono anche non comprendere le scuole dell’infanzia tra le funzioni amministrative associate, e che per quanto riguarda i Comuni interessati da fusioni, vengono compresi quelli risultanti da fusioni già formalmente disciplinate;
Considerato che, sulla base delle valutazioni effettuate dal Servizio Politiche sociali e socio-educative, per la fattispecie qui in esame non sussiste in capo alla Regione l’obbligo di cui al citato art. 11 della Legge n. 3/2003 e che il Codice Unico di Progetto dovrà eventualmente essere acquisito, ove necessario, da parte di ciascun Ente locale in sede di concessione ai soggetti beneficiari delle somme qui assegnate;
Visti:
- il D.Lgs 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;
- la propria deliberazione n. 111 del 28 gennaio 2021 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza. Anni 2021- 2023;
Vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modificazioni;
Richiamate altresì le proprie deliberazioni:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008 recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii.;
- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna";
- n. 2018 del 28/12/2020 “Affidamento degli incarichi di direttore generale della giunta regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. 43/2001 e ss.mm.ii”;
- n. 771 del 24 maggio 2021 “Rafforzamento delle capacità amministrative dell'ente. Secondo adeguamento degli assetti organizzativi e linee di indirizzo 2021”;
Richiamate le determinazioni dirigenziali n. 10337 del 31/5/2021 “Conferimento e proroga degli incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale cura della persona, salute e welfare;
Viste le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
Dato atto che il responsabile del procedimento, nel sottoscrivere il parere di legittimità, attesta di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta della Vicepresidente Elena Ethel Schlein, Assessora a “Contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica: Patto per il clima, welfare, politiche abitative, politiche giovanili, cooperazione internazionale allo sviluppo, relazioni internazionali, rapporto con l’Unione Europea”
A voti unanimi e palesi
delibera
per le ragioni espresse in premessa, che qui si intendono integralmente richiamate:
1.di approvare la programmazione regionale 2021 degli interventi e dei budget di riferimento per l’attuazione di quanto previsto all’Obiettivo 2 - Sostenere il progressivo rafforzamento del sistema integrato di educazione e istruzione, anche valorizzando il sistema delle convenzioni. - Legge 107/2015 e D.Lgs. n. 65/2017, secondo i criteri stabiliti dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 156/2018, così come dettagliato negli Allegati da 1) a 6) e riepilogati nell’Allegato 7), con gli importi opportunamente arrotondati, parti integranti e sostanziali del presente atto;
2.di approvare altresì l’elenco dei Comuni e loro forme associative da ammettere al finanziamento statale relativo al Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e istruzione, che assegna al territorio dell’Emilia-Romagna, per l’anno 2021 l’importo complessivo di euro € 21.045.487,36, per spesa corrente, così come dettagliato nell’Allegato 8), con gli importi opportunamente arrotondati, parte integrante e sostanziale del presente atto, nel quale la programmazione regionale si riconduce alle tipologie prioritarie di intervento di cui lettere b), c);
3. di dare atto che la programmazione regionale di cui al presente provvedimento si connette al raggiungimento degli obiettivi strategici di cui all’art. 4, del D.Lgs. n. 65/2017 ed è realizzata in considerazione dell’offerta educativa rivolta alla popolazione infantile e dei bisogni espressi dalle famiglie e come di seguito articolati (dati A.E. 2019/2020 fonte: sistema informativo regionale):
- il sistema educativo territoriale dell’Emilia-Romagna si compone di 1.233 servizi educativi, nella pluralità delle tipologie previste dal D.Lgs. n. 65/2017 e L.R. n. 19/2016 che accolgono complessivamente n. 33.907 bambini;
-rispetto al totale di bambini iscritti ai servizi educativi, il 90,7% (n.30.747) è relativo ai nidi d’infanzia (tempo pieno, parziale, sezioni di nido aggregate alle scuole dell’infanzia e sezioni primavera). Di questi, il 48,4% (n. 14.884) dei bambini è in età 3-23 mesi ed il 51,6% (n.15.863) in età 24-36 mesi e oltre;
- per la qualificazione del sistema educativo territoriale, attraverso la realizzazione del processo di accreditamento, sono stabiliti requisiti ulteriori all’autorizzazione al funzionamento e nello specifico di disporre della funzione del coordinatore pedagogico e di realizzare un numero di ore di formazione annuali (per operatori dei servizi e per coordinatori pedagogici). Per tali interventi sono utilizzate complessivamente il 20% delle risorse (statali e regionali);
4.di dare atto che in applicazione delle disposizioni previste nella “Intesa ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lett. b), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di Delibera del Consiglio dei Ministri recante adozione del “Piano pluriennale per il Sistema integrato di educazione e istruzione per i bambini di età compresa tra zero e sei anni per il quinquennio 2021-2025”, prevista dall’art. 8 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65”. Repertorio Atti n. 82/CU dell’8 luglio 2021; ed in base all’applicazione dei criteri della programmazione regionale come sopradescritti, i Comuni destinatari di importi calcolati inferiori ai 1.000 euro, sono oggetto di incremento alla soglia dei 1.000 euro così come indicato nell’Allegato 7) e 8) e di seguito riportati:
- Comune di Villanova sull’Arda (PC) da € 481,23 a € 1.000;
- Comune di Palanzano da € 834,04 (PR) a € 1.000;
- Comune di Verghereto da € 320,79 (FC) a € 1.000;
5.di trasmettere la presente deliberazione al Ministero dell’Istruzione – “Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione” entro il 10 agosto 2021;
6. di prendere atto che le risorse statali di cui al presente provvedimento non determinano rilevanza sul bilancio regionale in quanto, ai sensi dell’art. 12, comma 4, del D.Lgs. n. 65/2017, le risorse sono erogate dal Ministero dell’Istruzione direttamente ai Comuni e loro forme associative;
7. di dare atto che i Comuni e loro forme associative, destinatari diretti dei finanziamenti, possono assegnare le risorse nazionali di spesa corrente, nel seguente modo:
-per i servizi educativi, in attuazione delle loro funzioni indicate all’art. 11 della legge regionale del 25 novembre 2016, n. 19, ai soggetti gestori di cui all’art. 5, comma 1, di seguito specificati:
lettera a) - ai Comuni, anche in forma associata;
lettera b) - ad altri soggetti pubblici;
lettera c) - a soggetti privati, accreditati ai sensi dell’art. 17, convenzionati con i Comuni;
lettera d) – a soggetti privati scelti dai Comuni mediante procedura ad evidenza pubblica;
- per le scuole dell’infanzia paritarie comunali e private ai soggetti gestori di scuole dell’infanzia comunali e private, facenti parte del sistema nazionale di istruzione che hanno conseguito la “parità” ai sensi della Legge n. 62/2000;
8.di dare atto, per le motivazioni esposte in premessa, che il codice unico di progetto dovrà eventualmente essere acquisito, ove necessario, da parte di ciascun Ente locale in sede di concessione ai soggetti beneficiari delle somme qui trasferite;
9.di dare atto, inoltre, che le risorse regionali, già trasferite con delibera di Giunta regionale n. 925/2020 per complessivi 7.250.000,00 euro, rappresentano la compartecipazione regionale al finanziamento del sistema integrato nazionale di educazione e di istruzione per l’anno finanziario 2021, unitamente alle ulteriori risorse regionali di cui alle deliberazioni regionali indicate in premessa;
10.di stabilire che i Comuni e loro forme associative, beneficiari dei finanziamenti regionali e nazionali, dovranno trasmettere al servizio regionale competente, le informazioni sull’utilizzo dei fondi, così come previsto dalla comunicazione inviata dal Ministero dell’Istruzione, anche ai Comuni italiani per il tramite di ANCI, prot. 1177 del 20-01-2021, con la quale viene stabilito che le risorse dell’anno finanziario 2018 siano rendicontate entro il 30/9/2021 e stabilendo altresì le successive annualità (A.F. 2019 per il 2022; A.F. 2020 per il 2023; A.F. 2021 per il 2024);
11. di dare atto che il monitoraggio delle risorse dell’anno finanziario 2018 è oggetto di una raccolta telematica delle informazioni da parte del competente Servizio Regionale che saranno elaborate e trasmesse al Ministero dell’Istruzione entro la data del 30/9/2021;
12. di stabilire che per quanto non espressamente previsto nel presente provvedimento si rinvia alle disposizioni indicate nella più volte richiamata deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 156/2018;
13. di disporre la pubblicazione integrale del presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico per garantirne la più ampia diffusione;
14. di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.