n.12 del 11.01.2019 (Parte Seconda)
Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna. (Proposta della Giunta regionale in data 30 luglio 2018, n. 1256)
L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale, progr. n. 1256 del 30 luglio 2018, recante ad oggetto "Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna”;
Preso atto del favorevole parere espresso dalla commissione referente "Territorio, Ambiente, Mobilità" di questa Assemblea legislativa, giusta nota prot. AL/2018/62316 in data 4 dicembre 2018, con segnalazione dei seguenti errori materiali alla deliberazione della Giunta regionale:
a pag. 4 della delibera, all’ultima riga occorre intendere “Delibera di Giunta n. 1225” invece di “n. 1125”;
a pag. 6 della delibera, al secondo alinea dopo la parola “capacità” occorre eliminare la preposizione “di”.
Previa votazione palese, a maggioranza dei presenti,
delibera
- di approvare le proposte contenute nella deliberazione della Giunta regionale, progr. n. 1256 del 30 luglio 2018, sopra citata e qui allegata quale parte integrante e sostanziale, con le correzioni degli errori materiali di cui in premessa;
- di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 LUGLIO 2018, N.1256
Approvazione della proposta di strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna da trasmettere alla Assemblea legislativa per definitiva approvazione ai sensi della lett. K. comma 4 art. 28 dello Statuto
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Viste
la Convenzione quadro delle nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ratificata con legge nazionale n. 65 del 15 gennaio 1994;
la comunicazione della Commissione Europea dell’8 marzo 2011 – COM (2011) 112 “Una tabella di marcia verso un'economia competitiva a basse emissioni di carbonio nel 2050” dove si invitano gli Stati membri ad elaborare quanto prima tabelle di marcia nazionali verso un'economia a bassa intensità di carbonio per conseguire l'obiettivo di ridurre globalmente le emissioni di gas serra dell'80-95% entro il 2050 e del 40% nel 2030 rispetto al 1990;
la comunicazione della Commissione Europea del 16 aprile 2013 – COM (2013)216 recante “Una Strategia Europea per i Cambiamenti Climatici” e i documenti SWD (2013) 131-132-133-134-135-136-137-138-139 di accompagnamento della medesima comunicazione;
le Conclusioni del Consiglio del 18 giugno 2013 “Strategia dell’UE di adattamento ai cambiamenti climatici” e in particolare le considerazioni secondo cui gli impatti di cambiamenti climatici come le alluvioni, la siccità, le ondate di calore, l’innalzamento del livello del mare e le erosioni, possono variare considerevolmente nei vari territori e località di tutta Europa, e pertanto, la maggior parte delle misure di adattamento dovrà essere definita a livello nazionale, regionale e locale, oltre che transfrontaliero, nonché basate sulle migliori conoscenze e pratiche disponibili e sulle condizioni specifiche degli Stati membri;
il Quinto Rapporto di valutazione dell’Intergovernamental Panel for Climate Change (AR5), pubblicato nel 2013 e nel 2014, e in particolare, i risultati delle proiezioni climatiche, realizzate nell’ambito del Coupled Model Intercoparison Project Phase 5 (CMIP5) del World Climate Research Programme (WCRP) ed effettuate usando la nuova serie di scenari di forzanti antropogeniche “Representative Concentration Pathways (RCP)”;
la decisione assunta a Parigi il 12 dicembre 2015 nell’ambito della Conferenza delle Parti sul contenimento del riscaldamento globale;
il libro bianco dell’Unione Europea “Sfide ed opportunità dello sviluppo rurale per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici” del 20 settembre 2011;
il decreto legislativo 23 febbraio 2014, n. 49 di attuazione della direttiva 2007/60/CE in materia di valutazione e gestione dei rischi di alluvioni, che evidenzia la necessità di integrare l’adattamento ai cambiamenti climatici nelle strategie per ridurre il rischio di alluvioni;
le misure adottate dal Consiglio Europeo nel marzo 2007 (pacchetto clima-energia 2020) per definire una strategia comune sulle fonti rinnovabili, l'efficienza energetica e le emissioni di gas serra coniugando le politiche energetiche e quelle della lotta ai cambiamenti climatici;
la comunicazione della Commissione europea “Tabella di marcia verso un'economia competitiva a basse emissioni di carbonio nel 2050” (COM/2011/112);
il libro verde della Commissione Europea del 27 marzo 2013 “Un quadro per le politiche dell'Energia e del Clima all'orizzonte del 2030”;
la Comunicazione della Commissione Europea del 22 gennaio 2014 “Quadro per le politiche dell'energia e del clima per il periodo dal 2020 al 2030” (COM/2014/15) che fissa come obiettivi al 2030 per le emissioni di gas a effetto serra una riduzione del 40%, con obiettivi vincolanti per gli Stati membri per i settori non-ETS;
Considerato che:
che la citata comunicazione del 16 aprile 2013 si prefigge di contribuire a rendere l’Europa più resiliente ai cambiamenti climatici e di migliorare la preparazione e la capacità di reazione agli impatti dei cambiamenti climatici a livello locale, regionale, nazionale e di Unione;
che secondo quanto indicato dalla decisione assunta a Parigi il 12 dicembre 2015 nell’ambito della Conferenza delle Parti che impegna i paesi firmatari, tra cui l’Italia, a contenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2 gradi Celsius;
secondo quanto dichiarato dall’UNDP (Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite) dal 50 all’80% delle azioni di mitigazione e adattamento necessarie per affrontare il cambiamento climatico dovranno essere implementate a livello sub-nazionale e locale;
Visti Altresi’
il decreto direttoriale del 16 giugno 2015 che approva il documento “Strategia Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici”;
la Risoluzione n. 1466 approvata all’unanimità dalla III Commissione Permanente “Territorio, Ambiente, Mobilita’” dell’Assemblea Legislativa, con Prot. AL/2015/45374 del 22/10/2015 che impegna la Giunta ad accogliere l'invito alla sottoscrizione del “Subnational Global Climate Leadership Memorandum of Understanding - Under 2 MOU” in preparazione della XXI conferenza sul cambiamento climatico (COP21) di Parigi e del documento "Il ruolo delle città e dei territori d'Italia nella strategia nazionale contro i cambiamenti climatici", attivandosi in tutte le sedi opportune per favorire il raccordo e l'integrazione tra le politiche nazionali e quelle locali;
la delibera di Giunta regionale n. 1629 del 29 ottobre 2015 di “Approvazione e sottoscrizione del Subnational Global Climate leadership Memorandum of Understanding -UNDER2 MoU e del documento Il ruolo delle città e dei territori d’Italia nella strategia nazionale contro i cambiamenti climatici" che dà mandato al Presidente Bonaccini di sottoscrivere Under2MoU e di aderire alla Under2 Coalition;
la delibera di Giunta regionale n.2200 del 21 dicembre 2015 che approva il progetto “Percorso verso un’unitaria Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della regione Emilia-Romagna”;
Considerato che:
la citata comunicazione del 16 aprile 2013 si prefigge di contribuire a rendere l’Europa più resiliente ai cambiamenti climatici e di migliorare la preparazione e la capacità di reazione agli impatti dei cambiamenti climatici a livello locale, regionale, nazionale e di Unione
il governo sub-nazionale è il livello più adeguato per affrontare il cambiamento climatico in quanto responsabile dello sviluppo e dell’implementazione delle politiche che hanno il maggiore impatto sul clima, ad es. nei settori della qualità dell’aria, dei trasporti, dell’energia e dell’efficienza energetica, della gestione e pianificazione del territorio, dell’innovazione tecnologica e in generale di tutti quei settori che hanno implicazioni sul livello di emissione dei gas serra;
il ruolo svolto dai Governi sub-nazionali per contribuire a raggiungere gli obiettivi di protezione dell’ambiente e del clima è cruciale, attraverso lo sviluppo sul territorio di investimenti nei settori della low-carbon economy e l’implementazione di modelli di sviluppo e stili di vita sostenibili;
la sfida al cambiamento climatico vede già impegnati enti internazionali e governativi nonché le regioni e i comuni attraverso azioni concrete nei settori chiave del trasporto, del risparmio ed efficientamento energetico, della produzione e consumo di energia, dell’innovazione tecnologica e ricerca scientifica, dell’economia verde e della riconversione industriale, della pianificazione territoriale, della comunicazione ed educazione;
Dato atto che:
la Regione Emilia-Romagna con DGR 707/2017 ha attribuito al “Presidio Organizzativo sul Climate Change” della Regione Emilia-Romagna, di cui alla DGR 2200/2015, le funzioni di monitoraggio e valutazione integrata dell’efficacia delle politiche regionali incidenti sulla mitigazione e adattamento al cambiamento climatico presenti nei vari ambiti della normazione, pianificazione e programmazione regionale, coerentemente a quanto previsto dalla Strategia unitaria di Adattamento e Mitigazione della Regione Emilia-Romagna, in fase di realizzazione, al fine di aggiornare e adeguare la medesima Strategia nel lungo periodo in relazione ai cambiamenti climatici in atto, nonché supportare le attività previste nel Piano regionale unitario delle Valutazioni 2014-2020 Emilia-Romagna (PRUV-ER 2014-20) approvato con DdG n. 1125/2016;
con la medesima Delibera ha assegnato al “Presidio Organizzativo sul Climate Change” anche funzioni di esplorazione degli strumenti disponibili per sostenere le azioni di adattamento nei diversi settori e per l’allineamento delle politiche di settore con le strategie di intervento di medio e lungo periodo, di analisi di impatto economico dei cambiamenti climatici in corso e previsti sui diversi settori civili, di servizio e produttivi e sugli ambienti urbani e naturali della regione;
il “Presidio Organizzativo sul Climate Change” si avvarrà delle informazioni di base sugli scenari di cambiamento climatico e dei relativi impatti territoriali e settoriali regionali, attraverso l’Osservatorio dei Cambiamenti Climatici e dei relativi Impatti in Emilia-Romagna istituito presso Arpae Emilia-Romagna,
la Regione Emilia-Romagna con i piani di settore è impegnata da tempo in azioni di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico e che molte delle azioni che ha intrapreso potranno essere ulteriormente valorizzate e consolidate grazie alla condivisione a livello internazionale di una comune visione di sviluppo che la vede come protagonista e testimone della capacità dei territori di partecipare alle sfide globali contribuendo significativamente al raggiungimento dei comuni obiettivi di mitigazione e adattamento;
la Regione Emilia-Romagna ha concluso il percorso per la definizione di una “Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna” che valorizzi le azioni di mitigazione ed adattamento già in atto grazie ai Piani e Programmi settoriali, definendo nuove linee di azione ed indirizzi a breve, medio e lungo termine, implementando tra l’altro un osservatorio per il monitoraggio dell’efficacia delle politiche regionali sulla mitigazione e l’adattamento attraverso il Presidio Organizzativo sul Climate Change, nonché l’avvio di un Forum regionale per la condivisione la comunicazione con tutti gli stakeholder regionali;
Considerato
l’amplificarsi in intensità e frequenza degli eventi estremi registrati in Italia e in Emilia-Romagna e l’esigenza di interventi sia di mitigazione che di adattamento;
che l’elaborazione della “Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna” e la proposta delle misure si basano sul concetto, recepito dalla strategia sul clima dell’Unione Europea, del cosiddetto mainstreaming, ossia l’integrazione del principio di adattamento e mitigazione nelle politiche settoriali o intersettoriali, sia in termini di interventi sia di risorse necessarie;
Dato atto, pertanto, che la “Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna” è stata realizzata con il supporto della società in house ERVET s.p.a. e dell’Agenzia Arpae, nonchè con un alto livello di integrazione e con la partecipazione di tutte le Direzioni Generali interessate dalle politiche di riferimento, permettendo così di individuare misure di adattamento e mitigazione condivise, basate anche sulla programmazione già in essere;
Ritenuto, quindi, che tale Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna indica gli indirizzi e le azioni verso cui orientare le politiche regionali settoriali o intersettoriali, senza previsione di risorse finanziarie aggiuntive per l’Amministrazione;
Ritenuto che lo sviluppo della Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna debba favorire la sua condivisione ed il dialogo a scala locale con i livelli sub-regionali e con tutti gli attori locali allo scopo di declinare le azioni di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici alle specifiche condizioni locali, in base alle aggiuntive conoscenze geografiche ed alle capacità di dei territori, meglio circoscrivendo i fattori di rischio e le vulnerabilità dei territori medesimi;
Vista l’informativa con cui l’Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna Paola Gazzolo ha illustrato alla Giunta del 25/06/2018 i contenuti fondamentali della “Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna”;
Ritenuto necessario di:
- attivarsi in tutte le sedi opportune per l’attuazione degli indirizzi e azioni individuate nella Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna;
- attivarsi in tutte le sedi opportune per l’attuazione del ruolo di raccordo ed integrazione delle politiche tra il livello nazionale e quello locale in considerazione del ruolo delle regioni e degli enti locali nella sfida al cambiamento climatico;
Viste le delibere della Giunta regionale:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008, recante "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007" e successive modifiche, per quanto applicabile;
- n. 468 del 10/04/2017, recante: “Il Sistema dei Controlli Interni nella Regione Emilia-Romagna
- n. 56 del 25 gennaio 2016 recante "Affidamento degli incarichi di Direttore generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. n. 43/2001";
- n. 2189 del 21 dicembre 2015 avente ad oggetto "Linee di indirizzo per la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale";
- n. 270 del 29 febbraio 2016 recante "Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";
- n. 622 del 28 aprile 2016 recante "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";
- n. 1107 dell'11 luglio 2016 recante "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";
Richiamati, altresì:
- il D.Lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni d parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.,
- la delibera della Giunta regionale n. 93 del 29 gennaio 2018 di “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione. Aggiornamento 2018/2020”, ed in particolare l’allegato B “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti del D.Lgs n. 33 del 2013. Attuazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2018/2020.Tutto ciò premesso e ritenuto
Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, e di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Tutto ciò premesso e dato atto;
Su proposta dell'Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna Paola Gazzolo,
A voti unanimi e palesi
delibera
per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmente richiamate:
1. di approvare, quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, la proposta di Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna;
2. di confermare la metodologia adottata per la condivisione ed integrazione delle azioni di adattamento e mitigazione negli strumenti di programmazione e pianificazione settoriali ed intersettoriali considerati nel documento di Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna ai fini della prosecuzione delle azioni regionali sul cambiamento climatico e, sulla base di questa, di impegnare le Direzioni Generali interessate a continuare lo sviluppo nei diversi settori delle attività di adattamento e mitigazione, declinandole in dettaglio negli strumenti a disposizione di ogni politica settoriale;
3. di promuovere la comunicazione, il confronto e la condivisione degli indirizzi ed azioni individuati nella Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna attraverso la consultazione ed il dialogo a scala locale con i livelli sub-regionali e con tutti gli attori locali per la necessaria specificazione delle azioni di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici alle condizioni locali;
4. di avviare le attività e le funzioni previste del Presidio Organizzativo sul Climate Change;
5. di dare atto che, anche a seguito della partecipazione della Regione Emilia-Romagna alle reti internazionali sul clima, il quadro delle azioni individuate dalla Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna verrà sviluppato e periodicamente aggiornato per consentire un progressivo adattamento degli interventi e delle politiche regionali al cambiamento climatico;
6. di trasmettere all’Assemblea legislativa regionale, ai sensi della lett. k), comma 4, art. 28 dello Statuto regionale e dell'art. 8 della L.R. n. 26/2004, la presente deliberazione per l'approvazione definitiva;
7. di pubblicare il sopra richiamato documento sul sito web istituzionale dell’ente www.regione.emilia-romagna.it;
8. di disporre la pubblicazione della deliberazione assembleare nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;
9. di dare atto, infine, che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa.