n.109 del 20.04.2017 (Parte Seconda)
Approvazione del "Documento per la gestione organizzativa e funzionale del Sistema regionale di allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile"
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Viste:
- la legge 24 febbraio 1992, n.225, recante “Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile”;
- il decreto legislativo 30 marzo 1998, n.112, recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n 59” e, in particolare, il Capo VIII del Titolo III (art. 107-109);
- il decreto-legge 7 settembre 2001, n.343, recante “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile”, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n.401;
- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004, recante “Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile” e s.m.i.;
- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre 2008 concernente “Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze”;
- il Decreto legge 15 maggio 2012, n.59, recante “Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile”, convertito con modificazioni dalla legge 12 luglio 2012, n.100;
- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 febbraio 2013, recante “Indirizzi operativi per l'istituzione dell'Unità di Comando e Controllo del bacino del fiume Po ai fini del governo delle piene, nonché modifiche ed integrazioni alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004 e successive modificazioni.”;
Richiamate:
- la legge regionale 7 febbraio 2005, n.1 che ha istituito l’Agenzia di protezione civile della Regione Emilia-Romagna e, in particolare, l’art. 1, comma 4, che pone a fondamento della stessa legge, il principio di integrazione dei diversi livelli di governo istituzionale, garantendo ogni opportuna forma di coordinamento con le competenti Autorità statali e con il sistema delle Autonomie locali;
- la legge regionale 30 luglio 2015 n. 13 “Riforma del sistema di Governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, province, comuni e loro unioni”, attuativa della c.d. Riforma Delrio, nell’ambito della quale sono state istituite la nuova Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile e la nuova Agenzia Regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna (ARPAE), che subentra ad Arpa Emilia-Romagna;
- le deliberazioni della Giunta regionale n. 622 del 28 aprile 2016 e n. 1107 dell’11 luglio 2016 con le quali, nell’ambito della normativa adottata per definire i percorsi di riordino delle funzioni territoriali avviati con la citata L.R. n. 13/2015, la Giunta regionale ha modificato, a decorrere dalla data del 1/5/2016 e 1/8/2016, l’assetto organizzativo e funzionale dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile;
Dato atto che:
- con deliberazione della Giunta regionale n. 1166 del 21 giugno 2004, è stato approvato il protocollo d’intesa sulle linee guida regionali per la pianificazione d’emergenza in materia di protezione civile ed il documento tecnico contenente le “Linee guida per la predisposizione dei piani di emergenza provinciali e comunali”;
- in data 15 ottobre 2004 il suddetto protocollo di intesa è stato sottoscritto dalle principali componenti istituzionali e strutture operative del sistema regionale di protezione civile;
- con le deliberazioni della Giunta regionale n. 2515/2001, n. 347/2003, n. 975/2004 e n. 1427/2005 ad ARPA-Servizio Idro-Meteo-Clima (di seguito ARPAE-SIMC) è stato attribuito il ruolo di Centro Funzionale Regionale ai sensi della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004, stabilendone, tra l’altro, l’attivazione a partire dal 1 novembre 2005;
- in particolare con la deliberazione della Giunta regionale n. 1427 del 12 settembre 2005 è stata garantita attraverso le strutture del Centro Funzionale Regionale e dell’Agenzia Regionale di Protezione civile l’emissione autonoma degli avvisi meteo e di criticità ed i conseguenti allertamenti di protezione civile;
- con deliberazione della Giunta regionale n. 962 del 6 luglio 2009, è stato approvato il documento “Disposizioni organizzative finalizzate all’attivazione del sistema di allertamento di protezione civile sul territorio regionale per il rischio idrogeologico idraulico” in attuazione delle linee guida regionali per la pianificazione di emergenza in materia di protezione civile di cui alla D.G.R. n. 1166/2004 e dell’art. 12 della L.R. 1/2005;
- la Regione Emilia-Romagna, in accordo con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, sulla base delle normative sopracitate, ha impostato ed affinato un sistema di allertamento basato sulla cooperazione stretta ed integrata tra le strutture tecniche regionali, provinciali e statali;
- il Sistema nazionale-regionale di allertamento, stabilito dalla citata Direttiva PCM 27/2/2004 è oggi gestito da un sistema di strutture tecniche centrali e periferiche quali l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile regionale, il Servizio Idro-Meteo-Clima di ARPAE, il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli, l’Agenzia Interregionale del fiume Po (AIPo), a supporto delle azioni di protezione civile degli Uffici Territoriali di Governo e dei Comuni, in accordo con il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale (DPCN);
Preso atto che la legge 24 febbraio 1992, n.225, recante “Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile”, così come modificata dalla legge 12 luglio 2012, n.100, prevede:
- all’articolo 3 “Attività e compiti di protezione civile” che “la prevenzione dei diversi tipi di rischio si esplica in attività non strutturali concernenti l'allertamento, la pianificazione dell'emergenza, la formazione, la diffusione della conoscenza della protezione civile nonché l'informazione alla popolazione”;
- all’articolo 3-bis “Sistema di allerta nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico” che “nell'ambito delle attività di protezione civile, il sistema di allerta statale e regionale è costituito dagli strumenti, dai metodi e dalle modalità stabiliti per sviluppare e per acquisire la conoscenza, le informazioni e le valutazioni, in tempo reale, relative al preannuncio, all'insorgenza e all'evoluzione dei rischi conseguenti agli eventi” di tipo a), b) e c) di cui all’articolo 2) della medesima legge;
- all’articolo 14 la predisposizione e l’attuazione da parte del Prefetto del piano provinciale di protezione civile;
- all’art. 15 l’obbligatorietà, verifica e aggiornamento, della pianificazione comunale di emergenza in materia di protezione civile;
Preso atto della nota del Dipartimento della Protezione Civile n. 7117/2016 del 10/2/2016, acquisita agli atti dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile con protocollo n. PC/2016/0001745 del 11/2/2016, “Indicazioni operative recanti Metodi e criteri per l’omogeneizzazione dei messaggi del Sistema di allertamento nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico e della risposta del sistema protezione civile”, con la quale si è concretizzato il percorso di omogeneizzazione dei messaggi del sistema di allertamento nazionale avviato dal Dipartimento stesso in collaborazione con le Regioni;
Dato atto che con nota del Direttore dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile prot. n. PC/2016/0005315 del 13/4/2016 sono state fornite alle componenti istituzionali e strutture operative del sistema regionale di protezione civile le indicazioni per una prima attuazione di quanto previsto dalla nota del Dipartimento della Protezione Civile, di cui al punto precedente;
Considerato che:
- il sistema di allertamento regionale è articolato in due fasi successive: la prima fase prevede la valutazione delle condizioni di rischio connesse agli eventi meteorologici e si attua attraverso l’emissione di avvisi meteo e di criticità idrogeologica e idraulica e le conseguenti allerte di protezione civile. La seconda fase riguarda la gestione dell’emergenza sul territorio e si attua attraverso i piani di Protezione Civile, a livello regionale, provinciale e comunale;
- le modifiche normative e organizzative sopra citate hanno imposto un riesame del sistema di allertamento regionale, per ottimizzare le suddette fasi in coerenza con le nuove norme e tenuto conto del contesto tecnologico in cui il sistema si trova ad operare;
- nel corso degli anni di attuazione dell’attuale sistema di allertamento regionale è altresì emersa la necessità di sviluppare ulteriormente i rapporti con i Sindaci, in qualità di autorità locali di protezione civile, con gli Enti e le strutture operative preposte alla preparazione e gestione delle emergenze e con i cittadini, per contribuire a una sempre maggiore tutela dell’incolumità della vita e dei beni e rendere il sistema di allertamento più tempestivo, efficiente ed efficace;
- nell’ottica dell’impostazione di cooperazione e condivisione sopra citata, il Direttore dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile ha costituito, con determinazione n. 1348 del 20 dicembre 2013, un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti delle componenti istituzionali e strutture operative del sistema regionale di protezione civile, competenti a vario titolo in materia, con obiettivo la revisione del sistema di allertamento, nelle modalità di attivazione, nei supporti tecnologici ed informatici e nelle modalità di informazione e di comunicazione, tenendo conto anche delle modifiche normative e organizzative nazionali e regionali;
- le attività del gruppo di lavoro si sono sviluppate secondo le seguenti tematiche:
- “procedure”: ricognizione e revisione delle procedure in essere e della relativa documentazione, dalla previsione all’allertamento;
- “tecnologie”: ricognizione e revisione degli strumenti hardware e software utilizzati per l’elaborazione degli avvisi meteo, bollettini e allerte e per la pubblicazione dei dati;
- “comunicazione”: ricognizione e revisione delle modalità e degli strumenti utilizzati per la diffusione dei messaggi di allerta e dei documenti trasmessi;
- per il miglioramento della tecnologia, vista la complessità e l’importanza della materia, si è altresì resa opportuna la predisposizione di una proposta di progetto, la cui redazione è stata affidata al Servizio Idro-Meteo-Clima di ARPA, nel suo ruolo di Centro Funzionale Regionale, con specifico riferimento ai supporti tecnologici ed informatici;
- la proposta di progetto denominata “Progetto ALLERTE: progettazione, costruzione e condivisione di uno spazio web finalizzato al potenziamento e alla gestione operativa del sistema di allertamento regionale”, acquisita agli atti dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile con prot. n. PC.2014.0006264 del 14/5/2014, si articola in tre anni e in tre Azioni (sviluppate in diversi Work Packages, WPs) più una di coordinamento (Azione 0), come di seguito dettagliate:
Azione 1: Potenziamento delle tecnologie di monitoraggio idro-meteo e co-partecipazione con l’Agenzia regionale protezione civile alla revisione delle procedure di allertamento regionali e loro integrazione all’interno dello spazio web;
Azione 2: Supporto alla promozione di una “cultura del rischio” attraverso gli strumenti tecnologici realizzati;
Azione 3: Costruzione di uno spazio web condiviso a supporto del sistema di allertamento regionale e condivisione dello stesso con le Istituzioni e i cittadini.
Dato atto che il Direttore dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile con le seguenti determinazioni:
- n. 169 del 1 aprile 2016 ha affidato ad ARPAE lo sviluppo dello “spazio web” condiviso a supporto del sistema di allertamento regionale, di cui all’Azione 3 del “Progetto ALLERTE”;
- n. 2277 del 23 novembre 2016 ha assegnato ad ARPAE un contributo per l’attività di gestione dello spazio web “AllertameteoER”, con particolare riferimento ad un’attività di gestione del software e fornitura di un Help Desk del Service Gestione operativa dello spazio web “AllertameteoER”, mediante attività di assistenza e gestione sull’applicativo con reperibilità telefonica e via email H24 e D365 nonché di gestione operativa dello spazio web “AllertameteoER”, in raccordo con gli operatori di ARPAE-SIMC e dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, per il controllo del funzionamento H24, la redazione dei contenuti, delle news, la promozione del portale e la gestione dei Social Media con garanzia di copertura del servizio H24 e D365;
Richiamata la nota dell’Assessore difesa del suolo e della costa, protezione civile, politiche ambientali della montagna, prot. n. PG.2015.0693977 del 24 settembre 2015 con la quale è stata trasmessa alle componenti istituzionali e strutture operative del sistema regionale di protezione civile la proposta del “Documento per la gestione organizzativa e funzionale del sistema regionale di allertamento meteo idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile” elaborata dal gruppo di lavoro;
Considerato che:
- tale proposta è stata illustrata in occasione di appositi incontri organizzati nel territorio della regione Emilia-Romagna, a seguito dei quali sono state raccolte le osservazioni e le proposte di integrazione;
- la conseguente attività di revisione della proposta di procedure relative al sistema di allertamento regionale ha portato all’elaborazione del “Documento per la gestione organizzativa e funzionale del sistema regionale di allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile”, allegato alla presente deliberazione;
- il documento si compone di una parte generale e di 7 allegati tecnici e costituisce il documento di riferimento per le componenti istituzionali e le strutture operative del sistema regionale di protezione civile per la gestione delle attività connesse al sistema di allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile;
Considerato inoltre che:
- lo spazio web realizzato, denominato “allertameteo.regione.emilia-romagna”, costituisce lo strumento fondamentale a supporto tecnico per l’applicazione delle nuove procedure, un prodotto “su misura” per gli utenti tecnici e gli utilizzatori finali dello stesso, prima di tutto per i Sindaci, ma anche per i cittadini, allo scopo di sfruttare al massimo le nuove tecnologie disponibili per una rapida informazione ed una efficace gestione del rischio meteo idrogeologico e idraulico;
- il carattere innovativo dello spazio web realizzato richiede una fase iniziale di attivazione utile anche alla verifica della necessità di modifiche o ulteriori implementazioni;
Ritenuto necessario che l’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, anche mediante i propri Servizi Territoriali, e ARPAE mettano in atto specifiche attività e iniziative di ascolto e coinvolgimento delle componenti istituzionali e strutture operative del sistema regionale di protezione civile, assicurando la necessaria azione di coordinamento in relazione alle osservazioni che potessero essere rappresentate sull’attuazione delle procedure di gestione del sistema di allertamento e sullo spazio web “allertameteo.regione.emilia-romagna.it”;
Dato atto che, ove si ravvisasse la necessità di modificare il contenuto dei 7 allegati tecnici alle procedure, si provvederà con nota del Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile;
Tenuto conto della necessità da parte delle componenti istituzionali e delle strutture operative del sistema regionale di protezione civile, in primo luogo i Comuni, di aggiornare la propria pianificazione di protezione civile in relazione alle nuove procedure per la gestione delle attività connesse al sistema di allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe;
Ritenuto che, nelle more dell’aggiornamento della suddetta pianificazione, ai fini delle azioni di protezione civile da attivare, viene stabilita, anche in corso di evento, la corrispondenza tra codice colore e fase operativa (giallo-attenzione, arancione-preallarme, rosso-allarme) utilizzata in fase previsionale e descritta nel “Documento per la gestione organizzativa e funzionale del sistema regionale di allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile”;
Dato atto che con successivi provvedimenti della Giunta regionale verranno regolamentati i rapporti e le responsabilità tra l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e ARPAE per l’attuazione delle procedure relative al sistema di allertamento regionale di cui al citato “Documento per la gestione organizzativa e funzionale del sistema regionale di allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile”, nonché le responsabilità delle suddette Agenzie e dei Comuni della Regione Emilia-Romagna per la gestione dello spazio web “allertameteo.regione.emilia-romagna.it”;
Ritenuto, nelle more della revisione della propria deliberazione n. 2095 del 30 dicembre 2013 “Costituzione del Centro Regionale di Coordinamento Tecnico Idraulico al fine del governo delle piene del fiume Po per la parte del bacino ricadente in regione Emilia-Romagna come da DPCM del 8 febbraio 2013”, in ragione della nuova organizzazione dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, di annullare quanto indicato nel quarto capoverso a pagina 9 dell’Allegato A alla medesima deliberazione, “Indirizzi operativi per la gestione del Centro Regionale di coordinamento tecnico idraulico”, ritenendo che le attività ivi previste siano ricomprese nei regolamenti dei servizi di piena della stessa Agenzia e dell’AIPo;
Preso atto che in virtù della collaborazione in materia di protezione civile di cui all’art. 7 dell’”Accordo di collaborazione tra la regione Emilia-Romagna e la Repubblica di S. Marino” del 10/6/2013, la Repubblica di San Marino rientra tra i soggetti destinatari delle allerte di protezione civile;
Ritenuto pertanto:
- di procedere all’approvazione del “Documento per la gestione organizzativa e funzionale del sistema regionale di allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile” quale riferimento per il sistema di allertamento della regione Emilia-Romagna;
- che il suddetto documento potrà essere oggetto di un protocollo di intesa tra le principali componenti istituzionali e strutture operative del sistema regionale di protezione civile;
Evidenziato che con l’entrata in vigore del documento allegato, indicata alla data del 2 maggio 2017, vengono annullate o modificate le proprie deliberazioni come di seguito indicato:
- n. 1427 del 12 settembre 2005, “Attivazione del centro funzionale e procedure per la gestione del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile. Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004 e successive integrazioni.”, per quanto attiene l’emissione degli avvisi meteo e di criticità ed i conseguenti allertamenti di protezione civile, secondo le modalità definite nell’allegato A della medesima deliberazione, finalizzati alla gestione del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile;
- n. 1166 del 21 giugno 2004, “Approvazione del protocollo d'intesa e delle linee guida regionali per la pianificazione di emergenza in materia di protezione civile.”, per quanto attiene il paragrafo 5.1 “RISCHIO IDROGEOLOGICO” delle “LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI EMERGENZA PROVINCIALI E COMUNALI”, allegate alla medesima deliberazione;
- n. 962 del 6 luglio 2009, “Approvazione delle "Disposizioni organizzative finalizzate all'attivazione del sistema di allertamento di protezione civile sul territorio regionale per il rischio idrogeologico-idraulico" in attuazione dell'art.12 della L.R. 1/2005.” (annullata).
Richiamate:
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 e s.m.;
- le deliberazioni della Giunta regionale:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008, avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007.”, e ss.mm.ii.;
- n. 2260 del 28 dicembre 2015, con la quale è stato prorogato l’incarico di Direttore dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile, conferito con DL G.R. n. 1080 del 30 luglio 2012;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore alla Sicurezza Territoriale, Difesa del Suolo e della Costa e Protezione Civile
A voti unanimi e palesi
delibera
1. di approvare, per le motivazioni espresse in premessa e che si intendono integralmente richiamate, il “Documento per la gestione organizzativa e funzionale del sistema regionale di allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile”, allegato alla presente deliberazione, quale riferimento per il sistema di allertamento della regione Emilia-Romagna;
2. di disporre che, il documento di cui al punto 1 entrerà in vigore a partire dal 2 maggio 2017 e di stabilire l’utilizzo dello spazio web “allertameteo.regione.emilia-romagna.it” quale strumento ufficiale a supporto dell’attuazione delle procedure di gestione del sistema di allertamento di cui al citato documento;
3. di disporre che l’entrata in vigore del documento di cui al punto 1 annulla o modifica le proprie deliberazioni come di seguito indicato:
- n. 1427 del 12 settembre 2005, “Attivazione del centro funzionale e procedure per la gestione del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile. Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004 e successive integrazioni.”, per quanto attiene l’emissione degli avvisi meteo e di criticità ed i conseguenti allertamenti di protezione civile, secondo le modalità definite nell’allegato A della medesima deliberazione, finalizzati alla gestione del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile;
- n. 1166 del 21 giugno 2004, “Approvazione del protocollo d'intesa e delle linee guida regionali per la pianificazione di emergenza in materia di protezione civile.”, per quanto attiene il paragrafo 5.1 “RISCHIO IDROGEOLOGICO” delle “LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI EMERGENZA PROVINCIALI E COMUNALI”, allegate alla medesima deliberazione;
- n. 962 del 6 luglio 2009, “Approvazione delle "Disposizioni organizzative finalizzate all'attivazione del sistema di allertamento di protezione civile sul territorio regionale per il rischio idrogeologico-idraulico" in attuazione dell'art.12 della L.R. 1/2005.” (annullata).
4. di stabilire in 8 mesi a partire dalla data di entrata in vigore del “Documento per la gestione organizzativa e funzionale del sistema regionale di allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile” il periodo utile alla verifica delle procedure e delle funzionalità connesse all’utilizzo dello spazio web “allertameteo.regione.emilia-romagna.it”;
5. di stabilire che l’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile e ARPAE attivino adeguate iniziative per la più ampia diffusione delle procedure di cui al punto 1;
6. di incaricare, per quanto previsto al precedente punto 4., l’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, anche mediante i propri Servizi Territoriali, per l’attuazione di specifiche attività e iniziative di ascolto e coinvolgimento delle componenti istituzionali e strutture operative del sistema regionale di protezione civile, assicurando la necessaria azione di coordinamento in relazione alle osservazioni che potessero essere rappresentate sull’attuazione delle procedure di gestione del sistema di allertamento e sullo spazio web “allertameteo.regione.emilia-romagna.it”;
7. di stabilire che, ove si ravvisasse la necessità di modificare il contenuto dei 7 allegati tecnici alle procedure, si provvederà con nota del Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, diffusa alle componenti istituzionali e alle strutture operative del sistema regionale di protezione civile;
8. di incaricare l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale, anche mediante i propri Servizi Territoriali, per il supporto ai Comuni nel percorso di aggiornamento della pianificazione di protezione civile e di collaborazione con gli Uffici Territoriali di Governo nell’attività di aggiornamento dei piani provinciali di protezione civile, in relazione alle nuove procedure di gestione del sistema di allertamento regionale;
9. di stabilire che, nelle more dell’aggiornamento della pianificazione di protezione civile provinciale e comunale, ai fini delle azioni di protezione civile da attivare, viene stabilita, anche per le comunicazioni in corso di evento, la corrispondenza tra codice colore e fase operativa (giallo-attenzione, arancione-preallarme, rosso-allarme) utilizzata in fase previsionale e descritta nel “Documento per la gestione organizzativa e funzionale del sistema regionale di allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile;
10. di provvedere con proprio successivo atto a regolamentare i rapporti e le responsabilità tra l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e ARPAE per l’attuazione delle procedure relative al sistema di allertamento regionale di cui al citato “Documento per la gestione organizzativa e funzionale del sistema regionale di allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile”, nonché le responsabilità delle suddette Agenzie e dei Comuni della regione Emilia-Romagna per la gestione dello spazio web “allertameteo.regione.emilia-romagna.it”;
11. di annullare, nelle more della revisione della propria deliberazione n. 2095 del 30 dicembre 2013 “Costituzione del Centro Regionale di Coordinamento Tecnico Idraulico al fine del governo delle piene del fiume Po per la parte del bacino ricadente in regione Emilia-Romagna come da DPCM del 8 febbraio 2013”, in ragione della nuova organizzazione dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, quanto indicato nel quarto capoverso a pagina 9 dell’Allegato A alla medesima deliberazione, “Indirizzi operativi per la gestione del Centro Regionale di coordinamento tecnico idraulico”, ritenendo che le attività ivi previste siano ricomprese nei regolamenti dei servizi di piena della stessa Agenzia e dell’AIPo;
12. di pubblicare la presente deliberazione e il testo del “Documento per la gestione organizzativa e funzionale del sistema regionale di allertamento per il rischio meteo idrogeologico, idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile” nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.