n.36 del 18.02.2021 (Parte Seconda)

Linee di indirizzo tecnico agli enti del Servizio sanitario regionale in materia di buona pratica degli accessi vascolari - Provvedimenti in ordine alla propria determinazione n. 7166/2020

IL DIRETTORE GENERALE

Visto l'art. 2 del D. Lgs. 502/1992, così come successivamente integrato e modificato, che prevede, al comma 2, che spettano alle Regioni la determinazione dei principi sull'organizzazione dei servizi e sull'attività destinata alla tutela della salute delle Aziende Sanitarie, nonché le attività di indirizzo tecnico, promozione e supporto nei confronti delle medesime;

Richiamati il Piano Sanitario Regionale 1999-2001, approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 1235/1999, il Piano Sociale e Sanitario Regionale 2008-2010, approvato dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 175/2008, la cui validità è stata prorogata per gli anni 2013 e 2014 con delibera assembleare n. 117/2013 e il Piano Sociale e Sanitario 2017-2019, approvato dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 120/2017, i quali:

- ribadiscono come il sistema delle cure ospedaliere sia basato su organizzazioni ad elevata qualificazione, per garantire trattamenti sicuri e di qualità;

- nell’ambito delle tematiche attinenti al governo clinico e alla qualità delle cure esprimono il concetto di qualità dei servizi e sicurezza delle cure, prefiggendosi di conoscere i rischi delle realtà aziendali al fine di incidere sulla qualità delle cure, testimoniando il crescente interesse di questa Amministrazione nei confronti delle attività di monitoraggio dei fenomeni pertinenti la sicurezza dei pazienti e verso il miglioramento continuo della qualità dell’assistenza;

Richiamate inoltre:

- la Legge 26 febbraio 1999, n. 42 Disposizioni in materia di professioni sanitarie;

- il Decreto ministeriale 14 settembre 1994, n. 739 Regolamento concernente l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’infermiere;

- la Legge 15 marzo 2010, n. 38 concernente “Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”;

- l’Accordo tra lo Stato, le Regioni Autonome di Trento e di Bolzano del 15 settembre 2016 recante Piano della cronicità (laddove tratta di epidemiologia dei problemi di salute e di cura);

- il Decreto 2 aprile 2015, n. 70 – Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera;

- la Legge 8 marzo 2017, n. 24 recante Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonchè in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie;

- il Codice deontologico dell'Infermiere -Approvato dal Comitato centrale della Federazione con deliberazione n.1/09 del 10 gennaio 2009 e dal Consiglio nazionale dei Collegi Ipasvi riunito a Roma nella seduta del 17 gennaio 2009;

Dato atto che:

- negli ultimi decenni, in considerazione dell’aumento del numero di pazienti che necessita di trattamenti infusionali a lungo termine sia a livello nazionale che regionale, si è diffuso il posizionamento di device vascolari che, se applicati in modo corretto, permette di ridurre significativamente fino ad azzerare l’incidenza di eventi quali venipunture ripetute, ematomi, fallimento della manovra, puntura arteriosa accidentale, danno al nervo mediano, infezioni e trombosi venose associate al catetere;

- il posizionamento dei dispositivi vascolari è praticato nelle Aziende Sanitarie secondo procedure consolidate;

- la L. 8 marzo 2017, n. 24 fa riferimento alle buone pratiche evidence based per la sicurezza delle cure;

- Considerato che:

- i bisogni di cura della popolazione a livello ospedaliero e territoriale sono caratterizzati dall’elevata incidenza di patologie cronico degenerative che necessitano di trattamenti infusionali a lungo termine e che determinano frequentemente un depauperamento del sistema venoso rendendo difficoltoso il trattamento terapeutico infusionale necessario;

- negli anni 2000 con l’evoluzione della tecnologia ecografica, l’accessibilità degli ecografi portatili e l’evoluzione dei dispositivi vascolari impiantabili con accesso periferico, si è diffuso l’utilizzo di questi ultimi nella pratica clinico assistenziale;

Considerata la necessità di promuovere un confronto sui percorsi e le procedure messe in atto nelle Aziende Sanitarie della regione Emilia-Romagna per il posizionamento di dispositivi di accesso vascolare, sulla base della esperienza pluriennale di tali pratiche assistenziali delle linee guida internazionali sul tema, si è costituito con propria determinazione n. 7252 del 16/05/2018 un Gruppo di lavoro con il mandato di perseguire i seguenti obiettivi:

Valutare le procedure sviluppate sul tema da parte nelle Aziende Sanitarie della regione Emilia-Romagna;

Proporre a questa Direzione indicazioni migliorative avendo a riferimenti l’esperienza pluriennale e le linee guida nazionali e internazionali;

Proporre a questa Direzione raccomandazioni relative alle più idonee modalità di diffusione e monitoraggio dell’efficacia delle linee di indirizzo di cui trattasi;

Dato atto che:

- nell’ambito del Gruppo sopra richiamato è stata prodotta una proposta di linee di indirizzo tecnico regionali finalizzate ad impartire alle strutture sanitarie indicazioni in materia di buona pratica degli accessi vascolari, valutata e validata presso gli uffici competenti di questa Direzione Generale;

- rispetto a tale proposta approvata con propria determinazione n. 7166 del 28/4/2020 si è reso necessario procedere ad ulteriori approfondimenti e confronti, al fine di addivenire alla massima condivisione degli indirizzi da impartire;

- è stato definito in collaborazione tra questa Direzione e le istanze del Servizio Sanitario Regionale un ulteriore documento di proposta, che si ritiene di emanare quale indicazione tecnica regionale di buona pratica clinica;

Visti e richiamati:

- la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del servizio sanitario regionale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517“ e successive modifiche;

- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del servizio sanitario regionale“ e successive modifiche;

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni;

- il D.Lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

Vista e richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 2344 del 21/12/2016 recante “Completamento della riorganizzazione della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare”;

Richiamate altresì le deliberazioni della Giunta regionale:

- n.468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” e le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

- n. 1059 del 3 luglio 2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsabile della protezione dei dati (DPO)”;

- n. 83 del 21 gennaio 2020 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2020-2022”;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Attestato che il sottoscritto dirigente non si trova in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Su proposta della Responsabile del Servizio Assistenza Ospedaliera Dott.ssa Maurizia Rolli;

Attestata la regolarità amministrativa del presente atto;

determina

per le motivazioni nelle premesse indicate, qui integralmente richiamate

1. di approvare il documento di indirizzo tecnico agli Enti del Servizio Sanitario Regionale inerente la buona pratica degli accessi vascolari in allegato al presente provvedimento, del quale forma parte integrante;

2. di stabilire che gli enti di cui al precedente punto 1. adottino entro il 30/6/2021 uno specifico provvedimento di implementazione dei contenuti del documento di indirizzo che con il presente provvedimento si approva;

3. di annullare la propria precedente determinazione n. 7166 del 28/4/2020;

4. di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

5. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (B.U.R.E.R.T.).

Il Direttore generale

Kyriakoula Petropulacos

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