n.406 del 25.11.2020 periodico (Parte Seconda)
L.R. 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto "Progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di strada di collegamento veloce Forlì-Cesena - 1° e 2° lotto" localizzato nei comuni di Forlì e Forlimpopoli; proposto dal Comune di Forlì
IL DIRIGENTE FIRMATARIO
(omissis)
determina
a) di fare propria la Relazione Istruttoria redatta dalla Struttura Autorizzazioni e Concessioni dell’ARPAE di Forlì-Cesena, inviata alla Regione Emilia-Romagna con prot.PG/2020/162292 del 10/11/2020 e acquisita agli atti regionali con prot. PG/2020/742990 del 10/11/2020, che costituisce l’ALLEGATO 1 della presente determina dirigenziale e ne è parte integrante e sostanziale, nella quale è stato dichiarato che sono stati applicati i criteri indicati nell’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per la decisione di non assoggettabilità a VIA;
b) di escludere, ai sensi dell’art. 11, comma 1, della L.R. 4/2018, il progetto denominato “Progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di strada di collegamento veloce Forlì-Cesena – 1° e 2° lotto” localizzato nei comuni di Forlì e Forlimpopoli e presentato dal Comune di Forlì, dalla ulteriore procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della medesima legge regionale;
c) di trasmettere copia della presente determina alla Provincia di Forlì-Cesena in quanto provvedimento da ricomprendere all’interno della procedura di VAS/ValSAT, al proponente Comune di Forlì e ad ARPAE SAC di Forlì-Cesena;
d) di pubblicare, per estratto, lapresente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;
e) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni;
f) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.