n. 198 del 12.07.2017 periodico (Parte Seconda)
Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi ex L. 353/00 - Periodo 2012-2016 - Proroga validità al 30 settembre 2017 e aggiornamento del modello di intervento
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- la Legge 21 novembre 2000, n. 353 “Legge quadro in materia di incendi boschivi” la quale prevede che le regioni approvino il piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi sulla base delle linee guida e delle direttive deliberate dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delegato per il coordinamento della protezione civile;
- la Legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile” e successive modifiche;
- il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”, ed in particolare gli art. 107 e 108 e 109;
- il Decreto Legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito con modificazioni, nella Legge 9 novembre 2001, n. 401 “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile”;
- la Legge Regionale 4 settembre 1981, n. 30 “Incentivi per lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse forestali, con particolare riferimento al territorio montano. Modifiche ed integrazioni alle Leggi Regionali 25 maggio 1974, n. 18 e 24 gennaio 1975, n. 6”;
- la Legge Regionale 21 aprile 1999, n.3 “Riforma del sistema regionale e locale” ed in particolare gli artt. 176, 177 e 178;
- la Legge Regionale 7 febbraio 2005, n. 1 “Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell'Agenzia regionale di protezione civile” ed in particolare l’art. 13, che attribuisce alla Giunta regionale la competenza all’approvazione del piano regionale in materia di incendi boschivi, nel rispetto dei principi della legge n. 353/2000;
- la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città Metropolitana di Bologna, province, comuni e loro unioni”, con la quale anche in coerenza con le previsioni della L. n. 56/2014 si è provveduto alla riforma del sistema di governo del territorio, con la definizione di un nuovo ruolo dei livelli istituzionali e l’individuazione di nuove sedi per la governance multilivello;
Visto inoltre il Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 177 “Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”;
Evidenziato che con la L.R. n. 13/2015 si è provveduto, per quanto qui rileva:
- ai sensi dell’art. 19, comma 3, all’allocazione in capo alla Regione delle funzioni in materia di protezione civile di cui alla L.R. n. 1/2005 esercitate dalle Province;
- ai sensi dell’art. 21, comma 2, all’attribuzione ai Comuni e loro Unioni delle funzioni già delegate ai sensi della L.R. n. 30/1981 alle Province e alle Comunità montane in materia di sviluppo e valorizzazione delle risorse forestali e delle funzioni già delegate dall’art. 177 della L.R. n. 3/1999 alle Province in materia di spegnimento degli incendi boschivi;
Richiamata la propria deliberazione n. 2319/2016 che ha prorogato fino al 30 giugno 2017, per le ragioni ivi illustrate a cui si rinvia integralmente, l’efficacia del “Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi ex L.353/00. Periodo 2012-2016” approvato con DGR n. 917/2012;
Dato atto che con propria deliberazione n. 668 del 22 maggio 2017 è stata proposta all’Assemblea legislativa regionale l’approvazione del progetto di legge regionale recante “Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento regionale in materia ambientale e a favore dei territori colpiti da eventi sismici” che, per quanto qui rileva, prevede disposizioni di modifica e razionalizzazione della normativa regionale vigente in materia di forestazione, e di attuazione della L.R. n. 13/2015 connesse al mutato assetto delle competenze derivante da tale legge;
Considerato opportuno, in ragione delle materie in cui incide, tenere in considerazione gli effetti e gli sviluppi di tale progetto di legge, il cui iter di approvazione si concluderà presumibilmente nel mese di luglio, e quindi oltre il 30 giugno 2017, data entro la quale va a scadere la proroga del “Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi ex L.353/00. Periodo 2012-2016”;
Richiamati:
- la deliberazione della Giunta regionale n. 1253 del 20 luglio 1999 con la quale si stabilisce che all’aggiornamento del Piano regionale antincendi boschivi provvedanocongiuntamente il Servizio regionale Paesaggio, Parchi e Patrimonio naturale (ora Servizio Aree protette, Foreste e Sviluppo della Montagna) e ilServizio regionale Protezione Civile (ora Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile);
- la convenzione quadro tra la Regione Emilia-Romagna e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, relativamente all’impiego, da parte della Regione, del Corpo Forestale dello Stato in materia di forestazione, di prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi, sottoscritta nel 2008 in attuazione della propria deliberazione n. 1154/2008 e rinnovata ad ottobre del 2015 con durata triennale;
- la convenzione quadro tra la Regione Emilia-Romagna e il Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile – Direzione Regionale Vigili del Fuoco Emilia-Romagna, per la reciproca collaborazione nelle attività di protezione civile, sottoscritta nel 2013 con durata quinquennale, in attuazione della propria deliberazione n. 1311/2013;
- il “Programma Operativo Annuale – Anno 2017” approvato con Determinazione del Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile n.1343 del 4 maggio 2017, in attuazione della convenzione quadro di cui alla propria deliberazione n. 1311/2013;
Richiamate, altresì:
- la determinazione del Direttore Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente n. 15783 del 10/10/2016 con la quale è stato costituito un gruppo di lavoro composto da funzionari e collaboratori del Servizio regionale “Aree protette, Foreste e Sviluppo della Montagna”, dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione, l'Ambiente e l'Energia, nonché da dirigenti e/o funzionari dei seguenti enti: Corpo Forestale dello Stato e Corpo nazionale dei Vigili del fuoco operanti nel territorio regionale, UNCEM Emilia-Romagna, ANCI Emilia-Romagna, FEDERPARCHI, Enti di gestione dei Parchi nazionali dell’Appennino Tosco-Emiliano e Foreste Casentinesi, con il compito di elaborare il nuovo Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi di cui alla citata Legge n. 353/2000;
- le determinazioni del Direttore Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente n. 20756 del 22 dicembre 2016 e n.4646 del 28 marzo 2017 che rispettivamente hanno prorogato la validità e ridefinito la composizione del sopra citato gruppo di lavoro con l’ingresso dei rappresentanti del Comitato regionale del Volontariato di Protezione Civile e dell’Arma dei Carabinieri-Specialità Forestale che dal 1 gennaio 2017 ai sensi del D.Lgs. n. 177/2016 ha assorbito il Corpo Forestale dello Stato;
Considerato che il processo di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche statali correlato al riordino delle funzioni di cui al citato D.Lgs. n. 177/2016 impatta su diversi contenuti del Piano ed in particolare sul modello organizzativo di intervento per la lotta attiva contro gli incendi boschivi ivi previsto;
Preso atto:
- del Protocollo di Intesa tra il Comandante dell'Arma dei Carabinieri e il Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco sottoscritto il 5 aprile 2017;
- del provvedimento del 4 maggio 2017 della Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato le Regioni e le Province Autonome di Treno e Bolzano avente per oggetto "Accordo-quadro nazionale regolante i rapporti convenzionali tra il Ministero dell’Interno e le Regioni, ai sensi dell’art. 4 del Decreto Legislativo 28 agosto 1997 n. 281, in materia di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi”;
Preso atto dell’elaborato prodotto dal Gruppo di Lavoro istituito con la determinazione del Direttore Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente n. 15783 del 10/10/2016 ed in particolare della proposta del nuovo “Modello di Intervento” che ridisegna il modello organizzativo regionale Antincendio Boschivo (AIB) tenendo conto del nuovo assetto istituzionale delineatosi a seguito del D.Lgs n. 177/2016 e della L.R. n. 13/2015 e sul quale è stato successivamente acquisito anche formale assenso dalle Amministrazioni a diverso titolo coinvolte in regione nella lotta attiva agli incendi boschivi, come da rispettive note di comunicazione acquisite agli atti del Servizio regionale “Aree protette, Foreste e Sviluppo della Montagna”;
Evidenziato che:
- il Piano in materia di incendi boschivi dedica un apposito capitolo alla formazione dei volontari addetti all’antincendio boschivo, in cui, tra l’altro, è definita la composizione della Commissione d’esame preposta alla valutazione dei partecipanti all’apposito corso di formazione;
- la Commissione d’esame prevista nel Piano 2012-2016 non rispecchia più le competenze degli enti di appartenenza dei relativi componenti in considerazione del sopravvenuto riordino delle funzioni in materia di incendi boschivi ad opera della L.R. n. 13/2015 e del D.Lgs. n. 177/2016;
Ravvisata la necessità, per le ragioni in precedenza illustrate, di prorogare il Piano 2012-2016 sino al 30 settembre 2017 o sino all’approvazione del nuovo Piano relativo al periodo 2017-2021 qualora quest’ultimo venga approvato prima di tale data, ad eccezione dell’intero capitolo 5 “Lotta attiva - Modello di intervento” e del capitolo 11 in tema di formazione del volontariato AIB limitatamente alla composizione della commissione, in relazione ai quali è possibile sin da ora procedere contestualmente:
- all’aggiornamento attraverso il documento recante “Capitolo 5 Lotta attiva - Modello di intervento” riportato nell’Allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto al fine di poter avviare la ormai imminente campagna estiva regionale di Antincendio Boschivo (AIB);
- alla ridefinizione della composizione della predetta Commissione d’esame, come da proposta del Gruppo di lavoro di seguito riportata, stante l’urgenza di assicurare il regolare completamento dei corsi di formazione di volontari specializzati AIB già avviati ed in fase conclusiva:
Commissari:
- Funzionario dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile con funzioni di Presidente della Commissione;
- Rappresentante del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco;
- Presidente del coordinamento provinciale del volontariato (o presidente dell’organizzazione regionale/nazionale).
Volontari di supporto a Commissione e prove d’esame:
- Tutor e/o referente della formazione che ha seguito l’organizzazione del corso;
- Segreteria di commissione, individuata dagli organizzatori del corso;
- Formatori sicurezza.
Ritenuto altresì opportuno, in questo particolare momento di riassetto del quadro istituzionale, di dare mandato al Direttore Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente di istituire un tavolo tecnico che, in continuità con l’attività svolta dal Gruppo di lavoro di cui alla Determinazione regionale n. 15783 del 10/10/2016, possa svolgere azione di monitoraggio relativamente all’andamento delle prossime campagne AIB e all’attuazione del “Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi ex L.353/00. Periodo 2017-2021” in via di approvazione affinché si possa valutare la validità di quanto programmato nel piano stesso anche con il compito di proporre, anche prima della scadenza naturale del Piano, aggiornamenti e modifiche o adeguamenti in funzione di nuovi elementi normativi o organizzativi che sopraggiungessero nel frattempo;
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n.2416 del 29/12/2008, recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali fra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modifiche ed integrazioni;
- n. 2189 del 21/12/2015 “Linee di indirizzo per la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale”;
- n. 56 del 25/01/2016 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 43 della L.R. n. 43/2001”;
- n. 270 del 29/02/2016 "Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con Deliberazione n. 2189/2015”;
- n. 622 del 28/04/2016 "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera n. 2189/2015";
- n. 1107 del 11/07/2016 "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell’implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con deliberazione n. 2189/2015”;
- n. 1681 del 17/10/2016 “Indirizzi per la prosecuzione della riorganizzazione della macchina amministrativa regionale avviata con deliberazione n. 2189/2015”;
- n. 89 del 30/01/2017 “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017 – 2019”;
- n. 468 del 10/04/2017 avente ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
- n. 486 del 10/04/2017 avente ad oggetto “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna, Paola Gazzolo;
a voti unanimi e palesi
delibera:
per le ragioni espresse nella parte narrativa del presente atto e che qui si intendono integralmente richiamate:
1. di prorogare il “Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi ex L.353/00. Periodo 2012-2016” sino al 30 settembre 2017 o sino all’approvazione del nuovo Piano relativo al periodo 2017-2021 qualora quest’ultimo venga approvato prima di tale data, ad eccezione dell’intero capitolo 5 “Lotta attiva - Modello di intervento” e del capitolo 11 in tema di formazione del volontariato AIB limitatamente alla composizione della commissione, in relazione ai quali è possibile sin da ora procedere contestualmente:
- all’aggiornamento del “Capitolo 5 Lotta attiva - Modello di intervento” come riportato nell’Allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto;
- alla ridefinizione della composizione della Commissione d’esame, come da proposta del Gruppo di lavoro di seguito riportata, stante l’urgenza di assicurare il regolare completamento dei corsi di formazione di volontari specializzati AIB già avviati ed in fase conclusiva:
Commissari:
- Funzionario dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile con funzioni di Presidente della Commissione;
- Rappresentante del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco;
- Presidente del coordinamento provinciale del volontariato (o presidente dell’organizzazione regionale/nazionale).
Volontari di supporto a Commissione e prove d’esame:
- Tutor e/o referente della formazione che ha seguito l’organizzazione del corso;
- Segreteria di commissione, individuata dagli organizzatori del corso;
- Formatori sicurezza.
2. di dare atto che le funzioni e i compiti che il “Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi ex L.353/00. Periodo 2012-2016” prevede - ai sensi della normativa statale e regionale vigente alla data della relativa approvazione - in capo al Corpo forestale dello Stato e agli Enti delegati in materia forestale (Province e Comunità montane) verranno svolti dagli Enti ad essi subentrati in applicazione delle sopravvenute disposizioni del D.Lgs. n. 177/2016 e della L.R. n. 13/2015;
3. di dare atto che l'Agenzia Regionale per la sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, nei casi necessari, con apposito atto individuerà le aree e i periodi a maggior rischio di incendio boschivo in cui verrà dichiarato lo "stato di pericolosità" e nei quali troveranno applicazione i divieti e le sanzioni di cui all'art. 10, commi 6 e 7, della Legge 21 novembre 2000, n. 353;
4. di stabilire che il Dirigente regionale competente provveda ad istituire un tavolo tecnico che, in continuità con l’attività svolta dal Gruppo di lavoro di cui alla Determinazione regionale n. 15783 del 10/10/2016, possa svolgere azione di monitoraggio relativamente all’andamento delle prossime campagne Antincendio boschivo (AIB) e dell’attuazione del “Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi ex L.353/00. Periodo 2017-2021” in via di approvazione affinché si possa valutare la validità di quanto programmato nel piano stesso anche con il compito di proporre, anche prima della scadenza naturale del Piano, aggiornamenti e modifiche o adeguamenti in funzione di nuovi elementi normativi o organizzativi che sopraggiungessero nel frattempo;
5. di dare atto che il presente atto sarà oggetto di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna e sarà divulgato alle amministrazioni interessate con le modalità più opportune;
6. di dare atto altresì che il presente atto sarà pubblicato sul sito web istituzionale della Regione nella sezione “Amministrazione trasparente”, sottosezione di 2° livello denominata “dati ulteriori”, in applicazione degli indirizzi regionali concernenti l’ampliamento della trasparenza ai sensi dell’articolo 7-bis, comma 3, del D.Lgs. n. 33/2013 e successive modifiche.