n.149 del 20.05.2022 (Parte Seconda)

Piano Regionale di Attuazione del Programma nazionale per la Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL). (Delibera della Giunta regionale n. 235 del 25 febbraio 2022)

L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA

Richiamata la deliberazione della Giunta regionale progr. n. 235 del 25 febbraio 2022, recante ad oggetto: “Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL) - Proposta di piano regionale per l’attuazione.”;

Preso atto del parere favorevole espresso dalla commissione referente "Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità” di questa Assemblea legislativa, giusta nota prot. PG/2022/11927, in data 28 aprile 2022;

Previa votazione palese, a maggioranza dei votanti,

delibera

- di approvare le proposte contenute nella deliberazione della Giunta regionale progr. n. 235 del 25 febbraio 2022, sopra citata e qui allegata quale parte integrante e sostanziale;

- di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 25 FEBBRAIO 2022, N.235

Programma nazionale per la Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL) - Proposta di Piano regionale per l'attuazione

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Viste le Leggi Regionali:

- n. 12 del 30 giugno 2003, “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro” e ss.mm.ii.;

- n. 17 del 1 agosto 2005, “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del Lavoro” e ss.mm.ii.;

Richiamate in particolare le delibere dell’Assemblea legislativa:

- n. 38 del 23/2/2021 ““ADER - Agenda digitale dell'Emilia-Romagna 2020-2025: Data Valley Bene Comune” ai sensi dell'art. 6 della legge regionale n. 11 del 2004. (Delibera della Giunta regionale n. 1963 del 21 dicembre 2020)”;

- n. 44 del 30/6/2021 “Approvazione del Documento Strategico regionale per la Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027). (Delibera della Giunta regionale n. 586 del 26 aprile 2021)”;

- n. 45 del 30/6/2021 “Approvazione della strategia di specializzazione intelligente 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna. (Delibera della Giunta regionale n. 680 del 10 maggio 2021)”;

- n.69 del 2/2/2022 “Adozione del Programma Regionale FSE+ dell'Emilia-Romagna 2021-2027 in attuazione del REG.(CE) n. 1060/2021 (Delibera della Giunta regionale n. 1896 del 15 novembre 2021)”;

Vista, inoltre, la deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 75 del 21 giugno 2016 “Programma triennale delle politiche formative e per il lavoro – (Proposta della Giunta regionale in data 12 maggio 2016, n. 646)”;

Richiamato l’art. 31 della Legge Regionale n. 13/2019 che al comma 1 stabilisce che “Il Programma triennale delle politiche formative e per il lavoro, in attuazione dell'articolo 44, comma 1, della Legge regionale n. 12 del 2003, è prorogato fino all'approvazione del nuovo programma da parte dell'Assemblea legislativa”;

Vista la propria deliberazione n. 1899 del 14 dicembre 2020 “Approvazione del "Patto per il lavoro e per il clima"”;

Visti inoltre:

- il regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio del 14 dicembre 2020 che istituisce uno strumento dell’Unione europea per la ripresa, a sostegno alla ripresa dell’economia dopo la crisi COVID-19;

- il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza;

- la decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021, recante l’approvazione della valutazione del Piano per la ripresa e resilienza dell’Italia e notificata all’Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21, del 14 luglio 2021;

- il regolamento (UE) 2020/2221 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda le risorse aggiuntive e le modalità di attuazione per fornire assistenza allo scopo di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia (REACT-EU);

Richiamati:

- il Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti;

- il Regolamento (UE) 2021/1057 del Parlamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 che istituisce il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e che abroga il regolamento (UE) n. 1296/2013;

- la Raccomandazione (UE) 2017/761 della Commissione Europea del 26 aprile 2017 sul Pilastro europeo dei diritti sociali;

Visto il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, recante «Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell’art. 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183», e in particolare l’art. 4, comma 1, che istituisce l’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro - ANPAL;

Visti altresì:

- il decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, recante misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti;

- il decreto-legge 31 maggio 2021 n. 77, concernente «Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure»;

- il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 luglio 2021 recante l’individuazione delle amministrazioni centrali titolari di interventi previsti dal PNRR ai sensi dell’art. 8, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77;

Visto in particolare il Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, 5 novembre 2021, “Adozione del Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL). (21A07646) (GU Serie Generale n.306 del 27-12-2021);

Preso atto che l’adozione da parte del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali del “Programma nazionale per la garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL)”, di seguito Programma GOL, costituisce parte del traguardo di cui alla Missione M5, componente C1, tipologia «riforma», intervento «1.1 Politiche attive del lavoro e formazione» del PNRR;

Dato atto in particolare che all’art. 1 del suddetto Decreto è disposto che:

- sulla base delle indicazioni del Programma, favorendo la consultazione delle parti sociali, le Regioni e le Province autonome adottino un Piano regionale per l’attuazione del Programma GOL;

- il Piano adottato dalla Regione o Provincia autonoma, sia inviato ad ANPAL per l’esame di coerenza con il Programma nazionale entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto e che ANPAL si esprima nel merito entro trenta giorni dal ricevimento della bozza di Piano;

Dato atto inoltre che:

- all’art. 2 dello stesso Decreto è previsto che ai fini dell’attuazione degli interventi di cui al Programma GOL, in sede di prima applicazione, sia assegnata alle regioni e alle province autonome una quota del 20 per cento del totale delle risorse attribuite all’intervento M5C1 «1.1 Politiche attive del lavoro e formazione» del PNRR, pari a 880 milioni di euro individuando altresì i criteri per il riparto;

- le risorse attribuite in sede di prima attuazione alla Regione Emilia-Romagna sono pari a euro 55.792.000,00;

Dato atto altresì che il Programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori, rientra tra le iniziative varate dal Governo ritenute necessarie ad accompagnare la ripresa economica dopo la crisi dovuta alle conseguenze della pandemia e pertanto in una fase nella quale le politiche attive del lavoro acquisiranno una rilevanza fondamentale per accompagnare il cambiamento e contrastando il rischio che l’impatto della crisi sulle persone che ne sono coinvolte – in particolare, le più fragili e vulnerabili – diventi di lungo periodo, facilitandone un più rapido ricollocamento sul mercato del lavoro;

Visto in particolare che il Programma GOL, in attuazione della Missione M5, componente C1, tipologia «riforma», intervento «1.1 Politiche attive del lavoro e formazione» del PNRR, in stretta connessione con il Piano di potenziamento dei Centri per l’impiego, costituisce il perno dell’azione di riforma di sistema nell’ambito delle politiche per il lavoro;

Visti gli orientamenti strategici e gli obiettivi assunti nel Programma GOL ed in particolare:

- la centralità dei livelli essenziali delle prestazioni: superare l’eterogeneità delle prestazioni e dei servizi garantiti nei territori;

- la prossimità dei servizi: indirizzare gli investimenti sia verso l’offerta di servizi digitali sia in direzione di una presenza fisica con la diffusione capillare dei CPI;

- l’integrazione con le politiche attive regionali: evitare canali separati di intervento per evitare inefficienze e sovrapposizioni;

- l’integrazione con le politiche della formazione: superare la separazione tra politiche della formazione e politiche attive del lavoro, con la personalizzazione degli interventi e formazione dedicata sulla base dei fabbisogni rilevati;

- la dimensione di rete territoriale dei servizi: integrare tra loro i servizi territoriali;

- la cooperazione tra sistema pubblico e privato: rendere strutturale la cooperazione tra i servizi pubblici e agenzie per il lavoro e accreditati per la formazione, altri soggetti riconosciuti dalle Regioni, incluso il privato sociale;

- la personalizzazione degli interventi: differenziare gli interventi a seconda dell’età, del livello di competenze, della complessità del bisogno, delle esigenze di conciliazione, del contesto del mercato del lavoro di riferimento, dei fabbisogni espressi dalle imprese, delle concrete opportunità occupazionali

- il coinvolgimento delle imprese e del territorio affinché i CPI possano divenire punto di riferimento nell’intermediazione tra domanda e offerta di lavoro territoriale, con la stipula di veri e propri «patti territoriali» per fornire strumenti formativi dedicati e condizionati all’assunzione;

Visto in particolare che con la sottoscrizione da parte del partenariato istituzionale, economico e sociale del “Patto per il Lavoro e per il clima”, la Regione ha condiviso un progetto di rilancio e sviluppo della regione volto a generare nuovo sviluppo e lavoro di qualità, accompagnando la regione nella transizione ecologica e digitale, riducendo le fratture economiche, sociali, ambientali e territoriali e puntando alla piena parità di genere;

Visto altresì che il Patto assume come prima scelta quella di realizzare un investimento senza precedenti sulle persone, sulle loro competenze e sulla loro capacità, per fare dell’Emilia-Romagna, una regione della conoscenza e dei saperi, della transizione ecologica, dei diritti e dei doveri, del lavoro, delle imprese e delle opportunità;

Dato atto che le politiche attive per il lavoro costituiscono lo strumento principale per affrontare le profonde trasformazioni in atto e generare sviluppo sostenibile e inclusivo in una visione strategica e unitaria della programmazione dei fondi europei, nazionali e regionali;

Dato atto, inoltre, che la proposta di Programma FSE+, approvata dall’Assemblea legislativa con delibera n. 69/2022, definisce una strategia regionale di intervento in stretta coerenza con le principali strategie europee e nazionali, per dare piena attuazione territoriale alla Politica di Coesione e per dare attuazione al Pilastro europeo dei diritti sociali contribuendo, in una logica di integrazione tra fondi, a creare le condizioni per accelerare la transizione ecologica e digitale e contrastare le diseguaglianze economiche, sociali, di genere e generazionali;

Ritenuto necessario, per quanto sopra esposto, nel rispetto delle modalità e dei tempi previsti dal sopracitato Decreto di approvazione del Programma GOL, approvare una proposta di Piano Regionale di Attuazione del Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL), allegato 1) parte integrante e sostanziale al presente provvedimento, delegando l’Assessore allo Sviluppo economico e Green economy, Lavoro, Formazione al confronto con ANPAL nel processo di esame di coerenza con il Programma nazionale GOL, autorizzandolo ad apportare modificazioni ed integrazioni che si rendessero necessarie;

Dato altresì atto che è stato acquisito, con riferimento alla Proposta di Piano regionale di attuazione, allegato 1), parte integrante e sostanziale del presente atto, il parere della Commissione Regionale Tripartita ai sensi dell’art. 51 della L.R. 12/2003 e ss.mm.ii. la cui documentazione è conservata agli atti della Segreteria dell’Assessorato allo Sviluppo economico e Green economy, Lavoro, Formazione;

Richiamati:

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 "Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità̀, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni" e ss.mm.ii;

- la propria deliberazione n. 111 del 31/1/2022 “Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022-2024, di transizione al piano integrato di attività e organizzazione di cui all'art. 6 del D.L. n. 80/2021”;

- la “Direttiva indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D. lgs. 14 marzo 2013 n.33 in attuazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza Anno 2022- 2024 per la fase di transizione al PIAO” di cui all’Allegato A) della Determina dirigenziale n. 2335 del 9/2/2022;

Richiamata la Legge regionale n. 43/2001 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.ii.;

Viste le proprie deliberazioni:

- n. 2416/2008 "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007" e ss.mm.ii. per quanto applicabile;

- n. 87/2017 "Assunzione dei vincitori delle selezioni pubbliche per il conferimento di incarichi dirigenziali, ai sensi dell'art. 18 della L.R. 43/2001, presso la Direzione Generale Economia della conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa”;

- n. 468/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 2329/2019 “Designazione del Responsabile della Protezione dei dati”;

- n. 2013/2020 “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell’Ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell’IBACN”;

- n. 2018/2020 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 43 della L.R. 43/2001 e ss.mm.ii.”;

- n.771/2021 “Rafforzamento delle capacità amministrative dell’Ente secondo adeguamento degli assetti organizzativi e linee di indirizzo 2021”;

- n. 2200/2021 “Proroga della revisione degli assetti organizzativi dell'Ente e degli incarichi dirigenziali e di posizione organizzativa”;

Viste, altresì̀ le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposto in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Richiamata altresì la determinazione del Direttore Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa n. 1358/2022 “Proroga di incarichi dirigenziali in scadenza”;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta degli Assessori competenti per materia;

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di proporre all’Assemblea legislativa regionale l'approvazione del Piano Regionale di Attuazione del Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL), allegato 1), parte integrante della presente deliberazione;

2. di autorizzare il Direttore generale “Economia della Conoscenza, del Lavoro e Impresa” a tramettere ad ANPAL il presente provvedimento, in attuazione di quanto previsto dal Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, 5 novembre 2021 di adozione del Programma nazionale GOL;

3. di delegare l’Assessore allo Sviluppo economico e Green economy, Lavoro, Formazione al confronto con ANPAL nel processo di esame di coerenza con il Programma nazionale GOL, autorizzandolo ad apportare modificazioni ed integrazioni che si rendessero necessarie;

4. di stabilire che con propria successiva deliberazione si prenderà atto del Piano Regionale di Attuazione del Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL) nel testo formulato in esito all’espressione del parere di conformità da parte di ANPAL;

5. di disporre, ad avvenuta approvazione da parte dell’Assemblea Legislativa, la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;

6. di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà alle pubblicazioni ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa, inclusa la pubblicazione ulteriore prevista dal piano triennale di prevenzione della corruzione, ai sensi dell'art. 7 bis, comma 3, del D.lgs. n. 33 del 2013 e ss.mm.ii..

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