n.344 del 27.12.2017 periodico (Parte Seconda)
Istituzione dei Tavoli di consultazione locali di cui all'articolo 6, comma 5, della Legge Regionale 7 novembre 2012, n. 11 e successive modificazioni ed integrazioni, recante "Norme per la tutela della fauna ittica e dell'ecosistema acquatico e per la disciplina della pesca, dell'acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne"
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Viste:
- la Legge Regionale 7 novembre 2012 n. 11, “Norme per la tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e per la disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne”;
- la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” che disciplina e ripartisce le funzioni amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni nel quadro delle disposizioni della Legge 7 aprile 2014 n. 56 ed in particolare:
- l'art. 40, che individua le funzioni della Regione, delle Province e della Città metropolitana di Bologna in materia di tutela della fauna ittica ed esercizio della pesca nelle acque interne stabilendo, fra l'altro, che la Regione esercita le funzioni di programmazione e pianificazione nonché tutte le funzioni amministrative in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, con esclusione delle attività di vigilanza e di applicazione delle sanzioni amministrative e l'introito dei relativi proventi, che restano alle Province e alla Città metropolitana di Bologna;
- l'art. 41, che istituisce, fra l'altro, il Comitato di consultazione in materia di tutela della fauna ittica ed esercizio della pesca nelle acque interne, presieduto dall'Assessore regionale e composto dai Presidenti delle Province e dal Sindaco della Città metropolitana di Bologna o loro delegati, al fine di coordinare la pianificazione e gli interventi di salvaguardia e conservazione della fauna ittica, ivi compresi quelli di ripristino e mantenimento degli ecosistemi acquatici e l'esercizio della pesca nelle acque interne;
- l'art. 43, che prevede un adeguamento delle leggi di settore stabilendo, fra l'altro, che con successivi provvedimenti normativi vengano apportate le necessarie modifiche alla Legge Regionale n. 11/2012;
Viste inoltre le deliberazioni della Giunta regionale:
- n. 2185 del 21 dicembre 2015 con la quale si è provveduto, tra l'altro, ad istituire dal 1° gennaio 2016, presso la Direzione Generale Agricoltura, Caccia e Pesca i Servizi Territoriali Agricoltura, caccia e pesca per ciascun ambito provinciale a fronte delle nuove funzioni di competenza regionale definite dagli artt. 36-43 della citata Legge regionale n. 13/2015;
- n. 2230 del 28 dicembre 2015 con la quale, tra l'altro, è stata fissata al 1° gennaio 2016 la decorrenza delle funzioni amministrative oggetto di riordino ai sensi dell'art. 68 della predetta L.R. n. 13/2015 tra le quali quelle relative al settore “Agricoltura, protezione della fauna selvatica, esercizio dell'attività venatoria, tutela della fauna ittica ed esercizio della pesca nelle acque interne, pesca marittima e maricoltura”;
Considerato che la modifica dell'assetto dell'esercizio delle funzioni in materia di tutela della fauna ittica ed esercizio della pesca nelle acque interne ha imposto una revisione complessiva della citata Legge Regionale n. 11/2012;
Vista la Legge Regionale 6 marzo 2017 n. 2 “Modifiche alla Legge Regionale 7 novembre 2012, n. 11 (Norme per la tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e per la disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne), in attuazione della Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 (Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni sulla Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni)”, con la quale si è proceduto ad una razionalizzazione della materia in relazione all’accentramento a livello regionale dell'esercizio di tali funzioni;
Richiamato l'art. 6 della sopracitata Legge Regionale n. 11/2012, così come modificato con Legge Regionale n. 2/2017 che dispone l’istituzione di una Commissione ittica regionale e di Tavoli di consultazione locali, prevedendo in particolare:
- al comma 5, che i tavoli di consultazione locali, su base territoriale, coordinati dal dirigente regionale del servizio territoriale di riferimento, siano composti da:
a) quattro rappresentanti designati dalle associazioni di pesca sportiva;
b) un rappresentante designato dalle associazioni della pesca ricreativa, se presenti nel territorio di riferimento;
c) un rappresentante designato dalle associazioni di pesca professionale, se presenti nel territorio di riferimento;
d) un rappresentante designato dai consorzi di bonifica territorialmente competenti;
e) un rappresentante delle associazioni ambientaliste;
- al comma 6, che sono invitati permanenti ai Tavoli i rappresentanti degli enti parco nazionali ed interregionali e degli enti di gestione per i parchi e la biodiversità presenti sul territorio di riferimento nonché il comandante della Polizia provinciale territorialmente competente;
Richiamata, altresì, la propria deliberazione n. 846 del 12 giugno 2017 con la quale si è provveduto alla nomina della Commissione ittica regionale;
Atteso che, con note acquisite agli atti del Servizio regionale Attività faunistico-venatorie e pesca per il tramite dei Servizi Territoriali Agricoltura, caccia e pesca, sono pervenute le designazioni delle associazioni di pesca sportiva, di pesca ricreativa e di pesca professionale presenti nel territorio di riferimento, delle associazioni ambientaliste nonché quelle da parte dei consorzi di bonifica territorialmente competenti;
Ritenuto, pertanto, di istituire e provvedere alla nomina dei componenti dei Tavoli di consultazione locali di cui al sopra richiamato art. 6, commi 5, 6 e 7 della Legge Regionale n. 11/2012, come da ultimo modificato con Legge Regionale n. 2/2017, nella formulazione di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale al presente provvedimento, con i compiti di seguito riportati:
- formulare proposte sul Programma ittico regionale, che saranno oggetto di valutazione da parte della Commissione ittica regionale;
- formulare proposte, per il territorio di riferimento, sull’istituzione delle zone di tutela della fauna ittica di cui all’art. 10 della Legge Regionale n. 11/2012 e delle zone di pesca regolamentata di cui all’art. 20 della medesima Legge, che saranno oggetto di valutazione da parte della Commissione ittica regionale;
- promuovere l’impegno delle associazioni piscatorie e la partecipazione del volontariato alle attività di tutela e gestione del patrimonio ittico;
Ritenuto, altresì, di definire le modalità di funzionamento dei predetti Tavoli, come esplicitate nell’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, recante “Modalità di funzionamento dei Tavoli di consultazione locali di cui all’art. 6, comma 5, della L.R. n. 11/2012, così come riformulato dall’art. 6 della L.R. n. 2/2017”;
Visti:
- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 89 del 30 gennaio 2017 recante “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 486 del 10 aprile 2017 recante “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D. Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano Triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;
Vista, inoltre, la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”, ed in particolare l’art. 37, comma 4;
Richiamate le seguenti deliberazioni della Giunta regionale:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali fra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007”, e successive modifiche;
- n. 56 del 25 gennaio 2016 recante “Affidamento degli incarichi di direttore generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. 43/2001”;
- n. 468 del 10 aprile 2017 recante “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell'Assessore all'Agricoltura, Caccia e Pesca Simona Caselli;
A voti unanimi e palesi
delibera
1) di istituire, per le motivazioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente riportate, i Tavoli di consultazione locali in materia di tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico nonché in materia di pesca, acquacoltura ed attività connesse nelle acque interne, ai sensi dell’art. 6 della Legge Regionale n. 11/2012, nelle composizioni di cui all’Allegato 1 al presente atto, quale parte integrante e sostanziale, con i compiti di seguito riportati:
- formulare proposte sul Programma ittico regionale, che saranno oggetto di valutazione da parte della Commissione ittica regionale;
- formulare proposte, per il territorio di riferimento, sull’istituzione delle zone di tutela della fauna ittica di cui all’art. 10 della Legge Regionale n. 11/2012 e delle zone di pesca regolamentata di cui all’art. 20 della stessa legge, che saranno oggetto di valutazione da parte della Commissione ittica regionale;
- promuovere l’impegno delle associazioni piscatorie e la partecipazione del volontariato alle attività di tutela e gestione del patrimonio ittico;
2) di dare atto che risultano invitati permanenti ai Tavoli di consultazione locali di cui al precedente punto 1), il Comandante della Polizia provinciale territorialmente competente nonché i rappresentanti degli Enti Parco nazionali ed interregionali e degli Enti di Gestione per i parchi e la biodiversità presenti sul territorio di riferimento, di volta in volta individuati dai rispettivi Enti sulla base degli argomenti posti all’ordine del giorno;
3) di definire le modalità di funzionamento dei predetti Tavoli di consultazione locale, come esplicitate nell’Allegato 2 al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale, recante “Modalità di funzionamento dei Tavoli di consultazione locali di cui all’art. 6, comma 5, della Legge Regionale n. 11/2012, così come riformulato dall’art. 6 della Legge Regionale n. 2/2017”;
4) di dare, inoltre, atto che spetta ai Responsabili dei Servizi Territoriali Agricoltura, caccia e pesca il coordinamento dei Tavoli di consultazione locali, nonché l'individuazione dei collaboratori preposti ai compiti di segreteria;
5) di dare, altresì, atto che i Tavoli di consultazione locali di cui al precedente punto 1) restano in carica per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data di adozione del presente provvedimento e che la partecipazione agli stessi Tavoli non comporta alcun onere per la Regione, in ottemperanza ai disposti di cui al citato art. 6, comma 8, della Legge Regionale n. 11/2012, come modificato dalla Legge Regionale n. 2/2017;
6) di stabilire che eventuali modifiche ai Tavoli di cui al precedente punto 1) possano essere disposte con atto del Direttore Generale Agricoltura, Caccia e Pesca;
7) di disporre infine la pubblicazione in forma integrale della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.