n.170 del 18.06.2014 periodico (Parte Seconda)
Oggetto n. 5580 - Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire la propria azione nei confronti di Governo e Parlamento per l'ottenimento delle risorse e delle misure necessarie al completo ripristino delle aree colpite dal sisma del maggio 2012 e dalle altre calamità naturali sopravvenute. A firma dei Consiglieri: Vecchi Luciano, Serri, Montanari, Marani, Bonaccini, Pariani, Casadei, Mumolo, Mazzotti, Alessandrini, Carini, Ferrari, Pagani, Barbati, Monari, Bazzoni, Lombardi, Pollastri, Manfredini, Cavalli
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Considerato che
vaste aree del territorio regionale sono state colpite, negli ultimi due anni, da rovinose calamità naturali, che hanno provocato vittime, distruzioni materiali di abitazioni, attività produttive e infrastrutture civili, determinando sofferenze umane, sociali ed economiche;
a due anni dal sisma del maggio 2012 è già in stato avanzato l’opera di ricostruzione e che l’impegno per portare a termine il ripristino dei territori colpiti continuerà ad impegnare nei prossimi anni famiglie, imprese, istituzioni, amministrazioni locali e continuerà ad essere l’assoluta priorità dell’attività della Regione Emilia-Romagna;
i risultati sinora raggiunti mostrano la positività e la coerenza dell’impegno delle amministrazioni regionale e locali, del Commissario alla ricostruzione e delle forze civili, sociali ed economiche del territorio;
l’alluvione del gennaio 2014 ed altri eventi calamitosi, quali tornado ed eventi meteorologici estremi, si sono accaniti, in gran parte, sui medesimi territori già colpiti dal terremoto del 2012;
ingenti risorse, di provenienza statale, europea e regionale, sono già state impegnate ed utilizzate per risarcimenti, ricostruzione e sostegno alla ripresa civile ed economica ma che ancora forti sono le esigenze dei territori colpiti;
particolare criticità presenta la situazione di numerosi centri storici ed aree urbane delle comunità colpite dove, anche per le caratteristiche urbanistiche ed insediative, più difficile è la ripresa delle attività economiche e il ripristino degli edifici a fini abitativi e civili.
Sottolineato che
anche sulla base della risoluzione dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, adottata lo scorso 28 gennaio 2014, nella quale si richiedeva di agire presso Governo e Parlamento nazionali affinché "si definiscano misure certe di fiscalità di vantaggio integrando quelle già contenute all'interno della Legge di stabilità 2014 per le zone colpite dal sisma 2012, in grado di corrispondere alle nuove e maggiori esigenze poste dalle imprese colpite dall'alluvione", la Giunta regionale ha richiesto l’adozione di misure, anche di natura fiscale, volte a favorire la ripresa e lo sviluppo di attività economiche.
Rilevato che
gli aiuti di Stato, ivi comprese le misure di natura fiscale, devono sempre realizzarsi entro i limiti della specifica regolamentazione dell’Unione Europea che, tra l’altro, non prevede la possibilità di esenzioni generalizzate ma che permette la eventuale realizzazione di talune azioni a favore di piccole e piccolissime imprese in territori chiaramente delimitati e dove si siano prodotte condizioni particolarmente sfavorevoli all’attività economica;
particolarmente prioritaria è la situazione nelle aree colpite dall’alluvione del 17 gennaio 2014 e nei comuni colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 con zone rosse nei centri storici.
Ritenuto che
l’istituzione, in tali territori, di zone franche ai sensi della legge 296/2006, potrebbe dare un contributo decisivo alla ripresa economica e sociale;
i soggetti beneficiari possono essere soprattutto le piccolissime imprese all’interno delle aree perimetrate, nella consapevolezza delle difficoltà che tali imprese stanno registrando a causa della minore popolazione presente in centro storico, dei cantieri in corso, della minore densità di esercizi commerciali e produttivi oggi presenti in tali centri.
Tenuto conto che
per quanto concerne l’entità dell’agevolazione, si può prevedere l’esenzione delle principali imposte e cioè quelle sui redditi, l’IRAP e l’imposta municipale propria per gli immobili siti nella zona franca, posseduti e utilizzati da tali imprese per l’esercizio dell’attività economica;
l’istituzione della Zona Franca Urbana comporta l’istituzione di un apposito fondo nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’Economia e delle Finanze che possa compensare le minori entrate dello Stato;
il provvedimento può essere erogato in regime de-minimis, come da apposito regolamento entrato in funzione l'1 Gennaio 2014, e cioè entro un tetto massimo di 200.000 euro, al fine di rispettare la normativa sugli aiuti di stato;
tali misure sono possibili solo con l’assenso nazionale e tenendo conto della contemporaneità dell’esistenza di numerose altre aree colpite da calamità naturali in Italia.
Impegna la Giunta regionale
a proseguire la propria azione nei confronti di Governo e Parlamento nazionale per l’ottenimento delle risorse e delle misure necessarie al completo ripristino delle aree colpite dal sisma del maggio 2012 e dalle altre calamità naturali sopravvenienti nelle medesime aree;
a proseguire, col pieno sostegno dell’Assemblea legislativa, nella richiesta di misure di fiscalità di vantaggio per le zone colpite da tali calamità, con particolare riferimento all’istituzione, conformemente alla legislazione nazionale e comunitaria, di Zone Franche Urbane nei centri colpiti.
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 27 maggio 2014