n.388 del 27.12.2022 (Parte Prima)

Oggetto n. 6177 - Ordine del giorno n. 2 collegato all'oggetto 6022 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2023-2025 (Legge di stabilità regionale 2023)". A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Bulbi, Montalti, Rontini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

è compito ed obbligo delle istituzioni regionali tutelare e favorire la produzione delle eccellenze agroalimentari locali, anche con misure di sostegno volte a concedere contributi calmierati alle esigenze e alle peculiarità del territorio, favorendo quei settori maggiormente colpiti dall'ormai nota crisi energetica ed economica.

Posto che

l'Emilia-Romagna è locomotiva della nocicoltura moderna, irrigua e meccanizzata, con il 30% degli impianti intensivi d'Italia e una produzione di altissima qualità; nonostante questo ci sono le condizioni per fare crescere filiere redditizie e d'alto pregio, in grado di ridurre la dipendenza del nostro Paese dalle importazioni d'oltreoceano che mettono in crisi il mercato interno;

la produzione delle noci di Romagna è infatti minacciata dall'invasione sui mercati italiani ed europei delle noci californiane e dall'aumento dei costi di produzione derivanti dalla guerra e dalla crisi energetica attualmente in corso (incremento costi fito farmaci, gasolio agricolo, costi per l'essicazione pari a circa € 0,50/Kg noci prodotte);

per tutelare i produttori agricoli emiliano-romagnoli, la Regione, in conformità e secondo i limiti posti dal regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti "de minimis" nel settore agricolo, ha il compito di stanziare e prevedere aiuti economici a favore di questo prestigioso comparto produttivo.

Impegna la Giunta regionale

a prevedere misure di sostegno di natura economica a favore della produzione delle noci di Romagna, per compensare l'aumento dei costi di produzione derivanti dalla guerra, l'incremento dei prezzi delle materie prime e gli effetti della crisi energetica attualmente in corso, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili e tenendo conto delle altre emergenze in atto.

Approvato all'unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 21 dicembre 2022

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