n.223 del 21.07.2021 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2952 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a sostenere la richiesta di interventi normativi, sul territorio nazionale, a partire dal 2035, per vietare la commercializzazione di nuovi autoveicoli di categoria M1 con emissioni di CO2 superiori ai livelli definiti dall'art. 3, lettera m) del Regolamento (UE) 2019/631 e per fissare una data per lo stop a benzina e diesel su tutti i mercati europei. A firma della Consigliera: Piccinini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la Camera dei Deputati nella seduta del 12 ottobre 2020 ha approvato, in occasione del voto sulla legge di conversione del Decreto Legge 104 del 2020, l’Ordine del giorno n. 9/2700/118 a prima firma del Deputato Chiazzese (M5S), che impegna il Governo a valutare l'opportunità di adottare interventi normativi finalizzati a disciplinare, sul territorio nazionale, a partire dal 2035, il divieto di commercializzazione di nuovi autoveicoli di categoria M1 con emissioni di CO2 superiori ai livelli definiti dall'articolo 3, lettera m) del Regolamento (UE) 2019/631, garantendo altresì all'industria automobilistica nazionale di pianificare la riconversione, la riqualificazione e l'aggiornamento delle proprie competenze;

l’iniziativa parlamentare si dispone lungo una strada intrapresa dai governi europei, anche non facenti parte dell’Unione, che hanno definito date limite per porre fine alla commercializzazione di nuovi veicoli di categoria M1 a benzina e diesel, come nel caso di Francia, Norvegia, Germania, Olanda, Irlanda e Paesi Bassi e Regno Unito;

si tratta di un processo che appare coerente con la complessiva visione dell’Unione Europea tradottasi finora in importanti e recenti comunicazioni quali quelle della Commissione del 31 maggio 2017 dal titolo «L'Europa in movimento - Un'agenda per una transizione socialmente equa verso una mobilità pulita, competitiva e interconnessa per tutti» e dell'8 novembre 2017 dal titolo «Mobilità o basse emissioni: manteniamo gli impegni - Un'Unione europea che protegge il pianeta, dà forza ai suoi consumatori e difende la sua industria e i suoi lavoratori», ma che dovrebbe costituirsi con una vera e propria pietra miliare quali la prossima legge europea sul Clima;

va in questa direzione anche la dichiarazione di Pascal Canfin, europarlamentare francese eletto nelle file di “La République En Marche” - la formazione politica fondata da Emmanuèle Macron - che ricopre la carica di presidente della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del PE, per il quale “nei prossimi 18 mesi circa 50 leggi saranno modificate a livello europeo per dare un regolamento al Green Deal. Ovviamente la normativa sul clima è tra queste: entro il 2030 le emissioni di CO2 dovranno essere ridotte del 55%. E a giugno arriveranno altre 12 direttive dedicate agli obiettivi dedicati alla CO2 per il settore auto, abitativo, energetico e agricolo”.

Dato atto che

il Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC) prevede, entro il 2030, una crescita estremamente rilevante delle auto Full Electric;

l’obiettivo della riconversione del parco autoveicoli pubblico e privato nella regione è indicato nel “Nuovo patto per il Lavoro e per il Clima” siglato a dicembre dalla regione con le parti sociali e con alcune associazioni ambientaliste;

la deliberazione di Giunta regionale n. 189 del 15 febbraio 2021 (recante “Ulteriori disposizioni straordinarie in materia di tutela della qualità dell’aria”) prevede risorse per interventi a favore della mobilità sostenibile quali, ad esempio, la sostituzione dei veicoli obsoleti nella pubblica amministrazione.

Valutato che

è recentissima la richiesta congiunta di 9 Stati Ue alla Commissione europea per fissare una data per lo stop a benzina e diesel su tutti i mercati europei, individuando a tale fine un calendario certo;

la richiesta avanzata da Austria, Belgio, Danimarca, Grecia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi hanno infatti richiesto congiuntamente che l’Unione assuma una posizione chiara, producendo scelte conseguenti nei paesi membri dando, conseguentemente, alle aziende di settore una direttrice chiara da seguire in termini di produzione automobilistica, filiera e infrastruttura;

la mobilità elettrica può fungere da leva economica per accelerare la ripresa del Paese provato duramente dallo scoppio della pandemia e dare una nuova prospettiva di vita all'industria automobilistica nazionale;

l’industria automobilistica europea è orientata verso la scelta di produrre e vendere in Europa esclusivamente auto elettriche: Volvo e Ford hanno recentemente dichiarato che in Europa venderanno solo elettriche a partire dal 2030, mentre Jaguar addirittura anticiperà questo termine al 2025 e Volkswagen ritiene che entro dieci anni, a livello mondiale, sarà a zero emissioni il 70% delle proprie vendite.

Impegna la Giunta regionale

a sostenere la richiesta al Governo a valutare l’opportunità di proibire dal 2035 la vendita di nuove auto (M1 fino a 3,5 t) con emissioni di CO2 superiori a 50 g/Km;

a sostenere nei prossimi anni, coerentemente con la Strategia di specializzazione intelligente (S3), la manifattura legata all’automotive, accompagnando la trasformazione del settore;

a promuovere, attraverso la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e province autonome e dei Presidenti delle Assemblee elettive delle Regioni e Province autonome, nonché attraverso i confronti interistituzionali fra Stato e Regioni l’adozione di iniziative analoghe da parte delle singole Regioni e Province autonome.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 6 luglio 2021

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