n.349 del 31.10.2018 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 6528 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a proseguire, in tutte le sedi e con tutti i mezzi a disposizione, l'attività a favore del comparto bieticolo saccarifero avviata dalla Regione Emilia-Romagna a partire dal 2005 con l'obiettivo di contribuire al sostegno delle aziende bieticole, alla crescita di investimenti nel comparto della trasformazione ed al consolidamento di competenze scientifiche e tecniche in grado di rafforzare l’incremento della produttività e della redditività della filiera. A firma dei Consiglieri: Calvano, Caliandro, Poli, Zappaterra, Sabattini, Tarasconi, Rontini, Torri, Bagnari, Taruffi, Bessi, Zoffoli

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso

che la Commissione Europea ha avviato, a fine 2005, una drastica modifica della Organizzazione di mercato dello zucchero basata sulla progressiva riduzione delle “quote di produzione” assegnate a ciascun Paese aderente fino alla loro definitiva scomparsa stabilita al 30 settembre 2017;

che questa decisione ha innescato la gravissima crisi di un comparto produttivo che, prima della riforma, coinvolgeva oltre 250.000 ettari di superficie agricola (82.000 dei quali in Emilia-Romagna), 19 stabilimenti di trasformazione delle barbabietole e sosteneva un indotto particolarmente significativo;

che il taglio iniziale della quota del 50% ha portato alla immediata chiusura di 13 stabilimenti produttivi alla quale si sono rapidamente sommate altre tre dismissioni;

che COPROB (Cooperativa produttori bieticoli) si è affermata come unico produttore cooperativo di zucchero in Italia. Nei suoi stabilimenti di Minerbio e Pontelongo viene prodotto il 56% della quota nazionale di zucchero. In 55 anni di vita cooperativa COPROB ha portato benessere e valorizzazione alle circa 6.000 aziende agricole socie, distribuite tra l’Emilia-Romagna ed il Veneto.

Preso atto

che la barbabietola da zucchero, in quanto tipica coltura da rinnovo che segue i cereali, assume un ruolo significativo anche dal punto di vista agroambientale e della salvaguardia della qualità dei suoli;

che i rilevanti investimenti industriali effettuati nell’ultimo decennio hanno consentito di migliorare in modo significativo l’efficienza della filiera;

che il definitivo abbandono delle quote produttive ha innescato una significativa riduzione del prezzo dello zucchero sul mercato internazionale che sta mettendo in discussione la continuità della produzione nazionale;

che, tuttavia, tale diminuzione è riconducibile, in larga misura, a pratiche di dumping sul nostro mercato attuate da operatori nordeuropei che puntano alla cancellazione del comparto bieticolo – saccarifero nazionale e che, in altri Paesi, vendono a prezzi più elevati;

che, per il nostro Paese, la presenza di un comparto bieticolo-saccarifero di qualità rappresenta, in considerazione dell’importanza del settore agroalimentare italiano e della necessità di salvaguardare importanti competenze che si sono accumulate nel corso di oltre un secolo di storia agricola ed industriale, un asset strategico irrinunciabile;

che l’assenza di produzione di zucchero nazionale e il conseguente ricorso a prodotto di importazione potrebbe non consentire di etichettare come Made in Italy prodotti dolciari che rappresentano un punto di forza del nostro comparto agroalimentare.

Ricordato

che la già citata COPROB, per mezzo del marchio di “Italia zuccheri” con il quale è presente sul mercato, ha lanciato lo scorso mese di giugno 2018 il “Patto per lo zucchero italiano” proponendo un rilancio del settore bieticolo-saccarifero nazionale che punti su italianità e biologico attraverso una dettagliata regolamentazione della produzione a livello europeo che approdi all’etichettatura di origine obbligatoria, all’investigazione e repressione delle pratiche commerciali scorrette attuate da produttori di altri paesi sul mercato italiano, ed il sostegno a partnership con industrie e grande distribuzione organizzata per la realizzazione di una filiera 100% italiana.

Impegna la Giunta

a proseguire, in tutte le sedi e con tutti i mezzi a disposizione, l’attività a favore del comparto bieticolo-saccarifero avviata dalla Regione Emilia-Romagna a partire dal 2005 con l’obiettivo di contribuire al sostegno delle aziende bieticole, privilegiando gli interventi verso l’adozione di tecniche di produzione riferibili ad impegni di produzione biologica e di risparmio idrico, alla crescita di investimenti nel comparto della trasformazione ed al consolidamento di competenze scientifiche e tecniche in grado di rafforzare l’incremento della produttività e della redditività della filiera;

a contribuire fattivamente alla costituzione di un tavolo interregionale che riunisca tutti i soggetti interessati, produttori e trasformatori di barbabietola, industria alimentare e grande distribuzione al fine di mettere in campo azioni concrete per il rilancio dello zucchero italiano anche con l’obiettivo di garantire la possibilità di dar vita ad una filiera dolciaria interamente Made in Italy;

a sostenere, per quanto di sua competenza, le azioni previste dal “Patto per lo zucchero italiano”, lanciato da COPROB, al fine di mettere a punto una strategia complessiva di rilancio del comparto bieticolo-saccarifero;

ad intervenire presso il Governo affinché ponga in essere, a livello comunitario e attraverso azioni di politica industriale nazionali, tutte le iniziative necessarie per assicurare la continuità e il consolidamento della filiera bieticolo-saccarifera italiana e la giusta remunerazione dello zucchero made in Italy con particolare interesse per quelle indicate nel “Patto per lo zucchero italiano” quali la regolamentazione dettagliata della produzione che approdi all’etichettatura di origine obbligatoria e l’investigazione e repressione delle pratiche commerciali scorrette attuate sul mercato italiano.

Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 17 ottobre 2018

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