n.411 del 11.12.2019 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE- Oggetto n. 8652 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere contributi, a favore dei malati oncologici, finalizzati all'acquisto gratuito di parrucche, inserendo tale prestazione nei livelli essenziali di assistenza (LEA), prevedendo inoltre tavoli di confronto ed approfondimento, e l'esenzione dal ticket, per i pazienti affetti da alopecia areata, oltre alla detraibilità delle relative spese per l'acquisto di protesi e trattamenti di dermopigmentazione. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Calvano, Lori, Caliandro, Poli, Mori, Campedelli, Tarasconi, Rontini, Benati, Rossi, Mumolo, Ravaioli, Serri, Cardinali, Zoffoli
Premesso che
a seguito di alcuni trattamenti antitumorali, quali la chemioterapia e la radioterapia, ma anche a causa di patologie autoimmuni come alcune tipologie di alopecia, nei pazienti si verifica una condizione di totale caduta dei capelli. Tale situazione genera una sofferenza psicologica che inevitabilmente ha ripercussioni sulla qualità della vita delle persone che si trovano in questa condizione.
Rilevato che
fra le malattie che maggiormente colpiscono l’aspetto estetico della persona, con risvolti psicologici che condizionano la socialità ed il vivere quotidiano soprattutto nella donna e nei bambini, ci sono oltre alle patologie oncologiche alcune malattie autoimmuni anche di origine genetica quali l'alopecia areata, che causa una diffusa alterazione del cuoio capelluto e dei follicoli piliferi. Tale patologia si manifesta ad ogni età provocando la rapida comparsa di chiazze di grandezza variabile da cui scompaiono i capelli e seppur colpisce prevalentemente il cuoio capelluto può interessare qualsiasi parte del corpo. Nel primo caso, la calvizie è causata dai trattamenti chemioterapici necessari a curare il tumore; nel secondo, essa è diretta conseguenza della malattia.
Le patologie oncologiche diagnosticate annualmente in Italia superano le 350.000, vale a dire oltre 1000 nuove diagnosi al giorno.
Quanto all’alopecia, si stima che essa colpisca circa il 2 per cento della popolazione, 145 milioni di persone al mondo (oltre 1 milione in Italia) e può manifestarsi a qualunque età, con forme che nel 10-30% dei casi evolvono verso situazioni estese, croniche e recidivanti.
Evidenziato che
nell’uno e nell’altro caso, in particolare fra le donne e i bambini, è frequente il ricorso all’utilizzo di parrucche che non possono essere considerate un accessorio frivolo e superfluo ma un vero e proprio presidio sanitario necessario.
L’acquisto e la manutenzione di questi presidi, che assumono dunque un valore terapeutico, implica ingenti costi, non sempre affrontabili dalle persone interessate. Il costo di una parrucca si aggira, infatti, tra i 1.000 e i 3.000 euro e la sua durata è pari a 8-12 mesi, mentre per la protesi, cioè una parrucca realizzata ad hoc in base alle proprie esigenze e caratteristiche, il costo ammonta a circa 4.000 euro, cui vanno aggiunti i costi di manutenzione.
Attualmente la spesa per l’acquisto della parrucca può essere detratta fiscalmente al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, allegando idonea documentazione. Alcune Regioni italiane stanziano contributi per l’acquisto delle parrucche per pazienti oncologici. Inoltre, grazie all’importante lavoro delle reti dell’associazionismo sono attive in diverse realtà territoriali progetti diversificati a sostegno dell’acquisto di parrucche o di distribuzione gratuita o in comodato d’uso di tali presidi.
Il Presidente Bonaccini e l’assessore Venturi, in risposta alla petizione rivolta alla Regione Emilia-Romagna sulla piattaforma Change.org, hanno assicurato che presto verrà fissato un contributo regionale alle donne che richiederanno la possibilità di avere gratuitamente la parrucca a seguito di malattia oncologica. Nel contempo, la nostra Regione chiederà al Ministero della Salute di inserire questa prestazione nell’ambito dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e nel Patto per la salute affinché diventi un diritto esigibile in tutto il Paese.
l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna
impegna la Giunta regionale
a giungere quanto prima allo stanziamento del contributo preannunciato, in merito alla gratuità delle parrucche per le donne e i bambini, avanzando altresì al Ministero della Salute la richiesta di inserire questa prestazione nell’ambito dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e nel Patto per la salute, affinché diventi un diritto esigibile in tutto il Paese.
Ad istituire un tavolo di confronto e di approfondimento con le Associazione dei malati affetti da alopecia areata e con il centro di riferimento specializzato del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna in merito ai percorsi di cura e di riconoscimento di tale patologia.
Ad attivarsi, inoltre presso il Governo per sollecitare il riconoscimento della alopecia areata quale patologia cronica da inserire tra le malattie aventi diritto all'esenzione ticket o quale patologia rara, affinché venga data la possibilità di scaricare fiscalmente tutte le spese sostenute per l'acquisto di protesi e per i trattamenti di dermopigmentazione dai soggetti affetti da questa malattia.
Approvata all’unanimità dalla Commissione IV Politiche per la Salute e Politiche Sociali nella seduta del 12 novembre 2019