n.222 del 24.10.2012 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2528 - Risoluzione proposta dai consiglieri Barbati, Costi, Grillini, Sconciaforni, Naldi e Alessandrini per chiedere che la Regione Emilia-Romagna assuma il ruolo di regione leader a livello nazionale circa le politiche pubbliche innovative sul tema CSR (Corporate Social Responsability)/RSI a supporto delle politiche di sviluppo in ambito economico, sociale e dell'innovazione, adottando anche provvedimenti in tema di informazione, formazione e incentivi
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
la Costituzione italiana all'articolo 41 recita: "L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali;
a tal fine è sempre più urgente e necessaria la diffusione di una cultura dell'impresa e del lavoro socialmente responsabile.
Valutato che
la Responsabilità Sociale d'Impresa (RSI o CSR - Corporate Social Responsibility) può essere definita come "l'integrazione volontaria delle preoccupazioni di carattere sociale e ambientale nelle attività produttive e commerciali delle imprese e nel loro relazionarsi con le diverse classi di portatori d'interesse" (Libro Verde della Commissione Europea, 2001).
L'impresa socialmente responsabile tiene conto del contributo della propria attività nei confronti dell'ambiente e sul piano sociale, preoccupandosi dei rapporti con i propri dipendenti e collaboratori, clienti, fornitori, partner, comunità locale e istituzioni.
La RSI abbraccia le relazioni e le attività dell'impresa nei confronti dei vari stakeholder e si concretizza in:
- dipendenti: formazione, empowerment, sicurezza, comunicazione interna, pari opportunità;
- business partners: relazioni durature basate su rapporti commerciali equi;
- clienti: relazioni durature basate su prestazioni di qualità, sicure e affidabili;
- fornitori: verifica della correttezza della loro condotta;
- comunità: donazioni, investimenti sociali, partnership locali;
- ambiente: uso responsabile delle risorse naturali e dell'energia; perseguimento dell'eco-efficienza dei prodotti e dei servizi forniti in ogni fase del ciclo di vita;
- azionisti e investitori: comunicazioni chiare e trasparenti;
- corporate governance.
La Responsabilità Sociale delle imprese è un percorso volontario per adeguare i propri comportamenti a standard eccellenti, è uno strumento di cambiamento dei criteri e delle modalità operative a livello aziendale e dei rapporti con gli stakeholder, perciò è un'opportunità di innovazione trasversale per le imprese e per l'insieme del contesto in cui operano. Essa va intesa non come azione filantropica ma come nuovo approccio di management e profilo culturale d'impresa.
La Responsabilità Sociale delle imprese contribuisce a migliorare la reputazione e l'immagine dell'impresa e a migliorare i rapporti con i vari interlocutori sociali ed economici dell'impresa, e crea le condizioni per migliorare la propria sostenibilità nel breve e nel lungo periodo, riducendo i rischi di espulsione dal mercato.
La Responsabilità Sociale delle imprese favorisce la competitività del territorio, perseguendo allo stesso tempo la finalità di uno sviluppo sostenibile - sotto il profilo economico, sociale ed ambientale - e di una elevata coesione sociale. La sua prospettiva di azione, essendo ampia e trasversale, possiede un forte potenziale innovativo sia a livello di organizzazione interna che di filiera produttiva, sia sull'ambiente che nel contesto sociale.
La RSI è una leva strategica per sostenere la capacità innovativa delle imprese e del sistema produttivo puntando alla qualità dello sviluppo, alla conservazione dell'ambiente, al rispetto e alla qualificazione dei consumatori, delle risorse umane e del capitale sociale.
Considerato che
la Regione Emilia-Romagna condivide la strategia della Comunità Europea per uno sviluppo sostenibile, duraturo, intelligente e che la RSI ne è pratica coerente e fondatrice.
La Responsabilità Sociale d'impresa è ricompresa quale strategia del Patto per la Crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva sottoscritto fra la Regione e tutte le parti sociali nel novembre 2011, e che pertanto è nella stessa natura del patto richiamare amministrazioni pubbliche, collettività, imprenditori e organizzazioni sindacali a comportamenti determinati non solo dalla presenza, ma dalla convergenza di interessi individuali e collettivi, misurabili attraverso indicatori non solo di carattere economico.
Preso atto che
la Regione Emilia-Romagna ha già legiferato in materia con la L.R. sul Lavoro 17/2005 e precisamente con gli artt. 41/46 sulla promozione della RSI; ha in questi anni proceduto a valorizzare e diffondere buone pratiche di RSI nei territori regionali, che già presentano esperienze positive e radicate (Club delle Imprese di RSI, premi specifici per RSI, eccetera).
Chiede che
la Regione Emilia-Romagna assuma il ruolo di regione leader a livello nazionale di politiche pubbliche innovative sul tema CSR (Corporate Social Responsability)/RSl a supporto delle politiche di sviluppo economico/sociale/innovazione;
a tal fine chiede
che nell'ambito del nuovo programma triennale delle attività produttive vengano individuate azioni e programmi per la RSI che agiscano in modo integrato con gli Enti Locali prioritariamente su:
- informazione
cercare di utilizzare i canali informativi esistenti (dove la Regione ha controllo-guida-coordinamento) per ridurre il gap informativo esistente tra le imprese (rilevato da varie indagini) e nel caso non siano sufficienti attivare canali ex novo;
- formazione
prevedere elementi formativi tematici per la RSI;
- incentivi premianti
introdurre, nelle azioni previste dai Programmi regionali, modalità premianti specifiche rivolte alle imprese con sistemi di rendicontazione sociale riconosciuti in ambito europeo e internazionale;
- forum regionale competitività responsabile/RSI da realizzare in collaborazione con i territori come luogo di confronto ed elaborazione multistakeholder permanente e continuativo per rafforzare ed aggiornare le politiche regionali.
Chiede inoltre
di orientare ancora di più le proprie politiche verso il sostegno alla qualificazione del sistema imprenditoriale regionale, l'attrazione di nuovi investimenti e le azioni volte a contrastare i processi di delocalizzazione.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 2 ottobre 2012