n.256 del 22.07.2020 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 963 - Risoluzione per impegnare la Giunta a continuare nelle azioni intraprese per sostenere l’attività delle imprese operanti nel settore del turismo estivo e invernale e dei servizi dell’area appenninica e delle aree interne e ad accelerare le azioni previste nel Programma per la montagna. A firma dei Consiglieri: Costi, Daffadà, Paruolo, Soncini, Zappa-
terra, Rossi, Costa, Mori, Bulbi, Caliandro, Rontini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

l'Emilia-Romagna è una delle regioni più verdi d'Italia, al cui interno si trovano due parchi nazionali - il Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano, condiviso con la Toscana e il Parco nazionale Foreste Casentinesi - un parco interregionale (il parco del Sasso Simone e Simoncello) e ben 14 parchi regionali. L'Appennino emiliano-romagnolo può inoltre vantare ben 15 stazioni sciistiche, da Piacenza a Forlì-Cesena, di cui le maggiormente conosciute sono quelle di Sestola-Monte Cimone, Corno alle Scale e Cerreto Laghi.

Nel 2019, il movimento turistico in Appennino aveva registrato un'importante crescita rispetto all'anno precedente: secondo i dati provvisori gennaio-giugno 2019 forniti dall'Osservatorio sul turismo dell'Emilia-Romagna, alberghi, ristoranti e strutture della montagna avevano visto una crescita del 4,8% degli arrivi e del 9,7% delle presenze, con un totale di 164.500 arrivi e 752.500 presenze.

Complessivamente, il settore delle vacanze in Appennino (caratterizzato da quasi 1.600 infrastrutture ricettive ed oltre 45.000 posti-letto), tra parchi avventura, giornate all'insegna dello sport, turismo lento in natura con i percorsi devozionali e la Via degli Dei, escursioni a piedi, in bici, in barca e a cavallo, degustazioni, lezioni e laboratori negli agriturismi, pesa sul comparto generale del turismo in Emilia-Romagna per un 3,9%, con circa 2,4 milioni di presenze (dati 2018, Osservatorio sul turismo dell'Emilia-Romagna).

Considerato che

l'emergenza sanitaria legata all'epidemia da Covid-19, seguita dalle necessarie misure restrittive adottate a tutela della salute pubblica, ha determinato inevitabili e gravi ripercussioni negative dal punto di vista economico-finanziario, che hanno duramente colpito tutto il mondo del lavoro e quindi tutte le categorie produttive.

Considerato quindi che

la Regione, a fronte di questo scenario, si è attivata immediatamente con provvedimenti propri e con un confronto continuo con il Governo, che ha portato a provvedimenti sia rispetto i lavoratori che le imprese (dalla cassa integrazione in deroga, sospensione tasse e tributi provvedimenti per accedere al credito provvedimenti per contributi a fondo perduto ecc.).

Nello stesso tempo, ha ulteriormente rafforzato le proprie azioni per le aree più deboli, aggiungendo al dimezzamento/azzeramento Irap per le piccole imprese della montagna e ai fondi PORFESR e Feasr ulteriori azioni in via straordinaria (tra cui il bando acquisto prima casa per i giovani e il lancio di campagne comunicative al fine di attrarre turisti).

Uguale impegno è stato posto nel confronto con il Governo al fine di sostenere i settori fondamentali, quali il turismo ed i servizi e ottenendo risorse ed azioni puntuali, volti alle imprese.

Rilevato che

è necessario continuare il confronto con il Governo, le altre regioni e la Commissione Europea al fine di veder riconosciute risorse aggiuntive alle regioni e di poter condividere l'utilizzo dei fondi europei straordinari al fine di rafforzare i nostri settori produttivi fondamentali: agricoltura, turismo e servizi, manifatturiero, con una attenzione puntuale alla montagna emiliano-romagnola.

Tutto ciò premesso e considerato,

impegna la Giunta

a continuare nelle azioni intraprese, prevedendo anche ulteriori misure a fondo perduto, per sostenere l'attività delle imprese operanti nel settore del turismo estivo ed invernale e dei servizi dell'area appenninica e nelle aree interne, consapevoli dell'importanza di tale settore, fatto da piccole imprese e migliaia di posti di lavoro;

ad accelerare le azioni previste nel Programma per la montagna previsto nel Programma di mandato del Presidente, continuando il confronto con il Governo e l’Europa al fine di accedere ad ulteriori risorse a sostegno delle attività produttive;

Per il superamento di situazioni di particolare crisi generalizzata, a definire, attraverso il confronto con il Governo, gli Enti locali, APT servizi, le destinazioni turistiche, le associazioni imprenditoriali del settore, forme di promozione di strumenti quali il bonus turismo, al fine di sostenerne l’impiego verso l’estensione delle stagioni e verso prodotti turistici meno maturi e conosciuti quali quelli delle aree interne.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 7 luglio 2020

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