n.134 del 06.05.2024 (Parte Seconda)

Assegnazioni statali in materia di ambiente, politiche sociali, trasporti e sviluppo della montagna. Contributi UE e Stato POR FESR. Variazione di bilancio

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

 Visto il Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modificazioni e integrazioni;

Considerato in particolare l’articolo 51, il quale stabilisce:

-        al comma 2, che “Nel corso dell'esercizio la giunta, con provvedimento amministrativo, autorizza le variazioni del documento tecnico di accompagnamento e le variazioni del bilancio di previsione riguardanti:

a) l'istituzione di nuove tipologie di bilancio, per l'iscrizione di entrate derivanti da assegnazioni vincolate a scopi specifici nonché per l'iscrizione delle relative spese, quando queste siano tassativamente regolate dalla legislazione in vigore.”;

-        al comma 3, che “L'ordinamento contabile regionale disciplina le modalità con cui la giunta regionale o il Segretario generale, con provvedimento amministrativo, autorizza le variazioni del bilancio gestionale che non sono di competenza dei dirigenti e del responsabile finanziario.”;

Viste:

-        la L.R. del 28 dicembre 2023, n. 18 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2024-2026 (Legge di stabilità regionale 2024)”;

-        la L.R. del 28 dicembre 2023, n. 19 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”;

-        la legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna” per quanto applicabile;

-        la propria deliberazione n. 2291 del 22 dicembre 2023 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”; 

Richiamata la propria deliberazione n. 104 del 1 febbraio 2016 avente ad oggetto “Disposizioni transitorie per la gestione delle variazioni al Bilancio di Previsione”, ed in particolare il punto B) lettera a) dell’allegato parte integrante al medesimo provvedimento, che attribuisce alla Giunta la competenza per le variazioni al documento tecnico di accompagnamento, al bilancio di previsione e al bilancio gestionale per l'iscrizione delle entrate derivati da assegnazioni vincolate nonché delle relative spese;

Preso atto delle assegnazioni a destinazione vincolata di seguito elencate:

Contributo dello Stato per interventi di ripristino opere di collettamento o depurazione e monitoraggio acque in casi di urgenza correlati ad eventi calamitosi

Visti:

-        l’art. 1, comma 513, della Legge 20 dicembre 2021, n. 234 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, che ha previsto che “Nello stato di previsione del Ministero della transizione ecologica è istituito un fondo con una dotazione di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, da destinare ad interventi di ripristino delle opere di collettamento o depurazione delle acque, nonché di impianti di monitoraggio delle acque, in casi di urgenza correlati ad eventi calamitosi. Gli interventi sono monitorati ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, e classificati sotto la voce DLB 2022 – Mite collettamento depurazione acque”;

-        il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, convertito con modificazioni dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204 e, in particolare, l’art. 4, comma 1, che ha ridenominato il “Ministero della transizione ecologica” in “Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica”;

-        il decreto direttoriale n. 267 del 17 luglio 2023, registrato dalla Corte dei conti in data 8 agosto 2023 al n. 2535, col quale sono stati individuati gli interventi ritenuti ammissibili a finanziamento, per un importo complessivo di euro 10.007.398,84, ed in particolare per la Regione Emilia-Romagna un intervento per un importo di euro 250.000,00;

-        il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica n. 489 del 11 dicembre 2023 con il quale è stato autorizzato l’impegno della somma complessiva di euro 10.007.398,84, relativo agli interventi ammissibili a finanziamento con le risorse del “Fondo per interventi di ripristino delle opere di collettamento o depurazione delle acque, nonché di impianti di monitoraggio delle acque, in casi di urgenza correlati ad eventi calamitosi”, ex art. 1, comma 513, della Legge 20 dicembre 2021, n. 234, tra cui l’importo di € 250.000,00 a favore della Regione Emilia-Romagna;

-        l’Accordo di Programma “per il finanziamento degli interventi di ripristino delle opere di collettamento o depurazione delle acque, nonché di impianti di monitoraggio delle acque, in casi di urgenza correlati ad eventi calamitosi, ex art. 1, comma 513, della Legge 20.12.2021, n. 234”, sottoscritto in data 16.01.2024 tra Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Regione Emilia-Romagna, registrato dalla Corte dei Conti in data 30.01.2024 n. 271, che all’art. 5 prevede un contributo di euro 250.000,00 a valere sulle risorse del più volte citato Fondo e il relativo trasferimento successivamente alla registrazione del presente Accordo presso i competenti organi di controllo;

-        il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica n. 11 del 17 gennaio 2024 che approva il l’Accordo di Programma tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Regione Emilia-Romagna;

Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio della Vicepresidente e Assessore a Transizione ecologica e contrasto al cambiamento climatico, ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile Prot. 19.03.2024.0295784.I;

Assegnazioni dello Stato a valere sul fondo per le politiche relative ai diritti ed alle pari opportunità

Visti:

-   l’art. 19, comma 3, del D.L. 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla L. 4 agosto 2006, n. 248, che, al fine di promuovere le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, ha istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il fondo denominato “Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità”;

-   l'art. 5 del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, che prevede l'adozione, anche avvalendosi del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, di un “Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”, prevedendo, tra le finalità (art. 5, comma 2, lettera d)) “potenziare le forme di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli attraverso modalità omogenee di rafforzamento della rete dei servizi territoriali, dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza”;

-   il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 luglio 2015 con cui è stato adottato il Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, di cui all’art. 5 del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93;

-   il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 novembre 2023, registrato alla Corte dei conti il 12 dicembre 2023 al n. 3234, ripartisce alle Regioni le risorse del Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle Pari Opportunità anno 2023 e alla Regione Emilia-Romagna assegna la somma complessiva di euro 4.469.151,97:

·               quanto a euro 3.389.151,97 a valere sul Fondo di cui all’art. 5, comma 2, lettera d) del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93 e di cui euro 1.216.448,73 per il finanziamento dei centri antiviolenza pubblici e privati già esistenti in regione ed euro 2.172.703,24 per il finanziamento delle case-rifugio pubbliche e private già esistenti in regione;

·               quanto a euro 1.080.000,00 per gli interventi previsti dall’art. 5, comma 2, lettere a), b),c),e),f),g),h),i) e l) del citato decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93 e ulteriori interventi a titolarità regionale volti all’empowerment femminile delle donne vittime di violenza;

-   le bollette d’incasso del 4 marzo 2024, versante la Presidenza del Consiglio dei Ministri, n. 2958 di euro 3.821.151,97 causale “TESUN-84269828488302 DPCM 16 novembre 2023 Emilia Romagna cap 496 pg 2 CAP. 496 TIT. 11 ART. 2” e n. 2960 di euro 648.000,00 causale “TESUN-84269768488296 DPCM 16 novembre 2023 Emilia Romagna cap 493 CAP. 493 TIT. 7 ART. 30”;

Vista, inoltre, la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore alla programmazione territoriale, edilizia, politiche abitative, parchi e forestazione, pari opportunità, Prot. 25.03.2024.0313511.I;

Assegnazione dello Stato per l'attuazione dei programmi di assistenza ed integrazione sociale degli stranieri “Oltre la strada 2024-2025”

Visti:

–        la Legge 228/2003 “Misure contro la tratta di persone” ed in particolare l’art. 13 che istituisce un programma di assistenza per le vittime dei reati previsti dagli articoli 600 e 601 del codice penale;

–        il d.lgs 286/1998 “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” ed in particolare l’art. 18 relativo ai programmi di assistenza ed integrazione sociale degli stranieri;

–        il regolamento di esecuzione del citato Testo Unico, D.P.R. 394/1999, ed in particolare l’art. 25;

–        il DPCM 16 maggio 2016, che ha definito il nuovo programma unico di emersione, assistenza e di integrazione sociale rivolto a vittime di grave sfruttamento e tratta di esseri umani, da realizzare mediante progetti attuati a livello territoriale finalizzati ad assicurare ai soggetti destinatari adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e successivamente la prosecuzione dell'assistenza e l'integrazione sociale;

–        il Bando n. 6/2023 approvato con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, del 21 dicembre 2023 per il finanziamento di progetti attuati a livello territoriale finalizzati ad assicurare, in via transitoria, ai soggetti destinatari, adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione dell’assistenza e dell’integrazione sociale - Programma unico di emersione, assistenza ed integrazione sociale a favore degli stranieri e dei cittadini di cui al comma 6 bis dell’art. 18 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, alle vittime dei reati previsti dagli articoli 600 e 601 del codice penale, o che versano nelle ipotesi di cui al comma 1 del medesimo articolo 18 (art. 1, commi 1 e 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 maggio 2016);

-   la propria deliberazione n. 131 del 29/01/2024 recante come oggetto “APPROVAZIONE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE REGIONALE "OLTRE LA STRADA 2024/2025" DA PRESENTARE ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PARI OPPORTUNITA' A VALERE SUL BANDO 6/2023”, con la quale, tra l’altro, la Giunta regionale garantisce, qualora il progetto venga approvato, un cofinanziamento regionale complessivo di euro 409.600,00;

–        l'atto di concessione di contributo Prot. 04.03.2024.0227980.E del 29 febbraio 2024 tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità e la Regione Emilia-Romagna, che assegna un finanziamento statale per la realizzazione del progetto “Oltre la Strada 2024-2025” di euro 2.048.000,00;

Assegnazione dello Stato sul Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale

Visti:

-        il comma 386 dell’art. 1 della 28 dicembre 2015, n. 208, che istituisce il Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale;

-        il Decreto Legislativo 15 settembre 2017, n. 147 e in particolare l’art. 7 comma 9 che riserva una quota del Fondo povertà per interventi e servizi a favore di persone in condizione di povertà estrema e senza fissa dimora, nonché l’art. 21 che istituisce la Rete della protezione e dell’inclusione sociale e prevede l’elaborazione di un Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà, di durata triennale, quale strumento programmatico per l’utilizzo delle risorse del Fondo;

-        il comma 250 dell’art. 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, che riserva una quota del Fondo povertà per interventi in favore di coloro che al compimento della maggiore età vivono fuori dalla famiglia d’origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria;

-        la legge 8 novembre 2000, n. 328, recante “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;

-        il decreto interministeriale del 30 dicembre 2021, registrato dalla Corte dei Conti in data 24/01/2022, al n. 169, che quantifica, tra l’altro,  in 5 milioni di euro annui le risorse destinate “al finanziamento di interventi, in via sperimentale, in favore di coloro che, al compimento della maggiore età, vivano fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria, volti a prevenire condizioni di povertà e permettere di completare il percorso di crescita verso l’autonomia, di cui all’art. 1, comma 250, della legge n. 205 del 2017” che per la Regione Emilia Romagna ammontano a euro 400.000,00 per ogni annualità 2021-2023, già iscritti nei bilanci di questa Regione;

-        il decreto direttoriale della Direzione Generale per la Lotta alla Povertà e per la Programmazione Sociale n. 480 del 29.12.2023 con cui, tenuto conto delle somme resesi disponibili a seguito della rinuncia alla sperimentazione da parte di alcune Regioni, si è provveduto al calcolo della redistribuzione delle somme alle Regioni aderenti, assegnando alla Regione Emilia-Romagna, per l’annualità 2023, un’ulteriore quota di euro 16.666,66;

Vista, altresì, la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore a welfare, politiche giovanili, montagna e aree interne Prot. 28.03.2024.0340234.I;

Assegnazione dello Stato per l'eliminazione delle barriere architettoniche

Visti:

-        la legge 9 gennaio 1989, n. 13, recante “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche” e, in particolare, l’articolo 10, che prevede l’istituzione presso il Ministero dei lavori pubblici di un fondo speciale per l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati e che il medesimo fondo è annualmente ripartito, tra le regioni richiedenti, con decreto del Ministro dei lavori pubblici di concerto con i Ministri per gli affari sociali, per i problemi delle aree urbane e del tesoro, in proporzione al fabbisogno indicato dalle regioni le quali ripartiscono le somme assegnate tra i comuni richiedenti;

-        l’articolo 1, comma 140, della legge n. 232 del 2016, che prevede l’istituzione presso il Ministero dell’economia e delle finanze di un fondo tra le cui finalità è anche ricompresa l’eliminazione delle barriere architettoniche;

-        l’articolo 1, comma 1072, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, che rifinanzia il fondo di cui all’articolo 1, comma 140, della citata legge n. 232 del 2016;

-        il decreto n. 204 del 21 agosto 2023 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto col Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero dell’economia e delle finanze che ripartisce in favore della Regione Emilia-Romagna Euro 340.948,64 relativi all’annualità 2024;

-        la bolletta d’incasso n. 2255 del 21 febbraio 2024 di euro 340.948,64, causale “TESUN-84204978481817 Impegno barriere architettoniche Regione Emilia Romagna CAP. 7351 TIT. 4 ART. 2”;

Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore alla programmazione territoriale, edilizia, politiche abitative, parchi e forestazione, pari opportunità, cooperazione internazionale allo sviluppo Prot. 04.04.2024.0359834.I;

Assegnazione dello Stato per la progettazione dei piani per l'eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA)

Visti:

-   la legge 5 febbraio 1992, n. 104, recante “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”;

-   il decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2021, n. 69, recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19”, e, in particolare, l’art. 34, che introduce “misure a tutela delle persone con disabilità”, come modificato dall’art. 1, commi 183 e 184, della legge 30 dicembre 2021, n. 23;

-   il decreto del 10 ottobre 2022 recante “Attribuzione alle regioni e province autonome delle risorse per la progettazione di Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per il finanziamento di un progetto a sostegno della mobilità delle persone con disabilità” che assegna in favore della Regione Emilia-Romagna euro 901.644,24;

-   l’articolo 4, comma 3, del suddetto decreto 10 ottobre 2022 che stabilisce che le risorse destinate alle Regioni ai sensi della Tabella 1 e non utilizzate restano nella disponibilità dell’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, che procede alla ripartizione tra le Regioni e province Autonome ammesse ai finanziamenti;

-   il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 20 dicembre 2023 di impegno della somma complessiva di euro 1.086.710,93, residua dal riparto tra le regioni e province autonome destinatarie delle risorse, che autorizza la liquidazione in favore della Regione Emilia-Romagna di euro 90.197,00;

-   la bolletta d’incasso n. 3042 del 6 marzo 2024 di euro 90.197,00, causale “TESUN-84283478489667 Fondo PEBA riparto residui CAP. 270 TIT. 8 ART. 30”;

 Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore alla programmazione territoriale, edilizia, politiche abitative, parchi e forestazione, pari opportunità, cooperazione internazionale allo sviluppo, Prot. 04.04.2024.0359874.I;

Assegnazione dello Stato per la salvaguardia e la valorizzazione delle zone montane

Visti:

-   l’art. 2, legge 31 gennaio 1994, n. 97 recante “Nuove disposizioni per le zone montane” che ha istituito presso il Ministero del bilancio e della programmazione economica il Fondo nazionale per la montagna;

-   la legge 30 dicembre 2021, n. 234, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024” e, in particolare, l’art. 1, comma 593, che, al fine di promuovere e realizzare interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna, nonché misure di sostegno in favore dei comuni totalmente e parzialmente montani delle regioni e delle province autonome, istituisce nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze di un fondo, da trasferire al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie - denominato “Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane”, con una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2022 e 200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2023;

-   l’art. 1, comma 595, della sopracitata legge n. 234/2021 secondo cui gli stanziamenti del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane sono ripartiti, quanto alla quota destinata agli interventi di competenza statale e al finanziamento delle campagne istituzionali sui temi della montagna, con decreto del Ministro per gli affari regionali e le autonomie; per gli interventi di competenza delle regioni e degli enti locali, con decreto del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, d’intesa con la Conferenza unificata di cui all’art. 8, d.lgs. n. 281/1997;

-   l’art. 1, comma 596, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, con il quale il Fondo nazionale per la montagna di cui all’art. 2 della legge 31 gennaio 1994, n. 97, e il Fondo nazionale integrativo per i comuni montani di cui all’art. 1, commi 319-320-321, legge 228/2012 confluiscono nel Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane di cui al comma 593;

-   il decreto del Ministro degli Affari Regionali e le Autonomie del 4 agosto 2023 che ripartisce per l’annualità 2023, in favore della Regione Emilia-Romagna, euro 8.962.656,45;

-   le bollette d’incasso n. 2228 e n. 2381 rispettivamente del 20 e 23 febbraio 2024 con causale “TESUN-84198098481129 Assegnazione Annualità 2023 (art.2 DM 04.08.2023 FOSMIT Reg CAP. 441 TIT. 9 ART. 30” di euro 6.108.271,18 e “TESUN-84217398483059 Assegnazione Annualità 2023 (art.3 DM 04.08.2023 FOSMIT Reg CAP. 441 TIT. 28 ART. 30” di euro 2.854.385,27, per un totale di euro 8.962.656,45;

Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore al Welfare, politiche giovanili, montagna e aree interne, Prot. 10.04.2024.0377899.I;

Riproposizione di risorse vincolate

Preso atto che quote di entrate derivanti da assegnazioni a destinazione vincolata, iscritte nel bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2023, non sono state accertate al termine dell’esercizio medesimo, né sono state impegnate le correlate spese, per i medesimi importi;

Ritenuto, previa verifica del permanere della validità delle assegnazioni, di procedere alla riproposizione degli stanziamenti di entrate a destinazione vincolata non accertate nel 2023 e dei correlati stanziamenti di spesa non impegnati, al netto delle variazioni già disposte con propria deliberazione n. 533 del 25 marzo 2024 in relazione alla contestuale reimputazione di entrate e spese in sede di riaccertamento ordinario dei residui;

Viste le richieste di riproposizione di entrate e correlate spese a destinazione vincolata stanziate e non accertate né impegnate negli esercizi precedenti:

-   dell’Assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo e commercio, Prot. 28.03.2024.0340952.I;

-   dell’Assessore a Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione, relazioni internazionali, Prot. 05.04.2024.0364326.I;

-   dell’Assessore a Mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo e commercio, Prot. 11.04.2024.0386235.I;

nelle quali si dà atto e vengono specificati i motivi per i quali le assegnazioni devono considerarsi tuttora valide;

Ritenuto di dover provvedere alle relative variazioni di bilancio;

Visto il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

Richiamate le seguenti proprie deliberazioni:

-       n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni;

-       n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

Richiamate altresì:

-       la determinazione nr. 2335 del 09/02/2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n.33 del 2013. anno 2022”, che si assume a riferimento;

-       la deliberazione n. 157 del 29 gennaio 2024 “Piano integrato delle attività e dell'organizzazione 2024-2026. Approvazione”;

     Viste inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Richiamate altresì le seguenti proprie deliberazioni:

-        n. 771 del 24 maggio 2021 "Rafforzamento delle capacità amministrative dell'Ente. Secondo Adeguamento degli assetti organizzativi e linee di Indirizzo 2021" ed in particolare la lettera b. del punto 10. che dispone in merito alle variazioni di bilancio attribuite al Responsabile del Servizio Bilancio e finanze, ora Settore Bilancio e finanze;

-       n. 325 del 07/03/2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;

-       n. 426 del 21/03/2022 “Riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;

-       n. 2317 del 22/12/2023 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'Ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° gennaio 2024”;

       Vista, inoltre, la determinazione dirigenziale n. 6599 del 28/03/2023 “Modifica micro assetti organizzativi e conferimento incarico dirigenziale di settore nell'ambito della Direzione Generale Politiche Finanziarie.”;

Dato atto che il responsabile del procedimento, nel sottoscrivere il parere di legittimità, attesta di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore al bilancio, personale, patrimonio, riordino istituzionale, rapporti con UE;

A voti unanimi e palesi

delibera

1) di prendere atto delle assegnazioni indicate in premessa;

2) di apportare al Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2024 – 2026 le variazioni ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;

3) di apportare al Documento tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione 2024 - 2026 le variazioni ai capitoli afferenti ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente atto;

4) di apportare al Bilancio finanziario gestionale 2024 - 2026 le variazioni ai capitoli afferenti ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 3, parte integrante e sostanziale del presente atto;

5) di allegare al presente provvedimento di variazione il prospetto di cui all’allegato 8 al Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e ss.mm.ii., da trasmettere al Tesoriere (Allegato 4 parte integrante e sostanziale del presente atto);

6) di trasmettere al Tesoriere, dopo l’adozione del presente atto, il prospetto di cui all’allegato 8 al Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e ss.mm.ii.;

7) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

8) di pubblicare nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico, la presente deliberazione ai sensi del comma 8, dell'art. 31, della L.R. 15 novembre 2001, n. 40.

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina