n.150 del 15.05.2019 periodico (Parte Seconda)

Approvazione enti capofila e attuazione del progetto Conciliazione Vita-Lavoro sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi FSE 2014-2020 - Anno 2019 - approvato con deliberazione n. 225/2019

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- il Regolamento n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, relativo al periodo della nuova programmazione 2014-2020 che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006;

- il Regolamento delegato n. 1970/2015 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio con disposizioni specifiche sulla segnalazione di irregolarità relative al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo, al Fondo di coesione e al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento delegato n. 568/2016 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio riguardo alle condizioni e procedure per determinare se gli importi non recuperabili debbano essere rimborsati dagli Stati membri per quanto riguarda il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo, il Fondo di coesione e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento (UE, Euratom)n. 1046/2018 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;

- il Regolamento delegato n. 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006;

- il Regolamento n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;

- il Regolamento n. 288/2014 di esecuzione della Commissione del 25/2/2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell'ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;

- il Regolamento n. 184/2014 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;

- il Regolamento n. 215/2014 di esecuzione della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;

- il Regolamento n. 821/2014 di esecuzione della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;

- il Regolamento n. 964/2014 di esecuzione della Commissione del 11/9/2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne i termini e le condizioni uniformi per gli strumenti finanziari;

- il Regolamento n. 1011/2014 di esecuzione della Commissione del 22/9/2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;

- l’Accordo di Partenariato 2014/2020 per l'impiego dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei, adottato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C(2014) 8021 del 29 /10/2014;

Vista la Legge regionale n. 12 del 30/6/2003, “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro” e ss.mm.ii.;

Richiamate in particolare:

- la Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 163 del 25/6/2014 “Programma Operativo della Regione Emilia-Romagna. Fondo Sociale Europeo 2014/2020. (Proposta della Giunta regionale del 28/4/2014, n. 559)”;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 12/12/2014 C(2014)9750 che approva il Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020 per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione";

- la propria Deliberazione n. 1 del 12/1/2015 “Presa d'atto della Decisione di Esecuzione della Commissione Europea di Approvazione del Programma Operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell'ambito dell'Obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione"”;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 2/5/2018 C(2018)2737 che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 9750 che approva determinati elementi del programma operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la Regione Emilia-Romagna in Italia;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 9/11/2018 C(2018)che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 9750 che approva determinati elementi del programma operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la Regione Emilia-Romagna in Italia;

Vista inoltre la propria deliberazione n. 1298/2015 “Disposizioni per la programmazione, gestione e controllo delle attività formative e delle politiche attive del lavoro - Programmazione SIE 2014-2020”;

Richiamata integralmente la propria deliberazione n. 225 del 11/2/2019 “Approvazione progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi - FSE 2014-2020 - OT. 9 - Asse II Inclusione - Priorità 9.4- anno 2019”;

Considerato che con la sopracitata propria deliberazione 225/
2019 è stato:

- approvato il “Progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi. FSE 2014-2020 – OT. 9 – Asse II inclusione – Priorità 9.4 – anno 2019”;

- dato atto che le risorse pubbliche disponibili per la realizzazione delle iniziative afferenti al progetto di cui al precedente alinea sono pari ad euro 6.000.000,00 di cui al Programma Operativo Regionale FSE 2014/2020 – OT.9 - priorità di investimento 9.4, e trovano copertura sui pertinenti capitoli di spesa del bilancio finanziario gestionale 2019 - 2021, anno di previsione 2019, che presenta la necessaria disponibilità, approvato con la propria deliberazione n.2301/2018, ed in particolare è stata definita la quantificazione per ciascun Distretto socio-sanitario come dettagliatamente riportato al punto 2. della stessa;

- stabilito che il Responsabile del Servizio “Programmazione delle Politiche dell’Istruzione, della Formazione, del Lavoro e della Conoscenza” provveda a richiedere a livello distrettuale, l’individuazione dell’Ente capofila;

Dato atto che:

- sono pervenute al Servizio “Programmazione delle Politiche dell’Istruzione, della Formazione, del Lavoro e della Conoscenza” le comunicazioni relative all’individuazione dell’Ente capofila di ambito distrettuale per il coordinamento e la gestione del progetto di cui alla propria Deliberazione n. 225/2019 e che le stesse sono conservate agli atti del medesimo Servizio;

- è stata predisposta per ciascuno degli Enti capofila un’Operazione nel Sistema Informativo della Formazione, contraddistinta da un Rif.PA;

Valutato pertanto di procedere ad approvare l’elenco degli Enti capofila di ambito distrettuale per il coordinamento e la gestione del “Progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi. FSE 2014-2020 – OT. 9 – Asse II inclusione – Priorità 9.4 – anno 2019” di cui all’Allegato 1. parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, con l’indicazione del corrispondente rif. PA e dell’assegnazione delle risorse, come già

Ritenuto di stabilire che il Responsabile del Servizio “Programmazione delle Politiche dell’Istruzione, della Formazione, del Lavoro e della Conoscenza”, prima di procedere con proprio atto all’impegno di spesa in favore degli enti capofila individuati, provveda a richiedere agli stessi i C.U.P. di cui all’art. 11 “Codice unico di progetto degli investimenti pubblici” della legge 16 gennaio 2003, n. 3 recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” e all’acquisizione della certificazione attestante che gli stessi siano in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali;

Di stabilire altresì che le risorse verranno erogate con atto del Responsabile del Servizio “Gestione e liquidazione degli interventi delle politiche educative, formative e per il lavoro e supporto all'Autorità di gestione FSE” a ciascun Ente Capofila Distrettuale, al massimo in due tranche, sulla base dello stato di avanzamento delle attività con le seguenti modalità alternative:

- una prima tranche pari al 20% previa trasmissione da parte dell’ente capofila di Distretto di formale nota con cui lo stesso comunica l’avvenuto avvio del progetto, dichiara di aver avviato le procedure ad evidenza pubblica per la predisposizione degli elenchi dei soggetti che si impegnano ad accogliere i bambini e i ragazzi e richiede l’erogazione della prima tranche di pagamento e la restante quota a saldo, a seguito all’approvazione delle risultanze del controllo rendicontuale eseguito dal Servizio competente;

- in alternativa al precedente punto, direttamente a saldo, a seguito all’approvazione delle risultanze del controllo rendicontuale eseguito dal Servizio competente;

Visto il D.L. 21/6/2013 n. 69 convertito con modificazioni in legge del 9/8/2013 n. 98, in particolare l’art. 31;

Visto il D.Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 recante “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136” e ss.mm.,

Visto il D.Lgs. n. 118/2011 avente ad oggetto “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5/5/2009, n.42” e ss.mm.ii.;

Viste:

- la L.R. 26/11/2001, n. 43 recante "Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna";

- la deliberazione di Giunta regionale n. 2416 del 29/12/2008 recante "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della Delibera n. 450/2007” e ss.mm. per quanto applicabile;

- le deliberazioni della Giunta regionale recanti disposizioni in materia di organizzazione: n. 270 del 29/2/2016; n. 622 del 28/4/2016; n. 702 del 1605/2016; n. 1107 del 11/7/2016; n. 285 del 13/3/2017, n. 578 del 5/5/2017 e n. 1059 del 3/7/2018;

- la determinazione dirigenziale n. 1174/2017, “Conferimento di incarichi dirigenziali presso la Direzione generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa”,

- la deliberazione della Giunta regionale n. 468 del 10/4/2017 “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna”;

- le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Visti altresì:

- la L.R. n. 15 novembre 2001, n.40 "Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n.4" per quanto applicabile;

- la L.R. 27 dicembre 2018, n.24 “Disposizioni collegate alla Legge regionale di stabilità per il 2019”

- la L.R. 27 dicembre 2018, n.25 "Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2019-2021 (Legge di stabilità regionale 2019)”

- la L.R. 27 dicembre 2018, n.26 "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2019-2021”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 2301 del 27/12/2018 di “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”.

Visto il D. Lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

Viste altresì le deliberazioni della Giunta regionale:

- n.121 del 6/2/2017 avente ad oggetto: “Nomina del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza”;

- n.122 del 28 gennaio 2019 “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021”;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interesse;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore al Coordinamento delle Politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro e dell’Assessore alle politiche di welfare e politiche abitative competenti per materia;

 A voti unanimi e palesi

delibera: 

per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmente richiamate di: 

1. approvare l’elenco, di cui all’Allegato 1. parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, degli Enti capofila di ambito distrettuale per il coordinamento e la gestione del “Progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi. FSE 2014-2020 – OT. 9 – Asse II inclusione – Priorità 9.4 – anno 2019”, nonché le relative Operazioni contraddistinte da un rif. PA e dalla quantificazione delle risorse così come già definite al punto 2. della propria e deliberazione n.225/2019;

2. stabilire che il Responsabile del Servizio “Programmazione delle Politiche dell’Istruzione, della Formazione, del Lavoro e della Conoscenza”, prima di procedere con proprio atto all’impegno di spesa in favore degli Enti capofila individuati, provveda a richiedere ai medesimi i CUP di cui all’art. 11 “Codice unico di progetto degli investimenti pubblici” della legge 16 gennaio 2003, n. 3 recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” e all’acquisizione della certificazione attestante che gli stessi siano in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali;

3. stabilire che le risorse vengano erogate con atto del Responsabile del Servizio “Gestione e liquidazione degli interventi delle politiche educative, formative e per il lavoro e supporto all'Autorità di gestione FSE” a ciascun Ente Capofila Distrettuale, al massimo in due tranche, sulla base dello stato di avanzamento delle attività con le seguenti modalità alternative:

- una prima tranche pari al 20% previa trasmissione da parte dell’ente capofila di Distretto di formale nota con cui lo stesso comunica l’avvenuto avvio del progetto, dichiara di aver avviato le procedure ad evidenza pubblica per la predisposizione degli elenchi dei soggetti che si impegnano ad accogliere i bambini e i ragazzi e richiede l’erogazione della prima tranche di pagamento e la restante quota a saldo, a seguito all’approvazione delle risultanze del controllo rendicontuale eseguito dal Servizio competente;

- in alternativa al precedente punto, direttamente a saldo, a seguito all’approvazione delle risultanze del controllo rendicontuale eseguito dal Servizio competente; 

4. dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.

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