n.274 del 05.11.2025 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 716 - Risoluzione per impegnare la Giunta a confermare e rafforzare il sostegno istituzionale e finanziario al Centro Regionale Antidoping dell'Emilia-Romagna, riconoscendone il valore strategico nella promozione della salute e nella prevenzione del doping a livello regionale. A firma dei Consiglieri: Muzzarelli, Critelli, Castellari, Carletti, Sabattini, Quintavalla, Zappaterra, Calvano, Fornili, Albasi, Petitti, Massari, Lori, Daffadà, Ferrari, Ancarani, Parma, Donini, Bosi, Proni, Arduini, Costi, Paldino, Gordini, Casadei
- il fenomeno del doping rappresenta una minaccia per la salute degli atleti, per l’integrità dello sport e per la credibilità delle istituzioni sportive;
- la normativa nazionale ha attribuito alle Regioni il compito di promuovere, in autonomia, iniziative di prevenzione e contrasto al doping, nell’ambito delle proprie competenze in materia di sanità e promozione della salute;
- con il decreto-legge del 31 maggio 2024, n. 71 “Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca” convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2024, n. 106, è stato posto un riordino alla governance antidoping, riconoscendo autonomia tecnica e personalità giuridica di diritto privato alla NADO ITALIA (National Antidoping Italia), rendendola indipendente da CONI e Sport e Salute S.p.a.
- il Centro Regionale Antidoping dell’Emilia-Romagna, con sede a Modena, è stato istituito nel 2005 con deliberazione della Giunta regionale n. 1789/2005, come struttura a supporto delle politiche di prevenzione e promozione della salute nello sport;
- il Centro è un servizio dell’Azienda USL di Modena e fa riferimento alla struttura complessa di Medicina dello Sport, operando in sinergia con l’Università di Modena e Reggio Emilia e il NOCSAE di Baggiovara;
- negli anni il Centro ha realizzato anche controlli sullo stato di salute degli atleti, contribuendo alla sorveglianza medica e alla prevenzione dell’uso di sostanze dopanti anche attraverso il modello del passaporto biologico.
- il Centro non svolge funzioni sanzionatorie ma attività di formazione, sensibilizzazione e consulenza rivolte a scuole, società sportive, operatori sanitari, istituzioni e cittadini, promuovendo una cultura dello sport sano e sicuro;
- ogni anno il Centro interagisce con migliaia di soggetti del mondo scolastico e sportivo, e collabora attivamente con le istituzioni giudiziarie e sanitarie regionali, anche nell’ambito di indagini e perizie su sostanze dopanti;
- il Centro è anche referente del progetto regionale Positivo alla Salute, che coinvolge i settori Sport e Salute della Regione Emilia-Romagna.
Evidenziato che
- il sostegno della Regione al Centro Regionale Antidoping è sempre stato garantito grazie all’inserimento, ogni anno, nella rete delle eccellenze a servizio del territorio;
- l’attività svolta dal Centro si inserisce pienamente nella strategia regionale di promozione della salute, prevenzione delle malattie e diffusione di stili di vita sani, contrastando al contempo fenomeni illegali e pericolosi per la salute.
Tutto ciò premesso e considerato,
- a confermare e rafforzare il sostegno istituzionale e finanziario al Centro Regionale Antidoping dell’Emilia-Romagna, riconoscendone il valore strategico nella promozione della salute e nella prevenzione del doping a livello regionale;
- a farsi parte attiva nella promozione e nella partecipazione a un evento pubblico regionale, in occasione dei 20 anni di fondazione del Centro, che consenta di valorizzare il lavoro svolto dallo stesso, diffondere le buone pratiche, raccogliere elementi utili per un’ulteriore qualificazione dei suoi interventi e rilanciare il dibattito sul tema della salute nello sport;
- a promuovere un approccio integrato che lega lotta al doping, promozione della salute e cultura sportiva, sostenendo progetti educativi con Ministero dell’Istruzione e con CONI, negli ambienti sportivi di base considerati tra i luoghi vulnerabili alla diffusione di sostanze dopanti o integratori ad azione farmacologica;
- a favorire il coordinamento tra il Centro, le Aziende sanitarie, le istituzioni scolastiche e le realtà sportive del territorio, al fine di rendere strutturali i percorsi educativi e formativi rivolti in particolare ai giovani.
Approvata all’unanimità dalla Commissione IV Politiche per la Salute e Politiche Sociali nella seduta del 21 ottobre 2025.