n.92 del 06.04.2021 (Parte Prima)
Oggetto n. 3068 - Ordine del giorno n. 1 collegato all’oggetto assembleare 2878 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: “Interventi urgenti a favore delle professioni turistiche, del volontariato e altre attività economiche in difficoltà a causa dell’emergenza derivante dalla pandemia da COVID-19”. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Rossi, Zappa- terra, Taruffi, Pigoni, Tarasconi, Montalti, Zamboni, Piccinini, Bondavalli, Bulbi, Sabattini, Daffadà, Pillati
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
l’emergenza COVID-19 ha avuto conseguenze importanti per tutti i settori dell’economia. Tra questi vi è anche il settore del “Wedding”, cioè l’economia che gravita attorno alle cerimonie matrimoniali. Un settore che, a livello nazionale, conta 50 mila tra imprese e partite iva, per un totale di oltre 300 mila dipendenti tra impiegati stabili e stagionali. Una filiera estremamente professionale e interamente italiana che ha un valore nel suo indotto globale di oltre 25 miliardi di euro.
Nel 2019 si sono svolti oltre 360.000 eventi privati di medio-grandi dimensioni. Nel 2020 il settore ha subito una perdita senza precedenti e si è assistito alla cancellazione di circa l'80% degli eventi previsti e di una perdita di fatturato tra l'85% e il 95%.
Evidenziato che
nell'ultimo decennio la filiera è cresciuta e si è sviluppata, aggiungendo al semplice servizio di catering anche servizi legati all'arredo, all'illuminazione, all'animazione musicale e coreografica, al trasporto. Tutto ciò significa che si sono allungati anche i tempi di pianificazione e produzione degli eventi che variano dai 2 ai 14 mesi. Per questo le prospettive ad oggi per il 2021 sono estremamente negative in quanto la mancanza di capacità di spesa diminuirà enormemente la domanda, con una previsione di un potenziale calo del 65% rispetto ai livelli del 2019.
Le cerimonie hanno un ruolo strategico in Italia, e rappresentano un momento fondamentale nella vita di tantissime coppie e il più delle volte il punto di partenza per la nascita delle nostre famiglie, oltre che per rafforzare l'identità culturale dell'intera nazione.
Riscontrato che
migliaia di aziende del settore hanno già dichiarato la liquidazione o hanno iniziato le procedure di fallimento. E che tali fallimenti non riguardano solo le singole aziende e i propri dipendenti, ma l'intera filiera che dà lavoro a centinaia di famiglie.
Considerato che
questo comporterebbe un danno incalcolabile al settore, oltre che al tessuto economico e produttivo del territorio. È indispensabile, anche a fronte delle sollecitazioni di numerose associazioni rappresentanti del settore, che si prevedano azioni sulla ripartenza del settore Eventi.
Sottolineato che
l'articolo 26 del decreto legge 22 marzo 2021, n. 41 ("Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19) istituisce un fondo di 200 milioni di euro per il 2021, da ripartire tra le Regioni, da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite dall'emergenza da COVID-19, tra cui le imprese esercenti attività commerciale o di ristorazione operanti nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati.
Il progetto di legge oggi in approvazione (ogg. 2878 "Interventi urgenti a favore delle professioni turistiche, del volontariato e altre attività economiche in difficoltà a causa dell'emergenza derivante dalla pandemia da COVID-19") reca misure di sostegno regionale ad alcuni settori importanti dell'economia regionale, quale quello delle professioni turistiche e del volontariato, in forte difficoltà a causa del perdurare della pandemia e delle connesse misure di chiusura o limitazione volte a contenere i contagi, ma, per ovvie ragioni di disponibilità di bilancio, non contempla forme di sostegno economico a tutte le categorie economiche che sono state colpite dalla crisi economica e sociale derivante dalla pandemia, e tra queste il settore del wedding e degli eventi.
Dato atto
che nel testo del recente decreto Sostegno trova riscontro l'importante lavoro svolto dalla Regione Emilia-Romagna, affinché i sostegni al settore wedding ed eventi non venissero più riconosciuti in base ai codici ATECO, ma in riferimento alla perdita di fatturato, data la complessità delle filiere coinvolte.
Tutto ciò premesso e considerato,
impegna la Giunta
a proseguire il dialogo ad ogni livello istituzionale, sollecitando anche il Governo a stanziare ulteriori specifiche risorse per il sostegno del Wedding e degli Eventi, per impedire che la crisi del medesimo divenga irreversibile, con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro a causa del perdurare dell'emergenza sanitaria.
A proseguire il confronto, anche sulla base del monitoraggio della situazione, con gli stakeholders del settore, anche al fine di definire un piano strategico di ripartenza volto a mettere in campo adeguate proposte, anche rispetto ai protocolli di sicurezza che si andranno a definire, per la ripresa ed il rilancio di tale strategico settore.
A valutare la possibilità di interventi regionali mirati al settore con le risorse di bilancio che si dovessero rendere a tal fine disponibili.
Approvato all'unanimità dei presenti nella seduta antimeridiana del 31 marzo 2021