n.114 del 02.05.2018 periodico (Parte Seconda)
L.R. 9/99, D.Lgs. 152/2006 - Provvedimento di verifica (screening) relativo al progetto di incremento della quantità di recupero di rifiuti speciali dell'impianto della Ditta DIRMET nel comune di Minerbio (BO), in Via Mattei n.12 - Proponente: DIRMET SRL
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)
delibera
a) di fare proprio il parere contenuto nella Relazione Istruttoria redatta dalla Struttura ARPAE di Bologna, inviata alla Regione Emilia-Romagna con prot. PGBO 5866/2018 del 9/3/2018, che costituisce l’ALLEGATO 1 della presente delibera e ne è parte integrante e sostanziale, nella quale è stato dichiarato che sono stati applicati i criteri indicati nell’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per la decisione di non assoggettabilità a VIA;
b) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della Legge Regionale 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i. e dell’art. 19, comma 8, del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., il progetto di “Incremento della quantità di recupero rifiuti speciali dell'impianto della Ditta DIRMET, sito in via Mattei, 12 - comune di Minerbio” dalla ulteriore procedura di V.I.A., a condizione che vengano rispettate le prescrizioni di seguito indicate:
in relazione al Quadro di riferimento progettuale si prescrive che:
1. la cesoia industriale marca Bonfiglioli, attualmente non in uso, sia posizionata all'interno del capannone e sia utilizzata per il taglio dei rottami ferrosi e non ferrosi. Il motore del macchinario è alimentato a diesel. La relazione prevede che durante il funzionamento del macchinario le porte del capannone siano chiuse, come d'altro canto per tutte le lavorazioni, tuttavia nulla viene detto rispetto alla gestione dei fumi di scarico del motore. Pertanto si prescrivere di verificare con il Comune di Minerbio le modalità di convogliamento verso l'esterno del capannone del tubo di scarico della cesoia;
2. riguardo alle verifiche di conformità dei rifiuti in ingresso al fine di garantirne l'uscita, dopo il trattamento o l'analisi visiva come EoW (End of Waste), ai sensi dei Regolamenti CEE 333/2011 (sui rottami ferrosi e loro leghe e sui rottami di alluminio e loro leghe) e 715/2013 (sui rottami di rame e loro leghe) o come MPS (materie prime secondarie) ai sensi delle specifiche riportate nell'allegato 1 al DM 5/2/1998 (specifiche UNI, Euro, Ceca, Aisi, Caef, prodotti nelle forme usualmente commercializzate), si chiede al gestore di attenersi ai criteri stabiliti dalle norme richiamate, inoltre si chiede, proprio in conformità ai disposti normativi, di integrare il controllo di accettazione del sistema di gestione della qualità con le seguenti ulteriori verifiche, oltre a quelle già previste da loro, per i rottami di ferro e acciaio, di alluminio, di rame e loro rispettive leghe, in ingresso all'impianto:
◦ verificare che i fusti e contenitori non contengano vernici o non abbiano contenuto oli e vernici e siano sostanzialmente vuoti e puliti, considerato che l'impianto non è provvisto di specifiche sezioni di lavaggio;
◦ verificare che i rifiuti in ingresso sotto forma di limature, scaglie e polveri non contengano fluidi quali oli ed emulsioni oleose;
◦ verificare che siano assenti clorofluorocarburi o altre sostanze lesive dell'ozono;
◦ verifica che siano assenti componenti pericolosi e, qualora presenti, verificare la possibilità di disassemblarli e separarli dal resto del rifiuto; in caso contrario dovrà essere previsto il respingimento dei rifiuti che li contengono;- respingimento di eventuali rifiuti pericolosi (es. monitors) e, qualora in via occasionale non siano individuati in fase di accettazione, dovranno essere rimossi, depositati temporaneamente in un'area apposita e conferiti a ditte terze autorizzate per il loro recupero o smaltimento;
3. nella fase di comunicazione, ai sensi dell'art. 216 del D.Lgs. 152/2006, a valle della presente procedura di verifica di assoggettabilità a VIA, si chiede di presentare una planimetria aggiornata con il posizionamento del mulino;
4. si aggiorni il Documento di valutazione dei rischi;
5. si aggiorni la informazione, formazione ed addestramento dei lavoratori, dei dirigenti e dei preposti;
6. si aggiorni il piano di emergenza;
7. si rediga il DUVRI per la gestione delle eventuali interferenze con ditte esterne.
c) di chiedere che la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni sia presentata alla Regione Emilia-Romagna e ad ARPAE SAC di Bologna;
d) di determinare le spese per l’istruttoria relativa alla procedura predetta a carico del proponente in euro 500 ai sensi dell’articolo 28 della Legge Regionale 18/5/1999, n. 9 e successive modificazioni e della D.G.R. n. 1238/2002 importo correttamente versato alla ARPAE SAC di Bologna all’avvio del procedimento;
e) di trasmettere la presente delibera al proponente DIRMET S.r.l., all’ARPAE SAC di Bologna, all’ARPAE – Sezione di Bologna, al Comune di Minerbio, all’ Azienda USL Distretto Area Nord ed al SUAP Tere di Pianura;
f) di pubblicare integralmente il presente partito di deliberazione sul sito web della Regione Emilia-Romagna.