n.123 del 28.04.2021 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2861 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso tutte le sedi nazionali ed europee affinché nel "Piano d'azione per migliorare la salute dei cittadini europei" non siano previste misure che vadano a penalizzare le filiere di produzione di carni rosse e trasformate e del vino. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Costi, Bulbi, Daffadà, Rontini, Caliandro, Tarasconi, Rossi, Pompignoli, Montevecchi, Liverani, Occhi, Rancan, Facci, Bargi, Delmonte, Catellani

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la Commissione Europea sta predisponendo il "Piano d'azione per migliorare la salute dei cittadini europei" per renderlo esecutivo già nel 2022 ed ha annunciato di volervi inserire misure volte a disincentivare i consumi di prodotti agroalimentari ritenuti a rischio cancerogeno.

Valutato che

il nostro Paese da sempre ha lavorato per la prevenzione e l'informazione sugli elementi nutritivi dei cibi, senza creare demonizzazioni dei singoli alimenti e la Regione Emilia-Romagna è attivamente impegnata nella promozione di una sana e sicura alimentazione in ogni fase della vita.

Evidenziato che

il nostro modello alimentare è quello della "dieta mediterranea", che si caratterizza per la sua varietà, oltre che per uno spiccato equilibrio nutrizionale, e prevede il consumo di tutti gli alimenti, senza nessuna esclusione. ln particolare, si sostiene che la promozione della giusta quantità di carne nel contesto di una sana alimentazione abbia effetti benefici per la salute e il benessere dell'organismo. La carne rossa o il vino sono pertanto alimenti inseriti in una dieta equilibrata.

Riconosciuto che

l'Italia non è mai stata favorevole alle etichettature a semaforo, introdotte da alcuni Paesi del nord Europa, che in maniera superficiale e semplicistica bollavano come "nocivi" gli alimenti in base ad esempio al contenuto di sale (da cui risultava che il Parmigiano Reggiano e altri prodotti tipici del nostro sistema agroalimentare risultavano da bollino rosso).

Verificato che

l'intero mondo produttivo alimentare italiano si è schierato in opposizione a questo sistema grafico di etichettatura nutrizionale, auspicando una proposta italiana che correggesse le distorsioni evidenti nei sistemi a semafori.

Evidenziato che

il Tavolo agroalimentare istituito presso il MiSE e MiPAAF, che opera in raccordo con il Ministero della Salute e il Ministero degli affari esteri, ha ritenuto necessaria l'elaborazione di una proposta italiana che individui una forma di espressione o presentazione supplementare della dichiarazione nutrizionale: il gruppo di lavoro per l'elaborazione della proposta italiana era composto da rappresentanti del MiSE, del Ministero della Salute, del Ministero delle politiche agricole e del Ministero degli Esteri, congiuntamente a tutte le associazioni imprenditoriali della filiera agroalimentare, dalla produzione primaria, alla trasformazione e alla distribuzione.

Verificato che

l'Italia ha inoltre emanato una serie di DM sull'obbligo di indicare l'origine della materia prima in etichetta per diversi prodotti (pasta, salsa di pomodoro, latte, salumi, ecc.) per rafforzare l'informazione a beneficio del consumatore: conoscenza e cultura danno sicuramente maggiori garanzie di tutela del consumatore.

Ricordato che

in Italia e in Emilia-Romagna, in particolare, vi sono importanti produzioni di carni rosse e lavorate, oltre che di vini, i cui prodotti finiti sono di assoluta eccellenza per genuinità e salubrità, tanto da avere ottenuto certificazioni a livello europeo e internazionale.

Rilevato che

sono già stati messi in atto tentativi di penalizzare alcuni prodotti (tra cui le carni rosse e il vino) italiani e della nostra regione da parte di alcuni Paesi europei, fino ad ora respinti, che avrebbero inciso sia sulla percezione della salubrità del prodotto, sia sulla possibile eliminazione dei finanziamenti a sostegno delle filiere di produzione e nell'elevazione delle tassazioni sugli stessi prodotti.

Valutato che

la penalizzazione a livello europeo e internazionale conseguente alle sopra indicate misure che la Commissione europea, sulla spinta di alcuni Stati membri, potrebbe comportare pesanti contraccolpi economici e sociali in Italia e in Emilia-Romagna.

Tutto ciò premesso e considerato,

impegna la Giunta regionale

ad attivarsi presso tutte le sedi nazionali ed europee affinché nel "Piano d'azione per migliorare la salute dei cittadini europei" non siano previste misure che vadano a penalizzare le filiere di produzione di carni rosse e trasformate e del vino, ma siano invece maggiormente diffuse le informazioni riguardo la genuinità e salubrità del consumo in dosi adeguate e all'interno di diete equilibrate di tali produzioni di eccellenza presenti in Emilia-Romagna.

A promuovere la proposta italiana del Nutrinform battery, in alternativa al Nutriscore o a semaforo, che costituisce una minaccia ai prodotti del Made in Italy.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 13 aprile 2021

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