n.43 del 22.02.2017 periodico Parte Seconda
Provvedimento di VIA del progetto di impianto idroelettrico sul torrente Ceno in località Serravalle in comune di Varano de Melegari (PR) proposto dal sig. Alfredo Bottarelli (costituenda Serravalle Energia) presa d'atto delle determinazioni della Conferenza di servizi (Titolo III, III, L.R. n. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)
delibera:
a) la Valutazione di Impatto Ambientale positiva, ai sensi dell’art. 16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, sul progetto di impianto idroelettrico ad sul torrente Ceno, in località Serravalle, nel Comune di Varano de' Melegari (PR) in conformità alle prescrizioni definite ai paragrafi 1.C., 2.C. e 3.C. del Rapporto Ambientale sottoscritto nella seduta conclusiva della Conferenza di Servizi del 22 novembre 2016, Rapporto che costituisce l’Allegato 1 parte integrante e sostanziale della presente delibera, di seguito riportate:
1) L'intervento risulta ammissibile ai sensi della delibera dell’Assemblea Legislativa Regionale n. 51 del 26 luglio 2011. Trattandosi di impianto di tipo non dissipativo, di tipo puntuale, per quanto riguarda deflusso minimo vitale che dovrà essere rilasciato in alveo immediatamente a valle del prelievo, si ritiene ammissibile il volume proposto dalla Ditta, pari a 0,53 mc/s. Tale portata, comunque, non dovrà essere inferiore al quantitativo necessario a garantire il funzionamento del dispositivo di rimonta della fauna ittica.
2) Dovrà essere realizzata la scala di risalita della fauna ittica.
3) Prima dell’entrata in esercizio dell’impianto la Ditta Proponente dovrà produrre al Servizio Tutela e Risanamento e Risorsa Acqua della Regione Emilia-Romagna, per l’approvazione, documentazione inerente le soluzioni tecniche adottate (strumentazione, modalità di registrazione e trasmissione dati) per la verifica del rispetto dei quantitativi da lasciar defluire in alveo (DMV), delle portate prelevate e delle portate restituite e delle portate transitanti per la scala di risalita. Tale documentazione dovrà essere inviata per opportuna conoscenza anche ad ARPAE Direzione Tecnica e alla SAC territorialmente competente.
4) La Ditta Proponente, durante la fase di esercizio, è tenuta a verificare periodicamente la stabilità e la funzionalità delle opere in alveo dandone preventiva comunicazione all'Autorità Idraulica.
5) La Ditta Proponente dovrà svolgere periodiche ispezioni per verificare la funzionalità del manufatto di risalita della fauna ittica, nonché manutenzioni periodiche, straordinarie in occasioni degli eventi di piena, e durante il periodo migratorio della fauna ittica.
6) I lavori per l'esecuzione delle opere dovranno essere eseguiti in periodi di non acclarata siccità, in caso di forti piogge i lavori devono essere sospesi;
7) In caso di intorbidimento delle acque emunte dal pozzo ad uso idro-potabile, i lavori dovranno essere tempestivamente sospesi e il committente si dovrà impegnare a proprie spese a garantire la risorsa idrica alle utenze servite anche con l'impiego di autobotti.
8) Il sistema di “well-point” o analogo previsto dal proponente per l'abbassamento della falda dovrà essere mantenuto attivo 24h/24 per tutta la durata dei lavori; il funzionamento dovrà essere garantito da un servizio di guardiania e da gruppo elettrogeno di emergenza che mantenga la continuità di servizio anche in caso di sospensione dell'alimentazione elettrica alla rete ENEL.
9) Il proponente dovrà consentire in ogni momento l'accesso al cantiere degli addetti di Montagna 2000 spa al solo fine di verificare il rispetto delle presenti prescrizioni.
10) Dovrà essere messo in atto tutto quanto prescritto da Montagna 2000 spa nel parere n. 816 del 26/04/16.
11) Deve essere garantita l'accessibilità alla briglia dalla strada in sinistra idraulica.
12) Deve essere realizzato l'adeguamento e la sistemazione della briglia in massi per tutta la lunghezza della attuale struttura (circa 220 m).
13) Per l'attraverso in aereo del cavo in MT della SP 28 km 12+300 si prescrive il rispetto di quanto prescritto dalla Provincia di Parma Ufficio Concessioni determinazione 1049 del 30/09/16.
14) Dovrà essere prodotto un progetto esecutivo che permetta di verificare che le portate derivate e, di conseguenza, quelle rilasciate siano quelle effettivamente indicate in progetto e che mostri graficamente la compatibilità del regime idraulico (livelli idrici, profili di corrente, scale delle portate, livelli di riempimento delle sezioni) nell’impianto, nelle opere accessorie ed in alveo.
15) Al fine di garantire che il fondo naturale non venga asportato o vi avvengano scalzamenti dei materiali litoidi impiegati, occorrerà dimensionare in maniera adeguata la pezzatura dei materiali litoidi impiegati per le opere di protezione.
16) Il flusso delle acque turbinate e rilasciate deve essere tale da non creare fenomeni di turbolenza la cui magnitudo non consenta l’accesso alla scala di risalita alla fauna ittica o causare depositi in prossimità dello stesso.
17) Gli elaborati relativi della progettazione esecutiva, nonché gli as built dovranno essere trasmessi ad ARPAE Direzione Tecnica e alla S.A.C. territorialmente competente, ai fini di tutelare al meglio la risorsa idrica e la risorsa suolo.
18) La manutenzione di tutte le opere interferenti con il corso d’acqua sarà a totale carico del concessionario che dovrà preventivamente comunicare alla Regione Emilia-Romagna Agenzia Protezione Civile all’esecuzione delle stesse, per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, mentre dovrà ottenere la specifica autorizzazione idraulica per le manutenzioni straordinarie.
19) I movimenti di terra dovranno essere limitati allo stretto necessario, eseguiti in modo tecnicamente idoneo e razionale e nella stagione più favorevole, adottando tutti gli accorgimenti utili onde evitare, durante e dopo l'esecuzione, eventuali danni alla stabilità dei terreni ed al buon regime delle acque superficiali e profonde.
20) Durante i lavori di scavo e rimodellamento del terreno, dovrà essere conservato ed accumulato a parte il suolo agricolo superficiale, che dovrà essere riutilizzato nella sistemazione finale dei luoghi.
21) Le scarpate di neoformazione originate dai movimenti terra dovranno essere razionalmente conformate, rifinite ed inerbite con essenze vegetali locali entro la prima stagione utile, evitando fenomeni erosivi o di dilavamento.
22) A lavori ultimati, le acque meteoriche dovranno essere validamente regimate con strutture proporzionate e durature ed opportunamente convogliate in condotte o corsi d'acqua esistenti nella zona, evitando fenomeni di erosione, scolo improprio e ristagno.
23) Il materiale di risulta, nella quantità eccedente quella di rinterro, dovrà essere utilizzato nel rispetto del DM 161/12 e smi; in caso contrario il materiale dovrà essere smaltito presso una discarica autorizzata ai sensi dell’art. 186 del D.lgs 152/06.
24) Si ricorda che tutti i lavori dovranno venire rapportati alle modalità ed alle limitazioni delle vigenti "Prescrizioni di massima e di polizia forestale" della Regione Emilia-Romagna.
25) Ai sensi dell'art. 95 comma 3, del DLgs 152/06, entro 90 gg dall'approvazione della procedura in oggetto, e comunque anteriormente all'entrata in esercizio dell'impianto, dovrà essere presentato, per approvazione, al Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua, Aria e Agenti Fisici della RER, progetto per l'installazione di idonei dispositivi per la misurazione delle portate e dei volumi d'acqua pubblica derivati e restituiti. Nell'atto di approvazione di tale progetto verranno stabiliti gli obblighi e le modalità di trasmissione dei risultati delle misurazioni, ad ARPAE, alla Regione Emilia-Romagna e all'Autorità di Bacino territorialmente competente.
26) Dovrà essere predisposto da parte della Ditta, anteriormente all'entrata in esercizio dell'impianto, apposito progetto di monitoraggio atto a verificare l'effettiva funzionalità della scala di risalita della fauna ittica. Tale progetto dovrà essere concordato ed approvato dal competente Servizio Caccia e Pesca della RER e le risultanze di detto monitoraggio dovranno essere trasmesse anche al Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua, Aria e Agenti Fisici della RER.
27) Al fine di evitare impatti significativi sui corpi idrici superficiali durante le fasi di cantiere occorrerà adottare idonee procedure operative, in particolare per la realizzazione dei lavori in alveo o nelle sue immediate vicinanze (opera di presa e di restituzione, scale di risalita della fauna ittica). In particolare andranno adottati i seguenti accorgimenti:
28) utilizzo di macchine operatrici a norma sottoposti a periodici controlli e manutenzioni;
29) predisposizione di sistemi di drenaggio e raccolta delle acque di dilavamento delle aree di cantiere e degli eventuali sversamenti accidentali al fine di evitarne lo scarico diretto nel corpo idrico;
30) predisposizione di vasche di raccolta delle acque di esubero derivanti dalle operazioni di getto dei calcestruzzi al fine di evitare la contaminazione a calce delle acque od in alternativa utilizzo di cementi di tipo pozzolanico con basso contenuto in calce;
31) i reflui derivanti dalle attività di cantiere dovranno essere correttamente smaltiti mediante scarico autorizzato regolarmente ai sensi della disciplina vigente in materia o mediante conferimento ad idoneo sito di trattamento autorizzato.
32) Al fine di evitare fenomeni di inquinamento delle acque dovute a eventuali malfunzionamenti delle macchine idrauliche nella centrale, per il funzionamento delle turbine dovranno essere utilizzati lubrificanti ecologici e/o biodegradabili. A tale scopo dovrà essere tenuta a disposizione degli organi di controllo copia della scheda tecnica degli stessi lubrificanti.
33) Il taglio e lo sfrondamento delle piante sia limitato allo stretto indispensabile per la realizzazione delle opere avendo cura di rimuovere prontamente le ramaglie tagliate e conferirle in impianto di recupero o qualora non possibile, in discarica autorizzata.
34) Per limitare gli impatti attesi in fase di cantiere, si reputa necessario impartire le seguenti prescrizioni: bagnatura periodica dell'area di cantiere e delle piste non asfaltate con frequenza congrua al periodo meteorologico;
35) realizzazione di dispositivi per la pulizia delle ruote all'ingresso e all’uscita dai cantieri;
36) utilizzo dei mezzi destinati al trasporto dei materiali di approvvigionamento e di risulta dotati di idonei teli di copertura;
37) delimitazione e copertura delle aree destinate allo stoccaggio dei materiali a possibile diffusione di polveri;
38) utilizzo di camion e mezzi meccanici conformi alle ordinanze comunali e provinciali, nonché alle normative ambientali relative alle emissioni dei gas di scarico degli automezzi;
39) obbligo di velocità ridotta sulla viabilità di servizio al fine di contenere il sollevamento delle polveri;
40) utilizzo di recinzioni a maglia fitta per delimitare le zone di cantiere o di pannelli mobili che oltre a limitare l’impatto sonoro possono contribuire ad abbassare il livello di polverosità nei pressi dei ricettori.
41) Nella costruzione di basamenti, palificazioni e/o diaframmi si dovranno utilizzare materiali che non interferiscano con le caratteristiche chimiche dell’acquifero e del corso d’acqua superficiale interessato. A tale scopo dovrà essere tenuta a disposizione degli organi di controllo copia della scheda tecnica degli stessi lubrificanti.
42) La movimentazione di materiali litici ed in particolare delle ghiaie presenti all’interno dell’alveo demaniale, dovrà essere realizzata in conformità alle norme vigenti ed in ogni caso i materiali dovranno rimanere all’interno delle pertinenze demaniali. Eventuali rifiuti intercettati dovranno essere conferiti presso idonei impianti autorizzati.
43) La movimentazione del materiale in alveo oltre che per la realizzazione di intervento o per assicurare la costante officiosità dell’impianto, dovrà essere eseguita ogniqualvolta sia necessario garantire il convogliamento del deflusso minimo vitale, previa segnalazione all’Autorità concedente.
44) Preventivamente all'avvio del cantiere la Ditta dovrà presentare ad Arpae e all'Agenzia regionale di Protezione Civile il progetto esecutivo relativo alla sistemazione della briglia approvato dal Consorzio della Bonifica Parmense. Nel progetto di sistemazione della briglia dovranno essere mantenute le quote attualmente individuate.
45) Si ritiene l'intervento compatibile da un punto di vista paesaggistico con prescrizione che le protezioni spondali, come anche tutti i fronti della cabina, vengano rivestiti in pietrame locale.
46) Per quanto riguarda la linea elettrica di progetto, poiché attraversa un'area a rischio archeologico per la presenza sul versante fluviale di resti di popolamento antico riscontrati anche in ricognizione effettuata da archeologi, si chiede che i lavori di scavo in linea per il cavo interrato, quelli per i plinti per la linea aerea e quelli di fondazione per la cabina, vengano eseguiti sotto l'assistenza di un archeologo specializzato in preistoria, incaricato dalla committenza sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza. La committenza dovrà inviare tempestivamente il nominativo dell'archeologo incaricato e data d'inizio lavori a detto Ufficio.
47) Si prescrive che vengano rispettate tutte le indicazioni progettuali previste dalla Ditta.
b) di dare atto che il parere sulla valutazione di impatto ambientale del Comune di Varano de' Melegari ai sensi dell’art. 18, comma 6 della LR 18 maggio 1999 n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in merito al progetto in esame, è compreso all’interno del Rapporto Ambientale (Allegato 1) parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
c) di dare atto che il Comune di Varano de' Melegari ha rilasciato l’autorizzazione paesaggistica ai sensi del DLgs 42/2004 con atto n. 11/2016 del 2 novembre 2016, in conformità al parere della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Parma e Piacenza del 30 settembre 2016 prot. n. 2913 del 3 marzo 2014, Autorizzazione che costituisce l’Allegato 2 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
d) di dare atto che Arpae Direzione Tecnica Area Coordinamento Rilascio concessioni, ha rilasciato la Concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico ai sensi del R.R. 41/2001, con DET – AMB -'16 5045 del 15 dicembre 2016 a firma del Responsabile del Servizio dr Giuseppe Bagni, che costituisce l’Allegato 3 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
e) di dare atto che pur regolarmente convocata, la Provincia di Parma non ha partecipato alla Conferenza di Servizi Conclusiva; trova, quindi, applicazione quanto disposto dall’art.14-ter, comma 7, della L. 241/90;
f) di dare atto che la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Parma e Piacenza, pur regolarmente convocata, non ha partecipato alla Conferenza di Servizi conclusiva; trova, quindi, applicazione quanto disposto dall’art.14-ter, comma 7, della L.241/90;
g) di dare atto che il parere della Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile è compreso all’interno del Rapporto Ambientale (Allegato 1);
h) di dare atto che l’Autorità di Bacino del fiume Po, pur regolarmente convocata, non ha partecipato alla Conferenza di Servizi conclusiva; trova, quindi, applicazione quanto disposto dall’art.14-ter, comma 7, della L.241/90;
i) di dare atto che il Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua della Regione Emilia-Romagna, pur regolarmente convocato, non ha partecipato alla Conferenza di Servizi conclusiva; trova, quindi, applicazione quanto disposto dall’art.14-ter, comma 7, della L.241/90;
j) di dare atto che l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di linea elettrica da rilasciarsi, ai sensi del la LR 10/93, sarà emessa da parte della competente S.A.C. Parma di Arpae successivamente alla presente deliberazione e contestualmente al rilascio della Autorizzazione Unica ai sensi del D.Lgs 387/2003 e della LR 26/2004;
k) di dare atto che il Permesso di Costruire ai sensi della LR 31/2002 per le opere di competenza comunale ed i pareri previsti dalla LR 31/2002 di competenza, di ARPA e dell’AUSL, saranno ricompresi nell’atto comunale, e sarà emesso contestualmente alla Autorizzazione Unica provinciale di cui al D.Lgs 387/2003 e prima dell’inizio dei lavori;
l) di dare atto che al fine dell’efficacia degli atti, il Proponente è tenuto a perfezionare le istanze delle singole autorizzazioni/concessioni accorpate nella presente procedura, provvedendo al pagamento degli oneri, a qualsiasi titolo dovuti, previsti dai diversi dispositivi di legge;
m) di dare atto che la presente procedura di VIA non comprende l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ai sensi del DLgs 387/2003 che andrà rilasciata da S.A.C. Parma di Arpae a seguito della presente valutazione di impatto ambientale: il presente atto e gli atti da esso accorpati assumeranno efficacia dalla data di rilascio della suddetta Autorizzazione Unica da parte di S.A.C. Parma di Arpae;
n) di stabilire ai sensi dell’art. 26, comma 6 del Dlgs 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni che il progetto oggetto della presente valutazione dovrà essere realizzato entro 5 anni dalla sua approvazione, salvo proroghe debitamente concesse su istanza del proponente;
- o) di determinare le spese per l’istruttoria relativa alla procedura predetta a carico del proponente in euro 1000,00 ai sensi dell’art. 28 della L.R. 9/1999 e della D.G.R. 1238/2002, importo correttamente versato alla Provincia di Parma all'avvio del procedimento;
p) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della presente deliberazione al proponente Sig. Alfredo Bottarelli;
q) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 4, della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza, copia della presente deliberazione ad ARPAE ed ai componenti della Conferenza di Servizi;
r) di pubblicare per estratto nel BURERT, ai sensi dell’art. 16, comma 4, della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito di deliberazione;
s) di pubblicare integralmente la presente deliberazione sul sito web della Regione Emilia-Romagna;
Allegati :
Allegato 1: Rapporto sull'Impatto Ambientale - 22/11/2016
Allegato 2: Autorizzazione Paesaggistica n. 4/2016 del 2/11/2016
Allegato 3: Concessione di Derivazione DET-AMB-2016- 5045 del 15/12/2016 ARPAE