n.149 del 30.05.2018 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 6131 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi più opportune, ivi compresa la Conferenza Stato-Regioni, perché non si disperda il lavoro svolto dalla precedente legislatura e dalla Commissione di studio - istituita presso l’Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia - per la riforma dei reati in materia agroalimentare, sollecitando il nuovo Governo ad avviare l’iter di approvazione definitiva da parte delle due Camere. A firma dei Consiglieri: Calvano, Taruffi, Torri, Prodi, Montalti, Bagnari, Zoffoli, Ravaioli, Paruolo, Rossi Nadia, Tarasconi, Lori, Marchetti Francesca, Mori, Rontini, Caliandro, Boschini, Molinari, Iotti, Campedelli, Poli, Cardinali, Mumolo, Serri, Sabattini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

i reati in materia agroalimentare rappresentano un fenomeno sempre più diffuso che mina l'eccellenza del made in Italy nel settore enogastronomico e favoriscono l'infiltrazione di organizzazioni criminali in questo importante settore;

la promozione del Made in Italy passa anche dalla valorizzazione delle filiere agroalimentari organizzate, che potenziano la capacità di trasformazione, innovazione nella qualità ed export delle produzioni agricole italiane;

le buone performance dell'agroalimentare italiano, del quale emiliano-romagnolo rappresenta una fetta molto significativa che continua a crescere sia a livello nazionale che nell'export, hanno fatto emergere purtroppo anche l'interesse per questo settore da parte della criminalità e di chi commette frodi;

tale fenomeno, nonostante i controlli diffusi da parte delle autorità nazionali, sta proliferando e la globalizzazione ha reso ancora più critica la situazione del made in Italy agroalimentare a rischio di falsificazioni;

seppur il sistema dei controlli antifrode italiano è comunque uno dei migliori in UE, a fronte di una crescita del fenomeno di contraffazione e di una evoluzione delle fattispecie di frode e contraffazione, diventa sempre più evidente l'importanza di una riforma dei reati in materia agroalimentare che al contempo non produca un aggravio burocratico;

il Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 625/2017 che si applicherà a partire dal 14 dicembre 2019, fornirà un quadro unico sui controlli ufficiali, per tutti i settori riguardanti gli alimenti e la sicurezza alimentare, gli organismi geneticamente modificati, gli alimenti per animali, la salute ed il benessere degli animali, la salute delle piante, i fitosanitari, le produzioni biologiche e le frodi alimentari.

Considerato che

per contrastare tale fenomeno con decreto ministeriale del 20 aprile 2015 è stata istituita presso l'Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia la Commissione di studio per l'elaborazione di proposte di intervento sulla riforma dei reati in materia agroalimentare presieduta dall'ex procuratore Gian Carlo Caselli;

nell'ottobre 2015 la Commissione ha consegnato al Ministro della Giustizia una proposta normativa di riforma sulla tutela dei prodotti alimentari;

un disegno di legge che ripropone esattamente il testo elaborato dalla commissione è stato anche depositato in Senato nel corso della legislatura che si sta concludendo (Atto Senato n. 2231).

Considerato inoltre che

la proposta di riforma della Commissione:

- si incentra sul consumatore finale, mira ad adeguare il quadro normativo oramai obsoleto, introduce una serie di nuovi reati che vanno dal "disastro sanitario" all' "omesso ritiro di sostanze alimentari pericolose" dal mercato, quando ciò possa arrecare lesioni gravi o morte o provochi pericolo per la salute pubblica;

- annovera il nuovo reato di "agropirateria" che costituisce una risposta ai profili evolutivi che la contraffazione ha raggiunto per effetto della globalizzazione e punisce la vendita di prodotti alimentari accompagnati da falsi segni distintivi o da marchi di qualità contraffatti;

- mira a estendere casi di responsabilità amministrativa anche alle persone giuridiche come strumento di prevenzione dei reati alimentari, prevedendo nel contempo modelli di organizzazione delle imprese che facilitino l'adempimento degli obblighi relativi;

- difende il patrimonio agroalimentare nazionale e rafforza la tutela della salute dei consumatori;

- introduce modalità investigative come le intercettazioni e la possibilità di ricorrere a misure di custodia cautelare e rielaborare il sistema sanzionatorio contro le frodi alimentari.

Verificato che

in seguito al lavoro congiunto di Ministero della Giustizia, Ministero delle Politiche agricole e Commissione, e al confronto con gli stakeholders, il Consiglio dei ministri ha approvato nella fase finale della legislatura il disegno di legge dell’1 dicembre 2017 "Nuove norme in materia di reati agroalimentari" che ripropone l'articolato proposto dalla Commissione di Studio.

Tutto ciò premesso e considerato

impegna la Giunta regionale

ad agire in tutte le sedi più opportune, ivi compresa la Conferenza Stato-Regioni, perché non si disperda il prezioso lavoro svolto da questa legislatura e dalla Commissione di studio, sollecitando il nuovo Governo affinché faccia proprio e ripresenti immediatamente il disegno di legge per avviare l’iter di approvazione definitiva da parte delle due Camere di un provvedimento che non ostacoli il principio della libera circolazione degli alimenti all’interno della Comunità Europea e non aggravi, in sede di approvazione di nuove norme in materia di reati nel settore agroalimentare, gli adempimenti burocratici a carico delle aziende e consenta di stabilire un quadro sanzionatorio equilibrato ed effettivamente commisurato alla gravità dei fatti accertati dai soggetti competenti.

Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta antimeridiana del 9 maggio 2018

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