n.77 del 31.03.2025 (Parte Prima)

Oggetto n. 403 - Ordine del giorno n. 15 collegato all'oggetto 229 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2025-2027". A firma dei Consiglieri: Arduini, Calvano, Casadei, Larghetti, Burani, Trande, Lembi, Lucchi, Valbonesi, Ancarani, Lori, Castellari, Donini, Parma, Critelli, Costa, Carletti, Proni, Bosi, Petitti, Daffadà, Paldino, Costi, Sabattini, Massari, Ferrari, Quintavalla, Muzzarelli, Fornili, Gordini, Zappaterra

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
 
Premesso che

 

la violenza di genere e quella motivata dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere costituiscono gravi violazioni dei diritti umani, con impatti devastanti sulla salute fisica e psicologica delle vittime;  

nell'ultimo anno, in Emilia-Romagna sono stati registrati numerosi episodi di violenza di genere e discriminazione basata sull'orientamento sessuale e l'identità di genere, con un significativo numero di accessi ai Pronto Soccorso e un costante incremento delle richieste di supporto presso i centri antiviolenza presenti sul territorio;  

altre Regioni italiane, tra cui il Veneto, hanno recentemente adottato misure per garantire l'esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria alle vittime di violenza, assicurando un accesso agevolato alle cure e ai servizi di supporto psicologico e specialistico.

 

Rilevato che

 

la Convenzione di Istanbul, ratificata dall'Italia con la Legge 27 giugno 2013, n. 77, impone agli Stati di implementare misure legislative per la tutela delle vittime, garantendo servizi di assistenza adeguati;  

il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2017 ha incluso nei livelli essenziali di assistenza le attività di prevenzione, individuazione precoce e supporto alle vittime di violenza di genere e sessuale, stabilendo che tali prestazioni debbano essere garantite dal Servizio Sanitario Nazionale;  

l'Emilia-Romagna è da tempo impegnata in un'azione concreta di prevenzione e contrasto della violenza di genere e della discriminazione, attraverso una rete solida di servizi territoriali, centri antiviolenza e consultori, riconosciuti tra i più avanzati a livello nazionale;  

la Regione ha già adottato misure significative per supportare le vittime, garantendo l'accesso a percorsi sanitari e psicologici dedicati e facilitando il reinserimento sociale.

 

Considerato che

 

l'assenza di un'esenzione specifica può rappresentare un ostacolo economico per molte vittime, limitando il loro accesso alle cure e ai servizi di recupero, ostacolando così il processo di reinserimento e benessere psicofisico;  

l'introduzione di una misura simile a quella già adottata in altre Regioni potrebbe rafforzare la tutela delle vittime in Emilia-Romagna, assicurando un accesso equo e tempestivo ai servizi sanitari essenziali.

 

Tutto ciò premesso,
impegna la Giunta regionale

 

a valutare, compatibilmente con le esigenze di bilancio, l'istituzione di un codice di esenzione regionale per garantire la gratuità delle prestazioni sanitarie alle vittime di violenza di genere e di violenza motivata dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere, estendendolo anche agli orfani di vittime di femminicidio, definendone le modalità operative per l'attuazione del codice, coinvolgendo le Aziende Sanitarie Locali, i Centri Antiviolenza, i Consultori e le associazioni della Rete Antidiscriminazioni, includendo tutte le prestazioni fruite nel periodo successivo alle dimissioni dal Pronto Soccorso, comprese le prestazioni psicologiche e le prestazioni di specialistica ambulatoriale connesse alla violenza subita;  

a promuovere campagne informative mirate a sensibilizzare la popolazione e a diffondere la conoscenza del codice di esenzione, qualora adottato, facilitando l’accesso delle vittime alle prestazioni sanitarie gratuite.

 

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 26 marzo 2025

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina