n.271 del 01.09.2021 periodico (Parte Seconda)

L.R. 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto "Interventi di adeguamento funzionale dell'esistente impianto per il recupero di rifiuti non pericolosi, finalizzati all'incremento della capacità di trattamento a 42.500 t/anno" localizzato nel comune di Copparo (FE), proposto da Recicla S.r.l.

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

(omissis)

determina

a) di assoggettare alla procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della l.r. 20 aprile 2018, n. 4, il progetto denominato “Interventi di adeguamento funzionale dell’esistente impianto per il recupero di rifiuti non pericolosi, finalizzati all’incremento della capacità di trattamento a 42.500t/anno”, localizzato nel comune di Copparo (FE), proposto da Recicla S.r.l. poiché, visti i criteri pertinenti indicati nell’Allegato V alla Parte II del d.lgs 152/06 ed effettuata una attenta valutazione del progetto su base ambientale e territoriale, la documentazione presentata è risultata carente per poter definire la significatività di tutti gli impatti derivanti dal progetto e inoltre non sono definite adeguate misure di mitigazione atte a limitare gli effetti negativi significativi rilevati, in particolare:

- per quanto riguarda l’impatto odorigeno:

  • si ritiene che questo aspetto possa rappresentare una criticità nella gestione ordinaria dell’attività e che potrà ragionevolmente comportare un'intensificazione della molestia olfattiva, già segnalata con l'attuale assetto, che può interferire negativamente sullo stato di benessere dell’organismo umano ed a un aumento del traffico veicolare;
  • non è stato preso in considerazione l’impatto odorigeno ai recettori esposti sulla rete viaria in relazione al previsto aumento dei mezzi pesanti in entrata/uscita dall'impianto;

- rispetto al contesto territoriale in cui si inserisce l’opera, non sono stati valutati compiutamente gli impatti cumulativi in relazione ad impianti analoghi in via di realizzazione;

- per quanto riguarda la matrice rumore, la valutazione previsionale di impatto acustico deve essere messa in relazione alla Zonizzazione acustica approvata dall’Unione dei Comuni Terre e Fiumi, inoltre, permane una criticità per la componente acustica durante la lavorazione notturna (lato Ovest);

- non è presente una valutazione di coerenza con le previsioni e le stime di fabbisogno impiantistico contenuti nel PRGR (Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti);

- con riferimento alle acque superficiali, il progetto non è stato sviluppato secondo le indicazioni riportate nella Deliberazione Consorziale n. 61/2009, sia per quanto riguarda il valore massimo autorizzabile per lo scarico, sia per il calcolo del volume minimo richiesto come invaso;

- l’intervento risulta non conforme agli strumenti urbanistici vigenti quali POC e RUE, costituendo Variante a tali piani e deve prevedere opportune mitigazioni e compensazioni ambientali definite in base ad una Verifica Integrata di Sostenibilità Territoriale e Ambientale (VISTA), ai sensi del Complemento 1 al POC;

- non è stato presentato un Piano del Traffico dei mezzi, in relazione alla tipologia di strada e del tragitto che gli stessi devono compiere per arrivare al sito in esame;

b) di trasmettere copia della presente determina al Proponente Recicla S.r.l., al Comune di Copparo, all’Unione dei Comuni Terre e Fiumi, all'AUSL - Igiene Pubblica Ferrara, all'ARPAE di Ferrara, al Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara;

c) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;

d) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;

e) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.

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