n.344 del 27.12.2017 periodico (Parte Seconda)
Accordo e convenzione con il MISE e il MEF per l'istituzione di una sezione speciale del Fondo centrale di garanzia denominata Fondo Special-ER finalizzata a sostenere l'accesso al credito delle imprese della regione. Accertamento entrate
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 (regolamento generale) con il quale sono state fornite le “disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio”;
- in particolare, l’articolo 123, paragrafo 6, del regolamento (UE) n. 1303/2013, che stabilisce che “lo Stato membro può designare uno o più organismi intermedi per lo svolgimento di determinati compiti dell’Autorità di gestione o di certificazione sotto la responsabilità di detta autorità” e precisa, al paragrafo 7, che “lo Stato membro o l’Autorità di gestione può affidare la gestione di parte di un programma operativo a un organismo intermedio mediante un accordo scritto […]”;
- gli articoli da 37 a 46 del citato regolamento generale, che disciplinano il funzionamento degli strumenti finanziari nella programmazione 2014-2020;
- il Regolamento n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, che abroga il regolamento (CE) n. 1082/2006;
- il Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis» ed in particolare gli artt. 1 (campo di applicazione), 2 (definizioni, con riferimento in particolare alla nozione di "impresa unica"), 3 (soglia), 4 (calcolo dell'ESL), 5 (cumulo) e 6 (controllo);
- il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d'investimento europei, e in particolare l’art.10 “Norme che disciplinano la composizione del comitato di sorveglianza”;
- il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
- il Regolamento (UE) n. 821/2014 recante le modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
- il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 158 del 5 dicembre 2013, recante il “Regolamento di riorganizzazione del Ministero dello sviluppo economico” e, in particolare, l’articolo 16, comma 1, lettera n), che attribuisce alla Direzione generale per gli incentivi alle imprese “l’esercizio delle funzioni di Autorità di gestione dei programmi operativi nazionali finanziati con il contributo dei Fondi strutturali europei nella titolarità del Ministero”;
- gli articoli da 37 a 46 del citato regolamento generale 1303/2013, che disciplinano il funzionamento degli strumenti finanziari nella programmazione 2014-2020;
- la legge 23 dicembre 1996, n. 662 prevede, all’articolo 2, comma 100, lettera a), istituzione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;
- il decreto del Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato, di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica del 31 maggio 1999, n. 248, è stato adottato il “Regolamento recante criteri e modalità per la concessione della garanzia e per la gestione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese”;
- il decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, all’articolo 11, comma 5, che prevede che la dotazione del Fondo di garanzia di cui all’articolo 15 delle legge 7 agosto 1997, n. 266 può essere incrementata mediante versamento di contributi da parte delle banche, delle Regioni e di altri enti ed organismi pubblici, ovvero con l’intervento della SACE S.p.A., secondo modalità stabilite con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico;
- il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico del 26 gennaio 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n 96 del 24 aprile 2012, recante “Modalità per l’incremento della dotazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese”, prevede, all’articolo 2, comma 1, che le Regioni e le Province Autonome possano contribuire ad incrementare la dotazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, attraverso la sottoscrizione di accordi con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero dell’economia e delle finanze; al comma 2 che, per le finalità di cui al comma 1, nell’ambito del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, sono istituite sezioni speciali con contabilità separata e, al comma 3, che nel rispetto di quanto previsto dal decreto del Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica del 31 maggio 1999, n. 248 e successive modificazioni, gli accordi individuano, per ciascuna sezione speciale:
a) le tipologie di operazioni che possono essere garantite con le risorse della sezione speciale, nonché le relative tipologie di intervento;
b) le percentuali integrative di copertura degli interventi di garanzia;
c) l’ammontare delle risorse regionali destinate ad integrare il Fondo, con una dotazione minima di cinque milioni di euro;
- il decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, 24 aprile 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 157 del 6 luglio 2013, recante “Modalità di concessione della garanzia del Fondo su portafogli di finanziamenti erogati a piccole e medie imprese” e successive modificazioni e integrazioni, che all’articolo 7, comma 4, prevede che “la copertura massima garantita dal Fondo di cui alla lettera a) del comma 3 può essere elevata nel caso in cui tale innalzamento della copertura sia finanziato con risorse apportate al Fondo da regioni o province autonome, o da altri enti od organismi pubblici ai sensi di quanto previsto dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, 26 gennaio 2012”;
- il comma 6 dell’articolo 2 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, così come sostituito dall’articolo 18, comma 9-bis, lettera a), del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, stabilisce che i finanziamenti di cui all’articolo 2 del decreto-legge n. 69 del 2013 (anche detti finanziamenti Nuova Sabatini) “… possono essere assistiti dalla garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, nella misura massima dell’80 per cento dell’ammontare del finanziamento. In tali casi, ai fini dell’accesso alla garanzia, la valutazione economico-finanziaria e del merito creditizio dell'impresa, in deroga alle vigenti disposizioni sul Fondo di garanzia, è demandata al soggetto richiedente, nel rispetto di limiti massimi di rischiosità dell’impresa finanziata, misurati in termini di probabilità di inadempimento e definiti con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Il medesimo decreto individua altresì le condizioni e i termini per l’estensione delle predette modalità di accesso agli altri interventi del Fondo di garanzia, nel rispetto delle autorizzazioni di spesa vigenti per la concessione delle garanzie del citato Fondo.”;
- il decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, 29 settembre 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 11 dicembre 2015, n. 288, che stabilisce le modalità di valutazione dei finanziamenti Nuova Sabatini ai fini dell'accesso al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;
- il decreto del Ministro dello sviluppo economico, sentito il Ministro dell’economia e delle finanze, 7 dicembre 2016, di cui al comunicato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 135 del 13 giugno 2017, con cui sono state approvate le modificazioni e le integrazioni delle “condizioni di ammissibilità e disposizioni di carattere generale per l’amministrazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” che includono il modello di valutazione delle imprese basato sulla misura della probabilità di inadempimento del soggetto destinatario del finanziamento Nuova Sabatini;
- decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, 6 marzo 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 157 del 7 luglio 2017, con cui sono state stabilite le condizioni e i termini per l’estensione delle predette modalità di accesso previste per i finanziamenti Nuova Sabatini agli altri interventi del Fondo di garanzia;
- il Programma operativo nazionale “Imprese e Competitività” FESR 2014-2020 (nel prosieguo, “PON IC”), approvato dalla Commissione europea con decisione n. C(2015) 4444 final del 23 giugno 2015 e successive modificazioni, identifica, tra i principali strumenti di intervento, il ricorso al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, mediante l’attivazione, nel suo ambito, di specifiche riserve speciali con capitale e contabilità separati;
Richiamati:
- la comunicazione della Commissione Europea COM (2010) 2020 “Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” adottata dalla Commissione Europea nel marzo 2010 e dal Consiglio Europeo il 17 luglio 2010 per uscire dalla crisi e per preparare l’economia del XXI secolo;
- il "Documento strategico regionale dell'Emilia-Romagna per la programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE) 2014-2020. Strategia, approccio territoriale, priorità e strumenti di attuazione" approvato con Deliberazione di Giunta n. 571 del 28 aprile 2014 e con D.A.L. n. 167 del 15 luglio 2014;
- l’Accordo di Partenariato approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2014) 8021 del 29 ottobre 2014;
- il Programma operativo regionale FESR Emilia-Romagna 2014-2020 (nel prosieguo POR), approvato dalla Commissione europea con decisione n. C/2015/928 del 12/2/2015;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 179/2015 recante “Presa d’atto del Programma Operativo FESR Emilia-Romagna 2014–2020 e nomina dell’Autorità di Gestione”;
- i Criteri di selezione delle operazioni approvati dal Comitato di Sorveglianza del 31 marzo 2015 ed integrati con procedura scritta dell’11 giugno 2015 e con Decisione del Comitato di Sorveglianza del 28 gennaio 2016;
- la modifica del POR, comunicata con Procedura scritta del Comitato di Sorveglianza del 3 agosto 2017, nell’ambito dell’azione 3.6.1, con cui sono stati inseriti tra le “Tipologie indicative di beneficiari” i soggetti gestori di fondi ed è stata inserita nel testo dell’azione con la seguente integrazione: “Qualora, la gestione dell’azione lo richieda, potranno essere individuati Organismi Intermedi (ad esempio il MISE) delle cui deleghe sarà dato conto nel Sistema di Gestione e Controllo del Programma”;
Rilevato che:
- la nuova programmazione dei fondi POR FESR 2014-2020 si concentra su sei assi prioritari fra loro strettamente coerenti ed integrati, che riprendono gli obiettivi tematici (OT) previsti dal Regolamento (UE) n. 1303/13 finalizzati ad attuare la Strategia Europa 2020;
- l’asse 3 del POR ha, quale obiettivo specifico, “Competitività ed attrattività del sistema produttivo”, in particolare, e ferma restando la possibilità di prevedere il conferimento di ulteriori risorse, intende affidare alla costituenda “Sezione speciale Emilia-Romagna” del Fondo Centrale di garanzia la gestione di risorse del POR, quantificate, in fase di prima assegnazione, pari a euro 5.150.000,00 in relazione alla azione del terzo asse prioritario del POR (Competitività e attrattività del sistema produttivo) 3.6.1. “Potenziamento del sistema delle garanzie pubbliche per l’espansione del credito […] che valorizzino anche il ruolo dei confidi più efficienti ed efficaci” (le “Risorse ER”), per lo sviluppo della garanzia a supporto delle PMI operanti sul territorio regionale;
- in attuazione della suddetta attività, la Regione, con propria deliberazione n. 179 del 27/2/2015, ha adottato il POR FESR 2014-2020;
- ai sensi dell’articolo 37, paragrafi 2 e 3, del regolamento (UE) n.1303/2013, la valutazione ex ante relativa agli strumenti finanziari previsti nel POR FESR Emilia-Romagna 2014-2020 è stata completata e presentata al Comitato di Sorveglianza del POR in data 28/01/2016;
- ci sono le condizioni per siglare un Accordo tra il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell’economia e delle finanze e la Regione Emilia-Romagna, per istituire la sezione regionale Emilia-Romagna del Fondo di garanzia per le PMI, con risorse pari a 5.150.000,00 milioni a valere sul POR FESR Emilia-Romagna 2014-2020 (in seguito anche “Accordo”);
- lo strumento finanziario istituito mediante la predetta sezione speciale del Fondo di garanzia per le PMI è attuato in base alla valutazione ex ante di cui alla lettera c), in quanto essa ha fornito evidenza che il fondo garanzia ha l’obiettivo di sostenere l’accesso al credito, attraverso interventi di garanzia, delle imprese. Può essere gestito da un soggetto con esperienza nella gestione di strumenti di garanzia con conoscenza del tessuto imprenditoriale locale. I beneficiari sono le PMI in forma singola o associata, professionisti e loro associazioni. Lo strumento attivabile è quello della garanzia, anche in complementarietà con le azioni promosse a livello comunitario (COSME) e nazionale. Il fondo può avere una dimensione fino a 15 milioni di euro;
visti inoltre:
- il D.Lgs. 14 marzo 2013 n.33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
- il decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 recante “Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale”, convertito con modificazioni in Legge 23 giugno 2014, n. 89;
- la propria deliberazione n.89/2017 recante “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della corruzione 2017-2019.”
- la determinazione dirigenziale n. 12096 del 25 luglio 2016, “Ampliamento della Trasparenza ai sensi dell'art. 7, comma 3, D.Lgs. n. 33/2013, di cui alla deliberazione di Giunta regionale 25 gennaio 2016, n. 66”;
- la propria deliberazione n. 486 del 10 aprile 2017 recante “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, recante "Testo unico in materia di Organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna", ed in particolare l'art. 37, comma 4;
- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm. per quanto applicabile;
- la propria deliberazione n. 627/2015 “Approvazione della carta dei principi di responsabilità sociale delle imprese e applicazione del rating di legalità”;
- il Decreto 20 febbraio 2014, n. 57 - MEF-MISE - Regolamento concernente l'individuazione delle modalità in base alle quali si tiene conto del rating di legalità attribuito alle imprese ai fini della concessione di finanziamenti;
- la propria deliberazione n. 2189 del 21/12/2015 avente ad oggetto “Linee di indirizzo per la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale”;
- la propria deliberazione n.56 del 25/1/2016 avente ad oggetto “Affidamento degli incarichi di Direttore generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art.43 della L.R.43/2001;
- la propria deliberazione n.270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con deliberazione 2189/2015;
- la propria deliberazione n.622 del 28/4/2016 avente ad oggetto “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera n.2189/2015;
- la determinazione del Direttore generale n.7288 del 29/4/2016 avente ad oggetto “Assetto organizzativo della Direzione generale “Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa” in attuazione della Deliberazione di Giunta n.622/2016. Conferimento di incarichi dirigenziali in scadenza al 30/4/2016”;
- la propria deliberazione n.702 del 16/5/2016, avente ad oggetto “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell’ambito delle Direzioni generali – Agenzie – Istituto e nomina dei Responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e dell’accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali e dell’anagrafe per la stazione appaltante”;
- la propria deliberazione n. 1107 dell'11/7/2016, avente ad oggetto “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera n. 2189/2015”;
- la propria deliberazione n.1681 del 17/10/2016, avente ad oggetto “Indirizzi per la prosecuzione della riorganizzazione della macchina amministrativa regionale avviata con delibera n. 2189/2015”;
- la propria deliberazione n. 2123/2016 “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali: Cura del territorio e dell'ambiente; Agricoltura, caccia e pesca; Risorse, Europa, innovazione e istituzioni e nell'ambito di Intercent-ER e conferma retribuzione di posizione fr1super nell'ambito della D.G. RISORSE, EUROPA, innovazione e istituzioni”;
- la propria deliberazione n.477 del 10/4/2017 avente ad oggetto “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle Direzioni generali Cura della persona, Salute e Welfare; Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni e autorizzazione al conferimento dell'interim per un ulteriore periodo sul Servizio territoriale agricoltura, caccia e pesca di Ravenna”;
- il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.;
- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 "Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna. Abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4", per quanto applicabile;
- la L.R. 23 dicembre 2016, n. 25 “Disposizioni collegate alla legge finanziaria per il 2017” pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 383 del 23 dicembre 2016;
- la L.R. 23 dicembre 2016, n. 26 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2017 e del bilancio pluriennale 2017-2019” (Legge Finanziaria) pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 384 del 23 dicembre 2016;
- la L.R 23 dicembre 2016, n. 27 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2017 e bilancio pluriennale 2017-2019” pubblicata nel Bollettino Ufficiale n. 385 del 23 dicembre 2016;
- la DGR n. 2338 del 21/12/2016 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019”;
- la L.R. 1 agosto 2017, n.18 recante “Disposizioni collegate alla Legge di Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019”, pubblicata nel Bollettino Ufficiale n. 220 del 2 agosto 2017;
- la L.R. 1 agosto 2017, n.19 recante “Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019”, pubblicata nel Bollettino Ufficiale n. 221 del 2 agosto 2017;
- le risorse stanziate sui capitoli di bilancio:
- 22046 “Assegnazione ad intermediari finanziari di un fondo per il potenziamento del sistema delle garanzie (Asse 3, attività 3.6.1. POR FESR 2014/2020; Reg. CE 1303/2013; Decisione C (2015) 928)- QUOTA UE”, pari ad Euro 2.575.000,00, nell’anno di previsione 2017 del bilancio finanziario gestionale della Regione Emilia-Romagna 2017-2019;
- 22047 “Assegnazione ad intermediari finanziari di un fondo per il potenziamento del sistema delle garanzie (Asse 3, attività 3.6.1. POR FESR 2014/2020; L. 183/1987; Delibera CIPE 10 /2015) QUOTA STATO”, pari ad Euro 1.802.500,00, nell’anno di previsione 2017 del bilancio finanziario gestionale della Regione Emilia-Romagna 2017-2019;
- 22048 “Assegnazione ad intermediari finanziari di un fondo per il potenziamento del sistema delle garanzie (Asse 3, attività 3.6.1. POR FESR 2014/2020; Reg. CE 1303/2013; Decisione C (2015) 928)- QUOTA REGIONE”, pari ad Euro 772.500,00, nell’anno di previsione 2017 del bilancio finanziario gestionale della Regione Emilia-Romagna 2017-2019;
per un totale di euro 5.150.000,00;
Dato atto che, essendo il fondo in oggetto cofinanziato da
un contributo comunitario erogato “a rendicontazione”, a fronte degli impegni di spesa assunti con il presente atto sui capitoli 22046 (risorse UE) e 22047 (risorse statali) la Regione matura un credito nei confronti dell’Unione Europea e dello Stato;
Ritenuto che ricorrano gli elementi di cui al D.lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. in relazione alla tipologia di spesa prevista e che pertanto si possa procedere all’assunzione degli impegni di spesa;
Preso atto che la procedura del conseguente pagamento disposto in attuazione del presente atto è compatibile con le prescrizioni previste dall’art.56, comma 6, del citato D.lgs. n. 118/2011;
Visti:
- la legge 16 gennaio 2003, n. 3 “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”, ed in particolare l’art. 11 “Codice unico di progetto degli investimenti pubblici”;
- la legge 13 agosto 2010, n. 136 avente per oggetto “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”, e successive modifiche;
- la circolare prot. PG/2011/148244 del 16 giugno 2011 inerente le modalità tecnico-operative e gestionali Testo dell'atto relative alla tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla predetta Legge 136/2010 e ss.mm.;
- la determinazione dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti pubblici di lavori, servizi e forniture n. 4 del 7 luglio 2011, recante “Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136”;
- il D.lgs. 6 settembre 2011, n. 159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136” e ss.mm.ii.;
- il D.L. 6 luglio 2012, n. 95 “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini” convertito, con modificazioni, dalla L. 7 agosto 2012, n. 135;
- il Decreto Legislativo 9 novembre 2012, n. 192 “Modifiche al decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, per l’integrale recepimento della direttiva 2011/7/UE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, a norma dell’articolo 10, comma 1 della legge 11 novembre 2011, n.180”;
- la L.R. 24 maggio 2004, n. 11 "Sviluppo regionale della società dell'informazione", Capo VI;
- la L.R. 21 dicembre 2007, n. 28 “Disposizioni per l’acquisizione di beni e servizi” ed in particolare l’art. 4 "Programmi di acquisizione";
- il DPR n. 207/2010 e ss.mm., per quanto applicabile;
- il D.Lgs. 18 aprile 2016, n.50 "Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture" ed in particolare art. 5, comma 6;
Dato atto che al progetto di investimento pubblico in oggetto la competente struttura ministeriale ha assegnato il CUP E84H17000840002;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell'Assessore a Attività Produttive, Piano energetico, Economia Verde e Ricostruzione post-sisma, Palma Costi;
A voti unanimi e palesi
delibera:
1. di costituire, in attuazione del POR FESR 2014/2020, la sezione speciale Emilia-Romagna del Fondo Centrale di Garanzia (in seguito Fondo Special-Er) finalizzato ad aumentare la capacità delle imprese del territorio ad accedere al credito attraverso la garanzia, secondo le modalità operative disciplinate nell’Accordo di cui allo schema allegato 1 parte integrante del presente atto recante “Schema di Accordo tra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Regione Emilia-Romagna per l’istituzione di una sezione speciale regionale del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” e dalla Convenzione di cui allo schema allegato 2 parte integrante del presente atto recante “Schema di Convenzione per l’espletamento delle funzioni di Organismo Intermedio in relazione all’Azione “3.6.1”, nell’ambito dell’Asse III Obiettivo specifico “Competitività ed attrattività del sistema produttivo” del POR FESR Emilia-Romagna 2014-2020 ai sensi dell’articolo 123 del regolamento (UE) n. 1303/2013” (in seguito “gli Accordi”) di cui al punto [6];
2. di affidare la sezione Special-ER di cui al punto [1] al Ministero dello Sviluppo Economico, codice fiscale n. 80230390587 – Viale America, 201 - 00144 Roma, in seguito (“MISE”), ai sensi dell’articolo 123 del regolamento (UE) n. 1303/2013;
3. di stabilire che la sezione Special-ER di cui al Punto [1] venga finanziata dalle risorse attualmente stanziate sui pertinenti capitoli del bilancio finanziario gestionale 2017-2019 anno di previsione 2017:
- 22046, per importo pari ad Euro 2.575.000,00;
- 22047, per importo pari ad Euro 1.802.500,00;
- 22048, per importo pari ad Euro 772.500,00;
per un totale di euro 5.150.000,00;
4. di stabilire che la sezione Special-ER di cui al punto [1] possa essere incrementata, con le modalità previste dagli Accordi, fino a 15.000.000,00 di euro, qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse;
5. di stabilire che la presente prima assegnazione di risorse sia finalizzata ad elevare la quota di riassicurazione del Fondo fino al 90% secondo le modalità previste dal DM MISE di concerto con il MEF del 6 marzo 2017 (Pubblicato sulla G.U. n. 157 del 7 luglio 2017) all’art. 7 comma 6;
6. di approvare “gli Accordi” allegati parti integranti del presente atto, che regoleranno la gestione del Fondo di cui al punto 1:
- Allegato 1: “Schema di Accordo tra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Regione Emilia-Romagna per l’istituzione di una sezione speciale regionale del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese”, in seguito “l’Accordo”;
- Allegato 2: “Schema di Convenzione per l’espletamento delle funzioni di Organismo Intermedio in relazione all’Azione “3.6.1”, nell’ambito dell’Asse III Obiettivo specifico “Competitività ed attrattività del sistema produttivo” del POR FESR Emilia-Romagna 2014-2020 ai sensi dell’articolo 123 del regolamento (UE) n. 1303/2013”, in seguito “la convenzione”;
7. di stabilire che gli aiuti concessi alle imprese operanti nel territorio dell’Emilia-Romagna attraverso la sezione Special-ER istituito dal presente provvedimento dovranno essere assegnati nel rispetto della disciplina in tema di aiuti di stato ed in particolare dei Regolamenti (UE) n. 1407/2013 e n. 1408/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 352 del 24/12/2013) come aiuti “de minimis” o nel rispetto del Regolamento (UE) n. 651/2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno (il “Regolamento di Esenzione”), in applicazione degli artt. 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea;
8. di dare atto che non è richiesta l’informazione antimafia, in quanto il MISE e il MEF ricadono nel caso di cui all’art. 83, comma 3, lett. b del D.Lgs. n. 159/2011;
9. di assegnare e concedere in favore del Ministero dello Sviluppo Economico, codice fiscale n. 80230390587 – Viale America, 201 - 00144 Roma, in seguito (“MISE”) la somma di € 5.150.000,00, in relazione all’affidamento della sezione Special-ER di cui al punto 1, C.U.P. E84H17000840002;
10.di impegnare l’importo complessivo di € 5.150.000,00 quale dotazione iniziale della sezione Special-ER, sui capitoli:
- 22046 “Assegnazione ad intermediari finanziari di un fondo per il potenziamento del sistema delle garanzie (Asse 3, attività 3.6.1. POR FESR 2014/2020; Reg. CE 1303/2013; Decisione C (2015) 928)- Quota UE”, pari ad Euro 2.575.000,00, nell’anno di previsione 2017 del bilancio finanziario gestionale della Regione Emilia-Romagna 2017-2019, registrato al numero 6160 di impegno, che presenta la necessaria disponibilità, approvato con propria deliberazione n.2338/2011 e succ. mod.;
- 22047 “Assegnazione ad intermediari finanziari di un fondo per il potenziamento del sistema delle garanzie (Asse 3, attività 3.6.1. POR FESR 2014/2020; L. 183/1987; Delibera CIPE 10 /2015)- Quota Stato”, pari ad Euro 1.802.500,00, nell’anno di previsione 2017 del bilancio finanziario gestionale della Regione Emilia-Romagna 2017-2019, registrato al numero 6161 di impegno, che presenta la necessaria disponibilità, approvato con propria deliberazione n.2338/2011 e succ. mod.;
- 22048 “Assegnazione ad intermediari finanziari di un fondo per il potenziamento del sistema delle garanzie (Asse 3, attività 3.6.1. POR FESR 2014/2020; Reg. CE 1303/2013; Decisione C (2015) 928) - Quota Regione”, pari ad Euro 772.500,00, nell’anno di previsione 2017 del bilancio finanziario gestionale della Regione Emilia-Romagna 2017-2019, registrato al numero 6162 di impegno, che presenta la necessaria disponibilità, approvato con propria deliberazione n.2338/2011 e succ. mod.;
11. di dare atto che in attuazione del D.lgs. 118/2011 e ss.mm.ii., la stringa concernente la codificazione della Transazione elementare, come definita dal citato decreto, risulta essere la seguente:
- Capitolo 22046 - Missione 07 - Programma 01 - Codice economico U.2.03.03.03.999 - COFOG 04.7 - Transazioni UE 3 - SIOPE 2030303999 - Codice C.U.P. E84H17000840002 - C.I. spesa 3 - Gestione ordinaria 3
- Capitolo 22047 - Missione 07 - Programma 01 - Codice economico U.2.03.03.03.999 - COFOG 04.7 - Transazioni UE 4 - SIOPE 2030303999 - Codice C.U.P. E84H17000840002 - C.I. spesa 3 - Gestione ordinaria 3
- Capitolo 22048 - Missione 07 - Programma 01 - Codice economico U.2.03.03.03.999 - COFOG 04.7 - Transazioni UE 7 - SIOPE 2030303999 - Codice C.U.P. E84H17000840002 - C.I. spesa 3 - Gestione ordinaria 3
12. di accertare a fronte degli impegni di spesa assunti di cui al punto 10:
- la somma di Euro 1.802.500,00, registrata al n. 1333 di accertamento sul capitolo E3249 “Contributo dell'Unione Europea sul Fondo europeo di sviluppo regionale per il finanziamento del Programma operativo regionale 2014/2020 obiettivo 'Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione' – Quota capitale (Regolamento UE n. 1303 del 17 dicembre 2013, Dec. C(2015) 928 del 12 febbraio 2015)”, quale credito maturato nei confronti dell'Unione Europea, esercizio 2017;
- la somma di Euro 2.575.000,00, registrata al n. 1332 di accertamento sul capitolo E4249 “Assegnazione dello Stato per il cofinanziamento del Programma operativo regionale 2014/2020 Fondo europeo di sviluppo regionale obiettivo 'Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione' – Quota capitale (Legge 16 aprile 1987, n. 183, delibera CIPE n. 10 del 28 gennaio 2015; Regolamento UE n. 1303 del 17 dicembre 2013, Dec. C(2015) 928 del 12 febbraio 2015), quale credito nei confronti del fondo di rotazione per il cofinanziamento dei programmi comunitari, esercizio 2017;
13. di stabilire che, per la gestione della sezione Special-ER di cui al Punto [1], la Regione Emilia-Romagna riconosce al Gestore le commissioni di gestione previste dagli Accordi di cui al precedente punto 6. Le predette commissioni di gestione sono imputate al Fondo in misura proporzionale agli importi garantiti e nel rispetto dei limiti previsti, con riferimento agli interventi di garanzia, dall’articolo 13, comma 2, del regolamento delegato (UE) n. 480/2014, secondo anche quanto previsto dall’art. 9 dell’Accordo;
14. di demandare al dirigente competente per materia:
- La sottoscrizione dell’Accordo e della Convenzione di cui al punto [6],
- la liquidazione delle risorse finanziarie sui pertinenti capitoli di bilancio secondo le modalità previste dall’art. 3 dell’Accordo, di cui all’Allegato 1, la richiesta di emissione dei relativi titoli di pagamento e tutti gli altri provvedimenti previsti dalla normativa vigente che si rendessero necessari;
- l’eventuale modifica/integrazione marginale che si rendesse necessaria alla piena operatività della misura in oggetto, approvata con il presente provvedimento, in osservanza dei principi indicati nella presente delibera;
15. di stabilire che la sezione Special-ER di cui al punto 1 abbia le caratteristiche di eligibilità finalizzate alla certificazione della spasa relativa ai fondi strutturali POR FESR, da parte dell’Autorità di gestione;
16. di pubblicare la presente deliberazione comprensiva degli allegati nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna e sul sito http://www.regione.emilia-romagna.it/;
17. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;
18.di dare atto infine, che si provvederà agli adempimenti previsti dall’art. 56, 7° comma, del citato D.lgs. n.118/2017 e succ. mod..