n.430 del 27.12.2019 periodico (Parte Seconda)
Costituzione del Centro di riferimento regionale per l'innovazione della rete trapiantologica dell'Emilia-Romagna
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamato l'art. 2 del D.Lgs. 502/1992, così come successivamente integrato e modificato, che prevede, al comma 2, che spettano alle Regioni la determinazione dei principi sull'organizzazione dei servizi e sull'attività destinata alla tutela della salute delle unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliere, nonché le attività di indirizzo tecnico, promozione e supporto nei confronti delle medesime;
Premesso che la Regione Emilia-Romagna, attraverso la propria L.R. 29 del 2004 e successive modifiche “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale”, nell’esercizio dell’autonomia conferitale dalla riforma del Titolo V della Costituzione, definisce i principi ed i criteri generali di organizzazione e di funzionamento del Servizio sanitario regionale;
Visti e richiamati il Piano Sanitario Regionale 1999-2001, approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 1235/1999, il Piano Sociale e Sanitario Regionale 2008-2010, approvato dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 175/2008, la cui validità è stata prorogata per gli anni 2013 e 2014 con delibera assembleare n. 117/2013 e il Piano Sociale e Sanitario 2017-2019, approvato dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 120/2017, i quali ribadiscono come il sistema delle cure ospedaliere sia basato su organizzazioni ad elevata qualificazione, organizzate, per quanto attiene l’alta specialità, secondo il modello Hub e Spoke, per garantire trattamenti sicuri e di qualità, cui compete la selezione dei pazienti e il loro invio a centri di riferimento quando una determinata soglia di gravità clinico-assistenziale viene superata;
Viste e richiamate altresì:
- la DGR 556/2000, recante approvazione di linee guida per l’attuazione del Piano Sanitario Regionale 1999-2001 in riferimento al ruolo della rete ospedaliera regionale;
- la DGR 1267/2002 recante approvazione di linee guida per l’organizzazione delle aree di attività di livello regionale secondo il modello Hub and Spoke, in attuazione del Piano Sanitario Regionale 1999/2001;
- la DGR n. 2040/2015, recante la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale in attuazione della L. 135/2012 e del DM 70/2015;
- la DGR n. 1423/2017, attuativa del Piano Sociale e Sanitario Regionale 2017-2019 che alla scheda 2 dispone in ordine agli elementi caratterizzanti la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale;
Vista e richiamata la propria deliberazione n 1313/2019, recante “Disposizioni in ordine alla implementazione della Rete Donativo-Trapiantologica regionale” con la quale sono stati approvati interventi di riorganizzazione e consolidamento della rete di cui si tratta, che hanno riguardato:
- la ridefinizione dell’assetto organizzativo e funzionale del Centro regionale trapianti e del Comitato regionale trapianti, costituiti ai sensi della L. 91/1999, dei quali si è operato il potenziamento in termini di esplicitazione delle funzioni e di dotazione professionale;
- l’approvazione del Programma regionale “Percorsi Innovativi per il Potenziamento della Rete Trapiantologica Regionale e Trapianti Sperimentali”, da attuarsi da parte dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna in collaborazione con l’Università degli Studi, con gli obiettivi di individuare le necessità relative ad innovazione dei modelli assistenziali, delle tecniche trapiantologiche e delle dotazioni tecnologiche, con particolare attenzione ai trapianti sperimentali; definire programmi di aggiornamento tecnologico continuo e di acquisizione, qualificazione e formazione delle risorse umane, mettere a punto proposte di riassetto di rete, garantendo l’autonomia gestionale di ciascun Centro, prevedere percorsi clinico-assistenziali trasversali a livello regionale, anche mediante un più equilibrato bilanciamento tra la mobilità dei pazienti e quella delle equipe assistenziali, grazie a collaborazioni interprofessionali e interaziendali che favoriscano l’utilizzo delle migliori competenze cliniche;
- la necessità di perseguire l’attuazione del modello di organizzazione dipartimentale della Rete trapiantologica, come stabilito dalla L.R. 53/1995 e dalla propria deliberazione 20140/2015, ovvero di una maggiore strutturazione delle relazioni clinico-organizzative tra i Centri e di un potenziamento delle funzioni trasversali - ricerca, formazione, governo clinico - a supporto della rete, al fine di realizzare un modello di relazioni funzionali che da un lato veda i Centri della rete donativo-trapiantologica regionale mantenere la propria autonomia, indipendenza e responsabilità, e dall’altro riconosca la loro interdipendenza in funzione del raggiungimento di obiettivi comuni - clinico assistenziali, etici ed economici - in ragione dei quali vanno individuati percorsi collaborativi interaziendali;
Preso atto che con nota protocollata in arrivo PG/2019/0839928 del 12/11/2019 il Direttore dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna comunica che in attuazione della richiamata deliberazione n. 1313/2019 è stata istituita, con delibera n. 242 del 17/10/2019, una struttura complessa a direzione universitaria denominata “U.O.C. Percorsi Innovativi per il Potenziamento della Rete Trapiantologica Regionale e Trapianti Sperimentali”, la quale prevede l’assegnazione di obiettivi aziendali inerenti la razionalizzazione delle risorse ed il miglioramento delle attività trapiantologiche e la implementazione di un database per le insufficienze croniche d’organo e dell’outcome trapiantologico;
Preso atto inoltre che nella medesima nota il Direttore dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria evidenzia la necessità di assegnare alla struttura complessa anche obiettivi regionali, per dare completa attuazione alla deliberazione di questa Giunta n. 1313/2019 citata;
Ravvisata pertanto la necessità di procedere alla formalizzazione del riconoscimento della struttura quale Centro di riferimento regionale per l’innovazione della Rete donativo-trapiantologica dell’Emilia-Romagna, e alla conseguente assegnazione degli obiettivi regionali;
Richiamati:
- la L.R. n. 19/1994 “Norme per il riordino del servizio sanitario regionale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517“ e successive modifiche;
- la L.R. n. 43/2001 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche;
- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni”;
- la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019 avente per oggetto “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019-2021”, ed in particolare l’Allegato D) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019-2021”;
- la determinazione dirigenziale n. 9898 del 26 giugno 2018 avente ad oggetto “Rinnovo degli incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare”;
Richiamate infine le proprie deliberazioni:
- n. 193 del 27 febbraio 2015, n. 516 dell’11 maggio 2015, n. 628 del 29 maggio 2015, n. 1026 del 27 luglio 2015, n. 2185 del 21 dicembre 2015, n. 2189 del 21 dicembre 2015, n. 56 del 25 gennaio 2016, n. 106 dell’1 febbraio 2016, n. 270 del 29 febbraio 2016, n. 622 del 28 aprile 2016, n. 702 del 16 maggio 2016, n. 1107 dell'11 luglio 2016, n. 1681 del 17 ottobre 2016, n. 2123 del 5 dicembre 2016, n. 2344 del 21 dicembre 2016, n. 3 dell’11 gennaio 2017, n. 121 del 6 febbraio 2017, n. 477 del 10 aprile 2017, n. 578 del 5 maggio 2017, n. 52 del 22 gennaio 2018, n. 1059 del 3 luglio 2018 e n. 1123 del 16 luglio 2018 relative alla riorganizzazione dell’Ente Regione e alle competenze dirigenziali;
- n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente per oggetto: “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni;
- n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto: “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna e le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute
delibera:
per le motivazioni riportate in premessa:
1. di costituire, presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, il Centro di riferimento regionale per l’innovazione della Rete donativo-trapiantologica dell’Emilia-Romagna, individuato nella “U.O.C. Percorsi Innovativi per il Potenziamento della Rete Trapiantologica Regionale e Trapianti Sperimentali”;
2. di assegnare alla “U.O.C. Percorsi Innovativi per il Potenziamento della Rete Trapiantologica Regionale e Trapianti Sperimentali” dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna:
l’ obiettivo generale di promuovere l’innovazione e la ulteriore crescita del sistema trapianti dell’Emilia-Romagna, attraverso lo sviluppo della ricerca, la promozione dell’innovazione e la formazione specialistica nei trapianti, con particolare attenzione anche ai temi delle risorse e della sostenibilità, il potenziamento complessivo della rete e la qualificazione dei singoli Centri trapianti; favorendo, altresì, il confronto e la piena collaborazione tra i gruppi professionali impegnati nei Centri trapianti regionali;
le seguenti funzioni/obiettivi specifici, come indicato dalla DGR 1313/2019:
valutazione delle necessità di innovazione della rete dell’offerta, in particolare dei modelli assistenziali, delle tecniche trapiantologiche e delle dotazioni tecnologiche ai quali le strutture della rete fanno riferimento e dei quali dispongono, destinando una specifica attenzione al settore innovativo dei Trapianti Sperimentali, relativamente ai quali dovrà verificare l’esistenza di potenzialità a livello di strutture regionali anche non trapiantologiche e curare la predisposizione dei protocolli sperimentali da sottoporre al Centro Nazionale Trapianti;
la correlata progettazione di programmi di aggiornamento tecnologico continuo e di acquisizione/qualificazione e formazione delle risorse umane per la Rete trapiantologica di questa Regione, in modo da rendere fruibili per i pazienti i migliori trattamenti disponibili, nonché la progettazione di proposte di riassetto di rete, garantendo l’autonomia gestionale di ciascun Centro;
la definizione di percorsi clinico-assistenziali trasversali a livello regionale, al fine di realizzare un più equilibrato bilanciamento fra la mobilità dei pazienti e quella delle equipe assistenziali, formalizzando schemi di collaborazione interprofessionale e interaziendale che favoriscano l’utilizzo della migliore clinical competence;
3. di riservare a successivo atto di questa Giunta la definizione dell’ammontare del finanziamento all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna per l’attività del Centro, da determinarsi anno per anno in relazione ai costi previsti;
4. di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;
5. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT).