n.85 del 29.03.2023 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 5495 - Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere al Ministero della Salute di rendere strutturali le misure di contrasto alle zanzare tramite droni già accordate in passato quali deroghe speciali ministeriali in determinati contesti ambientali, soprattutto in riferimento alle aree umide quali risaie o comunque difficilmente raggiungibili via terra. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Mori, Zappa-
terra, Costa, Sabattini, Rontini, Mumolo, Caliandro, Bulbi, Montalti

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la lotta alle zanzare rappresenta una necessità recepita dalla Legge regionale 13 giugno 1991, n. 15, non solo per il fastidio che arrecano alla popolazione deprimendo le potenzialità turistiche di ampi territori regionali ma soprattutto per i rischi connessi alla salute dell'uomo e degli animali, dato che alcune specie di zanzara trasmettono virus pericolosi come Zika, West Nile, Chikungunya, Dengue.

La Regione Emilia-Romagna l'11 aprile 2022 ha approvato con la Delibera di Giunta regionale n. 531 il Piano Regionale di Sorveglianza e Controllo delle Arbovirosi - Anno 2022.

L'uso dei droni si è affermato negli ultimi anni in agricoltura, trovando utili applicazioni anche nella difesa delle colture, ad esempio attraverso il monitoraggio delle condizioni delle coltivazioni e attraverso la distribuzione di antagonisti biologici, come nel caso del mais, con il lancio del Trichogramma per il controllo della piralide.

Nell'ambito della lotta alle zanzare, in aree umide o risaie o comunque difficilmente raggiungibili via terra, è stato sperimentato, grazie ad apposite deroghe ministeriali, come l'utilizzo di queste tecnologie possieda una grande possibilità di ottimizzare l'efficacia delle azioni, derivante dalla possibilità di trattare le zone infestate dalle larve con volo di precisione a bassissima quota.

Considerato che

la lotta integrata è basata prevalentemente sul controllo larvale con un prodotto biologico, caratterizzato da un bassissimo impatto ambientale grazie alla specifica selettività d’azione che lo rende innocuo nei confronti degli organismi non bersaglio, umani e no.

La lotta larvicida biologica è il metodo più efficace ed ecologico e l’utilizzo del drone può aprire nuove possibilità permettendo di raggiungere focolai di difficile accesso e percorribilità, e consentendo inoltre di ampliare l’area sottoposta a controllo in modo da contrastare in maniera più incisiva le infestazioni provenienti dalle aree più distanti.

Le attività sperimentali volte ad ottenere l'autorizzazione all'impiego mediante i droni di prodotti fitosanitari sono di competenza del Ministero della Salute.

Negli ultimi due anni, in Emilia-Romagna, nel Parco del Delta del Po, sono stati autorizzati in deroga dal Ministero della Salute i trattamenti di lotta alle zanzare con droni.

Da quest’anno tale deroga non è stata concessa nonostante i buoni risultati ottenuti e in assenza di controindicazioni prodotte dalla stessa sperimentazione.

Rilevato che

nella lotta biologica alle zanzare si utilizzano larvicidi biologici in sospensione concentrata, specifici contro le larve di zanzara e simulidi, classificato come presidio medico chirurgico e non come prodotto fitosanitario.

La Commissione europea (DIRECTORATE-GENERAL FOR HEALTH AND FOOD SAFETY), il 13 dicembre 2017 ha emesso una nota "Application of pesticides by drones, Directive 2009/j28/EC on the Sustainable Use of Pesticides (SUD)" in risposta alle autorità della Spagna, nella quale si ribadisce che la proibizione dell'uso di prodotti distribuiti da mezzo aereo fa riferimento anche ai droni (articolo 3(5) del Sustainable Use of Pesticides (SUD).

Il parere della Commissione suddetto equipara i droni agli altri mezzi aerei (aerei ed elicotteri) ancorché i droni non siano pilotati direttamente ma da remoto.

Dal parere suddetto si evince che l'utilizzo con mezzo aereo è proibito con possibili deroghe quando tale mezzo di distribuzione rappresenti un chiaro vantaggio in termini di riduzione degli impatti sulla salute umana e sull'ambiente in confronto ad altri metodi di distribuzione o quando non vi siano metodi alternativi, purché si applichino prescrizioni tecniche atte a ridurre la deriva dei prodotti.

Tutto ciò premesso e considerato,

impegna la Giunta regionale e l’Assemblea legislativa

a chiedere al Ministero della Salute di rendere strutturali le misure di contrasto alle zanzare tramite droni già accordate in passato quali deroghe speciali ministeriali in determinati contesti ambientali, soprattutto in riferimento alle aree umide quali risaie o comunque difficilmente raggiungibili via terra.

Approvata all'unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 15 marzo 2023

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