n.237 del 03.08.2022 (Parte Prima)
Oggetto n. 5531 - Ordine del giorno n. 3 collegato all'oggetto 5161 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Abrogazioni e modifiche di leggi e disposizioni regionali in collegamento con la Sessione europea 2022. Altri interventi di adeguamento normativo". A firma del Consigliere: Pompignoli
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
è di queste settimane la notizia della Romagna tagliata fuori nella ripartizione dei fondi del PNRR anche per la riqualificazione dei luoghi di culto;
nessuno dei 60 progetti presentati infatti dalle diocesi romagnole è stato considerato meritevole di essere sostenuto economicamente;
per le diocesi emiliane le cose sono andate diversamente: 42 progetti approvati per un totale di quasi 45 milioni di euro in arrivo dal PNRR;
non c'è dubbio che si tratti di una grande ingiustizia e di una forte disparità di trattamento nel territorio regionale.
Preso atto che
i 7 vescovi romagnoli hanno espresso "rammarico e sorpresa" per essere stati esclusi, senza alcun motivo, dai fondi del PNRR e in particolare il Vescovo di Forlì, Monsignor Livio Corazza, lo ha definito un "risultato quasi imbarazzante";
nessuna ulteriore comunicazione è stata inviata alle Diocesi romagnole.
Considerato che
i fondi richiesti sarebbero dovuti servire per interventi di restauro, messa in sicurezza e adeguamento antisismico a chiese simbolo del territorio romagnolo come ad esempio la basilica di San Vitale a Ravenna, la cattedrale di San Giovanni a Cesena e il Duomo di Forlì;
i progetti bocciati nell'ambito del PNRR riguardano sia i grandi luogo di culto delle città capoluogo, che quelli minori che impattano su chiese di Comuni più piccoli, di montagna, ma non per questo meno strategici e importanti per le comunità locali. Come Dovadola, Rocca e Bertinoro.
Evidenziato che
senza queste preziose risorse, si rischia di dover tenere chiuse alcune delle chiese più importanti e simboliche della Romagna o, in alternativa, di prevedere un biglietto di ingresso;
le chiese, le parrocchie e le abbazie della Romagna, al pari di quelle emiliane, non sono solo luoghi di culto, ma anche punti di aggregazione importantissimi per le nostre famiglie e le giovani generazioni. Punti di rifermento imprescindibili per le comunità locali che trovano in questi spazi la propria dimensione sociale e un'occasione di rifugio e di riscatto. Sono luoghi da custodire, preservare e valorizzare. In Emilia, come in Romagna.
Impegna il Presidente e la Giunta regionale
a sollecitare il Governo centrale e in particolare il Ministero dei Beni Culturali affinché almeno una parte dei 60 progetti presentati dalle Diocesi romagnole, nell'ambito dei fondi del PNRR per la riqualificazione dei luoghi di culto, vengano rivisti, rivalutati e finanziati con risorse sufficienti e adeguate alla valenza, materiale e immateriale, di tali beni.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 26 luglio 2022