n.275 del 05.08.2020 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 1189 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad esprimere nelle sedi competenti supporto alla modifica degli articoli 604-bis e 604 ter del Codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale ed identità di genere. A firma dei Consiglieri: Mori, Pillati, Rossi, Zamboni, Mumolo, Maletti, Amico, Caliandro, Costa, Soncini
L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna
Premesso che
La nona edizione del Rapporto ILGA-Europe descrive in dettaglio la condizione delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali (LGBTI) nei 49 paesi europei e nei cinque paesi dell’Asia centrale.
Il Report pone l’accento su un forte aumento di episodi di violenza e di odio o istigazione all’odio anche on line legittimato in alcuni casi anche da un atteggiamento apertamente ostile nei confronti delle persone LGBTI di rappresentanti delle istituzioni pubbliche.
L’assenza di specifiche fattispecie di reato e dell’aggravante non consente ad oggi una classificazione delle denunce e dei relativi procedimenti penali, restando la violenza di matrice omotransfobica di fatto in larga parte non censita.
Alla LR 15/2019 si è giunti dopo un serrato confronto che ha consentito di sciogliere nodi e di giungere ad un testo largamente condiviso che perseguisse l’obiettivo di combattere le violenze e discriminazioni verso le persone LGBT senza mortificare nessuna delle diverse sensibilità presenti in maggioranza.
Preso atto che
Emergono dalle cronache quotidiane discriminazioni e violenze verso le persone omosessuali e transessuali in ragione del proprio orientamento sessuale e identità di genere.
Negli ultimi anni in Italia si registra un preoccupante aumento dei casi di violenza omotransfobica (109 casi nel 2016, 144 nel 2017, 211 nel 2018 e 212 nel 2019 con due morti).
Solo il 2 luglio scorso due trentenni omosessuali di Bologna sono stati insultati e picchiati mentre erano in attesa di un treno alla stazione di Vernazza e solo il 15 luglio scorso a Piacenza un ragazzo di 15 anni è stato aggredito perché portava una bandiera “rainbow”.
Considerato che
Uno Stato di diritto deve assumere l’affermazione e il rispetto dei diritti umani come impegno prioritario che si traduca in una normativa e in azioni positive adeguate allo scopo da parte di tutte le Istituzioni in forza del principio di leale collaborazione.
La Regione Emilia-Romagna si è dotata nel tempo di una solida legislazione di promozione e tutela dei diritti delle persone per prevenire e contrastare discriminazioni e violenze in linea con le direttive internazionali, la normativa europea e il dettato costituzionale;
la Regione ha aderito nel 2014 alla rete READY (Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e di identità di genere), alla quale aderiscono centinaia di enti locali e molte Regioni.
Nel corso della X legislatura è stata approvata la legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere (L.R. 1 agosto 2019, n. 15).
Valutato che
La normativa regionale si inserisce in un quadro complessivo di legislazione nazionale che sul punto del contrasto a reati d’odio e violenza rivolti alle persone LGBTI risulta carente di autonome fattispecie di reato che rendano perseguibili siffatte condotte ai sensi dell’orientamento giurisprudenziale interno e delle Corti europee.
Le politiche di prevenzione e contrasto delle discriminazioni e della violenza omotransfobica, di promozione della pari dignità sociale e dell’inclusione delle persone LGBTI, nonché il supporto e l’accoglienza delle vittime (perché “accogliendo la persona non possiamo prescindere dal suo orientamento” cit.), devono essere concretamente assunte e attuate in modo integrato anche mediante rilevazioni statistiche che consentano un’approfondita valutazione del fenomeno.
La Commissione Giustizia della Camera, proprio in questi giorni, ha adottato come testo base il testo unificato della proposta di legge Zan "Modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere" presentata il 2 maggio 2018, con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione di Forza Italia come segnale di apertura verso un provvedimento di civiltà.
L’Italia, colmando questa lacuna, ha la possibilità di irrobustire la base giuridica di prevenzione e contrasto ai fenomeni di discriminazione e violenze, riconoscere spessore al dolore e alla sofferenza delle vittime, dando seguito alle sollecitazioni pervenute dall’Unione europea, dal Consiglio d’Europa e dall’Alto Commissario per i diritti umani dell’ONU.
Evidenziato che
L’iter d’approvazione de qua rafforza il perseguimento degli obiettivi articolati nel programma di mandato della Giunta, quando afferma che la L.R. 1 agosto 2019 n. 15 (Legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere) è “un importante passo verso una società regionale in cui la parità dei diritti non sia solo uno slogan, ma un obiettivo perentorio da raggiungere attraverso concrete azioni di sensibilizzazione e formazione, rimuovendo gli ostacoli che limitano la piena libertà e uguaglianza delle persone”.
Le azioni integrate di sistema per l’attuazione della L.R. 15/2019 passano attraverso un confronto sistematico con le associazioni LGBTI, la raccolta dati e il monitoraggio dei fenomeni legati alle discriminazioni e violenze in ragione dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere, l’integrazione delle risorse umane, economiche e strumentali per il perseguimento delle finalità della legge, nonché il sostegno delle vittime.
Tutto ciò premesso,
impegna la Giunta e per quanto di competenza l’Assemblea legislativa
A sostenere la necessità che il Parlamento, in linea con l’impegno della Regione Emilia-Romagna per la promozione e tutela dei diritti delle persone contro tutte le discriminazioni e violenze, legiferi tempestivamente per la prevenzione e il contrasto dei reati fondati sull’odio in ragione dell’orientamento sessuale e identità di genere;
Ad esprimere nelle sedi competenti supporto ad un percorso che, in modo analogo al cammino svolto dalla Regione Emilia-Romagna per la sua legge regionale, porti all’approvazione della legge Zan “Modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del Codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere”;
Ad attuare la L.R. 1 agosto 2019 n. 15 “Legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere” attraverso un approccio trasversale e integrato degli obiettivi, in collaborazione con enti, associazioni e istituzioni del territorio;
Ad esprimere sostegno e solidarietà a coloro che impegnati e impegnate in battaglie di emancipazione e civiltà per la difesa dei diritti umani ricevono minacce, intimidazioni e sono bersaglio di campagne d’odio e diffamazione;
Ad inviare il presente atto al Presidente della Repubblica, ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica e ai/alle parlamentari dell’Emilia-Romagna.
Approvata a maggioranza dalla Commissione per la parità e per i diritti delle persone nella seduta del 23 luglio 2020.