n.178 del 15.06.2016 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2672 - Risoluzione per impegnare la Giunta a mettere in campo, nei confronti del Governo, tutte le misure possibili per arrivare in tempi rapidi e certi al rinnovo dei contratti del pubblico impiego, nel rispetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 178/2015 e valorizzando il contributo dato dal personale della P.A. alla crescita del Paese. A firma dei Consiglieri: Caliandro, Taruffi, Torri, Montalti, Serri, Sabattini, Marchetti Francesca, Calvano, Bagnari, Mumolo, Zappaterra, Poli, Boschini, Iotti, Soncini, Tarasconi, Rossi Nadia, Zoffoli, Prodi, Mori
L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna
Premesso che
- negli anni della crisi economica la necessità di contenere la spesa pubblica e rientrare nei parametri di bilancio imposti dalla appartenenza all’Unione europea, hanno fatto della pubblica amministrazione uno degli ambiti privilegiati di intervento;
- i vari provvedimenti succedutisi nel corso del tempo hanno raggiunto un definitivo approdo nella Riforma Madia (Legge 124/2015), in cui si interviene trasversalmente sul contenimento delle spese, l’efficientamento dell’azione amministrativa, il taglio agli sprechi e la lotta ai fenomeni di lassismo e corruzione;
- i primi 11 Decreti attuativi, approvati dal Consiglio dei Ministri nel gennaio scorso, si muovono in una duplice direzione: da un lato la trasparenza degli incarichi, la legalità nei comportamenti dei dipendenti pubblici e la persecuzione di obiettivi di efficienza in capo alla dirigenza; dall’altro un’importante opera di semplificazione amministrativa nei rapporti fra cittadino e amministrazione, come necessario supporto al rilancio economico del Paese.
Evidenziato che
- a seguito dell’azione congiunta dei tagli ai costi della P.A. e della prolungata crisi economica i lavoratori del pubblico impiego hanno perso negli ultimi anni una significativa parte del proprio reddito a causa del blocco della contrattazione dal 2010, senza neppure la previsione dell’adeguamento all'aumento del costo della vita calcolato in base agli indici ISTAT;
- la sentenza della Corte costituzionale n. 178 del 24 giugno 2015 ha stabilito l’illegittimità costituzionale sopravvenuta del blocco dei contratti del pubblico impiego dal momento della pubblicazione della stessa (30 luglio 2015);
- il 5 aprile 2016 è stato firmato l’accordo tra Aran e sindacati sulla razionalizzazione dei comparti della P.A. da 22 a 4, con un notevole risparmio di spesa, che lasciava presagire i rinnovi periodici dei contratti;
- nel DEF deliberato dal Consiglio dei Ministri l’8 aprile 2016 si fa cenno solo ad un lieve aumento (dell’1,4% circa per il 2016), dovuto allo stanziamento delle risorse per il rinnovo contrattuale del personale del pubblico impiego per il triennio 2016-2018.
Sottolineato che
diverse sentenze dei giudici ordinari negli ultimi mesi hanno ribadito l’illegittimità del regime di sospensione della contrattazione collettiva a partire dal 30 luglio 2015 nei limiti e nei termini della sentenza della Corte costituzionale.
Impegna la Giunta
- a sollecitare il Governo a mettere in campo tutte le misure possibili per arrivare in tempi rapidi e certi al rinnovo dei contratti del pubblico impiego, nel rispetto di quanto disposto nella citata sentenza n. 178/2015, per valorizzare l’importante contributo dato alla crescita del nostro Paese dal personale della P.A., garantendo il doveroso recupero salariale,
- a richiedere al Governo adeguate risorse per la formazione del personale pubblico e il riconoscimento dei lavori usuranti nel caso del personale addetto all’assistenza sanitaria, al lavoro di cura e alla polizia locale.
Approvata all’unanimità dalla Commissione I Bilancio, Affari generali ed istituzionali nella seduta del 23 maggio 2016.