n. 49 del 23.03.2012 (Parte Seconda)

Progetto di rilievo regionale per sviluppo e qualificazione del servizio di accoglienza ai cittadini: formazione congiunta operatori sportelli sociali e centri per le famiglie - Quantificazione, assegnazione e concessione finanziamento al Comune di Ferrara, in attuazione della deliberazione A.L. n. 62/2011 e della deliberazione della G.R. n. 2168/2011. CUP E73H11000090002

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Viste:

- la Legge 8 marzo 2000 n. 53 “Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città”;

- la L. 8 novembre 2000 n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;

- la L.R 14 agosto 1989, n. 27 “Norme concernenti la realizzazione di politiche di sostegno alle scelte di procreazione e agli impegni di cura verso i figli”;

- la L.R. 12 marzo 2003, n. 2 e successive modifiche “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, in particolare l’art. 7 della citata legge che prevede l’istituzione degli sportelli sociali quale modalità di accesso al sistema locale dei servizi sociali a rete;

- la L.R. 14 del 28 luglio 2008 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni” ed in particolare l’art. 15;

Richiamate:

- la propria deliberazione n. 432 del 31 marzo 2008 “Approvazione programma per la promozione e sviluppo degli sportelli sociali in attuazione delle deliberazioni della Assemblea legislativa 144/07 e della Giunta regionale 2128/07 - ripartizione, assegnazione e concessione relative risorse”, che all’Allegato A, paragrafo 2.7, prevede che la Regione si impegni a svolgere alcune azioni di supporto e accompagnamento allo sviluppo della rete degli Sportelli sociali, anche attraverso la formazione agli operatori;

- la deliberazione dell’Assemblea legislativa 62/11 che all’Allegato 1, paragrafo 1. “Promozione sociale ed iniziative formative” prevede:

- alla lettera c) “l’attivazione e promozione di iniziative di comunicazione sociale e convegnistiche, di studio e ricerca, di formazione su temi rilevanti di carattere sociale, socio-educativo e socio-sanitario”;

- alla lettera m) l’attivazione di “Iniziative per la qualificazione e l’innovazione dei servizi sociali e socio-sanitari”;

- che la Giunta regionale provvederà all’individuazione dei destinatari o alla definizione delle procedure per l’individuazione degli stessi, nonché all’ assegnazione delle risorse;

- la propria deliberazione 2168/11 “Programma annuale 2011: ripartizione delle risorse del fondo sociale regionale ai sensi dell’art. 47 comma 3 della L.R. 2/03 e individuazione delle azioni per il perseguimento degli obiettivi di cui alla deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 62 del 22 novembre 2011”, che al punto 2.1 “Promozione sociale ed iniziative formative” dell’allegato destina alle suddette azioni complessivi 500.000,00 Euro, rimandando a propri successivi atti l’individuazione delle iniziative, la quantificazione delle risorse ad esse destinate, l’assegnazione e la concessione delle stesse;

- la medesima deliberazione prevede che all’assunzione degli impegni contabili a carico dei capitoli di spesa citati al punto 2.1 si provvederà in relazione al maturare delle obbligazioni giuridiche a valere sul bilancio di previsione regionale per l’esercizio finanziario in cui le stesse matureranno, fermo restando il rispetto dei vincoli posti dalla legislazione contabile vigente;

Considerato che:

- negli ultimi anni la Regione ha sostenuto e promosso la diffusione, lo sviluppo e la qualificazione della rete regionale degli sportelli sociali e dei centri per le famiglie;

- che a tal fine sono stati promossi programmi finalizzati, con apporto di specifiche risorse, miranti a incentivare una maggiore copertura territoriale e a qualificare la funzione da essi svolta nell’ambito del sistema integrato dei servizi sociali;

- che recenti monitoraggi confermano una presenza importante e capillare degli sportelli sociali a livello regionale, con una diffusione sulla quasi totalità dei Comuni;

- che i suddetti monitoraggi rilevano come lo sportello sociale stia diventando, pur nelle diverse realtà distrettuali, un punto di riferimento per il cittadino nell’accesso ai servizi sociali e socio-sanitari;

- che anche i Centri per le famiglie, la cui rete si sta ampliando nel tempo, costituiscono un importante riferimento per i servizi informativi e di orientamento per le famiglie con bambini e per gli interventi di supporto alla genitorialità;

Considerato inoltre che l’attività di sportello non è una semplice consegna di informazione, ma è piuttosto un’attività delicata di accoglienza e orientamento e di fatto si configura come la finestra del servizio pubblico verso il privato cittadino;

Ritenuto opportuno:

- promuovere un percorso di formazione e confronto di pratiche, da realizzarsi in maniera integrata tra Centri per le famiglie e Sportelli sociali, quale primo passo per un’effettiva integrazione delle differenti sedi dell’accoglienza al cittadino e alle famiglie, sia sul piano operativo che delle modalità dell’accoglienza stessa;

- che il percorso di formazione e confronto di pratiche si concentri sui temi del “colloquio” nell’attività di sportello e della raccolta e redazione delle informazioni sulle opportunità e la rete dei servizi per cittadini e famiglie, in quanto entrambe le attività qualificano gli sportelli e garantiscono una migliore accoglienza e accompagnamento dei cittadini nell’accesso ai servizi; 

Rilevato che il Centro per le famiglie del Comune di Ferrara:

- ha sviluppato nel tempo un’importante e riconosciuta funzione di raccolta delle informazioni e delle notizie utili alle famiglie attraverso la Banca dati e il coordinamento delle redazioni dell’Informafamiglie e Bambini;

- ha inoltre collaborato alla ideazione e coordinato operativamente un percorso di formazione e approfondimento, rivolto ad operatori degli sportelli Informafamiglie e Bambini, sull’”Arte di comunicare nel colloquio breve di sportello” realizzata dalla Regione nel corso del 2005;

- in quanto impegnato nella formazione agli operatori e nella raccolta e redazione delle informazioni sui servizi e le opportunità per le famiglie, presenta pertanto le caratteristiche necessarie per ampliare tale attività anche al restante territorio regionale e alla realtà degli sportelli sociali;

Ritenuto che per il raggiungimento degli obiettivi di interesse regionale sopraindicati si debba prevedere un finanziamento a favore del Comune di Ferrara, quantificabile in Euro 14.600,00, a carico del capitolo 57150 “Fondo sociale regionale. Quota parte destinata ai Comuni singoli e loro forme associative e alle AUSL per il sostegno delle attività di cui all’art. 47, comma 2, L.R. 12 marzo 2003, n. 2” afferente all’U.P.B. 1.5.2.2.20100, configurabile quale finanziamento a copertura delle spese individuate per la progettazione e la realizzazione di un percorso integrato di sviluppo e qualificazione degli sportelli sociali e dei Centri per le famiglie, attraverso una formazione congiunta agli operatori di entrambi i servizi sui temi sopra richiamati;

Dato atto che il finanziamento di 14.600,00 rappresenta una previsione della spesa complessiva necessaria per la realizzazione delle attività sopra descritte, come si rileva dalla documentazione conservata agli atti del Servizio regionale competente valutata per regolarità tecnica e congruità;

Richiamate:

- L.R. 23 dicembre 2010, n. 15 “Legge finanziaria regionale adottata a norma dell’articolo 40 della Legge regionale 15 novembre 2001, n.40 in coincidenza con l’approvazione del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011 e del Bilancio pluriennale 2011-2013”;

- L.R. 23 dicembre 2010, n. 14 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’anno finanziario 2011 e Bilancio pluriennale 2011-2013;

- L.R. 26 luglio 2011, n. 10 “Legge finanziaria regionale adottata a norma dell’articolo 40 della Legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione della legge di assestamento del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011 e del Bilancio pluriennale 2011-2013. Primo provvedimento generale di variazione”;

- L.R. 26 luglio 2011, n. 11 “Assestamento del Bilancio di previsione della regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2011 e del Bilancio pluriennale 2011-2013 a norma dell’art. 30 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione”;

- L.R. 15 novembre 2001, n. 40 recante ”Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R.
6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4;

- L.R. 26 novembre 2001, n. 43 e successive modifiche, recante “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella regione Emilia-Romagna”;

Viste:

- la Legge 13 agosto 2010, n. 136 avente ad oggetto: Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al governo in materia di normativa antimafia” e successive modifiche;

- la determinazione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture del 7 luglio 2011, n. 4, recante “Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’art. 3 della Legge 13 agosto 2010, n. 136”;

- l’art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3;

Dato atto che il Codice Unico di Progetto (CUP) assegnato dalla competente struttura ministeriale per il progetto di investimento pubblico connesso all’intervento oggetto del presente atto è il n. E73H11000090002;

Ritenuto che ricorrano gli elementi di cui all’art. 47 secondo comma della L.R. 40/01 e che pertanto l’impegno di spesa possa essere assunto con il presente atto;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- nn. 1057/06, 1663/06, 1377/10 1222/11 e 1511/11;

- n. 2416 del 29 dicembre 2008, concernente “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/08. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/07” e successiva modificazione;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore promozione politiche sociali e di integrazione per l’immigrazione. volontariato, associazionismo e terzo settore, Teresa Marzocchi;

a voti unanimi e palesi

delibera:

1) di assegnare e concedere, per le motivazioni espresse in premessa e che qui si intendono integralmente riportate,in attuazione della delibera dell’Assemblea legislativa 62/11 e della propria deliberazione 2168/11 la somma complessiva di Euro 14.600,00 a favore del Comune di Ferrara, a titolo di finanziamento a copertura totale delle spese che si prevede di sostenere per la progettazione e la realizzazione di un percorso integrato di sviluppo e qualificazione degli sportelli sociali e dei Centri per le famiglie, attraverso una formazione congiunta agli operatori di entrambi i servizi sui temi del “colloquio” nell’attività di sportello e della raccolta e redazione delle informazioni sulle opportunità e la rete dei servizi per cittadini e famiglie, in quanto entrambe le attività qualificano gli sportelli e garantiscono una migliore accoglienza e accompagnamento dei cittadini nell’accesso ai servizi;

2) di stabilire che l’attività sopra richiamata dovrà essere realizzata nell’arco temporale di 12 mesi a decorrere dalla data di approvazione della presente deliberazione;

3) di impegnare la somma complessiva di Euro14.600,00 registrata al n. 5010 di impegno sul capitolo 57150 “Fondo sociale regionale. Quota parte destinata ai Comuni singoli e loro forme associative e alle AUSL per il sostegno delle attività di cui all’art. 47, comma 2, L.R. 12 marzo 2003, n. 2” afferente all’U.P.B. 1.5.2.2.20100, del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011, che presenta la necessaria disponibilità;

4) di dare atto che il Dirigente regionale competente provvederà con propri atti formali, ai sensi degli artt. 51 e 52 della Legge regionale n. 40 del 15 novembre 2001 ed in applicazione della propria deliberazione 2416/08 e ss.mm., alla liquidazione ed alla richiesta di emissione dei titoli di pagamento con le seguenti modalità:

  • il 50% dell’importo assegnato e concesso ad avvenuta comunicazione di inizio delle attività;
  • il saldo, alla conclusione del progetto, comprovata da apposita relazione, da inviare entro e non oltre i 60 giorni successivi al termine che contenga la descrizione delle attività svolte e la rendicontazione analitica delle spese sostenute;

5) di dare atto che qualora l’ammontare della spesa complessiva rendicontata risultasse inferiore a quella stimata nel presente deliberato, l’Amministrazione regionale procederà alla riduzione proporzionale della somma assegnata ed all’eventuale recupero della stessa erogata in eccedenza;

6) di dare atto che al Comune di Ferrara compete l’adempimento degli eventuali obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla Legge 13 agosto 2010, n. 136 e succ. mod.;

7) di dare atto che, come precisato in premessa, al progetto di investimento pubblico connesso all’intervento oggetto del presente provvedimento, è stato assegnato il codice unico di progetto (CUP) n. E73H11000090002;

8) di stabilire che il dirigente regionale competente provveda agli adempimenti conseguenti all’adozione del presente atto ed in particolare ad inviare copia della presente deliberazione al Comune di Ferrara, ai fini del perfezionamento delle attività necessarie a garantire piena operatività al progetto.

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