n. 32 del 02.03.2011 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE Oggetto n. 1022 - Risoluzione proposta dai consiglieri Defranceschi e Favia per invitare la Giunta a porre in essere tutte le misure necessarie per la tutela dell'area in cui è presente una colonia di pipistrelli della rara specie Barbastello
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
un recente studio scientifico ha evidenziato la presenza di una colonia residente di una rara specie di pipistrello, il Barbastello (Barbastella barbastellus), in località Pian di Balestra e Monte Bastione sull’Appennino bolognese;
a parte sporadiche e occasionali segnalazioni questa risulta l’unica popolazione residente nella nostra Regione.
Dato atto che
la specie risulta fortemente minacciata e si stima un calo del 30% della popolazione negli ultimi 15 anni, valutata in pericolo (EN) di estinzione secondo la Lista Rossa Nazionale, nonché inserita nell’allegato Il della Direttiva 92/43 CEE (Direttiva “Habitat”), in quanto specie d’interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione;
la L.R. n. 15/2006 “Disposizioni per la tutela della fauna minore in Emilia-Romagna” salvaguarda la fauna minore tutelandone le specie, le popolazioni e gli esemplari, proteggendone gli habitat naturali e seminaturali e promuovendo la ricostituzione degli stessi, considerando “particolarmente protette” proprio le specie di cui agli Allegati Il) e IV) della Direttiva 92/43/CEE;
la L.R. n. 15/2006 recita “Per la conservazione della fauna minore di cui all’articolo 1, comma 2 della presente legge, ed in forma coordinata con le misure e le azioni di tutela della biodiversità, di cui all’articolo 11 della legge regionale n. 6 del 2005, le Province, le Comunità montane, i Comuni e gli Enti di gestione delle Aree protette... individuano e adottano misure di tutela e conservazione, anche temporanee e limitate a particolari fasi del ciclo biologico, della fauna minore”.
Invita la Giunta a
porre in essere con urgenza tutte le misure necessarie volte a tutelare l’area in cui si trova la popolazione residente della suddetta specie di chirottero, tramite la designazione di una zona speciale di conservazione;
coordinarsi con la Provincia di Bologna, la Comunità montana e i Comuni interessati per raggiungere in breve tempo le finalità di cui sopra.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana dell’8 febbraio 2011