n.239 del 09.08.2013 (Parte Seconda)
Reg. (CE) 1234/2007 e delibera assembleare n. 133/2013 concernenti miglioramento produzione e commercializzazione prodotti apicoltura. Disposizioni procedurali per presentazione istanze su stralcio 2013/2014 preliminarmente ad approvazione programma nazionale triennale 2014/2016
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso:
- che con il Reg. (CE) n. 1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007, e successive modifiche ed integrazioni, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM), sono state fissate alcune disposizioni relative al settore dell’apicoltura (Sezione VI, articoli da 105 a 110);
- che il citato Regolamento – che peraltro mantiene inalterate le regole generali di applicazione delle azioni dirette a migliorare le condizioni della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura – prevede che la Commissione fissi le modalità di applicazione della Sezione VI ed abroga, a far data dall’1 gennaio 2008, il Reg. (CE) n. 797/2004 (rispettivamente art. 110 e art. 201, paragrafo 1);
- che detta abrogazione lascia impregiudicata la vigenza degli atti comunitari adottati in base ai regolamenti abrogati, come espressamente stabilito al paragrafo 3, lettera a) del medesimo articolo 201 ed in particolare quanto previsto dal Reg. (CE) n. 917/2004 della Commissione, da ultimo modificato dal Regolamento di esecuzione (UE) n. 1212/2012, recante modalità di applicazione del citato Reg. (CE) n. 797/2004;
- che con Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 23 gennaio 2006 sono state approvate le linee guida per l'attuazione – secondo le disposizioni recate dai Regolamenti (CE) n. 797/2004 del Consiglio del 26 aprile 2004 e n. 917/2004 della Commissione del 29 aprile 2004 all’epoca vigenti – di azioni di miglioramento della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura;
- che le predette linee guida stabiliscono in particolare, all’art. 3, che tali azioni siano attuate attraverso un Programma nazionale triennale composto dai sottoprogrammi di pari durata elaborati dalle Regioni ed articolati per stralci annuali decorrenti dal 1° settembre al 31 agosto dell’anno successivo;
Atteso che con deliberazione n. 133 del 16 luglio 2013 l’Assemblea legislativa ha approvato - anche ai fini dell’accesso ai finanziamenti previsti dal Reg. (CE) n. 1234/2007 - il Programma regionale triennale in materia di apicoltura per gli anni 2014-2016, proposto con deliberazione della Giunta regionale n. 751 del 10 giugno 2013;
Considerato:
- che la proposta tecnica relativa al Programma triennale è stata inviata ufficialmente al competente Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, quale sottoprogramma parte del complessivo Programma nazionale di applicazione del Reg.(CE) n. 1234/2007;
- che il Programma nazionale apicolo per il triennio 2014-2016 è stato trasmesso alla Commissione Europea per la necessaria approvazione;
- che all’attuazione del Programma triennale si provvede attraverso stralci annuali riferiti alla durata temporale di ciascuna annualità stabilita dal citato D.M. 23 gennaio 2006 che definisce le linee guida per l’attuazione dei regolamenti comunitari sul miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura (1 settembre-31 agosto);
- che la predetta deliberazione 751/13 ha approvato anche lo stralcio relativo all’annualità 2013-2014 nella formulazione di cui all’Allegato B, quale parte integrante e sostanziale dell’atto;
Atteso che la prima annualità relativa allo stralcio 2013-2014, ai fini della realizzazione degli interventi e della eleggibilità delle spese, inizia il 1° settembre 2013;
Rilevato che l’operatività del Programma stesso e dei relativi stralci, nonché il relativo finanziamento sono comunque subordinati all’approvazione da parte della Commissione europea del Programma apicolo nazionale e al conseguente riparto delle risorse da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, secondo quanto stabilito al comma 2 dell’art. 8 del D.M. 23 gennaio 2006;
Preso atto che - ai sensi della deliberazione assembleare 133/13 - compete alla Giunta regionale l’adeguamento del Programma triennale e dello stralcio relativo all’annualità 2013-2014 in relazione alle eventuali modifiche che venissero decise in sede nazionale e/o comunitaria, nonché l’approvazione dei criteri e delle modalità operative a valere quale avviso pubblico per la presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti;
Rilevato che, in base allo stato d'avanzamento dell'iter di approvazione del Programma nazionale triennale, non è prevedibile il perfezionamento degli strumenti attuativi necessari e della loro pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione in termini utili da consentire la presentazione delle domande a partire dal 1° settembre 2013;
Ritenuto pertanto opportuno non precludere – nelle more dell’approvazione definitiva del Programma triennale nazionale, della ripartizione delle risorse da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dell’adozione degli strumenti attuativi - ai soggetti potenzialmente ammissibili l’accesso ai finanziamenti attivati nell'ambito dello stralcio 2013-2014 del nuovo Programma regionale;
Ritenuto, pertanto di approvare, in allegato al presente atto del quale è parte integrante e sostanziale, le “Disposizioni procedurali e tecniche per l'avvio di azioni di miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura ammissibili agli aiuti di cui al Reg. (CE) n. 1234/2007 - Annualità 2013/2014”, finalizzato alla ricezione delle pre-domande di finanziamento;
Ritenuto altresì di prevedere che le spese eleggibili relative agli interventi attuati saranno ritenute ammissibili solo se successive alla presentazione delle pre-domande da parte dei richiedenti il beneficio e comunque a partire dal 1° settembre 2013;
Dato atto che, per quanto riguarda le modalità di presentazione delle istanze, anche con particolare riguardo alla modulistica, gli interessati dovranno fare riferimento a quanto verrà stabilito da AGREA per l’attuazione del Reg. (CE) n. 1234/2007;
Ritenuto, inoltre, necessario stabilire:
- che le istanze di che trattasi possano essere presentate successivamente alla data di pubblicazione della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione;
- che l'avviso approvato con la presente deliberazione conservi validità fino alla definitiva adozione dell’avviso definitivo attuativo dello stralcio relativo all’annualità 2013-2014 del Programma triennale;
Dato atto:
- che le disposizioni approvate con la presente deliberazione hanno il solo scopo di permettere agli interessati di avviare gli interventi senza che ciò comporti la preclusione all'eventuale accesso ai benefici previsti dal Reg. (CE) n. 1234/2007 per la realizzazione delle azioni contenute nello stralcio annuale 2013-2014 del Programma triennale;
- che, tuttavia, l'avvio di specifici progetti o interventi rimane ad esclusivo rischio del diretto interessato, restando l'Amministrazione sollevata da ogni responsabilità ed impegno circa l'ottenimento di eventuali contributi che saranno in ogni caso subordinati:
- alle decisioni assunte dalla Commissione europea in sede di approvazione del Programma nazionale apicolo;
- alle disposizioni definite in sede nazionale, anche con riferimento al riparto fra le regioni delle risorse destinate;
- all'adozione dei successivi atti regionali necessari all'attuazione del Programma regionale, quali l’avviso pubblico relativo al primo stralcio annuale;
- al perfezionamento della pre-domanda successivamente alla pubblicazione dell’avviso stesso ed entro i termini in esso stabiliti, pena la decadenza della stessa;
- all'esito dell'istruttoria tecnica e di merito su tali domande da effettuarsi secondo l’avviso pubblico definitivo come sopra previsto;
Considerato, inoltre, che la gestione delle risorse per l’applicazione del Reg. (CE) n. 1234/2007 spetta all’Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura (AGREA) per l'Emilia-Romagna;
Richiamate per quanto attiene la titolarità del procedimento amministrativo finalizzato alla concessione dei contributi agli aventi titolo:
- la L.R. 30 maggio 1997, n. 15 “Norme per l’esercizio delle funzioni regionali in materia di agricoltura. Abrogazione della L.R. 27 agosto 1983, n. 34” e successive modifiche ed integrazioni;
- la L.R. 30 giugno 2008, n. 10 “Misure per il riordino territoriale, l’autoriforma dell’amministrazione e la razionalizzazione delle funzioni” e successive modifiche ed integrazioni;
- la L.R. 21 dicembre 2012, n. 21 “Misure per assicurare il Governo territoriale delle funzioni amministrative secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza” e successive modifiche ed integrazioni;
Viste, altresì, le seguenti deliberazioni:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007.” e successive modifiche ed integrazioni;
- n. 1950 del 13 dicembre 2010 “Revisione della struttura organizzativa della Direzione Generale Attività produttive, Commercio e Turismo e della Direzione Generale Agricoltura”;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell'Assessore all'Agricoltura, Tiberio Rabboni;
A voti unanimi e palesi
delibera:
1) di richiamare le considerazioni formulate in premessa, che costituiscono parte integrante del presente dispositivo;
2) di approvare, per le motivazioni sopraesposte, le “Disposizioni procedurali e tecniche per l'avvio di azioni di miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura ammissibili agli aiuti di cui al Reg. (CE) 1234/2007 - Annualità 2013/2014” – allegato A al presente atto quale parte integrante e sostanziale, costituenti a tutti gli effetti avviso pubblico finalizzato alla ricezione delle pre-domande di finanziamento;
3) di dare atto che le disposizioni assunte con la presente deliberazione hanno il solo scopo di permettere agli interessati di avviare gli interventi senza che ciò comporti la preclusione all'eventuale accesso ai benefici previsti dal Reg. (CE) n. 1234/2007 per la realizzazione delle azioni contenute nello stralcio annuale 2013-2014 del Programma triennale;
4) di dare atto, pertanto, che l'avvio di specifici progetti o interventi rimane ad esclusivo rischio del diretto interessato, restando l'Amministrazione sollevata da ogni responsabilità ed impegno circa l'ottenimento di eventuali contributi che saranno in ogni caso subordinati:
- alle decisioni assunte dalla Commissione europea in sede di approvazione del Programma nazionale apicolo;
- alle disposizioni definite in sede nazionale, anche con riferimento al riparto fra le regioni delle risorse destinate dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali;
- all'adozione dei successivi atti regionali necessari all'attuazione del Programma regionale, quali l’avviso pubblico relativo al primo stralcio annuale;
- al perfezionamento della pre-domanda successivamente alla pubblicazione dell’avviso stesso ed entro i termini in esso stabiliti, pena la decadenza della stessa;
- all'esito dell'istruttoria tecnica e di merito su tali domande da effettuarsi secondo l’avviso pubblico definitivo come sopra previsto;
5) di stabilire:
- che le istanze di che trattasi possano essere presentate successivamente alla data di pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione;
- che per quanto attiene le modalità di presentazione delle istanze, anche con particolare riguardo alla modulistica, gli interessati dovranno fare riferimento a quanto verrà stabilito da AGREA per l’attuazione del Reg. (CE) n. 1234/2007;
- che le spese eleggibili relative agli interventi attuati saranno ritenute valide successivamente alla presentazione delle pre-domande da parte dei richiedenti il beneficio e comunque a partire dal 1° settembre 2013;
- che l’avviso approvato con la presente deliberazione conservi validità fino alla definitiva adozione dell’avviso attuativo dello stralcio relativo all’annualità 2013-2014 del Programma triennale;
- che, in sede di presentazione della domanda definitiva, la documentazione allegata in esito alla presente deliberazione dovrà essere eventualmente integrata sulla base di quanto stabilito nei provvedimenti definitivi di attuazione dell'annualità 2013-2014;
6) di disporre la pubblicazione integrale del presente atto nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna, dando atto che il Servizio Sviluppo dell’economia ittica e delle produzioni animali provvederà ad assicurare la diffusione dei contenuti sul sito internet E-R Agricoltura.
Allegato A
Disposizioni procedurali e tecniche per l'avvio di azioni di miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura ammissibili agli aiuti di cui al Reg. (CE) 1234/2007 - Annualità 2013/2014
Premessa
L'Assemblea legislativa ha adottato con deliberazione n. 133 del 16 luglio 2013 il Programma regionale triennale per il miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura per gli anni 2014-2016 ai fini dell’accesso ai finanziamenti previsti dal Reg. (CE) n. 1234/2007.
Tale Programma costituisce parte integrante del complessivo Programma nazionale triennale che è stato trasmesso alla Commissione Europea per la necessaria approvazione e l'assentimento delle relative risorse a titolo di cofinanziamento.
L'attuazione del primo stralcio annuale (1 settembre 2013 - 31 agosto 2014) del citato Programma triennale regionale è dunque subordinata all'approvazione comunitaria del documento programmatico nazionale.
Con il presente avviso la Regione intende consentire ai soggetti interessati e potenzialmente ammissibili agli aiuti di cui al citato Reg. (CE) 1234/2007 di avviare gli interventi per la realizzazione delle azioni contenute nello stralcio annuale 2013-2014 del Programma triennale approvato dall'Assemblea legislativa, senza che ciò comporti la preclusione all'eventuale accesso ai predetti aiuti, nelle more dell’approvazione comunitaria e del conseguente riparto delle risorse da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Pertanto, l'avvio di specifici progetti o interventi rimane ad esclusivo rischio del diretto interessato, restando l'Amministrazione sollevata da ogni responsabilità ed impegno circa l'ottenimento di eventuali contributi che saranno in ogni caso subordinati:
- alle decisioni assunte dalla Commissione europea in sede di approvazione del Programma nazionale apicolo;
- alle disposizioni definite in sede nazionale, anche con riferimento al riparto fra le regioni delle risorse destinate;
- all'adozione dei successivi atti regionali necessari all'attuazione del Programma regionale, quali l’avviso pubblico relativo al primo stralcio annuale;
- - al perfezionamento della pre-domanda successivamente alla pubblicazione dell’avviso stesso ed entro i termini in esso stabiliti, pena la decadenza della stessa;
- all'esito dell'istruttoria tecnica e di merito su tali domande da effettuarsi secondo l’avviso pubblico definitivo come sopra previsto.
Per quanto riguarda le finalità del presente avviso, si tiene conto delle disposizioni e delle indicazioni esplicative emanate con il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 23 gennaio 2006 (di seguito indicato per brevità Decreto).
Per le modalità di presentazione delle pre-domande, compresa la modulistica necessaria, si dovrà fare riferimento a quanto verrà stabilito da AGREA e reperibile sul sito dell’Agenzia.
Le spese eleggibili relative agli interventi attuati potranno essere ritenute ammissibili soltanto se eseguite successivamente alla presentazione delle istanze a valere sul presente avviso e comunque non antecedenti il 1° settembre 2013.
Per quanto concerne la tipologia di azioni attivate e delle spese ammissibili si rinvia a quanto previsto nel Programma regionale ed in particolare nello stralcio annuale 2013-2014.
Il presente avviso conserva validità fino all'adozione da parte della Giunta regionale degli strumenti definitivi di attuazione del Programma triennale e dello stralcio della prima annualità.
1. Soggetti ammessi
Possono presentare pre-domanda:
- gli apicoltori, imprenditori apistici e gli apicoltori professionisti singoli, associati o riuniti in cooperativa che risultano essere:
- in regola con la denuncia degli alveari prevista dal Decreto del Presidente della Giunta regionale del 27 giugno 1986, n. 394;
- in possesso di partita IVA agricola o combinata, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia;
- in possesso di un numero minimo di alveari censiti pari a 20;
- in regola con le norme igienico-sanitarie previste per i locali di lavorazione dei prodotti dell’alveare (Determinazione del Responsabile del Servizio Veterinario ed Igiene degli Alimenti n. 16842 del 27 dicembre 2011 recante procedure per la registrazione delle attività e riconoscimento degli stabilimenti del settore alimentare e dei sottoprodotti di origine animale, dei mangimi e riproduzione animale), oppure, in alternativa, che dimostrino di operare secondo modalità ed in ambienti in regola con le norme igienico-sanitarie vigenti, se di terzi. Una deroga per tale requisito, inoltre, potrà essere prevista nel caso in cui il richiedente svolga attività, a titolo prevalente, di allevamento a scopo commerciale di api regine e, pertanto, non dotato di specifico locale di lavorazione dei prodotti apistici;
- le forme associate: le Organizzazioni di produttori del settore apistico e le loro unioni, le Associazioni di apicoltori, le federazioni, le società, le cooperative ed i consorzi di tutela del settore apistico;
- l’Osservatorio Nazionale Miele ed il CRA – API, Consiglio per la ricerca e la sperimentazione–unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura.
Le forme associate dovranno essere costituite da apicoltori, imprenditori apistici, apicoltori professionali e l’attività economica prevalente deve essere costituita dall’attività apistica.
Gli apicoltori singoli devono avere sede legale nella regione Emilia-Romagna.
Qualora, tuttavia, si tratti di forme associate, le azioni previste nell’ambito dei programmi di assistenza tecnica, lotta alla varroasi e di razionalizzazione della transumanza potranno essere realizzate anche a favore di soci che, pur non avendo sede legale in Emilia-Romagna, siano titolari nel territorio regionale di postazioni stanziali di apiari, debitamente censite.
Per quanto riguarda, invece, le azioni a sostegno dei laboratori di analisi del miele, considerata l’importanza di salvaguardare la salute del consumatore in relazione alla qualità e alla salubrità del prodotto immesso sul mercato, potranno essere ammesse a contributo - da parte delle forme associate aventi i predetti requisiti – anche le spese per le analisi chimico-fisiche, melissopalinologiche e residuali del miele ad esse conferito da soci non aventi sede legale in Emilia-Romagna o postazioni stanziali di apiari nel territorio regionale.
Potranno beneficiare esclusivamente degli interventi previsti alle sottoazioni b.4 (Acquisto degli idonei prodotti antivarroa), d.3 (Analisi qualitative del miele) ed e.1 (Acquisto di sciami di api), per il tramite delle loro forme associate, anche gli apicoltori e gli imprenditori apistici che non sono in possesso della partita IVA - ed anche se in possesso di un numero di alveari inferiori a 20 purché gli alveari medesimi siano regolarmente censiti - ed in regola, se del caso, con le norme igienico-sanitarie previste per i locali di lavorazione dei prodotti dell’alveare.
Al fine di attuare e potenziare la prevenzione e la lotta alla varroasi, gli interventi relativi alla sottoazione b.4 (Acquisto degli idonei prodotti antivarroa) – da effettuare secondo le strategie di intervento indicate dal Piano integrato igienico-sanitario, nel pieno rispetto di quanto previsto dal Regolamento di Polizia Veterinaria - potranno essere realizzati dalle forme associate anche a favore di soggetti non soci purché questi ultimi abbiano sede legale in regione Emilia-Romagna oppure, pur non avendo sede legale in Emilia-Romagna, siano titolari nel territorio regionale di postazioni stanziali di apiari, debitamente censite. In ogni caso, sono ammissibili a finanziamento esclusivamente gli interventi a favore degli apiari ubicati nel territorio regionale.
Considerato che all’art. 6 del Decreto sono indicati alcuni criteri di rappresentatività per l’individuazione delle forme associate degli apicoltori che possono partecipare all’attuazione del Programma (fatta salva la normativa vigente in materia di Organizzazioni dei Produttori), si stabilisce che possono essere ammesse - relativamente agli interventi previsti nell’ambito dell’azione A (Assistenza tecnica e formazione professionale degli apicoltori), della sottoazione b.4 (Acquisto degli idonei prodotti antivarroa), della sottoazione c.1 (Mappatura aree nettarifere e georeferenziazione degli apiari) e dell’azione D (Provvedimenti a sostegno dei laboratori di analisi del miele) - le forme associate che annualmente:
- sono costituite da un numero minimo di soci apicoltori in possesso di Partiva IVA – agricola o combinata - pari a 50 (con sede aziendale in regione);
- possiedono o controllano un numero di alveari censiti pari almeno al 5% del patrimonio apistico regionale (riferito all’ultimo dato ufficiale disponibile).
In via del tutto eccezionale, il suddetto requisito del 5% del patrimonio apistico regionale potrà scendere - limitatamente ad uno solo degli anni del Programma - fino alla soglia del 4% per cause di forza maggiore o circostanze eccezionali che abbiano determinato una riduzione significativa del patrimonio apistico posseduto o controllato da parte delle forme associate. Tali cause dovranno essere debitamente documentate da parte delle stesse forme associate.
In sede di domanda definitiva, nelle ipotesi di produttori che risultino iscritti a più di una forma associata, il Rappresentante legale della stessa che presenti istanza dovrà rendere specifica dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nella quale deve essere riportato l’elenco dei soci interessati da doppia adesione ed indicato l’organismo associativo prescelto da ciascuno di essi per beneficiare indirettamente degli aiuti richiesti. Si specifica, inoltre, che tali soci – previo accordo da parte delle forme associate - devono essere “conteggiati” una sola volta al fine della determinazione dei criteri di rappresentatività.
Resta inteso che i criteri di rappresentatività suddetti non costituiscono requisito per le forme associate che intendano attuare gli interventi previsti nell’ambito delle sottoazioni b.3 (Acquisto di arnie antivarroa con fondo a rete), c.2 (Acquisto attrezzature per l’esercizio del nomadismo) ed e.1 (Acquisto di sciami di api).
L'accesso al beneficio, da parte di apicoltori, imprenditori apistici, apicoltori professionisti e loro forme associate, per l'acquisto di arnie o attrezzature previste per la razionalizzazione della transumanza (sottoazioni c.2.1, c.2.2 e c.2.3), è subordinato e vincolato all'esercizio della pratica del nomadismo, secondo quanto disciplinato dal Regolamento regionale n. 18/1995.
Nel caso di nomadismo esercitato al di fuori del territorio regionale, l'accertamento delle postazioni dovrà avvenire sulla base della documentazione sanitaria rilasciata dall'autorità competente laddove prevista o, se necessario, potrà essere esercitato in collaborazione con le Amministrazioni interessate.
Infine, potranno presentare pre-domanda ai fini dell'accesso ai benefici di cui al Reg. (CE) 1234/2007 esclusivamente coloro che siano iscritti all'Anagrafe delle aziende agricole, di cui al Regolamento regionale 15 settembre 2003, n. 17.
Per l’individuazione dei beneficiari in relazione alle azioni e sottoazioni si rinvia la Programma regionale triennale.
2. Presentazione delle pre-domande
La presentazione delle pre-domande dovrà avvenire a partire dalla data di pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna utilizzando l’apposito modello predisposto dall’Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura (AGREA) per l’Emilia-Romagna.
2.1. Apicoltori, imprenditori apistici, apicoltori professionisti singoli e loro forme associate
La pre-domanda di contributo deve essere presentata all’Amministrazione competente per territorio delegata da AGREA, in relazione alla sede legale del richiedente.
All’atto di presentazione della domanda definitiva dovranno essere presentati i preventivi di spesa (minimo 2) relativi ai beni/attrezzature/servizi da acquistare e dal quadro di raffronto che giustifichi la scelta effettuata. Ove non sia possibile disporre di 2 offerte di preventivo, il legale rappresentante dovrà predisporre una dichiarazione nella quale si attesti l’impossibilità di individuare altri soggetti concorrenti in grado di fornire i beni/attrezzature/servizi.
2.2. Osservatorio Nazionale Miele/CRA–API Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura–unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura
Le pre-domande di finanziamento dell'Osservatorio Nazionale Miele e del CRA–API Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura–unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura dovranno essere presentate alla Regione Emilia-Romagna, Direzione generale Agricoltura, Economia ittica, Attività faunistico venatorie, Servizio Sviluppo dell’economia ittica e delle produzioni animali.
In particolare, le pre-domande delle forme associate e degli Enti predetti, sottoscritte dal rappresentante legale, dovranno essere corredate della seguente documentazione:
- copia conforme del verbale del Consiglio di Amministrazione o di specifico atto emanato da parte dell’organo competente (se previsto ed indicato nello statuto) dal quale risulti l'approvazione delle azioni e/o degli interventi previsti ed il mandato al Rappresentante legale a presentare pre-domanda di contributo all'Amministrazione competente;
- relazione tecnica dettagliata delle azioni e/o degli interventi programmati da svolgere nell'annualità di riferimento, con specificazione dei tempi e delle modalità di realizzazione;
- articolazione spese delle azioni e/o interventi previsti, sottoscritta dal rappresentante legale.
In sede di presentazione di domanda definitiva, dovranno essere presentati i preventivi di spesa, debitamente sottoscritti dal Rappresentante legale, relativi al costo delle azioni e/o degli interventi previsti (minimo 2 preventivi per singola spesa), corredati da quadro di raffronto che giustifichi la scelta effettuata. Ove non sia possibile disporre di 2 offerte di preventivo, il legale rappresentante dovrà predisporre una dichiarazione nella quale si attesti l’impossibilità di individuare altri soggetti concorrenti in grado di fornire i beni/attrezzature/servizi.
L’articolazione delle spese da parte dell’Osservatorio Nazionale Miele per le sottoazioni a.2 (Seminari, convegni tematici, incontri divulgativi) e d.3 (Analisi fisico-chimiche, melissopalinologiche e residuali del miele) e del CRA-API Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura–unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura per la sottoazione f.1 (Miglioramento qualitativo dei prodotti dell'apicoltura mediante analisi fisico-chimiche e microbiologiche, studi di tipizzazione in base all’origine botanica e geografica) dovrà essere redatta secondo le voci di spesa previste nel Programma regionale e nel prospetto finanziario riferito allo stralcio annuale 2013-2014.
Per quanto riguarda le attività di assistenza tecnica previste dalla sottoazione a.4 si dovranno esplicitare nel preventivo il numero, i nominativi, le qualifiche e le figure professionali del personale tecnico impiegato, eventuali esperti apistici, il relativo costo annuo - suddiviso tra retribuzione, oneri sociali e fiscali ad esclusivo carico dell’Ente/forma associata, rimborsi spese per missioni (viaggi, vitto e alloggio) - la percentuale di impiego sul programma, il tipo di rapporto lavorativo.