n.77 del 31.03.2025 (Parte Prima)

Oggetto n. 400 - Ordine del giorno n. 12 collegato all'oggetto 229 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2025-2027". A firma dei Consiglieri: Ugolini, Sabattini, Evangelisti, Vignali, Calvano, Casadei, Larghetti, Zappaterra, Castellari

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
 
Premesso che

 

gli enti del Terzo Settore svolgono un ruolo fondamentale nella nostra Regione, specie per quanto riguarda i servizi per il comparto socio-sanitario, educativo, scolastico, culturale, sportivo e del volontariato in generale.  

La Regione Emilia-Romagna nella L.R. 23 aprile 2023 (Norme per la promozione ed il sostegno  del  terzo settore, dell'amministrazione condivisa e della cittadinanza attiva) "riconosce l'apporto positivo degli Enti del Terzo settore nella cocostruzione, nelle forme e con le modalità stabilite dalla presente legge, dell'amministrazione condivisa in applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale, previsto dall'articolo 118, quarto comma, della Costituzione e come interlocutore attivo nella realizzazione di obiettivi di sviluppo sostenibile e solidale".  

La Giunta dell'Emilia-Romagna ha posto tra i pilastri fondamentali del bilancio di previsione 2025-2027 il potenziamento dei servizi per la non autosufficienza e il supporto ad alcuni ambiti sostenuto in modo determinante dagli Enti del Terzo Settore.

 

Considerato che

 

l'IRAP è una tassa che incide in modo pesante su molti ETS particolarmente per il fatto che non si configura come una tassa sui profitti, e in molti casi risulta essere la causa di Bilanci negativi che mettono in crisi la possibilità per gli enti del terzo settore di continuare a svolgere attività di cui avremo sempre più bisogno per la tenuta del tessuto sociale. 

 

Rilevato che

 

nella relazione del Bilancio di previsione regionale 2025-2027, la stessa Giunta afferma come "Riguardo all'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), l'aliquota base è attualmente pari al 3,9% e verrà applicata una maggiorazione omogenea dello 0,3%, operativa dal 2026, con esclusione di detto aumento per il Terzo Settore".

 

Ritenuto che

 

tale attenzione particolare alle categorie del terzo settore non dovrebbe limitarsi ad una deroga al generalizzato aumento dell'aliquota stessa.  

In forza dell'importanza strategica del settore, già altre regioni si sono impegnate nella diminuzione o nell'azzeramento dell'imposta regionale (IRAP).  

L'aumento dell'IRAP è previsto a partire dal 2026.  

La Giunta potrebbe utilizzare questo tempo per recuperare le risorse necessarie non solo ad evitare di fare tale aumento, ma ad azzerare questa tassazione.

 

Tutto ciò premesso e considerato,
impegna la Giunta

 

a confrontarsi con il Governo sulla possibilità di far cadere il vincolo che IRAP e addizionale regionale IRPEF siano collegate.  

A valutare di concerto col Governo, in subordine, la legittimità di derogare circa il vincolo di cui sopra quantomeno per gli enti del Terzo Settore iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS) di cui all'articolo 45 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo settore, a norma dell'articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106).

 

Approvato all’unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 26 marzo 2025

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina