n.424 del 09.12.2020 periodico (Parte Seconda)
L.R. 7 novembre 2012, n. 11. Avviso pubblico di manifestazione di interesse teso alla stipula di convenzioni per l'attività di gestione e tutela della fauna ittica e per l'esercizio della pesca nelle acque interne
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamate:
- la legge regionale 7 novembre 2012, n. 11 “Norme per la tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e per la disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne”, come modificata e integrata con legge regionale 16 luglio 2015, n. 9, Legge regionale 6 marzo 2017, n. 2 e Legge regionale 18 luglio 2017, n. 15, ed in particolare:
- l’art. 5, comma 3, con il quale, si stabilisce che “la Regione, al fine di realizzare azioni volte al ripristino, al riequilibrio faunistico-ambientale, alla conservazione e valorizzazione delle specie ittiche autoctone nonché alla conoscenza della fauna ittica da parte dei giovani pescatori, promuovendo al contempo il riequilibrio faunistico-ambientale e la pesca sportiva quale vettore per lo sviluppo turistico, può stipulare convenzioni con le Associazioni piscatorie di cui al successivo art. 7, affidando loro lo svolgimento di tali attività”;
- l’art. 7, con il quale si precisa che per la realizzazione delle azioni e delle attività di cui alla medesima legge “le Associazioni piscatorie debbono avere le seguenti caratteristiche:
a) non perseguire fini di lucro e avere ordinamento democratico e stabile organizzazione a tutela degli interessi dei pescatori;
b) essere in possesso dei requisiti di cui alla legge regionale 9 dicembre 2002, n. 34 (Norme per la valorizzazione delle associazioni di promozione sociale. Abrogazione della legge regionale 7 marzo 1995, n. 10 (Norme per la promozione e la valorizzazione dell'associazionismo)) o dei requisiti di cui alla legge 7 dicembre 2000, n. 383 (Disciplina delle associazioni di promozione sociale) ed essere iscritte nei relativi registri;
c) essere costituite e svolgere prevalentemente attività specifiche in materia di tutela della fauna ittica e di promozione della pesca da almeno un anno.”;
- il D.lgs. 3 luglio 2017, n. 117 “Codice del Terzo settore, a norma dell’art. 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106” e ss.mm.ii, ed in particolare gli artt. 54 e 56;
Premesso che, precedentemente alle modifiche apportate con la legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 e ss.mm.ii., con la quale sono state attribuite alla Regione le competenze in materia di tutela della fauna ittica ed esercizio della pesca nelle acque interne, le Province, in qualità di enti delegati, hanno costruito rapporti di collaborazione con il volontariato piscatorio, secondo quanto previsto dall’art. 3 della legge regionale 22 febbraio 1993, n. 11 “Tutela e sviluppo della fauna ittica e regolazione della pesca in Emilia-Romagna”, abrogata dall'art. 27 della citata L.R. n. 11 del 2012;
Atteso che a seguito del trasferimento delle competenze relative alla materia di che trattasi dalle provincie alla Regione, a far data dal 1 gennaio 2016, l’Amministrazione regionale ha provveduto a regolamentare, con le proprie deliberazioni n. 2041/2017, n. 795/2018 e n. 635/2020, la collaborazione delle Associazioni piscatorie su talune attività, ritenute prioritarie al fine di garantire continuità e presidio di funzioni, come:
- la gestione degli incubatoi a ciclo completo al fine di concorrere al ripopolamento del reticolo idrico regionale;
- la gestione dell'attività agonistica di pesca nei campi di gara permanenti e temporanei, individuati dalla Regione;
Considerato che l’attività delle associazioni piscatorie, grazie al presidio fornito dai volontari, si inserisce in un contesto di sussidiarietà orizzontale coincidente con gli interessi dell’amministrazione, in coerenza con quanto perseguito con la legge di settore in particolare con riferimento alla tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico nonché alla conservazione e valorizzazione delle specie ittiche autoctone e per l’esercizio della pesca sportiva e ricreativa.
Valutato pertanto opportuno:
- dare continuità ed ulteriore impulso al lavoro che le associazioni piscatorie hanno sviluppato in passato in stretta collaborazione con le Amministrazioni Provinciali in materia di salvaguardia, conservazione, valorizzazione e gestione della fauna ittica;
- promuovere lo sviluppo di nuove e più efficaci sinergie nello svolgimento delle attività da parte dei soggetti che presentano manifestazione di interesse, al fine di garantire maggiore efficacia di azione e di stimolare forme di collaborazione sul medesimo territorio provinciale;
- applicare criteri di attribuzione delle risorse che tengano conto delle specifiche caratteristiche dei diversi territori regionali, nonché della numerosità e della tipologia di strutture locali oggetto di conduzione o intervento da parte del volontariato piscatorio;
- prevedere l’obbligatorietà della disponibilità alla collaborazione tra associazioni per fronteggiare i fabbisogni dei territori provinciali;
- adeguare la ripartizione delle risorse alle effettive esigenze dei territori;
Ritenuto opportuno prevedere:
- che la manifestazione di interesse possa essere presentata esclusivamente da associazioni piscatorie che, oltre a possedere i requisiti già sopra evidenziati, dimostrino di operare in almeno quattro aree provinciali del territorio regionale attraverso articolazioni locali strutturate su base associativa;
- la stipula di singole convenzioni con tutti i soggetti che presentano manifestazione di interesse e che risulteranno idonei;
- che, in presenza di più manifestazioni di interesse dove risulti la volontà di operare sul medesimo territorio provinciale, il Responsabile del Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca, in qualità di Responsabile del procedimento, attiverà un confronto fra tutti i soggetti coinvolti finalizzato a:
- assicurare la reciproca disponibilità ad operare in sinergia ed affrontare collaborativamente ogni intervento localmente necessario per la salvaguardia e la gestione della pesca e del patrimonio ittico, quale condizione necessaria per la stipula della convenzione;
- promuovere l’introduzione di eventuali modalità di collaborazione ed integrazione;
Richiamata la delibera dell'Autorità Nazionale Anticorruzione n. 32 del 20 gennaio 2016 “Determinazione Linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali”;
Ritenuto necessario al fine di dare attuazione al su citato art. 5 della L.R. n. 11 del 2012:
- disciplinare le procedure di raccolta di manifestazioni di interesse da parte delle Associazioni aventi i requisiti richiesti per la successiva stipula di convenzioni;
- fissare in due anni la durata delle convenzioni, prorogabile di un anno in ragione delle risorse eventualmente destinate e rese disponibili per l’annualità 2023, con l’approvazione del bilancio di previsione 2021-2023;
- approvare lo schema di convenzione, regolante i rapporti e le modalità di svolgimento delle attività di gestione e tutela della fauna ittica e per l’esercizio della pesca nelle acque interne, previste nello schema di convenzione parte integrante del presente provvedimento;
Visto il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5/5/2009, n. 42” e ss.mm.ii.;
Richiamate:
- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 "Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna. Abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4", per quanto applicabile;
- la L.R. 10 dicembre 2019, n. 30 recante “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2020–2022 (legge di stabilità regionale 2020)”;
- la L.R. 10 dicembre 2019, n. 31 recante “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022”;
- la propria deliberazione n. 2386 del 9 dicembre 2019, avente ad oggetto “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022” e ss.mm.ii.;
- L.R. n. 4 del 31 luglio 2020 recante “Assestamento e prima variazione al Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022”;
Atteso che sono disponibili sul capitolo U78594 “Spese per prestazioni professionali e specialistiche per interventi di promozione, formazione, ricerca, sperimentazione ed altri interventi nel settore della pesca (D.P.R. 616/1977; D.P.R. 987/1955; L.R. 22 febbraio 1993, n.11 abrogata; art. 27, comma 3, L.R. 7 novembre 2012, n. 11)” del bilancio finanziario gestionale 2020-2022, approvato con propria deliberazione n. 2386/2019 e s.m., risorse pari ad Euro 125.000,00 per l’anno 2021 e 2022;
Considerato necessario stabilire, al fine di individuare il tetto massimo di spesa che verrà assegnato pro-quota a ciascuna associazione calcolato in base alla spesa media storica, i seguenti criteri:
- € 75.000,00 per anno ripartito in funzione del numero di licenze di pesca attivate o rinnovate nel 2018 (ultimo anno di riferimento in cui sono disposizione tali dati), proporzionalmente ripartito tra i diversi territori provinciali;
- € 30.000,00 per anno, ripartito in funzione della collaborazione alla conduzione negli ultimi cinque anni di uno dei sei incubatoi di valle attivi nelle provincie occidentali della Regione (Bobbio, Ferriere e Lugagnano nella provincia di Piacenza) e (Bardi, Berceto, Borgotaro nella provincia di Parma);
- € 8.000,00 per anno, in funzione della collaborazione alla conduzione, negli ultimi cinque anni, dell’attività di stoccaggio di pesci alloctoni attive a Piacenza e Bologna;
- € 12.000,00 per anno, ripartito in funzione della collaborazione all’attività di controllo e manutenzione di passaggi di pesci nei territori di Piacenza e Ravenna;
la quota di risorse risultante dall’applicazione dei criteri di cui ai sopracitati punti descritti, permette di suddividere le risorse annuali disponibili tra i diversi territori regionali come riportato nella sottostante tabella:
Territorio provinciale |
Assegnazione |
Piacenza |
29.905,00 |
Parma |
22.905,00 |
Reggio Emilia |
8.197,50 |
Modena |
7.612,50 |
Bologna |
20.282,50 |
Ferrara |
11.565,00 |
Ravenna |
15.240,00 |
Forlì - Cesena |
6.352,50 |
Rimini |
2.940,00 |
Totale |
125.000,00 |
e permetterà di determinare, sulla base delle candidature presentate, il tetto massimo annuale di risorse destinate al rimborso delle spese sostenute e rendicontate assegnato a ciascuna associazione per l’intero biennio 2021-2022 ed in caso di proroga anche per il 2023;
Dato atto che l’onere derivante dall’attivazione delle convenzioni di durata massima triennale ammontante ad euro 125.000,00 per ogni anno per un totale complessivo di € 375.000,00 trova copertura, per gli anni 2021 e 2022, sugli stanziamenti del capitolo U78594 “Spese per prestazioni professionali e specialistiche per interventi di promozione, formazione, ricerca, sperimentazione ed altri interventi nel settore della pesca (D.P.R. 616/1977; D.P.R. 987/1955; L.R. 22 febbraio 1993, n.11 abrogata; art. 27, comma 3, L.R. 7 novembre 2012, n. 11)” del bilancio finanziario gestionale 2020-2022, approvato con propria deliberazione n. 2386/2019 e s.m., mentre per l’anno 2023, annualità eventualmente attivabile, troverà copertura sugli stanziamenti dello stesso capitolo sulla base delle disponibilità finanziarie allocate con il bilancio finanziario di previsione 2021-2023;
Visti:
- la Legge 13 agosto 2010, n. 136 avente ad oggetto “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”;
- la determinazione dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture del 7 luglio 2011, n. 4 recante “Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’art. 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136”;
Visto altresì, il D.Lgs. 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;
Richiamata, la propria deliberazione n. 83 del 21 gennaio 2020, recante “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2020-2022” ed in particolare l’allegato D) recante “La Direttiva di Indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano Triennale di prevenzione della corruzione 2020-2022”;
Vista la legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e succ. mod.;
Richiamate le seguenti proprie deliberazioni:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008, "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali fra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007", e successive modifiche;
- n. 468 del 10 aprile 2017, “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
- n. 733 del 25 giugno 2020 “Piano dei fabbisogni di personale per il triennio 2019/2021. Proroga degli incarichi dei direttori generali e dei direttori di agenzia e istituto in scadenza il 30/6/2020 per consentire una valutazione d'impatto sull'organizzazione regionale del programma di mandato alla luce degli effetti dell'emergenza COVID-19. Approvazione”;
Vista la determinazione dirigenziale n. 16199 del 22 settembre 2020 recante “Proroga incarichi dirigenziali in scadenza nell’ambito della Direzione generale agricoltura caccia e pesca”;
Viste inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della suddetta deliberazione n. 468/2017;
Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell'Assessore all’Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca, Alessio Mammi;
A voti unanimi e palesi
delibera
1) di richiamare integralmente le considerazioni formulate in premessa che costituiscono parte integrante del presente provvedimento;
2) di approvare uno specifico avviso pubblico di manifestazione d'interesse, di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, teso alla stipula di convenzioni della durata di 2 anni eventualmente estendibile a 3 anni sulla base delle disponibilità finanziarie per l’anno 2023, allocate con il bilancio finanziario di previsione 2021-2023, con le modalità previste dalla vigente normativa in materia;
3) di approvare il modello per manifestare l'interesse a partecipare di cui all’Allegato B, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
4) di approvare lo schema di convenzione di cui all’Allegato C, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
5) di stabilire che le manifestazioni di interesse siano presentate entro il termine perentorio del 09 dicembre 2020;
6) di prevedere la stipula di singole convenzioni con tutti i soggetti che presentano manifestazione di interesse risultate idonee, stabilendo:
- che le convenzioni avranno validità a decorrere dalla data di sottoscrizione fino al 31/12/2022 eventualmente estendibile al 2023, precisando che l’annualità di convenzione 2023 sarà attivata solo in presenza delle necessarie disponibilità finanziarie allocate con il bilancio finanziario di previsione 2021-2023 e possano essere oggetto di eventuale espresso rinnovo per un massimo di un ulteriore anno qualora sussista l’interesse della Regione alla stipula alle medesime condizioni;
7) di prevedere che per la realizzazione delle attività dedotte in convenzione sarà riconosciuto complessivamente alle Associazioni un tetto massimo di rimborso delle spese sostenute di euro 125.000,00 annue;
8) di dare atto che l’onere derivante dall’attivazione delle predette convenzioni pari complessivamente ad € 375.000,00 di durata massima triennale trova copertura, per gli anni 2021 e 2022, sugli stanziamenti del capitolo U78594 “Spese per prestazioni professionali e specialistiche per interventi di promozione, formazione, ricerca, sperimentazione ed altri interventi nel settore della pesca (D.P.R. 616/1977; D.P.R. 987/1955; L.R. 22 febbraio 1993, n.11 abrogata; art. 27, comma 3, L.R. 7 novembre 2012, n. 11)” del bilancio finanziario gestionale 2020-2022, approvato con propria deliberazione n. 2386/2019 e s.m., mentre per l’anno 2023, annualità eventualmente attivabile, troverà copertura sugli stanziamenti dello stesso capitolo sulla base delle disponibilità finanziarie arrecate con il bilancio finanziario di previsione 2021-2023;
9) di dare atto che, fatto salvo quanto previsto nel successivo punto 12, nel rispetto dell’attribuzione delle competenze stabilite dalla L.R. n. 43/2001 e ss.mm.ii. e dalla propria deliberazione n. 2416/2008 e ss.mm.ii. - il Responsabile del Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca provvede, con proprio atto:
- alla individuazione dei diversi soggetti con cui stipulare le convenzioni;
- all'assunzione dei relativi impegni di spesa;
- nonché alla successiva sottoscrizione, per conto della Regione, delle convenzioni redatte secondo lo schema qui approvato;
10) di stabilire che, in presenza di più manifestazioni di interesse presentate per il medesimo territorio provinciale, il Responsabile del Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca, in qualità di Responsabile del procedimento, attivi un confronto fra tutti i soggetti coinvolti finalizzato a:
- assicurare la reciproca disponibilità ad operare in sinergia ed affrontare collaborativamente ogni intervento localmente necessario per la salvaguardia e la gestione della pesca e del patrimonio ittico, quale condizione necessaria per la stipula della convenzione;
- promuovere l’introduzione di eventuali modalità di collaborazione ed integrazione;
11) di stabilire che l’esito di tale confronto sia formalizzato in specifico accordo da sottoscriversi da parte del legale rappresentante di ciascun rappresentante regionale delle Associazioni coinvolte ovvero da soggetto munito di specifico potere;
12) di disporre la pubblicazione in forma integrale del presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;
13) di disporre che il Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca provveda a darne la più ampia diffusione anche attraverso il portale ER Agricoltura e pesca;
14) di disporre la pubblicazione del presente atto ai sensi di quanto previsto dal D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e successive modifiche, nonché dal Piano triennale di prevenzione della corruzione di cui alla propria deliberazione n. 83 del 21/1/2020.