n.280 del 10.10.2023 (Parte Seconda)
APPROVAZIONE PIANO EMERGENZA DIGHE (PED) DELLA DIGA DI RIDRACOLI (FC)
Visti:
- il Decreto Legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 “Codice della protezione civile” e ss.mm.ii.;
- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri dell’8 luglio 2014 (G.U. n. 256 del 4/11/2014) “Indirizzi operativi inerenti l’attività di protezione civile nell’ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe”;
- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2015 (G.U. n. 75 del 31/03/2015) “Indirizzi operativi inerenti la predisposizione della parte dei piani di gestione relativa al sistema di allertamento nazionale, statale e regionale, per il rischio idraulico ai fini di protezione civile di cui al decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49 di recepimento della Direttiva 2007/60/CE” e ss.mm.ii.;
- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2021 (G.U. n.160 del 6/07/2021) recante “Indirizzi di predisposizione dei piani di Protezione civile”;
- la Legge Regionale 7 febbraio 2005, n. 1 “Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile” e ss.mm.ii., per quanto applicabile;
- la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” e ss.mm.ii., con la quale, in coerenza con il dettato della Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni”, è stato riformato il sistema di governo territoriale a cominciare dalla ridefinizione del nuovo ruolo istituzionale della Regione e, quindi, anche dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile (artt. 19 e 68), quest’ultima ridenominata “Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile” (d’ora in avanti, per brevità, “Agenzia”);
- la propria deliberazione 1761 del 30 novembre 2020 “Aggiornamento del “Documento per la gestione organizzativa e funzionale del sistema regionale di allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile” di cui alla Deliberazione di Giunta regionale n.962/2018”;
- la propria deliberazione n. 1103 del 4 luglio 2022 “Pianificazione regionale di protezione civile: individuazione degli ambiti territoriali ottimali (ATO) e connessi criteri organizzativi di cui al Codice di protezione civile e approvazione dello schema di “Accordo per la costituzione, in presenza di emergenze di protezione civile di un Centro di Coordinamento Soccorsi (CCS) e della Sala Operativa Provinciale Integrata (SOPI);
- la propria deliberazione n. 228 del 20 febbraio 2023 “Approvazione dei documenti “Schema per la predisposizione dei piani di Protezione Civile a livello provinciale/città metropolitana e d’ambito” e “Servizio di dati geografici ai fini di pianificazione di Protezione Civile””;
Rilevato che la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 luglio 2014, sopra menzionata, prevede che:
- la Regione, in raccordo con le Prefetture-UTG territorialmente interessate, relativamente alla pianificazione e gestione delle emergenze delle grandi dighe, predisponga e approvi un Piano di emergenza regionale (PED), per contrastare le situazioni di pericolo connesse con la propagazione di un'onda di piena originata da manovre degli organi di scarico (rischio idraulico a valle) ovvero dall'ipotetico collasso dello sbarramento (rischio diga);
- il Documento di protezione civile concorre a costituire il quadro di riferimento per la redazione del Piano di Emergenza Diga (PED) relativo ai territori che possono essere interessati dagli effetti derivanti dalla presenza della stessa;
- i PED sono parte integrante della pianificazione provinciale e, ove predisposta, della pianificazione regionale (articolo 1bis DL 59/2012 convertito in L 100/2012);
- i Comuni, i cui territori possono essere interessati da un’onda di piena originata da manovre degli organi di scarico ovvero dall’ipotetico collasso dello sbarramento, devono prevedere nel proprio Piano di emergenza comunale o intercomunale una sezione dedicata a specifiche misure organizzata per fasi di allertamento ed operative, congrue con quelle dei PED;
Rilevato altresì che:
- con nota n. 22335 del 03/11/2015 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informatici e statistici – Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche ha trasmesso al Dipartimento della Protezione Civile la richiesta alla Commissione speciale di protezione civile di comunicare alle protezioni civili regionali di promuovere e coordinare, per i territori di competenza, le attività di competenza regionale di cui al punto 2.4 della predetta Direttiva del P.C.M. dell’8/7/2014;
- con nota n. 24642 del 02/12/2015 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Direzione Generale per le Dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche – Ufficio Tecnico per le dighe di Milano, acquisita agli atti dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile – d’ora in poi “Agenzia” con prot. PC/2015/0013502 del 03/12/2015, ha richiesto a quest’ultima di promuovere e coordinare le attività di competenza regionale;
- con nota PC.2017.0047906 del 30/10/2017 l’Agenzia, in seguito al lavoro svolto dal tavolo tecnico di coordinamento per le attività di aggiornamento dei Documenti di Protezione Civile, ha definito per la diga di Ridracoli:
- l’Autorità idraulica di riferimento per l’asta fluviale a valle della diga;
- la portata massima transitabile a valle della diga;
- la soglia di attenzione scarico diga e la soglia incrementale;
- l’U.T. Sicurezza Territoriale e Protezione Civile di Forlì-Cesena dell’Agenzia (ex Servizio Area Romagna) con riferimento ai parametri QAmax, Qmin, ΔQ di cui alla Direttiva del P.C.M. del 08/07/2014, con nota prot. PC/2017/23350 del 26/05/2017, ha trasmesso i valori concordati in sede di Tavolo Tecnico;
- con Decreto Prefettizio della Prefettura - U.T.G. di Forlì-Cesena n. 15307 del 01/03/2019 è stato approvato il Documento di Protezione Civile della Diga di Ridracoli;
- l’U.T. Sicurezza territoriale e Protezione Civile di Forlì-Cesena, in seguito alla suddetta approvazione del Documento di Protezione Civile della diga di Ridracoli e in attuazione della Direttiva del P.C.M. del 08/07/2014, con nota prot. Prot. 27.10.2022.0057129.U del 27/10/2022, ha:
- convocato un incontro per la condivisione di una bozza del Piano di Emergenza della Diga di Ridracoli con tutti i soggetti interessati;
- contestualmente trasmesso a tutti i soggetti interessati la bozza del Piano di Emergenza della Diga di Ridracoli ed i relativi allegati, al fine di consentire a questi ultimi di formulare eventuali osservazioni, proposte di modifica e la validazione dei contenuti;
- in seguito al percorso di condivisione e partecipazione con gli Enti e le strutture operative interessate sono intervenute le seguenti osservazioni/integrazioni:
- Aggiornamento dello scenario «Rischio Diga» da parte di Romagna Acque Società delle fonti S.p.A., trasmesso con nota RASDF n.12817/2022 del 13/12/2022 (progetto QGIS) e acquisito dall’Agenzia con prot. PC/2022/67573.E;
- Inserimento verifica interferenza infrastrutture HERA con gli scenari, nota acquisita dall’Agenzia con prot. 22.11.2022.0062722.E;
- Verifica, modifica/integrazione aree emergenza anche a seguito di incontri puntuali con i Comuni di Santa Sofia (15/11/2022), Galeata (09/11/2022), Civitella (09/11/2022), Meldola (11/11/2022), Bertinoro (15/11/2022), Forlimpopoli (15/11/2022), Forlì (15/11/2022), Ravenna, Russi;
- Inserimento in cartografia dei seguenti nuovi elementi informativi:
- Elementi esposti al rischio: aziende a rischio di incidente rilevante, depuratori;
- Nuovi tematismi: infrastrutture strategiche (linee elettriche TERNA AT, cabine ENEL MT, siti antenne TELECOM) al fine di favorire un’analisi speditiva della compromissione sulla base degli scenari;
- l’U.T. Sicurezza Territoriale e Protezione Civile Forlì-Cesena, con nota prot. 12.2022.0067851.U del 14/12/2022, ha provveduto a convocare un successivo incontro in data 21.12.2022 finalizzato alla condivisione della versione definitiva del Piano di Emergenza della Diga di Ridracoli, che recepisce le osservazioni e le proposte di modifica pervenute;
- l’U.T. Sicurezza Territoriale e Protezione Civile Forlì-Cesena, con nota prot. 20.12.2022.0069606.U del 20/12/2022, ha provveduto ad integrare la documentazione inviata con nota prot. 14.12.2022.0067851.U del 14/12/2022, trasmettendo la cartografia aggiornata a corredo del PED anche sulla base del soprarichiamato aggiornamento dello scenario «Rischio Diga» ricevuto da Romagna Acque Società delle fonti S.p.A., ed acquisito al protocollo dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile con prot. PC/2022/67573.E;
Dato atto degli esiti dell’incontro del 21.12.2022, trasmessi dall’U.T. Sicurezza Territoriale e Protezione Civile Forlì-Cesena con nota prot. 23.12.2022.0070858.U del 23/12/2022, durante il quale anche alla luce delle ulteriori osservazioni e proposte discusse, è stata espressa da parte di tutti i partecipanti la sostanziale condivisione dei contenuti del Piano di Emergenza della Diga di Ridracoli (relazione e cartografia di inquadramento e dettaglio);
Atteso che con nota prot. 20.01.2023.0002707.U del 20/01/2023, l’U.T. Sicurezza Territoriale e Protezione Civile Forlì-Cesena ha trasmesso gli elaborati definitivi del PED della Diga di Ridracoli alle Prefetture di Forlì-Cesena e Ravenna, nonché agli altri soggetti coinvolti, al fine del raccordo previsto dal paragrafo 4 della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 luglio 2014 “Indirizzi operativi inerenti l’attività di protezione civile nell’ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe”, acquisendo parere favorevole rispettivamente con nota prot. uscita N. 0005786 del 20.01.2023, acquisita agli atti dell’Agenzia con prot. n. 20.01.2023. 0002865.E e nota prot. uscita N. 0006370 del 26.01.2023, acquisita agli atti dell’Agenzia con prot. n. 26.01.2023.0003899.E;
Precisato che con comunicazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Ufficio tecnico per le dighe di Firenze, prot. n. 1586 del 23.01.2023, acquisita agli atti dell’Agenzia con prot. n. PC/2023/3091.E del 23.01.2023, è stato inviato un aggiornamento del Documento di Protezione Civile (datato 19.01.2023);
Ritenuto di consentire l’espletamento dei percorsi di aggiornamento previsti;
Atteso che la Prefettura - UTG di Forlì-Cesena, con nota prot. n. 53779 del 10/07/2023, acquisita agli atti dell’Agenzia con prot.n. PC/2023/46752.E del 10/07/2023, ha comunicato di aver proceduto all’approvazione del Documento di Protezione Civile con decreto prefettizio prot. n. 36563 del 09/05/2023 (in sostituzione del precedente prot. n. 14804 del 01/03/2019);
Evidenziato che, con comunicazione prot. n. 51816.U del 26.07.2023, l’Agenzia ha provveduto a trasmettere a tutti i soggetti convolti e ai fini dell’aggiornamento dell’intesa con le Prefetture – U.T.G. di Forlì-Cesena e Ravenna, il documento “Piano di Emergenza della Diga di Ridracoli”, aggiornato in relazione ai contenuti del DPC, approvato con il citato decreto prefettizio prot. n. 36563 del 09/05/2023, con le seguenti precisazioni:
- gli aggiornamenti introdotti nel DPC sono riferibili a specifiche tecniche e a precisazioni sul modello di intervento in capo alle Prefetture di Forlì-Cesena e Ravenna;
- gli elaborati cartografici non hanno subito alcuna modifica e pertanto quelli precedentemente trasmessi con la nota prot. n. 0002707.U del 20/01/2023, rimangono invariati;
Dato atto che:
- la Prefettura – U.T.G. di Forlì - Cesena con nota prot. n. 58939 del 28.07.2023, acquisita agli atti dell’Agenzia con prot. 52580.E del 28.07.2023,
- la Prefettura – U.T.G. di Ravenna con nota prot. Uscita n. 55811 del 01.08.2023, acquisita agli atti dell’Agenzia con prot. 53041.E del 01.08.2023,
hanno confermato il parere favorevole al Piano di Emergenza della Diga di Ridracoli ai fini del raccordo con la regione Emilia-Romagna;
Valutato di poter procedere con l’approvazione del Piano di Emergenza della Diga di Ridracoli e dei relativi allegati;
Richiamate:
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavori nella Regione Emilia-Romagna;
- la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”, unitamente alle relative circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/660476 del 13.10.2017 e PG/2017/779385 del 21.12.2017, concernenti indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni;
- la determinazione dirigenziale n. 700 del 28 febbraio 2018 dell’Agenzia “Recepimento della deliberazione di Giunta regionale n. 468/2017 recante “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
- la determinazione dirigenziale n. 2657 del 01 settembre 2020 dell’Agenzia “Adozione sistema controlli interni all’Agenzia in attuazione della DGR 468/2017 e della determinazione dirigenziale n. 700/2018”;
- la propria deliberazione n. 325 del 7 marzo 2022: “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
- la propria deliberazione n. 426 del 21 marzo 2022: “Riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;
- la determina del Direttore n. 1049 del 25/03/2022 dell’Agenzia “Riorganizzazione dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile a seguito del nuovo modello organizzativo e gestione del personale. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga delle posizioni organizzative”;
- la propria deliberazione n. 474 del 27 marzo 2023 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'Ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° aprile 2023 a seguito dell’entrata in vigore del nuovo Ordinamento Professionale di cui al titolo III del CCNL Funzioni Locali 2019/2021 e del PIAO 2023/2025”;
- la determina del Direttore n. 4095 del 09/11/2022 “Approvazione del nuovo regolamento di organizzazione e contabilità dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile”, approvato dalla Giunta regionale con delibera n. 457 del 27/03/2023;
Visti infine:
- il D.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” come modificato dal D. Lgs. n. 97/2016;
- la propria deliberazione n. 380 del 13/03/2023: “approvazione piano integrato delle attività e dell'organizzazione 2023-2025” e ss.mm.ii.;
Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta del Vicepresidente Assessore a transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile;
- di approvare il Piano di Emergenza Diga (PED) della diga di Ridracoli, allegato quale parte integrante e sostanziale del presente atto;
- di trasmettere il testo integrale del presente atto ai soggetti destinatari delle comunicazioni di cui al paragrafo 4.2 dell’allegato Piano di Emergenza Diga (PED) della diga di Ridracoli;
- di autorizzare il Direttore dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ad apportare, con proprio provvedimento, le eventuali modifiche ritenute necessarie e/o opportune al contenuto degli Allegati del Piano di Emergenza Diga (PED) della diga di Ridracoli, dandone idonea e tempestiva diffusione ai soggetti interessati;
- di pubblicare integralmente la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia–Romagna Telematico, nonché nelle forme previste dall’ordinamento regionale, nel rispetto delle disposizioni di cui al Decreto legislativo n. 33 del 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte di pubbliche amministrazioni”.